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La produzione di prodotti in modo etico
e ecologicamente sostenibile è argomento di interesse non
solo per i consumatori ma anche per le multinazionali. La sostenibilità
è conciliabile con il profitto...
Lo sviluppo sostenibile
evita la distruzione dei sistemi naturali da cui traiamo le
risorse per vivere. Le attività produttive sostenibili
dovrebbero "armonizzarsi" con la capacità che ha il nostro
pianeta di assorbire le emissioni di CO2 (vegetazione e oceani
assorbono le emissioni nocive), senza oltrepassare la capacità
del sistema di assorbire gli scarti e i rifiuti prodotti.
Tecnicamente si parla di CSR ovvero "Corporate
social responsability", responsabilità sociale d’impresa, quando le imprese, oltre a render conto
agli azionisti, devono render conto anche alla collettività del
loro operato.
Nella definizione della Comunità Europea è "l’integrazione su
base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni
sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei
loro rapporti con le parti interessate". Questa
responsabilità sociale, è diventata così rilevante da essere
sbandierata come priorità nelle strategie delle principali
aziende. I cittadini diventano sempre più consapevoli e
sensibili al tema della sostenibilità, economica e ambientale,
anche nelle proprie scelte di consumo.
Assumersi questo tipo di responsabilità può far aumentare i
profitti ed evitare danni alla reputazione
in futuro, e in tal senso si è soliti fare l'esempio della Monsanto
che non ha compreso l'ostilità dei consumatori europei nei
confronti degli OGM con un conseguente grave danno all'immagine.
Ecologia volenti o nolenti?
Le
gravi proteste in Europa contro gli OGM hanno danneggiato in
modo indelebile la multinazionale.
Che l'etica produca risparmio e possa incrementare la redditività
lo hanno capito ad esempio giganti come Unilever e Wal
Mart. La prima ha prodotto un purificatore d’acqua in
grado di rendere potabile anche l'acqua inquinata attraverso l'utilizzo
di una serie di filtri, senza bisogno di bollire l'acqua e quindi
non utilizzando energia elettrica. Il mercato potenziale per una
macchina del genere a basso costo, in grado di rendere potabile
l'acqua in tutto il terzo mondo, è enorme.
Belle le parole dell'attuale CEO di Univer: "l’obiettivo del
profitto sarà raggiunto solo se le aziende saranno in grado di
servire bene i clienti, prendersi cura dei dipendenti, trattare
in modo corretto i fornitori e contribuire in modo effettivo al
benessere della società e alla salvaguardia del pianeta?.
La Wal Mart dopo anni
di attacchi da parte di attivisti ed ecologisti ha adottato una
linea favorevole all'ambiente riducendo il packaging dei giocattoli
(rendendoli non solo più ecologici ma anche più economici) e prevedendo
giornate di vendita per detergenti, lampadine e prodotti eco-friendly.
Ecologia forzata? Ebbene si, ma rendere l'etica e l'ecologia
profittevoli dal punto di vista dell'immagine o dei
guadagni, è sicuramente il metodo più rapido per indurre
cambiamenti nelle logiche di produzione.
Europa
In Europa la direzione è quella della riduzione del packaging
(vedi il nostro articolo su
eliminare gli imballaggi), la promozione di prodotti equo solidali,
la vendita di prodotti sfusi come pasta, latte, saponi, vino ecc., la riduzione
dei consumi di carburante e l’attenzione alla sicurezza e salute
dei consumatori. La Banca Centrale Europea, inoltre
ha deciso di accettare come titoli di garanzie anche i titoli
verdi (cosiddetti green bond).
Siamo ancora lontani dalla desiderabile "Prevenzione dei rifiuti"...
sarebbe difatti meglio evitare di produrre rifiuti, attraverso consumi
attenti e responsabili, concedendo
vita
più lunga ai prodotti e riflettendo su ciò che davvero
ci è necessario. Leggi in proposito
Cosa è il minimalismo.
Italia
Uno degli obiettivi
principali della Green Economy è la riduzione dei
consumi di energia in edifici, scuole e uffici. Sempre più
imprese italiane investono nella Green Economy, creando ogni
anno milioni di posti di lavoro, la percentuale di riciclo nel
nostro paese è al 79% (dati 2021), il livello più alto
dell’Unione Europea. Numeri che raccontano che la sostenibilità
non è più solo desiderabile dal punto di vista morale, ma anche
a livello di profitto generale, che crea ricchezza e pensa ad
evitare danni e conseguenze negative sull'ambiente (e
sull'economia) in futuro.
Il modo più popolare e
semplice per investire nella Green Economy è quello di
acquistare azioni di aziende operanti nella produzione di
energie rinnovabili, oppure nello sviluppo di trasporti
ecologici, o ancora nella riduzione dell'inquinamento e nella
gestione dei rifiuti.
Greenwashing,
sostenibilità di facciata
Gli esperti di
comunicazione fanno certo fatica a comunicare la
responsabilità sociale d’impresa
in maniera efficace senza sembrare falsi con campagne
pubblicitarie auto-celebrative ed eccessive, specialmente quando
si tratta di aziende multinazionali, con la reputazione non
proprio immacolata. Alcuni scelgono di non utilizzare gli
investimenti per il sociale nelle campagne di marketing, per non
correre il rischio di essere accusati di socialwashing o
greenwashing, ovvero di sostenibilità di facciata.
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