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Cosa vedere a Udine - 12 luoghi interessanti da
visitare
Udine è una città dalle tante sorprese, ricca
di luoghi indimenticabili. Sede dei patriarchi di
Aquileia dal 1238 al 1420, la città passò in
seguito sotto il controllo di Venezia. Le sue case
sono oggi raggruppate attorno ad una collina
(circoscritta dal pittoresco vicolo Sottomonte), la
cui cima è coronata dal castello che sovrasta
l'abitato. |
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Ma il
fascino senza tempo di Udine (profondamente segnata dal
terremoto del 1976) è soprattutto dovuto ai suoi monumenti
gotici e rinascimentali, alle piazze appartate ed alle
strette vie fiancheggiate da portici. Ecco qui un elenco dei
luoghi da non perdere.
Piazza della
Libertà
Piazza
della libertà, definita nell'aspetto attuale verso la metà del '500, è
tra le più movimentate, scenografiche e monumentali piazze del Rinascimento
italiano. Ciò è dovuto in gran parte all'irregolarità del terreno che ha
richiesto una sistemazione a più ripiani coordinati da gradinate. La
piazza reca i segni rivelatori della presenza veneziana a Udine, e continua a costituire
ancora oggi il salotto sociale dei residenti. La troviamo circondata da
palazzi di altrettanta elegante architettura: la
Loggia del Lionello
costruita nella metà del XV in stile veneziano. La Loggia è il palazzo del
Comune del 1456, che è un piccolo gioiello architettonico in stile
gotico-veneziano, costruito a simboleggiare
il potere civico della Udine medievale. Come si nota dalla foto, si presenta
nel consueto rivestimento a fasce orizzontali in pietra rosa e bianca. Il
Palazzo è opera di Bartolomeo
delle Cisterne su disegno
dell'orafo Nicolò Lionello.
La piazza, livellata e selciata fu destinata al mercato delle granaglie,
dalla precedente collocazione di Piazza San Giacomo (oggi Piazza Matteotti).
Questo spiega come in precedenza fosse chiamata Plazze Torriane, dal Fisc,
di San Barbare, dai grans. Ebbe il nome attuale nel 1895 a ricordo
dell'entrata in Roma delle truppe italiane il 20 settembre 1870 (la Breccia
di Porta Pia). Questa piazza bellissima è stata incredibilmente un
parcheggio fino al 2008, quando l’amministrazione comunale quando il comune
ha cominciato un opera di pedonalizzazione terminata a fine 2010.
Castello di Udine
Dalla
Piazza della Libertà si accede al Castello di Udine attraverso l'Arco
Bollani, sormontato da un Leone Veneto, costruito su progetto del grande
architetto rinascimentale
Andrea Palladio nel 1556. L'edificio del
castello domina il colle e l'intera città di Udine ed è più simile ad una
residenza cinquecentesca che ad un castello vero e proprio. Prima di
raggiungere la sommità del colle, passando sulla destra per il porticato
del Lippomano (1487) a rampe e gradinate, si incontra la Chiesa di Santa
Maria di Castello, all'interno della quale ci sono preziosi affreschi di
varie epoche. Accanto, il campanile sovrastato dall'Angelo in bronzo che
gira secondo la direzione del vento. Il castello di Udine sorge su un colle
di origine morenica e fu sede, nelle diverse epoche, di gastaldi, patriarchi
e luogotenenti veneti. L'attuale edificio sostituisce quello andato
distrutto nel 1511 ed è stato recentemente restaurato. La parte più
importante di tutto il palazzo è il Salone del Parlamento, ricco di
numerosi affreschi e un pregevole soffitto a cassettoni con dipinti. Iniziata la
costruzione nel 1517, da un progetto di
Giovanni Fontana
e
Giovanni da Udine,
venne terminato molto tempo dopo. I
Musei Civici
interni e il Museo di Storia e
Arte Antica rimangono due delle
attrazioni artistiche più importanti del Friuli. Vi sono infatti custodite
importanti opere d'arte, prima tra tutte il Trionfo dei Cristiani sui Turchi,
di Giovanni Battista Tiepolo
che arrivò a Udine da Venezia nel 1726, quando era già considerato un
maestro dello stile rococò.
Loggia del
Lionello
Il più importante monumento di Udine è senza dubbio Loggia del Lionello
opera di Bartolomeo
delle Cisterne da
Capodistria, su disegno
dell'orafo Nicolò Lionello da cui il
nome. In stile gotico veneziano, l’elegante edificio forma, con altri
monumenti, quel complesso che fa di Piazza della Libertà una delle più belle
d’Italia ed è da sempre la storica sede del palazzo del Comune, luogo
emblematico delle autonomie cittadine.
