PORT VENDRES

VISITARE PORT VENDRES - INFORMAZIONI E GUIDA. Vicino ad altri luoghi famosi della Cote Vermille come Collioure e Banyuls-sur-mer, questo ex villaggio di pescatori è un luogo dove si mangia bene adatto per una piacevole sosta. Qui visse gli ultimi anni della sua vita Charles Rennie Mackintosh.  

Il bel villaggio di pescatori di Port Vendres si trova alla base di una profonda insenatura naturale, un porto usato per il commercio sin da tempi remoti e tuttora attivo con pescherecci, traghetti, yacht e navi da crociera. Ci si arriva quasi per caso, facendo il percorso sulla Costa Vermiglia (Cote Vermille) così chiamata per il vino rosso che si produce in terrazzamenti che arrivano fino al mare. Il paese appare alla fine del tratto locale della superstrada D914 a circa 30 km da Perpignan.

Port Vendres si trova tra Collioure e Banyuls-sur-mer, celebri località balneari, e si capisce subito, guardandolo dall'alto mentre si arriva in macchina, perché già migliaia di anni fa, antiche popolazioni scelsero questo approdo sicuro per rifugiarsi dagli umori del mare. Sul porto, da un lato commerciale, dall'altro turistico, tante barche ormeggiate e una serie di invitanti bar, ristoranti e attività commerciali, molti in salsa catalana. Una cosa che ho letto e ha influenzato indubbiamente la mia decisione di venire qui a dare un'occhiata: Charles Rennie Mackintosh, l'artista di Glasgow che è stato uno dei padri dell'Art Nouveau, decise di passare a Port Vendres gli ultimi 4 anni della sua vita.

Port VendresAppena si scende dalla macchina, nel parcheggio della piazza con il grande obelisco, simbolo del paese insieme alla chiesa parrocchiale, si respira subito l'odore dei pescherecci e immediata salta alla mente l'immagine di un pranzo a base di pesce e molluschi appena pescati. Il luogo è antico, lo si vede subito, e l'incunearsi del mare fino a disegnare un riparo sicuro è solo opera della natura. Non si conosce l'esatta posizione del tempio dedicato a Venere che dominava questo porto, pensate, 2000 anni fa. Nelle acque più profonde del porto sono stati ritrovati relitti, anfore romane e monete che ne testimoniano il passato illustre.

Port Vendres ha una stazione ferroviaria e un servizio di autobus ed è meno affollato dei suoi vicini, famosi e affollati paesi marini di Collioure e Banyuls-sur-Mer. È raggiungibile anche via mare, opzione particolarmente interessante in estate quando ci sono problemi di parcheggio un po' ovunque su questa costa. Con il traghetto si può visitare un lungo tratto di costa, decidendo dove scendere, non è economico ma è davvero utile e interessante avere una prospettiva anche via mare della costa.

Port VendresIl celebre architetto militare francese Sébastien Le Prestre de Vauban, noto semplicemente come Vauban, fortificò Port Vendres nel 1679, pochi anni prima il Rossiglione, in seguito al Trattato dei Pirenei, era passato dalla Spagna alla Francia. Ma fu il Maresciallo di Francia Augustin-Joseph de Mailly ad apportare i grandi cambiamenti nel nome del suo re, Luigi XVI, ingrandendo il porto e costruendo la Route de Collioure, la strada costiera. Il re Luigi permise gentilmente a Monsieur de Wailly, il suo architetto reale, di erigere un obelisco in suo onore in Place de l'Obelisque per commemorare i grandi eventi del suo regno, in particolare l'abolizione della tratta degli schiavi, l'indipendenza americana e lo sviluppo del commercio marittimo francese. Da allora questo obelisco si alza a ricordare tali eventi in  Place de l'Obelisque (dove si tiene anche il mercato cittadino del sabato mattina).

Il Duomo, ora galleria d'arte occasionale, faceva parte del faro di El Fanal, che si affaccia sull'ingresso del porto e del mercato del pesce. In questo mercato si va a comprare il pesce freschissimo o per sedersi e gustare un bicchiere di vino bianco freddo accompagnato da ostriche e frutti di mare.

