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Articoli sul Bullismo
L'uso di divise e grembiuli uguali per tutti gli studenti potrebbe aiutare a
prevenire il bullismo legato all'abbigliamento e all'ostentazione, riducendo
differenze sociali. Opinioni contrastanti.
A
cura della redazione sociale di Informagiovani-Italia
Le divise scolastiche te le immagini
addosso a scolaretti inglesi o a tuo nonno alle scuole elementari, ma sono
davvero solo questo?
Potrebbero essere in qualche modo
utili a migliorare la vita degli studenti?
Migliorare nel senso di miglior
clima sociale, più giusta ed adeguata attenzione da parte di professori e
compagni, sentimento di sicurezza a scuola, spinta a concentrarsi a scuola
sulle proprie capacità di apprendimento e miglioramento, impressione di
poter essere apprezzati per quello che si è e si sa…
A queste domande vogliamo rispondere
con l’articolo che segue.
Una divisa o uniforme scolastica
(o tenuta scolastica) è un vestito standard indossato dagli studenti
appartenenti ad una stessa scuola. Gli scopi principali della divisa sono
rafforzare il senso di appartenenza ad un gruppo e livellare la condizione
sociale degli studenti.
Adottate in Inghilterra, Australia,
Irlanda, Giappone, India e parzialmente, da molti altri paesi, le divise
hanno suscitato da sempre discussioni ed animato ragazzi, genitori,
insegnanti ed istituzione scuola.
In Italia la
tenuta scolastica?
In Italia vige il sistema
dell’autonomia scolastica, ovvero nessuna imposizione per legge, ogni scuola
può decidere se adottare o meno le divise modificando il proprio
regolamento.
Alcuni assessori hanno in passato
cercato di convincere i presidi ad adottare un codice di abbigliamento che
includesse l’obbligo di divisa. Con poco successo, aggiungiamo. Del resto è
comprensibile con tutti i problemi quotidiani quale preside avrebbe voglia
di cimentarsi in una battaglia così impopolare e faticosa.
Se per scuole materne il grembiule
colorato è un’apprezzata barriera ad inchiostro, tempera e pennarelli, il
discorso si complica e di parecchio già dalle elementari, per divenire
assolutamente ingestibile nel caso di scuole medie e superiori.
Né di destra né di
sinistra (come direbbe il defunto Gaber)
La divisa potrebbe mettere d’accordo
sinistra e destra. La prima in lotta contro il "il terrorismo del consumo" e
l’ostentazione delle disuguaglianze, la seconda con la preoccupazione del
pudore, ferma oppositrice del dilagare nelle classi dei pantaloni a vita
bassa.
Ebbene vogliamo dire la nostra
sulla divisa scolastica e lo vogliamo fare a chiare lettere.
Saremo
diretti ed impopolari. Del resto ci sembra un male ammorbidire tutto,
arrotondare i confini dei problemi, trovare il sistema giusto, cercare il
compromesso…
La
tenuta scolastica potrebbe essere classica o casual, potrebbe essere
disegnata (come accade all’estero) da giovani stilisti locali.
Darebbe una parvenza di uguaglianza
nel momento scolastico, sia tra studenti che nei confronti degli insegnanti,
talvolta i primi a discriminare per l’apparenza. La competizione sugli abiti
di marca, il diverso atteggiamento per la condizione sociale certo
emergerebbe egualmente in altre occasioni, ma liberare il momento scolastico
non sarebbe bello ed educativo?
L’individualismo non ne verrebbe
leso, poiché al contrario l’individuo emergerebbe per le sue caratteristiche
peculiari che verrebbero evidenziate non "
mascherate". L’individuo è le
azioni che compie, i pensieri che ha, non i vestiti che indossa.
La tenuta scolastica non deve
servire né a distaccarsi dai beni materiali né a fornire la soluzione ad un
abbigliamento a volte ritenuto poco decoroso, deve essere una scelta
liberatoria.
Questa scelta, non da ultimo,
libererebbe ragazzi e genitori, dal dover decidere ogni santa mattina, cosa
mettere, permettendo di liberare tempo ed energie da dedicare davvero a se
stessi (volersi bene è di certo diverso da vestirsi bene, apparire bene è
diverso da sentirsi bene).
Da non sottovalutare anche il
risparmio economico.
Parlatene, chiedete a ragazzi che
vivono all’estero come percepiscono la "
school uniform", cosa ne pensano i
loro genitori.
Pensate in un sondaggio online in
Germania ha rivelato che il 33% degli studenti è favorevole alla divisa e
che il 15% la indosserebbe "purché sufficientemente di moda". Cosa ne
pensano gli studenti italiani? Fateci sapere.
Bacchettoni,
dittatori, sfigati e proibizionisti. Lo siamo?
Avendo scritto a favore della tenuta
scolastica uguale per tutti si è certi di ricevere la qualifica di:
-
bacchettoni fuori tempo (nel
migliore dei casi);
-
dittatori nemici
dell’individualismo (servi del defunto comunismo sovietico forse?);
-
sfigati che vogliono tarpare le
ali ai ragazzi (con l’età s’imparano ad invidiare i ragazzi e ci si
accanisce su di loro e sulle loro manifestazioni della personalità?);
-
ammuffiti proibizionisti senza
possibilità di successo.
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