Costruita fra il 1448 e il 1456, la contraddistinguono le fasce alterne di
pietra bianca e rosa, l’elegante leggerezza del portico a grandi arcate e le
finestre ad archetti trilobati. In una nicchia a pinnacoli e guglie
all’angolo destro, opera di Bartolomeo Bon (1450), si trova la statua della
Madonna
con Bambino, che tiene in mano un modello di quello che era il castello prima
che il terremoto del 1516 lo abbattesse e venisse ricostruito in forma di
maniero rinascimentali. La stessa loggia del Lionello fu
gravemente danneggiata da un incendio nel 1876 e immediatamente restaurata:
sul lato verso via Mercatovecchio un affresco ottocentesco di Giuseppe Ghedina è liberamente ispirato a un’opera del Pordenone quasi interamente
perduta in quell’incendio.
Nel 1441, l'influente Nicolò Savorgnan, propoese al Consiglio della Comunità
di Udine la costruzione di quello che sarebbe diventato il nuovo palazzo del Comune. Nel 1448
venne accettato il
progetto di Nicolò Lionello, architetto ed orafo udinese. Oltre al già
citato capomastro Bartolomeo delle Cisterne, parteciparono alla costruzione
dell'edificio Battista ed Elia da Lugano, Amicino da Como e decoratori
come Nicolò da Venzone e
Stefano da Settecastelli.
La costruzione terminò nel 1456, ma la facciata fu decorata nel 1548; gli
ultimi lavori furono eseguiti su disegno di Giovanni da Udine. Sotto la
loggia, allora in parte chiusa, il Pordenone dipinse la Madonna con Bambino.
Qui fu eretto anche il monumento al luogotenente Trevisan, con figure
dipinte da Pellegrino di San Daniele. La scala che conduce al piano
superiore fu compiuta nel 1559, su disegno del Sansovino. La porta
che immette alla scala fu progettata dal Palladio.
Il 19 febbraio 1876, un incendio distrusse completamente il palazzo. Delle
decorazioni esistenti prima dell’incendio, opera del pittore Stella,
purtroppo non rimase nulla. Solo il soffitto dello scalone ?
dipinto dal
Masutti, dal Simoni e dallo Zilli ?
si salvò dalle fiamme. Gran parte delle
altre opere salvate sono ora conservate nel museo cittadino. Fra queste
ricordiamo il ciclo di tele della Serenissima Repubblica di Venezia e la
Madonna con Bambino del Pordenone, restaurata dal Ghedina.
La ricostruzione della Loggia, voluta nel luogo e nella forma di prima, fu
affidata all’architetto Andrea Scala, che rispettò la consegna: solo il
tetto fu modificato. Le decorazioni interne e la figura della Provincia,
sono opera del Bianchi. Nella Loggia fu collocata la statua che rappresenta
la Patria del Friuli, opera di Andrea Flaibani. Nelle sale superiori si
ammirano: una statua dipinta, posta nell’intercolunnio sopra la porta
d’ingresso alla Sala dei matrimoni, due grandi quadri del Carneo, uno dell’Amalteo
e uno del Floriani.
Arco Bollani
L'Arco
Bollani, accanto alla Loggia di San Giovanni, è un arco celebrativo,
progettato da Andrea Palladio nel 1556 e conduce fino al Castello
utilizzato dai governatori veneziani. La via e costeggiata dal Loggia del
Lippomano, un portico del tardo XV secolo costruito per tutta la
lunghezza di una delle antiche mura difensive della città. Fu fatto erigere
dal luogotenente veneto (poi vescovo) Domenico Bollani (1514-1579).
L'intento è insieme auto celebrativo e di caratterizzazione veneziana della
piazza Contarena (oggi piazza della Libertà), in funzione del Castello di
Udine, centro di potere della Serenissima. I lavori, cominciati nell’aprile
del 1556, si conclusero quattro mesi dopo, quando fu issato il leone
marciano con le ali di rame. Il nome di Palladio risulta da fonti coeve,
così come è documentato un suo intervento sette anni più tardi per
l'ampliamento della strada di risalita al Castello e la valorizzazione della
visibilità dell’arco.
