Storia di Avignone

Storia di Avignone

 

Il territorio dell'attuale città di Avignone venne in origine insediato nel periodo paleolitico. Del periodo neolitico si hanno notizie relative allo stanziamento di una tribù d'origine celtica. I primi rudimentali oggetti metallici risalgono al secondo millennio e le scoperte archeologiche pervenute confermano le prime tradizioni delle popolazioni che un tempo abitavano la regione. Tra i vari ritrovamenti avvenuti assume particolare importanza quello di un monolito antropomorfico (nella forma di un uomo), scoperto nel 1961 e oggi esposto nel Museo di Calvet.

I secoli successivi sono caratterizzati dai contatti con i popoli del mediterraneo, avvenuti attraverso le vie di comunicazione del fiume Rodano. Grazie al collegamento fluviale con la Svizzera si ebbe modo di raggiungere le regioni dell’Italia e i mercanti etruschi, quindi anche i greci e i fenici. Lungo il fiume vennero costruite delle piccole fortificazione chiamate ‘Oppidum’, le quali servivano anche da magazzino per le merci in transito.

Verso il 500 a. C. si ebbe l'espansione dell’originale stanziamento intorno a uno di questi Oppidum. Il dirupo nel quale fu posizionato non servì tuttavia a proteggere la popolazione dagli attacchi della tribù gallica dei Cavari. Furono costoro a dare vita alla prima società urbana di Avignone, che allora era conosciuta con il nome di Avenio. Nello stesso periodo storico i fenici fondarono Marsiglia (allora Massilia). Nel IV secolo a. C. i coloni provenienti dalla Grecia e stanziatisi nell’aerea marsigliese incominciarono i primi contatti con la città, portando un ulteriore sviluppo commerciale nel sud della Francia.

Sotto i Romani Avignone divenne parte del protettorato di Augusto, raggiungendo il titolo di 'civitas' sotto l'imperatore Adriano. Se la città oggi non gode dello stesso prestigio di Arles, Nimes e Orange, è perché rimangono pochi monumenti del periodo romano: il foro, il centro della città, era situato nell'odierna Place de l'Horologe e al momento della sua massima espansione, l'agglomerato si estendeva su 46 ettari, contando una popolazione di circa 25.000 persone. La città era fortificata e, come tutte le città romane, dotata di templi, palazzo del Senato ed archi trionfali. Le invasioni e le distruzioni che successivamente seguirono hanno lasciato poche tracce della gloriosa presenza, anche se gli scavi archeologici continuano ancora oggi.

Le invasioni barbariche trovarono terreno fertile in questa città posta a passaggio tra il nord e il sud Europa. Vi furono i goti prima e i burgundi poi fino alla metà del VIII secolo, mentre i saraceni entrarono ad Avignone e ad Arles nel 734, per poi essere cacciati da Carlo Martello nel 879. Da quella data Avignone divenne proprietà dei franchi. L'importanza commerciale e militare della città aumentò durante il medioevo, servendo da base logistica tra la Spagna e l'Italia. Ciò le permise di raggiungere un certo potere autonomo dal resto della regione, divenendo comune indipendente (sotto protezione vescovile) nel XII secolo. Il vescovo era il presidente, ma l'autorità era detenuta nelle mani di otto consiglieri, assistiti da giudici e mastri locali. Nel 1185 venne edificato il famoso ponte di St Benezet, che in tutto il periodo medievale costituiva> l'unico ponte sul fiume Rodano tra il mare e Lione. La commerciale e cosmopolita, Avignone fu nel periodo una delle città più ricche e popolate dell'impero.

