Storia di Bergen

Storia di Bergen

 

Quando si arriva a Bergen lo sguardo si rivolge quasi sempre verso il mare e da qui al molo e ai quartieri più antichi della città: uno è il quartiere di Vågen, quello del vecchio porto, l'altro è  Bryggen, dal 1979 incluso nella lista UNESCO come Patrimonio dell'Umanità. Nel mezzo, a collegare queste due importanti aree storiche, troviamo il famoso mercato del pesce di Bergen, antico quasi quanto la città. Nonostante Bryggen, così come ci appare oggi, sia frutto delle ricostruzioni avvenute dopo uno degli ultimi gravi incendi del XVIII secolo, la sua origine è datata 1070, anno di fondazione della città.

Storia di BergenBergen fu fondata da Olaf Kyrre (figlio di Harald III di Sigurdsson) divenuto re di Norvegia nel 1067 con il nome di Olaf III. Uno degli obiettivi principale del nuovo re fu quello di modernizzare il suo regno, rinunciando alla campagna di invasioni esterne tipiche dei suoi predecessori vichinghi. Aveva forse capito che il benessere del suo paese dipendeva dallo sviluppo del traffico marittimo e non più dai tentativi di invasione ai paesi vicini: egli stesso, giovanissimo, aveva partecipato all'invasione dell'Inghilterra nel 1066, guidata da suo padre, ma come è noto questa fu l'ultima impresa dei Vichinghi nel paese. In quello stesso anno, l'Inghilterra  fu infatti conquistata da altri 'uomini del Nord', i Normanni di Guglielmo il Conquistare,  i Norsemen, anch'essi di lontane origini Vichinghe (fu il vichingo Rollone Göngu-Hrólfur a conquistare nel X secolo l'attuale Normandia). Bergen andava sviluppandosi in una posizione favorevole al commercio, divenendo nel tempo la città economica più importante del regno. Durante il Medioevo, la città si espanse così tanto da diventare Antica mappa di Bergenanche la più grande di tutte le città nei paesi nordici, oltretutto l'unica città in tutta la Scandinavia ad aver seguito un classico modello di sviluppo europeo, come quella della sua più attiva concorrente, Lubecca, che nel XII secolo fu la prima città sul Baltico a diventare centro del commercio internazionale. Nel XIII secolo Bergen diventò una delle più importanti città della Lega Anseatica, la potente associazione mercantile dei mari dell'Europa del nord, attraverso un commercio che si basava in particolare su prodotti essiccati, come il baccalà, pescato sulla costa settentrionale norvegese, lavorato e conservato per l'esportazione in appositi magazzini (gli stessi che oggi si visitano nel quartiere di Bryggen). Tra gli altri prodotti esportati si contavano anche gli importanti oli di pesce e di balena, altri materiali grassi, pellicce e legname vario. Nel 1217 Bergen divenne capitale del Regno di Norvegia, sostituita da Oslo qualche tempo dopo.