Piazza San Giacomo
Piazza
San Giacomo, una delle piazze più antiche e suggestive di Udine, anche
detta Piazza Matteotti od ancora Piazza delle Erbe, è situata nelle
vicinanze del Castello di Udine; essa è nota fin dal 1248 e chiamata "Forum
novum" dai compilatori dei documenti medievali. Quest’area fu edificata
nel 1300 a seguito della costruzione della seconda cerchia muraria
cittadina, costruita per far fronte all’aumento della popolazione. La piazza
a pianta rettangolare è circondata sui quattro lati da antichi e prestigiosi
palazzi su cui è ancora possibile ammirare decorazioni ed affreschi di epoca
medievale. Sulla piazza si affaccia anche l'omonima Chiesa di San Giacomo
edificata nel 1378 al posto della precedente Cappella di San Lorenzo. Piazza
San Giacomo è un luogo di incontro cittadino dove prendere un aperitivo e
fare due chiacchiere rilassanti con gli amici. Sulla piazza si affacciano
numerosi café e bistrot, su tutti il Caffè Grosmi e numerose
boutiques e negozi. La piazza è inoltre animata durante la settimana dal
piccolo mercato rionale e da chioschi ed installazioni in occasione di
particolari eventi tipo il Friuli Doc od il Far East Film Festival.
Piazza
San Giacomo, come noterete arrivandoci, si compone di due aree contigue, di
cui quella a occidente era chiamata "campo di giustizia" poiché qui
avvenivano le delle esecuzioni capitali cittadine. Il luogotenente di
Venezia Tommaso Lippomano nel 1486 diede assetto unitario
all'insieme. Fece rialzare di due gradini la piazzetta a ovest, in cui
l'acciottolato copre uno strato di sabbia che filtra l'acqua piovana e la
convoglia in una cisterna. La piazza vera e propria ebbe allora la platea
rialzata di un gradino e il lastricato nello spazio circostante. Fu allora
regolamentata anche l'altezza e provveduto al decoro delle abitazioni
prospicienti che, secondo il disposto della municipalità, dovevano essere
ornate di pitture. Dal 1869 il mercato del grano, che si teneva qui, fu
trasferito nell'attuale piazza XX Settembre, e a quel punto piazza San
Giacomo divenne la sede del mercato ortofrutticolo fino al 2010. Sulla
piazza, semplice ed elegante, si trova una fontana innalzata alla metà del
Cinquecento, su disegno di Giovanni da Udine, e una colonna votiva
con Madonna, eretta nel 1487.
Chiesa di San Giacomo
La
Chiesa di San Giacomo si trova omonima piazza, che benché ora si
chiami Piazza Matteotti, gli abitanti di Udine continuano a chiamare
Piazza San Giacomo, o Piazza delle Erbe, o Mercatonuovo, perché sede del
mercatino settimanale della Frutta e della verdura. Questa piazza come
abbiamo visto, è da sempre sede di fiere e mercati, quindi per ovvi motivi
il legame fra questa chiesa e i commercianti che vendevano i loro prodotti è
sempre stato molto sentito: per questo motivo la tradizione vuole che, nei
giorni di mercato, dal balcone sopra il portale d’ingresso della chiesa, i
patriarchi si affacciassero a benedire la folla e ad officiare la Santa
Messa. In ogni caso, la chiesa di San Giacomo è fra le più antiche della
città essendo stata costruita a partire dal 1378 per la potente
confraternita dei pellicciai "San Jacobi Pellificum" cioè San Giacomo
dei Pellicciai. La chiesa venne in seguito ampliata nel Cinquecento e nel
Seicento: in particolare, nel 1525 fu costruita l’attuale stupenda facciata,
opera di Bernardino da Morcote, mentre verso la metà del Seicento fu
aggiunta la cappella laterale. La facciata comprende al centro la torre
campanaria che diventa Torre dell'Orologio. Sopra il portale
d'ingresso troviamo la statua di una Madonna con Bambino, opera
quattrocentesca di Giorgio da Carona. L’interno conserva interessanti
dipinti di Pietro Venier (Storie di San Giacomo e San Fabio che
intercede per le anime purganti), di Fulvio Griffoni (Madonna
e Sante Apollonia e Agata), di Giacomo Carneo (Madonna e Santi),
e due statue di Antonio Corradini (Arcangelo Gabriele e la
Donna velata).