Alleata di Tolosa fu presa dal re Luigi VIII di Francia nel 1226, all'inizio della crociata contro gli albigesi. L'assedio alla città durò tre mesi, fino al 10 giugno 1226; gli abitanti si arresero e le mura e il ponte furono quasi completamente distrutti. Nel 1229, la vicina Comtat-Venaissant venne data alla Chiesa. Nel 1251 la città entrò a far parte dei domini del duca di Angiò, conte di Provenza, e di Alfonso di Poiters, conte di Tolosa, fratelli del re Luigi. Nel 1290 Carlo II di Angiò divenne unico governatore di Avignone e re di Napoli, per volere dell'allora re Filippo il Bello.

Nello stesso secolo ebbe inizio il periodo papale: Clemente V, le cui origini erano francesi (il suo nome era infatti Bertrand de Goth), soggiornò ad Avignone sin dal 1309 anche se non in modo permanente. Il> 13 ottobre 1307, centinaia di cavalieri templariin Francia furono simultaneamente arrestati dagli agenti di Filippo il Bello, per poi essere torturati ammettendo eresia.

La scelta di Avignone come residenza permanente fu essenzialmente il risultato di considerazioni politiche (ricordiamo che in passato la politica e la Chiesa cattolica erano strettamente e vistosamente legate) dovute alla rivalità crescente tra le diverse congregazioni politiche e al ben noto scisma, tra la chiesa d’oriente (ortodossa) e d’occidente (cattolica). L'avvento di Clemente V rese comunque possibile l'ingerenza dei sovrani francesi nella politica pontificia, dando ad Avignone quelle potenti vestigia per la quale è oggi conosciuta.

Durante il periodo papale la città crebbe in importanza, con un notevole aumento demografico che la portò ad avere 40.000 abitanti e uno sviluppo architettonico mai visto prima di allora. Venne iniziata la costruzione del Palazzo dei Papi e l’edificazione di diversi altri palazzi e monumenti gotici. Durante il pontificato di Clemente VI, tra il 1342 e il 1352, Avignone divenne proprietà dei papi per 80.000 fiorini d'oro. Il settimo papa Gregorio XI, motivato da disordini e dalle rivolte dello stato pontificio e dalle vicissitudini della Francia nella Guerra dei Cento anni contro l’Inghilterra, decise di ristabilire la sede papale a Roma nel 1377.

Il ritorno della sede papale in Italia fu tuttavia la premessa del grande Scisma d'Occidente, causato da conflitti politici e religiosi che divisero il mondo cattolico fra il 1378 ed il 1417: i francesi non riconobbero l’elezione a Roma dell’italiano Urbano VI ed instaurarono una loro indipendente elezione proclamando Clemente VII nuovo papa ad Avignone. Lo scisma durò sino al 1409 anno in cui Benedetto XIII (successore di Clemente VII) divenne ultimo papa ad Avignone, costretto ad abbandonare i propri poteri alla popolazione della città.

Alla partenza dei papi, la città continuò a far parte dello Stato della Chiesa di Roma, governata da un legato pontificio e da vice-legati. La popolazione si ridusse notevolmente, ma essendo un enclave straniero in Francia beneficiò di un importante ruolo nel campo commerciale e finanziario.

Nel 1791, durante la Rivoluzione Francese, la città votò per l'adesione alla Francia, ufficializzata nel 1797 dal Trattato di Tolentino, che portò all'unificazione delle fazioni di Avignone e della pontificia contea. L’arrivo di Napoleone portò un periodo di pace nella regione e diede inizio alla ripresa economica nonostante l'impopolarità del regime imperiale.

Nel XIX secolo la città divenne capoluogo di una delle regioni agricole più importanti della Francia. Subì come molte città francesi gli orrori dell'occupazione nazista dal 1942 al 1944. Dal dopo guerra in poi divenne testimone di un notevole sviluppo economico soprattutto per via del turismo, concentratosi in particolare sul prezioso patrimonio storico della Cittadella Papale. La nascita del Festival del Teatro da parte di Jean Villar nel 1946 ha ugualmente contribuito a fare di Avignone uno dei centri culturali più noti d'Europa, tanto che nell’anno 2000 è stata eletta Città Europea della Cultura.

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