Agevolazioni e finanziamenti alle imprese

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Agevolazioni e finanziamenti alle imprese: vasta ricognizione delle misure promosse ai vari livelli istituzionali per favorire gli investimenti privati in nuove startup e attività imprenditoriali. Esoneri fiscali, bandi per under 35 e donne, microcredito d'impatto: le occasioni di sostegno che possono incidere sulla buona riuscita di un progetto.

 

Su questa scheda viene analizzata, in sintesi, la legislazione nazionale vigente in materia di sostegno alle nuove imprese.
Per ogni legge viene riportato un "estratto" e indicazioni su come richiedere informazioni più specifiche.

Le diverse agevolazioni finanziarie che possono essere concesse a chi avvia una nuova attività di impresa (non rientrano, quindi, i lavoratori autonomi, tranne nel caso del Prestito d’onore) vengono erogate principalmente sotto forma di finanziamento a tasso agevolato e/o di contributo a fondo perduto.

Il finanziamento agevolato è in sostanza un prestito che viene solitamente concesso ad un tasso di interesse più basso di quello che si potrebbe ottenere, ad esempio, dalle banche. Spesso prevede un periodo di preammortamento in cui, cioè, non vanno restituite quote del capitale prestato, ma solamente gli interessi sullo stesso. Quasi sempre i finanziamenti a tasso agevolato devono essere supportati da garanzie reali e/o personali e vengono erogati dopo che l’attività è stata avviata.

Il contributo a fondo perduto, che solitamente viene calcolato in percentuale sulle spese ritenute ammissibili, non prevede alcuna restituzione di capitale, né il pagamento degli interessi. Viene di solito erogato nel momento in cui vengono presentate le fatture quietanzate relative alle spese ritenute ammissibili.


Legge 29 marzo 1995, n. 95 (ex legge 44/86)Interventi per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile

È una legge nata per agevolare la creazione di nuove imprese da parte di giovani. Per essere ammesse ai benefici che tale legge prevede, infatti, le società devono essere costituite in prevalenza da persone di età compresa tra i 18 ed i 35 anni. La residenza dei titolari e la sede dell’impresa devono, inoltre, ricadere nelle aree indicate come "depresse" dalla Comunità Europea. Alle società ammesse all’agevolazione sono concessi aiuti sugli investimenti, che consistono in contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Non esiste una percentuale predefinita di aiuto in termini dell’uno o dell’altro perché ogni azienda costituisce un caso a sé e l’ammontare delle agevolazioni viene di volta in volta stabilito in base ad una serie di parametri.


Legge 23 maggio 1997, n. 135
Agevolazioni per giovani agricoltori

A differenza della 95/95 che prevede finanziamenti per le imprese (anche agricole) solo se di nuova costituzione, con la 135 possono richiedere le agevolazioni previste i soggetti con i seguenti requisiti:
- imprenditori agricoli a titolo principale
- giovani che subentrino ad un parente entro il secondo grado nella conduzione dell’azienda agricola, assumendo la responsabilità civile e fiscale della gestione.
La legge finanzia, cioè, solo imprese già esistenti (quindi le agevolazioni riguardano ammodernamenti e ampliamenti) i cui titolari, residenti nei territori agevolati abbiano un’età compresa tra i 18 ed i 35 anni.
Per informazioni
I.G. S.p.A. - Via Campo nell’Elba 30 - 00138 Roma - Numero verde 800.020044


Legge 19 luglio 1993, n. 236 - art. 1bis
Interventi per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile nei settori della fruizione di beni culturali, del turismo e della manutenzione delle opere civili ed industriali

Prevede agevolazioni per la creazione di nuove imprese giovanili(*) operanti nei settori della fruizione di beni culturali, del turismo, della manutenzione di opere civili e industriali, dell’innovazione tecnologica, della tutela ambientale, dell’agricoltura e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroindustriali.
La legge concede agevolazioni finanziarie per le spese di investimento ritenute ammissibili sotto forma di finanziamento a tasso agevolato e di contributo a fondo perduto e per le spese di gestione sotto forma di contributo per i primi anni di attività.
(*) I requisiti sono gli stessi già citati per la legge 95/95.


Legge 28 novembre 1996, n. 608 - art. 9 septies
Prestito d’onore

È una legge rivolta esclusivamente alle imprese realizzate in forma individuale, microimpresa e alle iniziative di lavoro autonomo realizzate da inoccupati e disoccupati residenti nei territori di applicazione della legge almeno 6 mesi prima della richiesta (vedere riquadro a fine articolo). Possono, inoltre, usufruire del prestito d’onore i Lavoratori Socialmente Utili residenti su tutto il territorio italiano. La domanda di prestito d'onore è volta a favorire la creazione di 3 differenti fattispecie di finanziamenti: 1) prestito d'onore per creare una microimpresa; 2) prestito d'onore per lavoro autonomo; 3) prestito d'onore per franchising. Il più richiesto è il prestito d'onore per lavoro autonomo, il contributo erogato è al massimo di 25.800 euro di cui a fondo perduto fino al 40% del contributo e il restante 60% da restituire con un mutuo agevolato. Il prestito d'onore per la creazione di una microimpresa è concesso solo alle società di persone (semplici, in accomandita e in nome collettivo) in fase di start up controllate da under 35 residenti nelle aree svantaggiate del paese. Per ottenere il prestito almeno il 50% dei soci deve essere residente nel territorio richiesto e avere almeno 6 mesi di disoccupazione precedenti la domanda. L'importo massimo erogato è circa 130.000 euro (in parte a fondo perduto, in parte con tasso agevolato). Infine al prestito d'onore concesso per aprire un'attività di franchising possono accedere singoli e società di persone. Oltre al contributo a fondo perduto e al mutuo agevolato sono garantiti servizi di assistenza tecnica.

 

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