Chiesa di Santa
Maria in Castello
Da Piazza della Libertà, sulla salita che porta al Castello,
dopo aver attraversato l'Arco Bollani e aver percorso la Loggia
del Lippomano si incontra la Chiesa di Santa Maria di Castello,
la più antica della città, ricostruita nel XII secolo nello stile romanico
in cui la vediamo ancora oggi, dopo essere stata probabilmente distrutta
durante le invasioni degli Ungari nel IX secolo. La sobria facciata è stata
ricostruita in stile rinascimentale dall'architetto Gaspare Negro,
dopo i danni subiti dal terremoto del 1511 e lo stesso periodo e per gli
stessi motivi fu ricostruito il campanile. Quest'ultimo poderoso ed
elegante dall’alto dei suoi 43 metri domina la pianura circostante.
L’interno è a tre navate con abside, divise da robusti pilastri. Il maggior
elemento decorativo è dato dai duecenteschi affreschi dell'abside di destra,
opera di maestranze bavaresi: nel catino absidale è raffigurata una
Deposizione dalla croce, mentre nel semicilindro si può ammirare la
serie dei dodici Apostoli. L’altare è impreziosito da un bellissimo
Crocifisso ligneo del Cinquecento. Nella parte centrale vi è una teoria
degli Apostoli, forse ispirato ai mosaici della
Basilica di San Marco
a
Venezia, mentre in quella inferiore si legge ancora un breve tratto
della grande tenda originale, dove si erge la figura di una preghiera.
Duomo di Udine
Il
Duomo di Udine, che si trova nella suggestiva piazza omonima in pieno
centro storico, sorse in forme gotiche, intorno al al 1236 ad opera del
patriarca Bertoldo di Andechs-Merania, nel luogo in cui già esisteva
una chiesa dedicata a San Girolamo. Inizialmente la chiesa presentava una
struttura tipicamente francescana e venne adibita al culto e dedicata a
San Odorico. Ampliamenti successivi sono datati al 1335 quando il
patriarca Bertrando di san Genesio avviò la costruzione della
Cappella dell'Annunziata e consacrò l'edificio sacro con il titolo di
Santa Maria Maggiore. Nei secoli successivi vennero aggiunte le cappelle
laterali; mentre nel XVI secolo, ad opera di Domenico Rossi e
Abondio Stazio, l'intero complesso assunse un'impronta barocca. Nel
corso del Novecento, invece, la facciata venne rivista secondo i canoni
architettonici trecenteschi. Tutt'oggi è possibile ammirare lo stile
romanico-gotico nella facciata in cotto del Duomo, nella quale spicca il
Portale della Redenzione che richiama alcuni importanti temi cristiani.
L'interno del Duomo è dominato dallo stile barocco. Grazie alla magnificenza
della famiglia Manin, (i cui Mausolei sono qui custoditi) e alla
riforma settecentesca, infatti, le architetture interne vennero rese più
sfarzose. Spicca internamente il maestoso presbiterio e capolavori di
artisti di fama internazionale. Nella Cappella del Santissimo, infatti, sono
conservate opere di Giambattista Tiepolo. Altri notevoli artisti che
hanno contribuito ad arricchire il Duomo sono Pomponio Amalteo, il
Pordenone, Pellegrino da San Daniele, il Torretti (maestro
del Canova), Domenico da Tolmezzo, il Dorigny (autore delle
volte).
Chiesa di San Francesco
La
Chiesa di San Francesco sorge nelle vicinanze del Duomo di Udine,
in Largo Ospedale Vecchio. La sua costruzione risale alla seconda metà del
Duecento essendo stata consacrata nel 1266: quindi San Francesco è uno dei
più antichi edifici della città in stile romanico. È anche una delle
prime e più antiche testimonianze della presenza dei Francescani in Friuli,
introdotti dal Patriarca Bertoldo di Andechs, amico personale di San
Francesco. È anche considerata una delle più belle chiese di Udine per la
sua linea pura e semplice. L’interno presenta una pianta a croce latina con
un'unica navata, nel tipico stile francescano, transetto, tre cappelle
absidali sopraelevate, copertura a carena di nave; da notare brani di
affresco come il Lignum Vitae dell'abside centrale (XIV secolo), l'Annunciazione
sull'arco del coro e un San Martino sulla parete destra. Nel corso
dei secoli la chiesa fu rimaneggiata più volte e, alla fine del Settecento,
fu radicalmente trasformata secondo il gusto barocco allora imperante. Anche
la decorazione a fresco dell’interno, iniziata nei primi decenni del
Trecento, fu modificata. Solo nel 1934 iniziarono i restauri, nel
tentativo di riportare alla luce l’originale costruzione francescana: in
particolare, furono demolite le parti superstiti delle cappelle e distaccati
gli affreschi con le Storie del Beato Bertrando, ricollocati nella
parte settentrionale della chiesa. Danneggiata da un bombardamento nel 1945
e parzialmente incendiata, la chiesa fu ricostruita "in stile" e
ripristinata. La tipica facciata in stile francescana a capanna con in
mattone a vista, riporta un quattrocentesco rosone inserito in un quadrato.
