Cosa vedere a Padova

Cosa vedere a Padova - 18 luoghi interessanti da visitare

Padova è la città che tutti comunemente identifichiamo ed associamo al nome di uno dei Santi più importanti del mondo, ovvero Sant’Antonio. Oltre alla Basilica dedicata a questo Santo, però, Padova ha molte altre bellezze da offrire. Padova riesce a soddisfare proprio tutti i gusti, è una città indicata per i turisti, amanti dei luoghi religiosi, per coloro i quali visitano le città alla scoperta dei musei ed anche per i più giovani, che di sera possono divertirsi tra i locali cittadini.

La leggenda racconta che la città sia stata fondata da Antenore, eroe greco, che fuggì da Troia durante il 1184 a.C. e fondò Padova. Nel Piazzale Antenore, a lui dedicato è possibile, ancora oggi ammirare la sua tomba, con tanto di sarcofago, che venne qui posto nel 1233 e sempre la leggenda vuole, che al suo interno ci siano i resti del leggendario fondatore. Padova riesce anche a soddisfare gli amanti dello shopping, su Via Roma o Via Umberto I, due arterie cittadine chiuse al traffico, potrete scatenarvi nei vostri acquisti o godervi una bella passeggiata, tra le meravigliose vetrine e qualche dolcetto da gustare.

Scopriamo ora, insieme, le meraviglie di questa città.

Basilica di Sant’Antonio

Basilica di Sant’AntonioLa Basilica dedicata a Sant’Antonio di Padova è la meta turistica – religiosa più importante della città, al suo interno si trova anche la tomba del Santo, da sempre, una delle personalità religiose più amate e venerate nella storia. Sant’Antonio viaggiò in tutto il mondo, compiendo miracoli e creandosi un seguito di fedeli, che continua ad essere sempre più numeroso, egli morì a Padova nel 1231 e venne proclamato Santo già l’anno successivo. Da allora la sua tomba e la basilica divennero meta di pellegrinaggio, da parte di fedeli provenienti da ogni angolo della terra. Nel luogo dove oggi sorge la Basilica un tempo di era la cappella di Maria Mater Domini, che oggi è stata inglobata dalla basilica stessa. Fu lo stesso Sant’Antonio che, due anni prima della sua morte, accanto alla cappella costruì un monastero, esprimendo il desiderio di essere sepolto in questa piccola cappella, ed infatti, la sua tomba si trova ancora oggi al suo interno. La basilica venne realizzata in un secondo momento. Al suo interno, verso la navata di sinistra, si trova la cappella di Sant’Antonio, dove è presente il sarcofago del santo e dove ci sono diversi rilievi marmorei che ripercorrono la sua vita. Sulla navata di destra, invece, troviamo la cappella di San Giacomo con diversi affreschi del pittore rinascimentale Altichiero.Nella cappella del Sacramento è possibile ammirare la tomba del generale Gattamelata. Sull’altare maggiore i bronzi, vennero realizzati da Donatello. Tutti i visitatori della basilica, non possono fare a meno di andare nella Cappella delle Reliquie che si trova in fondo alla chiesa, qui c’è una piccola camera, dove è esposto il reliquario che contiene la lingua, la mandibola e altri resti del Santo. Sempre nella cappella è possibile ammirare la bara, nella quale venne posto ed una delle sue vesti. Dalla basilica si accede al convento francescano, da ammirare il grande Chiostro della Magnolia, chiamato così per l’albero di magnolia che si trova al suo interno. Da qui è possibile arrivare al Museo Civico del Santo, dove sono esposti diversi doni, che i pellegrini di tutto il mondo, hanno portato a Sant’Antonio. È, possibile, inoltre, visitare il Museo Antoniano, dove ci sono diversi reperti ecclesiastici e alcuni capi religiosi, che vanno dal 1500 al 1700, con diverse tele ed affreschi, dello stesso periodo. Molto particolare la Cappella di San Jacubus, una cappella funebre interamente affrescata da Altichiero con storie della vita di Gesù, di Santa Lucia, San Giorgio e Santa Caterina. L’intera costruzione della basilica continuò fino al 1310 e la sua facciata si presenta in stile romanico – lombardo, con diversi riferimenti all’arte bizantina, con gli archi gotici, le cupole ed i campanili che ricordano la forma di un minareto.