Lega AnseaticaI mercanti anseatici dominarono i successivi quattro secoli di Bergen, provenivano per la maggior parte dalla Sassonia tedesca e, come in tutte le città anseatiche della Lega nel Baltico e nel Mare del Nord, godevano di particolari privilegi governativi. Questi furono secoli di grande attività commerciale per la città, l'area addetta al commercio (come riferito, l'attuale quartiere di Bryggen e l'antistante molo di Vågen) costituiva un vero e proprio 'kontor' anseatico, e cioè un quartier  generale anseatico (quello di Bryggen è l'unico ad essere sopravvissuto intatto ai giorni nostri), composto prevalentemente da uomini, disciplinato da un rigido regolamento sociale e organizzato in uffici, alloggi e sale riunioni per la comunicazione e la rappresentanza commerciale (schøtstuer). D'altra parte, Bergen costituiva anche il maggiore punto d'accesso in Norvegia alle importazioni provenienti dalle altre città anseatiche dell'Europa continentale e dell'Inghilterra, che comprendevano tessuti come lino e lana, derrate alimentari, farine, luppolo e prodotti per la produzione della birra e, in misura minore, prodotti provenienti dalle colonie straniere. La comunità sassone a Bergen era una delle più grandi del nord Europa; mercanti, marinai ed artigiani tedeschi erano stati sedotti da diversi benefici, tra cui quello dell'esenzione dal pagamento della tasse, di sicuro uno dei più attraenti e vantaggiosi. La comunità era folta e ben organizzata, con una visita al quartiere UNESCO di Bryggen si avrà modo di conoscere, per esempio, quella che era la strada dei calzolai e cioè quella strada che durante il periodo anseatico dava ospitalità agli alloggi e alle botteghe dei calzolai. Solo le città anseatiche potevano godere di una relazione commerciale diretta con Bergen, in quanto città anseatica, tanto che le associazioni mercantili continentali portavano infatti il nome di Bergenfaherer (in pratica ai mercanti anseatici non era concesso l'approdo e lo scambio commerciale in qualsiasi altra località che non fosse anseatica).

BergenIl regno norvegese si ritrovò sempre in ombra rispetto al potere anseatico a Bergen. Le associazioni mercantili tedesche erano tanto potenti da escludere qualsiasi interferenza 'straniera', e  quindi anche norvegese. Si racconta per esempio del tentativo di intromissione di un governatore locale, trucidato in seguito dai tedeschi insieme ad altri 'ribelli'. Il commercio anseatico era talmente consolidato ed il beneficio per la Norvegia era così alto (soprattutto dopo l'avanzamento della concorrenza inglese e olandese) che era diventato indispensabile per la nazione. Solo durante la prima metà del XVI secolo il governo norvegese riuscì a prevalere sul potere economico anseatico, questo grazie anche al nuovo stato d'Unione Norvegia e Danimarca: i commercianti tedeschi furono costretti a prendere la cittadinanza norvegese e la conseguente privazione di numerosi privilegi  portò ad una ridotta influenza di potere in città e nel Paese. Il Kontor rimase in mano ai tedeschi fino al 1754 per poi essere sostituito dalla gestione norvegese che durò fino al 1899.

Edvard GriegIl costante sviluppo commerciale ed economico di Bergen portò ad un innalzamento del livello demografico, tanto che tra il 1850 e l'inizio della prima guerra mondiale, la popolazione  da 17.000 passò ad oltre 100.000 abitanti nel solo centro urbano, superando di gran numero anche quello della capitale Oslo. Nel 1843 nasceva  a Bergen, all'indirizzo di Strandgaten 152,  anche uno dei suoi personaggi più famosi, Edvard Grieg, figlio di mercanti, diventato uno dei più grandi compositori e pianisti della Norvegia. Oggi le sue dimore costituiscono alcune delle attrazioni turistiche più importanti della nazione, non solo la sua casa natale, diventata un museo, ma anche la villa di Troldhaugen, progettata nel 1884 dall'architetto Bull Schack e situata nel promontorio proteso sul lago di Nordas. Durante la Seconda guerra mondiale, Bergen fu occupata (un'altra volta) dai tedeschi. Di tale periodo la città ricorda in particolare la data del 20 aprile 1944, giorno della forte esplosione della nave olandese Voorbode, ancorata al largo della Fortezza Bergenhus, e che portò all'uccisione di centinaia di persone e a danni in tutto il quartiere storico del porto antico. Molte aree di Bryggen andarono distrutte in numerosi incendi (uno dei più grandi fu nel 1702, l'ultimo nel 1955), ma la città ha saputo sapientemente ricostruire il suo storico passato, tanto che nel 1979 l'Unesco ha insignito la Bryggen anseatica della prestigiosa inclusione nella lista del Patrimonio dell'Umanità.

 

 

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