Giornata Mondiale della Gentilezza

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Il 13 novembre si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, per promuovere valori positivi come altruismo, empatia e sostegno reciproco tra le persone e tra le nazioni.

 

Il 13 novembre è la Giornata mondiale della gentilezza, sembra strano, ma è proprio così. C’era bisogno di istituire una giornata mondiale per ricordarci di essere gentili? Si, perché spesso nella nostra quotidianità, ci dimentichiamo di essere gentili verso gli altri, verso le persone che ci stanno più vicine e verso noi stessi.

 

- Ma dove e come è nata questa giornata speciale? Cosa vuol dire essere gentili?

- Cosa si fa durante questo giorno?

 - Quali sono i consigli per essere gentili?

Gentilezza con tuttiQuesta giornata è nata per volere di un movimento, il Japan Small Kindness Movement, istituito a Tokyo nel 1988. Dall’istituzione di questo movimento locale si è arrivati nel 1996 al movimento globale, il World Kindness Movement che promuove la gentilezza in tutto il mondo. Il movimento italiano è nato nel 2000 ed ha sede a Parma, il motto del movimento nostrano deriva da una canzone di Claudio Baglioni, ed è " La Gentilezza è Rivoluzionaria".

Durante questa speciale giornata c’è un compito da portare a termine, ovvero svolgere una buona azione, non importa quale sia, basta un messaggio, un gesto inaspettato, un atteggiamento diverso nei confronti di qualcuno, un aiuto, interessarsi a un problema altrui...

Ma, cos’è realmente la gentilezza? La gentilezza è essere teneri, essere amici, pazienti, sensibili a ciò che ci circonda, attenti ai sentimenti altrui, è riuscire ad essere capaci di perdonare e di passar sopra alle cose, è un bisogno di sentirsi bene...

" Ovunque ci sia un essere umano, vi è la possibilità per una gentilezza." (Seneca)

Essere gentili parole gentiliPer essere felici e gentili, secondo lo psicologo Antonino Ferro, membro della Società di psicologia italiana (Spi), si possono seguire alcune semplici regole, eccone 5:

1) Ascoltare gli altri (certo avete provato la sensazione di fastidio di quando stiamo parlando noi e qualcuno interrompe, non prestando attenzione a ciò che stiamo dicendo... ecco, errore da evitare;  ricordiamoci di aspettare a parlare, di ascoltare prima con attenzione e partecipazione ciò che gli altri hanno da dirci)

2) Riflettere dopo aver ascoltato (da ogni discorso bisognerebbe trarre spunto, rifletterci sopra e assorbirne gli aspetti migliori)

3) Dare consigli (se siamo sicuri che un amico/a stia sbagliando, proviamo, in maniera gentile, a fargli/le capire il nostro punto di vista, non imponendolo, ma spiegandolo con semplicità. Se non lo fanno gli amici chi lo farà?)

4) Cercare di esaudire i desideri di chi ci vuole bene (quante volte avete sentito una persona cara dire: " Mi piacerebbe avere …… ". Se si tratta di piccole cose, perché non farle una bella sorpresa? Magari ci sarà qualcun altro, pronto a farla a noi. Talvolta un cioccolatino, un fiore, un piccolo oggetto regalato inaspettatamente, donano gioia e ottimismo!

5) Lasciare il parcheggio ad un altro automobilista (Sembra assurdo, ma una delle regole per vivere meglio, è quello di lasciare il posto al parcheggio ad un'altra persona, cedere il posto in fila a qualcuno al supermercato, dare la precedenza a qualcuno ecc.)

Durante le nostre giornate, spesso sottovalutiamo alcuni gesti o perché siamo di fretta, oppure sbadati o poco sensibili al mondo che ci circonda. Talvolta siamo troppo pieni di noi stessi, troppo pervasi dal nostro egocentrismo o dal bisogno di affermazione personale, al punto da dimenticarci che intorno a noi un po' tutte le persone desiderano, come lo desideriamo noi dagli altri, un sorriso immotivato, una parola dolce, un abbraccio.

Quante volte sull’autobus, mentre una persona anziana (o una donna con un bambino piccolo) stavano in piedi siamo stati capaci di cedere volontariamente il nostro posto immedesimandoci? Quante volte abbiamo sentito rivolgersi a qualcuno in modo brusco, maleducato, aggressivo e siamo intervenuti in suo favore? Forse sarebbe bastata una nostra iniziativa, anche solo un gesto di solidarietà accompagnato da un sorriso e la giornata di quella persona sarebbe stata diversa, perché si sarebbe sentita rispettata, protetta, non sola.

Quante volte vedendo qualcuno che chiedeva l’elemosina davanti al supermercato, ci siamo girati dall’altra parte?