Basilica di Santa Giustina

Basilica di Santa GiustinaQuesta basilica è una delle costruzioni più imponenti di tutta la città, la chiesa è rivestita interamente in mattoni e venne edificata durante il 1600 in onore alla patrona della città. Santa Giustina fu una martire, essa, infatti venne giustiziata, durante il 300, proprio a Padova, quando aveva appena 16 anni. All’interno della basilica è conservata la sua tomba, accanto ad un'altra sepoltura, altrettanto famosa, ovvero quella dell’evangelista Luca . La chiesa è formata da otto cupole, ed è sostenuta da 26 colonne, al suo interno ci sono 20 cappelle, tutte interamante affrescate. Il sarcofago di San Luca, l’evangelista autore del Vangelo secondo Luca e degli Atti degli Apostoli, si trova all’inizio del transetto sinistro. Sulla parte destra della chiesa, invece, si trova la Cappella dedicata a San Luca ed al suo interno vi èla tomba di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna al mondo che riuscì a conseguire un dottorato. Molto particolare il Corridoio dei Martiri, dove vi è un pozzo nel quale sono custodite le ossa di alcuni martiri paleocristiani, continuando in questo corridoio troverete la bara di legno di San Luca, da tutti chiamata " La Vecchia Cassa". Alla fine del corridoio vi ritroverete nella cappella di San Prosdocimo, questa cappella rappresenta la chiesa più antica della città, essa è interamente affrescata con opere che risalgono al VI secolo ed al suo interno vi è un dipinto che raffigura Santo Prosdocimo. Nell’atrio della cappella vi è la tomba di Santa Giustina.

Cappella degli Scrovegni

Cappella degli Scrovegni

La Cappella degli Scrovegni (spesso chiamata "Arena" per la sua vicinanza alle rovine di una precedente arena romana) è un capolavoro assoluto dell'arte, uno dei capolavori di Giotto di Bondone, pittore immortale, che la affrescò interamente su 900 metri quadri di superficie. La cappella fu completata nel 1305, in appena in 855 giorni, per la famiglia del ricco banchiere Enrico Scrovegni. Gli affreschi che adornano le pareti e il soffitto della cappella rappresentano un complesso racconto emotivo sulla vita di Maria e di Gesù, tratte dal vangelo apocrifo di San Giovanni...Continua a leggere la Cappella degli Scrovegni: capolavoro assoluto

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Musei Civici e Chiesa degli Eremitani

Musei Civici e Chiesa degli EremitaniAccanto alla Cappella degli Scrovegni, troviamo la Chiesa degli Eremitani, con un bellissimo chiostro. Questa chiesa venne realizzata in epoca medievale, ma durante il secondo conflitto mondiale venne intermante distrutta. Successivamente venne realizzata, anche se tutti gli affreschi del Mantegna, presenti al suo interno, non vennero recuperati, solo pochi riuscirono ad essere salvati ed oggi è possibile ammirarli nella cappella a sinistra dell’abside. Della chiesa originaria è possibile ammirare il soffitto ligneo e alcuni monumenti funebri. Percorrendo il Chiostro si arriva al Museo Civico degli Eremitani, dove troviamo il Museo Archeologico, nel quale è possibile ammirare diversi reperti, trovati nella zona, risalenti all’epoca romana. Al suo interno è presente anche una mostra realizzata con oggetti egiziani, che appartenevano alla mostra personale dell’esploratore Giovanni Battista Belzoni. Nel Museo di Arte Moderna e Medievale, invece, è possibile ammirare più di 3000 tele che sono state dipinte dal Medioevo fino all’età moderna, qui troviamo opere di Giotto, Tintoretto, Tiepolo, Giorgione, Veronese e Tiziano, solo per citarne alcuni.

Duomo di Padova

Duomo di PadovaIl nucleo originario del Duomo di Padova sorse nel 313 subito dopo l’Editto di Costantino, ma venne distrutto durante il IX secolo dagli Ungari. Nel 1024 terminarono i lavori per la seconda costruzione del duomo, che riprendeva tutti gli assetti architettonici della prima, la nuova chiesa venne consacrata nel 1075 e venne distrutta, in seguito ad un terremoto del 1117. La costruzione, così come la ammiriamo oggi, è frutto di alcuni lavori che continuarono fino al 1700 ed essa è dedicata a Santa Maria Assunta. Fu il famoso Michelangelo che, allora, vinse il concorso per la realizzazione dell’opera, ma i lavori iniziarono solo nel 1551 e vennero affidati ad Andrea della Valle ed Agostino Righetti, che modificarono in gran parte, il progetto di Michelangelo. Al suo interno la chiesa è suddivisa a croce latina ed è suddivisa in tre navate. Diverse sono le opere artistiche da ammirare, tra le quali la Madonna col Bambino di Stefano dall’Arzere, San Girolamo e la pala di Gesù Crocifisso di Pietro Damiani, la Deposizione di Jacopo Montagnana. Nella cripta è possibile ammirare l’altare di San Daniele, dove è conservata un’icona che ritrae la Madonna col Bambino, che la tradizione vuole che sia appartenuta al grande poeta Francesco Petrarca.

