VALONA

VISITARE VALONA - INFORMAZIONI E GUIDA. Antica colonia greca, terza città del paese, è un facile punto di accesso alla costa dell'Albania meridionale. Possiede belle spiagge per prendere un po' sole e farsi un tuffo. Qui venne proclamata l'indipendenza albanese nel 1912.  

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Valona è la terza città più grande dell'Albania, dopo Tirana (la capitale) e Durazzo e, dopo quest'ultima, è anche la seconda città portuale più grande della nazione. Geograficamente si posiziona lungo la costa sud-occidentale del mare Adriatico e nella parte settentrionale del Mar Ionio, in quella che è conosciuta come la baia di Valona. Dista circa 135 km da Tirana, 72 km dall'Italia (con il Canale di Otranto) e 123 km dalla Grecia

Valona - TramontoVlorë – come è chiamata in loco e in inglese – gode di una fortunata posizione in quella che viene chiamata Riviera albanese ed è una delle località turistiche più rinomate dell'Albania. La città si presenta piuttosto urbanizzata (presenta dai 130mila ai 194mila abitanti considerando un area più ampia), con una bella costa tipica mediterranea resa ancora più interessante dalla posizione panoramica della penisola di Karaburuni e dell'isola di Saseno (Sazan in albanese), più varie spiagge sabbiose e rocciose; scenografiche montagne sono presenti alle sue spalle. Il clima è perfetto, soprattutto per chi desidera una vacanza anche fuori stagione, considerando che oltretutto la città riceve annualmente più ore di sole di qualsiasi altra regione dell'Albania.

Isola Zvernec - ValonaAbitata continuamente da ventisei secoli, Valona è anche una delle città economicamente e culturalmente più interessanti dell'Albania, e questo grazie allo sviluppo del suo porto, centro di scambio commerciale sin dai tempi antichi, e alla presenza dell'Università di Valona, tra le più importanti dell'Albania. In continua crescita sono anche i settori della pesca e dell'industria, così come i settori legati al petrolio, al gas naturale, al bitume e al sale. L'economia resta comunque trainata soprattutto dall'agricoltura e dalla coltivazione su larga scala di uliveti e di alberi da frutto in genere.

Storia di ValonaNell'antichità la città era conosciuta sotto il nome di Aulona ed era famosa per i suoi uliveti (oltre che vigneti). Dai dati storici emerge che nel V secolo l'olio d'oliva dell'Albania costituiva uno dei principali prodotti scambiati con l'Italia, e Valona era inclusa nell'elenco di città portuali con strutture navali che commerciavano olio d'oliva, sale e legname, e con un indotto importante, incrementato dalle numerose fiere che si svolgevano nei suoi dintorni. C'è da dire che un grande contributo all'aumento del numero di piante da olivo si ebbe durante il periodo del condottiero  Giorgio Castriotta Skanderbeg, Gjergj Kastrioti in albanese, eroe albanese del XV secolo, poiché ogni famiglia di nuova generazione aveva l'obbligo di coltivare le olive come simbolo di pace e di prosperità. Ci sono alcuni articoli in circolazione, riferiti ad alcuni studi del primo Novecento, che citano come il  marchio dell'olio "Vlonjak" sia più antico dei marchi italiani e francesi e come questo si fosse distinto per le elevate caratteristiche di produttività.

Quartiere ebraico di ValonaLa storia di Valona in effetti ha radici molto antiche. Tracce di una colonia greca nel territorio della Illiria risalgono al VI secolo a.C., mentre il porto viene citato in alcuni documenti storici del IV secolo a.C. come area di sbarco per navi mercantili provenienti da Otranto e da Brindisi e sicura tappa per le prosperose città di Apollonia (Απολλωνία π?ος Επιδάμνω in greco antico), sulla riva destra del fiume Voiussa, e Butrinto (oggi sito UNESCO, vicino al confine con la Grecia). Dopo la caduta di queste città e della greca Oricum (Ὤ?ικος) nell'estremità sud-orientale della baia, Valona divenne porto principale della Illiria. Nel V secolo d.C. divenne centro episcopale e quindi annessa due secoli dopo al patriarcato di Costantinopoli. Con l'avanzare dei barbari, che la saccheggiarono, i suoi abitanti furono costretti al ritiro verso territori più interni. La ripresa avvenne durante il Medioevo, anche grazie all'alleanza con gli abitanti del castello di Kanina, costruito a pochi chilometri su un antico centro illiro del III secolo a.C. Del XIV è lo sviluppo di Valona come importante centro commerciale e artigianale, rinomato oltre che per l'olio, il vino e il sale, anche per le spade, le navi e la seta.