Certo, non possiamo sicuramente fare l’elemosina a tutti, però, ogni tanto, dare qualche spicciolo a chi ne ha bisogno, non fa male, anzi, può rendere la nostra e la sua giornata, decisamente migliori. Se non vi fidate dell'uso che ne faranno dei soldi che date, potete offrire un caffè, una dolce al bar e, se non vogliamo dare soldi, anche due chiacchiere e un sorriso, il solo interessarsi a chi è quella persona, vale molto!

Proviamo a pensare di essere appena tornati a casa e di sentire il cellulare squillare, è un amico/a che in quel momento, ha bisogno di noi.

Quante volte abbiamo inventato una scusa o non abbiamo risposto?

Forse troppe, magari non pensando che se in quel momento, quella persona ci ha chiamato, forse aveva davvero bisogno di qualcuno a cui potersi aggrappare, a cui chiedere aiuto. Avete mai pensato a quanto bene, invece, possa fargli il nostro ascolto?

Quante volte dopo essere usciti da un negozio, da una chiesa, dall’ufficio, da casa, abbiamo augurato agli altri " buona Giornata" o " buona serata"?

Spesso non lo facciamo, spesso abbiamo tanta fretta di uscire che ci dimentichiamo persino di salutare. Proviamo a rallentare, ad augurare a chi condivide con noi la sua vita, una buona giornata, un buon riposo, un buon weekend, non c’è gesto migliore che augurare qualcosa di buono a chi ci vuole bene. Non dimentichiamoci mai di augurarlo con un sorriso sulle labbra! 

Chi di voi, leggendo un sms gentile al mattino, appena sveglio, o prima di addormentarsi, non si è sentito più felice perché qualcuno/a lo stava pensando? Anche noi possiamo ricambiare questo gesto gentile, mandando il messaggio della " buonanotte" o del " buongiorno" a chi amiamo. La giornata, in questo modo, inizierà con il piede giusto o si concluderà nel migliore dei modi.

Questi esempi che abbiamo appena illustrato sono pochi, però ci possono far comprendere, che per essere gentili basta poco, non occorre denaro o uno sforzo eccessivo.  Un saluto a uno sconosciuto, cedere il posto in una fila, un bacio inaspettato o un abbraccio caloroso, cosa c’è di più bello di questo? Cosa c’è di più salutare che fermare il nostro stress quotidiano per regalare e regalarci un momento di felicità?

Sapete, non è facile essere gentili, chi è gentile talvolta viene visto come una persona debole; per essere gentili ci vuole determinazione, ci vuole forza, quella forza necessaria ad abbattere anche questo luogo comune. Non sono i deboli che sono gentili, sono le persone forti ad esserlo, quelle che s'impegnano nella loro quotidianità per migliorare almeno un pochino la vita di chi li circonda e la loro.

Ovviamente cerchiamo di non promuovere questa gentilezza diffusa solo oggi, diciamo che oggi potrebbe essere il giorno 1. Ricordiamo a noi stessi di essere gentili, soprattutto quando qualcuno si rivolge a noi in maniera sgarbata, quando qualcuno risponde con una smorfia alle nostre parole, quando qualcuno ignora quello che stiamo cercando di spiegare. Si proprio in questi momenti si deve essere gentili, soffermarsi e con imprevista calma, spiegare cosa non va, con un sorriso. Non diventiamo come queste persone, mostriamo che il loro atteggiamento non è quello giusto per affrontare la vita.

Chi semina odio raccoglie tempesta!

I problemi quotidiani non si risolvono sbattendo una porta o tirando un pugno sul tavolo, si risolvono col dialogo, con l’aiuto delle persone che ci stanno vicine, con la condivisione e non ci può essere condivisione, senza gentilezza. Consideriamo certo i problemi ma non diamogli troppa attenzione. Gettiamo luce sulle cose belle della nostra vita, mettiamo in ombra le cose sgradevoli.

Sul sito ufficiale, della Giornata mondiale della gentilezza (www.gentle-projects.com) è possibile persino trovare il manifesto della gentilezza, che è composto da 10 piaceri della Gentilezza, eccoli:

1) Vivere bene insieme

2) Essere aperti verso tutti

3) Lasciarsi i dispiaceri e le angherie alle spalle

4) Rispettare chi è diverso da noi

5) Trasmettere le proprie conoscenze agli altri

6) Non inquinare l’ambiente nel quale si vive

7) Cercare sempre di riciclare, riducendo gli sprechi

8) Seguire i cambi delle stagioni, mangiando i prodotti stagionali

9) Proteggere gli animali

10) Allevare gli animali con amore

Quindi, non solo il 13 novembre, ma tutti i giorni della nostra vita, ricordiamoci che un gesto gentile, che viene dal cuore, fa bene a tutti!

 

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