Battistero

BattisteroIl Battistero del Duomo venne realizzato intorno al 1100, in un tipico stile romanico – lombardo ed è uno del luoghi maggiormente visitati. Al suo interno è a pianta quadrata, con un tamburo a cerchio, una cupola ed una cupoletta più piccola. La struttura originaria non è stata molto alterata, anche se già venne ampliata durante il 1260, con l’aggiunta del fonte battesimale. Nel 1378 la struttura diventò Mausoleo dei Carraresi e Fina Buzzaccarini, la moglie di Francesco il Vecchio da Carrara, fece decorare tutte le pareti interne con alcune scene del Vangelo, la storia di Gesù Cristo, di Maria e di San Giovanni Battista. Nella volta della cupola è raffigurato il Paradiso. In questo luogo vennero sepolti la stessa Fina Buzzaccarini e suo marito, ma la loro tomba venne distrutta, durante il 1400, ad opera dei Veneziani.

Caffè Pedrocchi

Caffè PedrocchiPuò un caffè diventare uno dei simboli di una città? A Padova ciò è possibile, grazie al Caffè Pedrocchi, meta di residenti, ma soprattutto dei turisti che qui giungono da ogni parte del mondo. L’atmosfera che si è riusciti a creare in questo locale è davvero particolare, la sua facciata si presenta in stile neoclassico e al suo interno le decorazioni sono molto raffinate. Questo caffè nacque nel 1839, per volere di Antonio Pedrocchi, che intendeva continuare l’attività paterna, innovandola. Per tale motivo il locale sorse vicino all’università ed in breve tempo divenne il punto di incontro degli studenti, ma soprattutto divenne il caffè degli intellettuali. Fu in questo caffè, che partirono le prime idee rivoluzionarie del Risorgimento Italiano e fu sempre questo caffè che venne preso di mira, durante il 1848 dalle milizie austriache, per combattere i rivoluzionari. Le pallottole che gli austriaci tirarono contro questo caffè, sono ancora oggi visibili nel salotto bianco. Il caffè si sviluppa su due piani, al pianterreno troviamo la caffetteria e la Sala Bianca, al primo piano diverse sale, dedicate a chi vuole rimanere al suo interno un po’ di più, qui troviamo, ad esempio la Sala Egizia o la Sala Rossini, tutte decorate con stucchi ed elementi d’arredo dell’Ottocento. Alcune delle sale vengono utilizzate per convegni o mostre temporanee. Insomma, non si può visitare Padova, senza sedervi nel suo meraviglioso salotto accademico ed intellettuale.

Orto Botanico

Orto BotanicoL’orto botanico di Padova è un sito protetto dall’Unesco, dichiarato patrimonio dell’Umanità dal 1997 . Esso è uno dei giardini botanici più belli di tutta Europa. Venne realizzato durante il 1545 dal Senato della Repubblica di Venezia, perché al suo interno si potessero coltivare piante medicinali e affinché ci fosse abbastanza materiale per gli studenti di medicina. Oggi, al suo interno possiamo ammirare piante provenienti da ogni parte del mondo, per tale motivo, nel campo della Ricerca, Padova è al primo posto per lo studio delle piante esotiche. Al suo interno, ancora oggi, gli studenti mi farmacia e biologia svolgono le proprie ricerche, cercando di conservare il più possibile le piante rare.

Palazzo del Bò

Palazzo del BòIl Palazzo del Bò rappresenta l’edificio storico e principale dell’Università di Padova , esso venne realizzato durante il XV secolo e dal 1493 è sede dell’università. L’Università di Padova venne fondata nel 1222, per tale ragione, è una delle università più antiche d’Europa. Qui insegnarono scienziati come Galileo Galilei, che proprio in questa città scoprì gli anelli di Saturno e le lune di Giove, ed è sempre qui che Galileo sviluppò la sua teoria, per la quale la terra gira intorno al sole. La sedia, che usava solitamente, è ancora presente e visitabile nella grande sala. Nella galleria superiore, invece, sarà possibile vedere la statua di Elena Lucrezia Cornaro, la prima donna la mondo che riuscì a conseguire un titolo accademico in scienze umanistiche. Dal cortile interno si accede a due aule, nella galleria sono presenti più di 3000 stemmi,lasciati qui dagli studenti e dai professori. Molto particolare la zona di lettura e le gradinate che si trovano in essa.

