Metodi pedagogici educativi alternativi 

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Accanto alla pedagogia tradizionale si sono sviluppate pratiche alternative come metodo Montessori, Waldorf, cooperativo, Freinet che puntano a valorizzare inclinazioni e talenti creativi di ciascun bambino.

 

La maggior parte dei bambini italiani frequenta la scuola pubblica. Che se ne dica, la scuola pubblica italiana, non è affatto male. Certo molto dipende dalle persone, e da buoni italiani, ci si arrangia parecchio, tra carenza di organico e tagli all'istruzione. Tante sono le persone che amano la scuola pubblica, che si danno anima e corpo all'insegnamento e all'educazione ma la scuola pubblica appare sempre più spesso non al passo con i tempi e con i rapidissimi mutamenti sociali.

 

Sempre di più sono i genitori che si guardano intorno e cercando nuovi modelli educativi, s'interessano a metodi pedagogici alternativi, che pure essendo nati tanto tempo fa, si dimostrano ancora oggi più rispettosi dei bambini, più capaci di rispettare il percorso individuale che ognuno di loro compie, puntando non solo sul nozionismo ma dando la giusta attenzione alla gioia di imparare, alle capacità di adattamento, alla creatività artistica, alla musica, alla capacità di collaborare con gli altri, di essere autonomi, saper decidere, maturare un pensiero critico, saper mediare, sviluppare attitudine al problem solving... Ma andiamo con ordine, diamo un'occhiata alla scuola pubblica e descriviamo i principali metodi pedagogici educativi alternativi all'insegnamento classico e frontale: metodo Montessori, educazione Steineriana  e scuola parentale

La scuola pubblica


La scuola pubblica statale è gratuita. I testi in uso sono finanziati dai Comuni e vengono scelti da un team di docenti, in modo da dare indipendenza agli insegnanti rispetto agli editori. Nella scuola pubblica gli insegnanti devono aver superato un concorso e pertanto la loro preparazione è assicurata e vengono seguiti corsi di aggiornamento obbligatori. La scuola pubblica segue il programma ministeriale in tutto il paese, per cui stesso programma per tutti, non possibile dare attenzione all'individualità (fatta eccezione per gli alunni con bisogni educativi speciali, certificati in tale senso), poco spazio per arte, musica, contatto con la natura e attività motoria. Le classi sono numerose, la ricreazione viene trascorsa spesso al chiuso. La partecipazione dei genitori è "regolamentata" in modo rigido, secondo le decisioni degli organi collegiali della scuola. Il rappresentante di classe ha contatti con gli insegnati ma i genitori devono sperare di scambiare due parole con gli insegnanti al mattino o al termine delle lezioni. Gli incontri con gli insegnanti sono due volte all'anno solitamente. I bambini ricevono voti in decimi. I genitori possono contattare le insegnanti e richiedere appuntamenti individuali per parlare dei propri figli.

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Scuola Montessoriana

 

Nel metodo Montessori la curiosità del bambino è il vero motore dell’apprendimento che, se lasciata " girare" senza interferenze, porta il bambino a sviluppare al massimo le proprie capacità e a costruirsi un percorso di apprendimento personale, equilibrato ed efficace, a rafforzare l'autostima ed accrescere la fiducia in se stesso. Genitori e educatori sono facilitatori. Il bambino è al centro e l’adulto diventa un aiuto alla vita, un aiuto allo sviluppo. "Aiutami a fare da solo!" è il motto a cui ci si ispira. Non ci sono voti e molta attenzione è posta ai materiali didattici, agli arredi e all'ordine. Leggi Metodo Montessori, come funziona e Pedagogia montessoriana

 

Educazione steineriana, scuola Waldorf

 

Rudolf Steiner (1861-1925) è stato un filosofo, pedagogista ed esoterista. Nel 1919 il proprietario della fabbrica di sigarette Waldorf-Astoria gli affidò la direzione di una scuola destinata ad istruire i figli dei suoi operai. La scuola Waldorf prende il nome proprio da questa fabbrica. I principi educativi steineriani mirano a nutrire l’animo dell’essere umano, in modo da renderlo libero. L’apprendimento passa in secondo piano. Rudolf Steiner attribuisce una grande importanza all’immaginazione, all'arte, fin dalla più tenera età. Per Steiner il bambino è al centro e l'attenzione è posta sui suoi talenti e sui suoi bisogni.

 

L’apprendimento della lettura e della scrittura viene proposto solo dopo i sette anni. I giocattoli proposti sono grezzi, rudimentali, e si prestano ad essere utilizzati in modi diversi. Lo scopo è quello di stimolare la creatività. Grande importanza hanno il gioco, le esperienze all'aria aperta, il contatto con la natura, la manualità, la musica e  l'alimentazione. I bambini seguono un ritmo (giornaliero, settimanale, annuale) regolare. Guidati dall’insegnante, trovano sicurezza nelle loro abitudini.

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L’arredamento è a misura di bambino, i materiali scelti sono naturali e pregiati. L’insegnante ha una grande responsabilità, essendo fonte di ispirazione e modello di comportamento. L'arte e i lavori manuali hanno un ruolo di primaria importanza (maglia, lavorazione della creta, cucito, lavorazione della cera, del legno e del metallo ecc.). Le scuole Waldorf sono contrarie all’uso della televisione, del computer e di altri strumenti tecnologici in genere. Molta importanza ha il gioco all’aperto, che viene fatto sempre, a prescindere dalle stagioni. I genitori partecipano attivamente alla vita della scuola (raccolgono fondi, preparano oggetti per i mercatini, partecipano alle feste, fanno la manutenzione della scuola ecc.). Le scuole steineriane sono organizzazioni autonome e autogestite. Portare i figli in questo tipo di scuola significa fare una scelta anche come famiglia, importante difatti è la coerenza tra il vissuto scolastico e quello familiare.


Homeschooling o scuola familiare

La scuola familiare è la gestione autonoma da parte dei genitori dell’istruzione dei propri figli, in armonia con i propri specifici valori etico/culturali e con la sensibilità dei bambini. L’istruzione dei propri figli è una responsabilità che si può prendere nelle proprie mani senza dover sottostare alla scelta netta fra scuola e isolamento, che troppo spesso viene presentata come obbligatoria.  In realtà ci sono molte fonti di conoscenza e competenze, sia  nell’ambiente familiare che nell’ambiente circostante la famiglia: queste risorse possono essere riconosciute, stimolate, integrate ed utilizzate a pieno per l'istruzione dei bambini. Si tratta di una possibilità prevista dalla legge e dalla costituzione. Leggi i nostri articoli Cosa è la scuola familiare?  e  Homeschooling in Italy

Una via di mezzo è la scuola parentale ma non fatta dai genitori, in pratica i genitori si associano e scelgono le insegnanti, collaborando tutti insieme nelle scelte didattiche. Un esempio sono i Nidi famiglia in cui a gestire il nido può essere una mamma o un'educatrice specializzata.

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