Port VendresGià sul porto si trovano i primi ristoranti, con "collegamento diretto" ai pescherecci che qui arrivano a scaricare il pesce appena pescato. È un bello spettacolo veder arrivare le grandi barche da pesca accompagnate da una nuvola di gabbiani. I pescherecci arrivano nel pomeriggio, le piccole barche arrivano la mattina e ormeggiano per vendere la loro merce ai turisti e ai locali. Sulla banchina se osservate bene si vedono anche alcune “lampare?.  Sono delle piccole barche con grandi lampade a strapiombo sull'acqua, che partono di notte da marzo a ottobre a pescare i pesci, per lo più acciughe e sardine, che sono attirati in superficie dalla luce e catturati con le reti.

Le barche turistiche partono di solito da Quai Jean Moulin, sia per fare un viaggio diretto alle vicine località di mare che per viaggi più lunghi. Partire da qui con il traghetto è tra l'altro il modo migliore per visitare il famoso villaggio di artisti di Collioure, evitando problemi di parcheggio.  I mercati di Collioure sono il mercoledì e la domenica mattina.

Port VendresParcheggiando ad inizio del paese, vi troverete alla vostra sinistra la banchina e davanti sulla destra la passeggiata cittadina, una strada con ristoranti, bar e caffè che costeggiano il Quai Pierre Forgas. Alla fine della passeggiata potete salire in alto nella terrazza panoramica che sovrasta il porto, Place Castellane. Passeggiando invece fino alla fine della strada, costeggiando le barche ormeggiate arriverete a una grande barca a vela, ricostruzione della barca con cui Magellano toccò ben 5 continenti. Con questa barca si possono fare in alcuni periodi dell'anno piccole crociere.

Tutta la zona è famosa per la produzione di vino. I vigneti di Collioure e Banyuls con i loro celebri vini DOC coprono i pendii ai margini della città e le degustazioni sono incoraggiate nelle enoteche e nelle cantine locali.

Port VendresCome accennato, l'architetto e artista scozzese Charles Rennie Mackintosh ha trascorso gli ultimi quattro anni della sua vita con la sua amata moglie Margaret a Port Vendres. I suoi dipinti si possono vedere nelle posizioni da cui ha dipinto gli originali, esposti in stand metallici, che ricordano gli schienali delle sedie dei suoi mobili. Mi vengono mille domande su di lui in questo villaggio di pescatori; la prima è se, visto la vicinanza con Barcellona, quante volte si sia spinto nei luoghi di Gaudì e del Modernismo catalano e, perché no, si sia magari avvicinato al surrealismo attraverso Dalì, che viveva a pochi chilometri di distanza, tra Cadaqués e Figueres, appena superato il confine, nei luoghi della Costa Brava.

È stato interessante scoprire che dal 1838 in poi, il commercio di Port Vendres con l'Africa del Nord è andato aumentando, in particolare con l'Algeria, in contemporanea con la conquista francese del paese africano. Un legame poi che si interruppe brutalmente nel 1962 dopo l'indipendenza algerina e la sanguinosa guerra combattuta dalla Francia.

Per chi è, anche giustamente, alla ricerca di un spiaggia, per farsi un tuffo o per rinfrescarsi, ci sono due spiagge sabbiose (sabbia e sassi piatti) proprio nel villaggio e numerose altre insenature che costeggiano la costa in entrambe le direzioni. Dal molo alla strada per Collioure, a Paulilles e al sito di Forat, è un susseguirsi di belle insenature balneabili.

Una bella passeggiata permette di raggiungere il faro di Cap Bear; è facile e offre una vista meravigliosa su tutta la costa. Raggiunto il faro si può poi percorrere un sentiero costiero che conduce lungo scogliere ricoperte di lavanda selvatica e rosmarino. Una cosa curiosa è il fatto che il tragitto di questo percorso è in parte frutto delle costruzioni difensive tedesche costruite tra il 1942 e 1944. Una bella metafora.

Port Vendres è una città del vino. Anche le denominazioni Collioure e Banyuls trovano qui il loro territorio. Pescatori e viticultori, un bel connubio. La vite si estende sul fianco del massiccio del Madeloc, la cui sommità, a 650 metri, è da conquistare a piedi, in bicicletta o in auto. Le passeggiate sono tutte interessanti, seguono il cosiddetto "sentiero dei doganieri"a piedi e a cavallo, fino a Banyuls, lungo il monte Béar.

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