Situata alla storica confluenza di Reno e Mosella, Coblenza
conserva tracce di epoche remote. Fondata in origine come
fortezza legionaria romana, divenne crocevia di diverse
popolazioni germaniche che combatterono per il suo possesso. La
sua posizione strategica ne ha fatto una delle città più
assediate della Germania nei secoli.
L'area di Coblenza
fu abitata almeno fin dal periodo Neolitico (circa
11.000 anni fa), e la collina alla confluenza dei due
fiumi di enorme valenza strategica fu per la prima volta
fortificata circa 3.000 anni fa. La regione fu
conquistata dai da Giulio Cesare nel 55 a.C. La
prima fortezza romana fu costruita nel 9 a.C dal console
Claudio Druso Nerone (il fratello minore
dell'imperatore Tiberio). Castellum apud
Confluentes ("Fortezza alla Confluenza"), come i
Romani chiamavano il posto, faceva parte della provincia
della Gallia Belgica, poi, dal 85 d.C, della provincia
imperiale della Germania Superiore.
I Franchi distrussero il
forte romano nel 259, ma i Romani lo ricostruirono e
rimasero a Coblenza fino agli ultimi giorni dell'Impero nel
V secolo. L'area divenne successivamente parte del
regno franco dei Merovingi, di cui era una delle numerose
residenze reali. Alla divisione dell'impero di Carlo
Magno tra i suoi tre nipoti nel 843, Coblenza è
ereditata dal primogenito di Ludovico il Pio, Lotario I
(che fu anche re d'Italia). Alla sua morte nel 855, suo
figlio Lotario II mantenne il dominio sulla
regione. Ma quando quest'ultimo muore prematuramente nel
869, suo zio Ludovico il Germanico, re della Francia
orientale (dopo il
Sacro Romano Impero), prende possesso
della parte orientale del regno di Lotario. Pochi anni dopo
la città viene saccheggiata e distrutta dai Vichinghi nel
882 che hanno risalito il Reno.
Nel 1018, Coblenza fu assegnata
dall'imperatore Enrico II all'Arcivescovado di Treviri ,
attribuendo in tal modo il potere secolare alla Chiesa. Dal XVII
secolo, Coblenza sarebbe diventata la residenza ufficiale del
Principe-Elettore di Treviri (cioè l'arcivescovo), mentre
Treviri rimase la sede religiosa dello Stato. Ricoridamo che il
Principe elettore era una carica del Sacro Romano Impero,
assegnata ad un numero limitato di principi, religiosi e laici,
che costituivano il collegio elettorale al quale, a partire dal
XIII secolo, spettava l'elezione dell'Imperatore.
Nel 1216, l'arcivescovo
Teodorico von Wied invita i Cavalieri dell'Ordine
Teutonico a Coblenza e concedere loro alcune terre della
Chiesa di San Castore. I cavalieri stabilirono il loro
quartier generale nel triangolo formato dal Reno e la
Mosella. Quel punto da allora divenne noto come Deutscher
Ordt (Ordine tedesco), poi come Deutsches Eck (Angolo
Tedesco), come viene ancora chiamato.
La Fortezza di
Ehrenbreitstein (sul colle dello stesso nome) venne
progressivamente fortificata dai governanti per mantenere i
cittadini sotto controllo. Un primo consiglio comunale fu creato
nel 1276, ma abolito dal principe-elettore Diether von Nassau
nel 1304.
Il Principe-Elettore
Baldovino di Lussemburgo pone le basi per il
Balduinbrucke (Ponte Balduin) il ponte che attraversava il
fiume Mosella, che mirava a collegare il centro storico di
Lützel. Non sarebbe stato completato fino a 85 anni più tardi
nel 1429. Questo punte è rimasto l'unico modo per attraversare
la Mosella nella zona fino agli inizi del XX secolo. Al giorno
d'oggi, è il più antico ponte della città.
