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Risultato aziendale o utile operativo ottenuto senza contare la gestione finanziaria e le tasse. Acronimo inglese indicante per un'azienda l'Earnings Before Interest and Taxes, ovverosia l'utile prima delle tasse e degli interessi che corrisponde al risultato operativo di una società.

 L'EBIT è un indicatore di redditività aziendale che misura il risultato della gestione operativa prima della remunerazione del capitale di credito e di rischio. Scopriamo origini, utilizzo e interpretazione di questo fondamentale parametro economico.

L'acronimo EBIT si diffuse a partire dagli anni '80 nella practice anglosassone, quale sintesi delle voci di conto economico ante imposte e gestione finanziaria da cui deriva l'espressione appunto di Reddito Operativo o Margine Operativo Lordo.

Un curioso aneddoto è che in realtà già nei manuali di ragioneria degli anni '50 il cosiddetto "Reddito della gestione caratteristica" altro non era che l'attuale EBIT, con un name-tag semplicemente meno accattivante che ne limitò l'adozione.

I principali utilizzi dell'EBIT sono:

- Benchmark di produttività e pricing tra settori e aziende
- Determinante di politiche di investimento produttivo
- Base di calcolo per indici come EBIT margin (Ebit/Ricavi) e moltiplicatori

Ad esempio un EBIT margin del 18% positivo denota una buona redditività operativa mentre un EBIT negativo segnala una non remuneratività dei fattori produttivi impiegati. Dynamica, trend e confronti sono poi cruciali nell'analisi gestionale.

Grazie alla sua semplicità e sinteticità, l'EBIT si è imposto come parametro chiave di valutazione delle performance economiche, efficienza allocativa del capitale e qualità del business sottostante nelle dinamiche di investimento e M&A tra società industriali e commerciali.