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Costruito come residenza estiva per gli
elettori di Baviera, il Castello di Nymphenburg oggi è una
delle attrazioni più conosciute di Monaco. Il grande parco e
le suggestive gallerie interne sono una meraviglia per gli
occhi.
Il
castello
di Nymphenburg di
Monaco
(Schloss
Nymphenburg), il Palazzo
di Ninfa, è situato nelle immediate vicinanze ad ovest
della città, in un grande parco, e serviva da residenza
estiva ai reali della Baviera, appartenenti alla
dinastia
dei Wittelsbach.
Questi ultimi governarono Monaco e gran parte della
Baviera per oltre sette secoli, servendo due imperatori
del
Sacro Romano Impero,
sovrani alle diverse corti europee (tra cui Danimarca
e Norvegia, Svezia, Grecia, Ungheria), principi
elettori (appartenenti
cioè all'elettorato che sceglieva gli imperatori dello
stesso Sacro Romano Impero), duchi e conti.
La
storia del grande
Palazzo di Nymphenburg
coinvolge cinque generazioni dei Wittelsbach. Il tutto ha inizio
con Ferdinando Maria di Baviera,
principe elettore dal 1651. Costui ne
ordinò la costruzione per
festeggiare la nascita di suo figlio, Massimiliano Emanuele
e per la moglie, l'italiana
Enrichetta Adelaide di Savoia
(nipote di Enrico IV di
Francia e figlia del duca Vittorio Amedeo di Savoia) quale ringraziamento
per la nascita dell’erede Massimiliano II Emanuele.
Il complesso venne iniziato nel 1664 su progetto dell'architetto
italiano Agostino Barelli
e successivamente ampliato
da altri due architetti italiani, Enrico Zuccalli
e Antonio Viscard.,
su commissione dello stesso Massimiliano Emanuele. L’aspetto
odierno dell’edificio centrale è opera di Josef Effner.
Il palazzo non mantenne il suo stato originale per molto tempo.
Ulteriori aggiunte continuarono in particolare durante tutto
il corso del XVIII secolo. La facciata venne estesa in una impressionante
larghezza di 600 metri e venne inoltre costruito un semicerchio
di palazzi barocchi, noto come Schlossrondell,
sotto l'imperatore Carlo VII.
La grande sala Steinerner Saal
venne aggiunta durante il regno del principe elettore
Massimiliano III Giuseppe
e comprende un incredibile numero di ornamenti in stile rococò
creati dall'architetto François Cuvilliés,
e un splendido soffitto affrescato creato da Johann
Baptist Zimmermann.
Il
castello è così composto
Edificio
centrale: Steinerer Saal (sala di pietra 1755-1757), con
affreschi nel soffitto a volta di J.B. Zimmermann e F. Zimmermann
(dedicati alla dea Flora); gli stucchi rococò si basano su progetti
di Cuvilliés.
Ala nord: Pannelli in legno si J.A. Pichler nella
prima anticamera, arazzi di Bruxelles (del 1700 circa)
nella stanza Gobelin, "galleria delle bellezze" di Max Emanuel,
stanza degli stemmi nonché antica camera da letto, con dipinti
J. Werner.
Ala sud: Anticamera e camera da letto con dipinti sul
soffitto di A.D Triva, il "gabinetto delle lacche cinesi"
(trasformato da Cuvilliés fra il 1763 ed il 1764), galleria
con vedute di palazzi bavaresi (1750 circa), nonché la famosa
galleria delle "bellezze" di Ludwig I, cioè i ritratti
di 36 belle donne di Monaco, di tutti i ceti sociali (fra cui
anche la ballerina Lola Montez), al cui fascino il re
non poté resistere e che infine furono la causa della sua abdicazione.
