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CORRIDOIO 5
Con il termine di
"Corridoio" si fa riferimento ai progetti di reti multimodali (ferrovie,
strade) per il trasporto di merci e persone connettendo le infrastrutture
dei paesi dell’Europa centrale con quelli dell’Europa dell’Est e del bacino
del Mediterraneo. Attualmente sono in fase di realizzazione dieci corridoi
multimodali.
Il Corridoio 5 è l’unico che interessa l’Italia. Venne inserito tra i
progetti prioritari approvati nel Consiglio Europeo di Essen nel 1994. Per
la prima volta in quella occasione si parlò della realizzazione delle
infrastrutture necessarie al trasporto di merci e persone lungo la
direttrice Barcellona, Lione, Torino, Trieste. Successivamente il corridoio
si è esteso a Lubiana, Budapest, Uzgorod, Kiev, partendo da
Lisbona.
Con la legge "Obiettivo" n°443 del 2001 si inserisce il tratto italiano del
Corridoio 5 tra le cosiddette "grandi opere" per la cui realizzazione la
legge prevede corsie preferenziali. La tratta italiana definita nel decreto
attuativo n°190 del 20/08/02 prevede il potenziamento della tratta
autostradale da Torino a Trieste, e la realizzazione di una nuova linea
ferroviaria ad alta velocità ed alta capacità (AV/AC) che inizia in Val di
Susa in Piemonte e termina presso la stazione di Trieste Centrale.Il
progetto è fonte di un acceso dibattito sui costi e benefici di un’opera
così strutturata sia dal lato ambientale che da quello economico e sociale.
Il Corridoio 5 è uno dei corridoi paneuropei di trasporto nel quadro
delle reti trans-europee di mobilità (TEN-T), cruciale per i collegamenti
Est-Ovest nell'Europa meridionale. Analizziamo questo ambizioso progetto
infrastrutturale.
Previsto fin dagli anni '90, il Corrido 5 rientra tra i grandi assi di
comunicazione continentale volti a potenziare accessibilità e coesione
territoriale abbattendo le barriere geografiche. In particolare, collegherà
porti croati sull'Adriatico a confine ucraino, favorendo scambi e corridoi
logistici verso il Mar Nero.
Un curioso aneddoto è che nel 2007 al vertice EU di Lubiana si discusse di
rinominarlo "Corridoio Adriatico-Baltico" data la valenza geostrategica.
Alla fine prevalse però designazione numerica, onde evitare rivendicazioni
egemoniche.
Il Corridoio 5 presenta vari rami che interessano:
- Italia: tracciato Bologna-Taranto per il sud;
- Slovenia/Ungheria: asse ferroviario Capodistria-Budapest;
- Ucraina: direttrici autostradali verso porto di Odessa;
Studi indicano benefici per un bacino potenziale di 90 milioni di abitanti e
30 milioni di passeggeri/anno grazie al dimezzamento dei tempi di
percorrenza. Crescite del PIL fino al 19% per aree attraversate.
Nonostante le difficoltà legate alla guerra in Ucraina, il Corridoio 5 resta
un pilastro del disegno europeo di reti integrate e mercato unico. Con
benefici geo-economici e occupazionali indotti di enormi potenzialità.
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