Una nuova cinta muraria fu
costruita intorno alla città tra 1249 e 1254. Più o meno nello
stesso periodo (1248-1259), l'arcivescovo Arnold II Isenburg
costruisce il Castello di Stolzenfels, caratteristico
ancora oggi con le sue torri merlate e gli elaborati frontoni,
accanto al Castello di Lahneck appartenente alla
arcivescovodi
Magonza. Altri
arcivescovi di Treviri, come Kuno e Werner von Falkenstein
estesero il castello tra il 1388 e il 1418.
Durante la Guerra dei
Trent'anni (1618-1648), Coblenza venne stato occupato dagli
svedesi (nel 1632), poi dai francesi (1634-1646). Nel 1688,
durante il periodo cruento della Guerra di Successione del
Palatinato, Coblenza venne bombardata e distrutta
dall'esercito francese del maresciallo de Boufflers.
Tra il 1680 e il 1819, un ponte
galleggiante, capolavoro di ingegneria del tempo, assicurò il
collegamento tra le due rive del Reno e Ehrenbreitenstein. Il
ponte fu infatti composto da due grandi barche (fino a 100
passeggeri) su ogni lato del fiume, collegate da cavi, e da una
strada sostenuta da 9 barche più piccole.
Nel 1786, il Principe-Elettore
di Treviri, Clemente Venceslao di Sassonia, prende la
residenza in un nuovo castello sulle rive del Reno. Quest'ultimo
avrebbe avuto un ruolo importante nell'estensione e il
miglioramento della città, in particolare con le prime opere
idrauliche e idriche della città e con un nuovo teatro.
Coblenza si trasformò in un
importante punto di incontro per i nobili francesi fuggiti dalla
Rivoluzione Francese. Questo portò i rivoluzionari francesi a
prendere il controllo della città nel 1794, ma la cittadella di
Ehrenbreitstein riuscì a resistere fino al 1799.
Coblenza fu incorporata alla
Repubblica francese e divenne la capitale del dipartimento
Reno-e-Moselle. La cittadella dei Principi-elettori venne
smantellata. Nel 1806, venne istituità una università di legge
nel quartiere dove nacque il grande statista e cancelliere
austriaco Klemens Wenzel von Metternich. È durante il
periodo francese che il termine Schängel cominciò a
designare qualcuno nato a Coblenza, una parola ancora in uso
oggi.
Nel marzo 1810, il governatore
francese di Coblenza, Jules Doazan, fece costruire un
pozzo in stile neoclassico con una scritta in francese che
celebrava il successo della campagna di Napoleone in
Russia. Quando i russi arrivarono in città il 31 dicembre 1813,
in un impeto di umorismo ironico aggiunsero una riga "letto e
approvato dal comandante russo della città di Coblenza".
La città fu concessa alla
Prussia dal
Congresso di
Vienna del 1815 il re Federico Guglielmo III
ricostruì immediatamente le fortificazioni della città e la
cittadella di Ehrenbreitstein, facendo di Coblenza una delle
città più fortificate in Europa. Nel 1822, Coblenza divenna la
capitale della provincia prussiana del Reno.
Federico Guglielmo IV di
Prussia nel 1823 incarica l'architetto Jean-Claude de
Lassaulx di ricostruire ricostruire il castello di
Stolzenfels dalle sue rovine da utilizzare come sua residenza
estiva. La ricostruzione fu completata nel 1842 in un mix di
stili neogotico e romantico. Una statua equestre di imperatore
tedesco Guglielmo I fu inaugurato nel 1897 da suo nipote
Guglielmo II.
Dopo la prima guerra mondiale,
la Francia occupò la zona, ancora una volta, e vi rimase fino al
1929 il nome della città. Come molte altre città, fu gravemente
danneggiata nella seconda guerra mondiale. Tra il 1947 e il
1950, servì come capitale della Renania-Palatinato.
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