Torri
Beccati Questo e Beccati Quello a Chiusi
Quasi a ricordo delle
cruente che caratterizzarono la storia medievale tra Chiusi e
Siena,
Arezzo e le
vicine
Orvieto e
Perugia rimangono oggi due piccole
torri (non visitabili) situate lungo un canale che poi si
immette nel vicino lago di Chiusi: le torri Beccati Quello
e Beccati Quello. La Torre Beccati Quello,
abbastanza piccola, è posta sull'alto di una piccola
collina già in territorio umbro. Come nasce il loro
nome a dir poco singolare? |
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Nella secolare disputa territoriale tra città vicine,
nella metà del 1200 il vescovo di Arezzo (e condottiero) Guglielmino degli Ubertini
(che poi morì nella Battaglia di Campaldino)
riuscì ad impadronirsi di
Montepulciano e Chiusi e per sfida e sfottò
verso i perugini confinanti fece costruire una torre (per qualche studioso battezza
semplicemente un edificio già esistente) nella parte terminale
delle terre da lui sottomesse chiamandola "Beccati questo".
In risposta i perugini innalzarono proprio di fronte, all’inizio
del loro territorio, un’altra torre più alta della prima che
nomineranno "Beccati quello".
La Torre Beccati Questo in
territorio di Chiusi, risulta oggi più grande e massiccia per la sua
forma ottagonale e le merlature. Entrambe Si tratta di un
edificio tutto in pietra dall'architettura militare
elaborata.
Questa Torre ne sostituì un'altra, ricordata nell'atto di
vendita della città e del territorio di Chiusi da parte di Sforza Attendolo di Cutignola quando la città entrò definitivamente
nell'orbita di Siena 1416. Si trattava di un fortilizio usato
soprattutto come posto di guardia sul passaggio e dogana per la
riscossione dei dazi. Lo stesso atto di vendita ricorda anche la
Torre Beccati Quello che serviva ai Perugini per lo stesso
scopo. Ma la vecchia fortificazione di Chiusi era allora in
piena rovina e i Senesi, nel 1426, ordinarono la costruzione di
una nuova torre (l'attuale) nel passo del Bagnolo, dandone
incarico a Biagio di Francesco Dini, il quale si servì
dell'opera degli architetti come Sano di Simone e
Antonio del Terna. Nel 1427 Androccio da Montepulciano
demolì il vecchio fortilizio e costruì questa Torre, che oggi
purtroppo è per più di un terzo interrata dalle colmate con le
quali fu eseguita la bonifica della Valdichiana.
Esisteva probabilmente anche un ponte tra le due torri, oggi
perduto. Il ponte è visibile nella "veduta a volo di uccello
della Valdichiana" disegnata da
Leonardo da Vinci nel 1502 -
Windsor Castle, Royal Library, n. 12278, quando venne chiamato,
su incarico di Cesare Borgia (il Valentino), ad uno studio di
sistemazione idraulica del territorio, che prevedeva la
costruzione di un canale navigabile lungo l'Arno fino a Pisa. La
bonifica e il risanamento dei territori sulla valle fu resa
possibile solo quando tutti i territori furono ricompresi nel
dominio mediceo.
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