Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir
John Paul Sartre incontrò Simone de Beauvoir
quando entrambi erano studenti di filosofia a Parigi in un cafè. La loro
relazione durò cinquant'anni. Erano famosi per essere una coppia originale e
impegnata. Non si sposarono mai. Vissero negli hotel e amavano mangiare nei
caffé parigini. Il loro ramo di pensiero fu chiamato esistenzialismo
perché si concentrava sull'esistenza umana. La loro idea di base era che sono le
persone sono creative e libere di plasmare la propria esistenza, Sartre diceva
infatti che è l'uomo che crea se stesso.
Sartre concepiva la vita come una gigantesca opera
teatrale dove le persone erano condannate a recitare per tutta l'esistenza,
libere solo di scrivere le proprie parti. Scrisse molte rappresentazioni in cui
recitò anche.
Nel 1964 fu conferito a Sartre e il premio Nobel
per la letteratura per il racconto "Le parole". Il filosofo rifiutò il
premio probabilmente perché pensava che fosse ingiustamente aperto solo a pochi
selezionati. Insieme alla sua compagna scrisse
un giornale di sinistra.
Simone de Beauvoir compagna di una vita di Sartre era una donna forte che si
rifiutava di vivere nel modo convenzionale che ci si aspettava al tempo da una
donna. Scrisse il celebre libro "Il secondo sesso", dove trattò di repressione
femminile. La filosofa sosteneva che l'educazione era l'unico strumento per dare
opportunità alle donne di liberarsi dall'oppressione.
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