La Chiesa di San Francesco, oggi sconsacrata, è utilizzata dal Comune di
Udine come sede espositiva e culturale delle iniziative promosse dai musei
cittadini.
Campanile del
Duomo
Accanto
al Duomo risalta il massiccio campanile, realizzato da Cristoforo
da Milano e risalente al 1441. Anziché tozzo come si presenta tutt'oggi,
avrebbe dovuto assumere una forma slanciata ed essere sormontato dalla
statua della Madonna. Il progetto iniziale aveva infatti l'obiettivo di
farlo comunicare in altezza con il campanile del Castello, dove spicca la
statua dell'Angelo per ricreare così simbolicamente l'Annunciazione. Al
pianoterra del campanile, è possibile visitare il Museo del Duomo
dedicato alla figura del Beato Bertrando di San Genesio. Alla base
del campanile si trova l'ampio vano del battistero gotico, caratterizzato
dalla volta i cui costoloni ricadono su pilastri polistili angolari. Vi si
conserva l'arca del beato Bertrando, pregevole opera di scuola
lombardo-veneta del 1343. Sorretta da cinque statue che si caratterizzano
per una notevole plasticità, la cassa è ricoperta con rilievi raffiguranti
scene della vita di Bertrando. I rilievi appaiono di migliore fattura e pur
nella staticità della composizione sono accentuati gli effetti di rilievo
plastico. Alle pareti sono esposti affreschi staccati della scuola di
Vitale da Bologna.
Museo del Duomo
Il
Museo del Duomo di Udine è dedicato al Patriarca beato Bertrando
di Saint Geniès (1265-1350), figura ecclesiastica e politica a cui si
devono contributi significativi durante il suo governo (1334-1350). Il
Beato Bertrando fu padre dei poveri accogliendo gli affamati e i
derelitti alla sua mensa, prese le difese della sua gente di fronte alle
prepotenze e alle illegalità dei nobili, procurandosi l’odio dei feudatari e
la morte violenta. Il museo costituisce una memoria significativa della
storia, della cultura e dell’arte del patriarcato di Aquileia
all’epoca del Beato Bertrando, ma anche un’espressione “alta? della fede
cristiana della Chiesa madre di Aquileia. Il museo è allestito nelle
trecentesche cappelle di San Nicolò, del Corpo di Cristo e nel Battistero
che costituiscono il nucleo più antico e accessibile del duomo. Il sarcofago
conteneva oltre alle spoglie del Patriarca Bertrando, anche i suoi cimeli
che trovano collocazione nelle vetrine. Arricchiscono il repertorio
storico-artistico i manufatti d’oreficeria sacra e profana dal XIV al XVII
secolo in gran parte frutto della devozione e del culto promosso a seguito
della morte cruenta del beato Bertrando.
Ospedale vecchio,
ora sede del Tribunale
Una
delle più antiche istituzioni di Udine è senza ombra di dubbio l'Ospedale
Santa Maria della Misericordia che ha oltre 700 anni di vita: il più
antico documento che ne attesta l'esistenza risale, infatti, al 1282. Le sue
origini sono legate alla Confraternita dei battuti, che aveva
funzioni di assistenza e di mutuo soccorso, nata nel 1260. Si trattava di
uno dei tre principali ospedali che all'epoca operavano a Udine, insieme
all'ospedale di Santa Maddalena e a quello di San Lazzaro che ospitava i
lebbrosi. Nel 1584 i due maggiori istituti ospedalieri vennero unificati
nell'ospedale maggiore Santa Maria della Misericordia dei Battuti. Nel 1775
entrarono a far parte dell'ospedale maggiore tre confraternite laiche e la
nuova struttura assunse il nome odierno. Nel 1782 su iniziativa
dell'arcivescovo di Udine s'iniziò la costruzione della nuova sede
ospedaliera nei pressi del chiostro dei francescani, il progetto fu affidato
a Pietro Bianchi e traeva ispirazione dal progetto del Filarete
per l'Ospedale Maggiore di Milano. Durante l'occupazione francese la
struttura non ancora ultimata fu adibita a caserma, dal 1806 al 1813 fu
invece sede dell'ospedale militare, mentre oggi è la sede del tribunale di
Udine.
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