Architettura Mudejar
Lo
stile architettonico Mudéjar
è uno stile artistico presente nella regione della Comunità autonoma d'Aragona.
Nel 1986 l'UNESCO
lo ha inserito nella Lista del
Patrimonio Mondiale.
Conseguente alla Reconquista
e alla Inquisizione spagnola
le comunità musulmane dovettero fuggire dalla Penisola Iberica
o sottostare all'autorità politica cristiana e convertirsi al cristianesimo.
Questi musulmani, di origine islamica ma presenti nel Paese da ben oltre quattro
secoli, sono stati chiamati mudéjar,
dall'arabo mudajjan,
che significa "permesso di rimanere".
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Tale nome è stato applicato anche allo
stile architettonico moresco
che, anche se distintamente islamico, si è nel tempo arricchito dei contributi
della tradizione occidentale, come quelli cristiani. Alcuni dei più
caratteristici elementi architettonici e decorativi d'arte
mudejar sono
per esempio l'arco a ferro di cavallo, i sistemi di copertura in legno e l'uso
complicato e inventivo di mattoni e piastrelle.
Dal
punto di vista costruttivo, l'architettura
mudéjar in
Aragona usa schemi funzionali di tipo gotico cistercense, ma con alcune
differenze. Spesso scompaiono nei contrafforti, soprattutto nell'abside,
adottando una caratteristica forma ottagonale, con spesse mura che permettono di
dare spazio alle decorazioni di mattoni. I lati delle navate sono spesso
sormontate da torrette, così come le cappelle dell'ultima generazione di Mudejar
sono sormontate da pilastro.
Venivano
originariamente considerati parte di tale stile solo alcuni dei monumenti della
città di Teruel,
tanto che il nome dato dall'UNESCO era infatti Architettura Mudéjar di
Teruel.
In questa città spagnola i monumenti iscritti nella lista sono parte delle
chiese di Teruel
e cioè: Cattedrale di Santa María de
Mediavilla,
Chiese di San Pedro,
San Martín
e del Salvatore.
Nel 1990, gli abitanti di
Saragozza
osservarono e resero noto all'istituzione dell'ONU della presenza di altri
notevoli esempi dello stile mudejar
in Aragona,
nel contempo esclusi dalla lista. Nel 2001, il sito è stato rinominato con il
suo titolo attuale e ampliato a comprendere i monumenti di Saragozza e della sua
provincia: Santa Maria
in
Calatayud,
Santa Tecla
in Cervera de la Cañada,
Santa Maria
in Tobed,
Palacio de la Aljaferia,
Chiesa di San Pablo,
la Cattedrale
de
La Seo
a Saragozza.
Oltre a Saragozza
e Teruel
si apprezza lo stile architettonico anche in altre città aragonesi. La seconda
città più grande della provincia,
Calatayud, ad
una distanza di 86 chilometri dal capoluogo, ha una storia molto antica:
originatasi in epoca romana venne chiamata dai mori Ajuba Bibilis.
Posizionata in uno splendido paesaggio, la città affascina il visitatore per le
numerose torri mudéjar. Sono da considerare anche il castello fortezza di Ayub,
con interessanti torri ottagonali, la Chiesa Collegiata del Santo Sepolcro,
dell'ordine Cavalieri del Santo
Sepolcro, la
Chiesa Collegiata di Santa Maria
e il vecchio quartiere ebraico e
arabo
rispettivamente. Ad una distanza di pochi chilometri, nei pressi di Nuévalos,
c'è il Monastero di Piedra
(XII secolo), situato in una bellissima riserva naturale con cascate e laghetti.
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