Moschea di ValonaSolimano il Magnifico conquistò Valona nel 1417 all'indomani dell'invasione Ottomana dell'Albania. Fece costruire in città una moschea probabilmente progettata da Sin?n, architetto di corte e a cui si deve la maggior parte degli edifici più importanti dell'Impero Ottomano. La Moschea di Muradie (in albanese Xhamia e Muradies) è ancora oggi un edificio imponente con tanto di minareto, si posiziona in una piazza circondata da quattro lati di strade tra Sadik Zotaj, Lef Sallata e Papa Kristo Negovani. Nel XVI secolo arrivarono a Valona gli ebrei sefarditi, che qui si rifugiarono dalla Spagna e dai territori ad essa connessi grazie alle politiche di tolleranza dei governi musulmani. Nel 1520 a Valona erano censite 609 famiglie di ebrei, dediti all'esportazione di tessuti e pelletteria e di prodotti agricoli. La città inoltre era anche sede dell'unica sinagoga dell'Albania, distrutta nella Prima guerra mondiale. Nella Seconda guerra mondiale nessun ebreo albanese venne consegnato ai tedeschi e dopo l'occupazione italiana e tedesca dell'Albania, la popolazione ebraica aumentò in modo consistente, grazie ad una tradizione culturale albanese conosciuta con il nome di Besa e che deriva da un codice consuetudinario avente forza legale noto come Kanun: è il codice d'onore dell'ospitalità degli albanesi, e in quel particolare periodo storico sia i musulmani che i cristiani rischiarono la vita per dare riparo e salvare la popolazione ebraica locale e i molti rifugiati provenienti da altri paesi europei.

Nella storia più recente, il 28 novembre 1912 l'Assemblea Nazionale dichiarò a Valona  l'Indipendenza dell'Albania, ponendo fine all'insediamento Ottomano durato cinque secoli. Fu così che la città divenne  prima capitale dell'Albania indipendente.

Centro di ValonaSono numerosi i personaggi famosi albanesi nati a Valona, tra cui 6  ministri, alcuni cantanti (come  Aurela Gaçe) e altre celebrità. A sceglierla come località di visita si fa presto, dopotutto turisticamente è una delle località balneari più conosciute dell'Albania, là dove il paesaggio a tratti si fa spettacolare, come quello per esempio offerto lungo strada panoramica che da Sarande conduce a Valona, un itinerario che si  snoda tra il mare, le montagne e una costa mozzafiato. Durante il tragitto ci si potrebbe accorgere di alcuni dei 750 mila bunker albanesi costruiti durante il periodo dittatoriale di Enver Hoxha. A farla da padrona sono tuttavia i cedri e i pini, di cui la strada costiera è fitta, più i numerosi venditori di miele con i loro vasetti di ogni dimensione.