Il
parco fu trasformato nel 1715 su modello francese da un
architetto studente del famoso André la Nôtre, il suo
nome era Dominique Girard (l'esempio era sempre quello
di
Versailles),
autore in seguito anche dei giardini del
Palazzo del Belvedere
a Vienna. Nella seconda metà del XVIII secolo
fu nuovamente rivisitato: rimase l'asse originario del giardino,
che si concentra intorno ad un lungo canale. Alla fine di questo
canale, lungo 900 metri, si trova una cascata ornata da quattro
sculture di grandi dimensioni. All'altra estremità del palazzo
un canale ancora più lungo (2 km) conduce, attraverso un grande
viale, al palazzo. Nel secolo XIX, la moda inglese dei giardini
"naturali" soppiantò la moda "artificiale" francese, un altro
giardiniere-architetto di fama (questa volta tedesco), Friedrich
Ludwig von Sckell trasformò nuovamente il parco in un giardino
inglese di campagna, mantenendone però i tratti basilari dell’impianto
Barocco.
All'interno
di questa grande area verde troviamo la
loggia della caccia (1879),
nota con il nome di Amalienburg,
un capolavoro del rococò di corte. La sala degli specchi
è circolare e presenta
delle decorazioni in argento su sfondo blu, con immagini affrescate
dell'attività di caccia. Non si tralasci la visita alle altre
stanze di questo edificio, in particolare la cosiddetta 'stanza
del riposo' in oro ed argento, e la cucina, arredata con maioliche
olandesi.
Il Badenburg è un padiglione completato nel 1721 da
Josef Effner come palazzetto termale per la corte di
Max Emanuel. Ospita infatti una piscina riscaldata, una delle
prime dell'epoca. Il tema è sempre lo stesso, l'acqua e il mare,
tanto sono ricche le decorazioni, con conchiglie, frutti e richiami
alla mitologia classica (l'affresco nel soffitto "Apollo
nel carro del sole" è di Jacopo Amigoni, un noto
pittore italiano della corrente artistica roccoco).
A Josef Effner si deve anche il Pagodenburg, un padiglione
utilizzato come sala da tè, con pianta a croce. Serviva anticamente
come luogo di riposo per i giochi dei cortigiani. Le stanze
sono arredate, secondo la moda del tempo, con "cineserie", mentre
l'esterno è adorno di classiche divinità della Roma antica.
La
Magdalenenklause,
fu costruita come una sorta di dimora per l'ormai vecchio principe
Max Emanuel. A costruirla tra il 1725 ed il 1728 fu ancora una
volta Effner. L’architettura, volutamente decadente, di questo
"luogo di penitenza", propone oltre ad elementi romantici e
gotici, anche elementi moreschi. Il dipinto sul soffitto della
cappella (raffigurante la vita di Maria Maddalena), è opera
di N. G. Stubner.
All’ingresso ovest del parco, si trova la grande cascata in
stile Barocco, su progetto di Effner.
Nymphenburg
oggi
I
visitatori di Nymphenburg possono ancora vedere le camere, arredate
nel loro stile barocco originale. Alcune, tuttavia, furono rifatte
a seconda del gusto dei periodi successivi, come le stanze nello
stile rococò e o quelle in stile neo-classico. Quelle
che un tempo erano le stalle e le scuderie, nella parte sud
del palazzo, ospitano un bel museo dedicato alle antiche carrozze
e alle slitte, il Marstallmuseum,
Museo della scuderia
del castello di
Nymphenburg,
dove si ammira l'affascinante atmosfera di un tempo. Le antiche
scuderie di corte sono un luogo da non perdere, con le magnifiche
carrozze, le slitte, i finimenti e le selle. Tutto ricorda dello
splendore della corte dei Wittelsbach. I pezzi più noti sono
le carrozze di gala del re
Ludwig II.
Nella stessa zona è situato anche il Museo delle porcellane
che offre una collezione praticamente completa della manifattura
di porcellane di Nymphenburg, fondata nel 1761. Nell’ala nord
del palazzo troviamo un altro interessantissimo complesso culturale,
il Museo dell'Uomo e della Natura,
un intricato rapporto nella storia del tempo (con mostre itineranti).
Nymphenburg
Schloss Nymphenburg 1
80638 Nymphenburg
Monaco di Baviera
7km da Altstadt
Trasporti: U-Bahn per Rotkreuzplatz, seguita da tram 17 per
Botanischergarten. Bus: 41
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