Palazzo della Ragione

Palazzo della RagioneNon si può visitare una città, senza aver visto il suo mercato, a Padova, questo mercato si svolge nella loggia del Palazzo della Ragione, realizzato durante il 1200, che per tanti anni è stato il palazzo di giustizia della città. Questo è uno dei mercati più grandi di tutto il nord Italia e qui è possibile davvero trovare di tutto. Al suo interno il palazzo è ricco di negozi, la sala al primo piano, in genere viene utilizzata per conferenze o convegni ed è interamente affrescata, con opere del XV secolo. Da ammirare anche " La Pietra del Vituperio" la pietra sulla quale si sedevano i debitori, con lo scopo di essere umiliati.

Prato della Valle

Prato della VallePrato della Valle è una delle piazze più grandi d’Europa e la più grande della città di Padova. Qui i turisti ed i residenti si godono qualche ora di relax, facendo una passeggiata o sorseggiando qualche drink. La sua forma è ad elissi, per tale ragione molti ritengono che un tempo, sorgesse in questo luogo un’arena romana. Intorno alla piazza c’è un canale e ben 78 sculture di pietra, che ritraggono altrettanti famosi padovani. Sui ponti sarà possibile ammirare le figure di alcuni papi, di alcuni dogi e di Galileo Galilei. Ogni sabato, in questo luogo si svolge il mercato, su di un’area che comprende quasi tutta la piazza. Nel mese di giugno invece, qui viene montato un enorme parco divertimenti, per la gioia di grandi e piccini.

Monumento al Gattamelata

Monumento al GattamelataVicino alla Basilica di Sant’Antonio è possibile trovare l’enorme monumento equestre del " Gattamelata". Erasmo da Narni, questo era il suo vero nome, era un condottiero veneziano nato nel 1370 e morto nel 1443. Questa statua venne realizzata da Donatello, commissionata dal figlio e dalla moglie del Gattamelata. Per Donatello, data la misura del monumento, quest’opera ha rappresentato una sfida, perché nessun artista, dopo Roma, aveva mai pensato di poter realizzare qualcosa di così maestoso. I lavori per la sua edificazione iniziarono nel 1447 e terminarono nel 1453. Insieme ai cinque cavalli di Venezia, questo monumento è da sempre considerato la più bella statua a cavallo mai realizzata, in ogni tempo.

Castello di Padova

Castello di PadovaIl Castello di Padova è uno dei simboli della città, esso venne realizzato durante il X secolo, ma ampliato da Ezzelino III da Romano, tra il 1237 e il 1256. Ezzelino, tiranno di Padova utilizzò questa costruzione come sua casa e come prigione, un luogo che potesse testimoniare la sua forza. Francesco I da Carrara, volle dare alla struttura un carattere meno feroce, facendo decorare i suoi interni e costruendo il passaggio sopraelevato. Durante il 1700 la Torre grande divenne osservatori astronomico, da tutti conosciuto come " Specola" . Durante il 1807, invece divenne un carcere, funzione che mantenne fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Ancora adesso, al suo interno, sono presenti alcuni uffici dell’Amministrazione Carceraria. Al suo interno, al primo piano è possibile ammirare una parete interamente affrescata con figure di pappagalli, molto probabilmente questa era la " Stanza del Pappagalli" utilizzata anche come sala da pranzo. All’interno di una torre, invece è possibile ammirare il grande Carro, ovvero lo stemma dei Carraresi. Nella grande torre, invece, vi è un effigie, che ritrae la Madonna con il Bambino, essa si trova in un luogo aperto, forse in una posizione strategica, in grado di incoraggiare e nello stesso tempo, di proteggere i soldati che si affidassero ad essa, in caso di un attacco alla fortezza.

Chiesa di Santa Caterina

Chiesa di Santa CaterinaQuesta chiesa è dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, una nobile martire del III e IV secolo. Durante il Medioevo questa Santa era molto venerata in tutta Europa, in particolare a Padova, dove la stessa divenne patrona dell’Università. L’edificazione di questa chiesa risale al 1200, ma lo stile barocco, con il quale essa si presenta oggi, è dovuto ad un restauro del Seicento. Durante il terremoto del 1976 la chiesa venne gravemente danneggiata e poi restaurata. Al suo interno è possibile ammirare diversi antichi affreschi, l’altare maggiore, una pala risalente al XVII secolo che ritrae le Nozze Mistiche di Santa Caterina di Bonaccorsi, un organo e la tomba del violinista Giuseppe Tartini, che morì a Padova nel 1770.