Centro di ValonaLe attrazioni e i monumenti storici di Valona si ammirano oltre ai chilometri di spiagge sabbiose. La Moschea Muradie tra tutte (in albanese Xhamia e Muradies), costruita nel 1537 dagli Ottomani, riconoscibile per l'alto minareto di 18 metri d'altezza. Ci sono poi la piazza centrale di Valona, la Sheshi i Flamurit (piazza della Bandiera), dedicata alla dichiarazione d'Indipendenza dell'Albania, come ricorda il monumento statutario al suo centro alto ben 12 metri (dello scultore Mumtaz Dhrami), seguono i vecchi quartieri di Valona, per promuovere la storia più antica. Gli edifici si presentano molto decadenti, le strade poco curate, e il tutto racconta una storia sociale difficile da non approfondire. Troviamo oltre il Municipio e lungo la via, negozietti e piccole caffetterie. Ci si fa strada lungo la via Rruga Perlat Rexhepi, al passaggio di autobus piuttosto vintage e qualche venditore ambulante di fiori (non pochi a dire il vero), entrando presso la via Rruga Ceno Sharra e fino all'angolo con la Rruga Justin Godard, un tempo via principale della città, e caratterizzata da case basse, pavimentazione in pietra e qualche negozietto interessante. Siamo nell'antico quartiere ebraico, a pochi passi dalla Rruga Irgan Shehu, che dirige ad un'altra moschea della città (Xhamia e Neshat Pashait), circondata da edifici decadenti o ancora da terminare, parte di recenti progetti d'edilizia urbana dalle sembianze poco regolate.

Centro di ValonaPoco oltre si raggiunge il Boulevard Ismail Qemali, dove è situata la Moschea antica. Nei pressi si trova anche la tomba di Ismail Qemali, fondatore e primo ministro della moderna Albania, e tra due palazzi, nel posto esatto oggi preso da una banca, sorgeva un tempo la più grande sinagoga della città. Nella zona chiamata Orizi in passato ebrei, cristiani e musulmani si trovavano tutti sepolti uno accanto all'altro (poi spostati fuori della città in una zona chiamata Babitsa). Nelle vicinanze della Rruga Hebrenjve (via Ebrei), lunga 150 metri, notiamo una targa su un edificio che elenca le famiglie che un tempo abitavano qui, alcune di queste erano dedite all'artigianato, calzolai, sarti o venditori di tessuti, mentre una una targa adiacente annuncia come questa strada sia "protetta dallo Stato".

ValonaPoco lontana dalla moschea si ammira un bel edificio a tre piani, in stucco grigio, con finestre ad arco e un tetto di tegole, venne costruito nel 1928 e servì da sinagoga e poi da biblioteca pubblica, mentre oggi è una scuola privata. Nella zona a nord della spiaggia troviamo il quartiere di Triport, dove si dice arrivarono gli ebrei espulsi dalla Spagna nel 1492. I lunghi boulevard conducono al frontemare, Rruga Sadik Zotah e Rruga Gjergj Kastrioti, allineate da palazzi moderni ben tenuti e una passeggiata di recente ristrutturazione.

I musei di Valona sono ben visitati, tre i principali: Museo dell'Indipendenza, Museo StoricoMuseo Etnografico, ognuno dei quali aiuta a capire diversi aspetti della storia della città. Storia che si evince anche dai diversi stili architettonici rappresentanti i periodi influenti della sua storia. La Valona moderna racchiude tutti questi aspetti, da quelli più antichi che si possono conoscere nel  sito archeologico di Oricum, UNESCO, a sud della Baia di Valona, o nelle rovine del Castello di Kaninë, nell'omonimo villaggio situato nelle vicinanze.

Riviera albaneseIl turismo a Valona è diventato un'importante industria negli ultimi anni, con molti alberghi, centri ricreativi e spiagge sempre più attrezzate. I turisti arrivano soprattutto per godersi le bellezze naturali, dalla penisola di Karaburun, all'isola di Saseno (in albanese Sazan), all'entrata della baia e parte del Parco marino, e talvolta visibile anche dal Salento, alla bella isola di Zvërnec, parte della Laguna di Narta, ricoperta com'è da alti alberi di pino e collegata alla terraferma da un ponte in legno lungo 210 metri (al suo interno è ospitato il monastero bizantino di Zvërnec).

Volgendo più a sud, da Valona a Butrinto, troviamo la costa più bella dell'Albania, caratterizzata da spiagge attrezzate, siti archeologici patrimonio UNESCO e prezzi economici (le foto della spiaggia di Tre Ishujt rende l'ide)a, così come la zona di Ksamil, che sorge su una sorta di penisola a 6 miglia dall'isola greca di Corfù.

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