Basilica del Carmine

Basilica del CarmineQuesta Basilica venne edificata, nel luogo dove sorgeva una precedente chiesa trecentesca, i lavori durarono dal 1335 al 1446. Durante il 1491 venne danneggiata in seguito ad una nevicata e ricostruita tre anni dopo. Durante il 1576 all’interno della chiesa venne posta l’immagine della Madonna del Carmine, da tutti venerata, dopo un attacco di peste. Le disavventure della chiesa, però continuarono, essa venne danneggiata nel 1696, in seguito ad un terremoto e nel 1800 bruciò la sua cupola. Al suo interno è presente un’unica navata e sei cappelle, con diverse opere d’arte, tra le quali ricordiamo la pala di Cristo che indica la Croce a Giacomo e Giovanni e alla loro Madre, le acquasantiere del Bonazza e l’Annunciazione. Accanto alla Basilica si trova la Scoletta, ricca di capolavori del Rinascimento. Questa struttura venne realizzata durante il1300 e al suo interno sono conservati pregiati affreschi di Giulio Campagnola, Girolamo Tassari e Stefano dell’Arzere, che ripercorrono la vita di Gesù Cristo.

Chiesa di San Gaetano

Chiesa di San GaetanoQuesta chiesa venne edificata tra il 1574 e il 1586, su progetto di Vincenzo Scamozzi per volere di Federico Cornaro, arcivescovo di Padova. Nel luogo dove essa sorge, vi era un tempio dedicato a San Francesco Piccolo. Inizialmente la chiesa venne dedicata ai Santi Apostoli Giuda, Bartolomeo e Simeone, ma ancora oggi, tutti la conoscono come la chiesa di San Gaetano da Thiene, il fondatore dell’ordine dei Teatini. I Teatini furono grandi sostenitori della Controriforma , e questa scelta si riflette anche nelle sculture e nei dipinti presenti all’interno della chiesa. La facciata si presenta con un arco trionfale e nelle nicchie troviamo alcune statue, risalenti al 1700. Al suo interno la chiesa è intermente rivestita di marmi. Molto particolare laCappella del Santo Sepolcro, che ancora oggi viene venerata dai fedeli. Da ammirare alcune statue, affreschi, dipinti, il Crocifisso Ligneo di Vannini e la Statua della Madonna con il Bambino in pietra di Nanto, realizzata da Briosco.

Chiesa di Santa Lucia

Chiesa di Santa LuciaNon sappiamo la data esatta dell’edificazione di questa chiesa, ma sappiamo che essa esisteva già durante il 964 , perché appare in un documento dell’epoca. Molti la conoscono anche come la chiesa " dell’Adorazione Perpetua". Durante il Medioevo al suo interno si riunivano le corporazione dei fruttivendoli e dei calzolai, che allora si chiamavano, rispettivamente Frutaroli e Caligari. Durante il 1711 la struttura subì diversi interventi di restauro. Il suo rivestimento è in mattoni, la facciata è molto semplice, con un timpano, il portale e quattro colonne. Nelle nicchie è possibile ammirare diverse statue di Santi, realizzate dai Bonazza e da Antonio da Verona. Al suo interno, la pianta è rettangolare ed è suddivisa in un’unica navata. Da ammirare la palaIncredulità di San Tommaso, realizzata da Alessandro Varotari, meglio conosciuto come il Padovanino. Molto particolari anche la pala d’altareChiesa orante e Glorificazione dell’Eucarestia del Sartori, San Luca di Tiepolo, la Presentazione al tempio del Campagnola e la Crocifissione, opera di Giovanni Bonazza.

Arena Romana

Arena RomanaTutti conoscono questo luogo come " Antfiteatro" ed esso rappresenta una delle poche testimonianze che abbiamo di Padova, all’epoca dei Romani. Essa venne realizzata tra il 60 e il 70 d.C. ed era molto imponente, nelle misure simile all’arena di Verona, al suo interno, infatti vi erano ottanta arcate. Si entrava al suo interno tramite un arco intermente merlato ed era a forma di ellissi, con le gradinate per gli spettatori e il centro dove si svolgevano gli spettacoli. Nel corso degli anni, questa struttura è rimasta nel completo abbandono, infatti durante il XI secolo veniva utilizzata come cava, tutti i marmi che essa conteneva e le pietre vennero portati via. Sulla sua pianta, oggi sorgono i Giardini dell’Arena, dove, durante la stagione estiva si tengono diversi spettacoli teatrali e musicali.

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