Aprire un Bed & Breakfast

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Aprire un Bed & Breakfast: dalla ristrutturazione degli ambienti al web marketing mirato, le competenze strategiche e operative necessarie secondo chi ha esperienza diretta per gestire una redditizia struttura ricettiva familiare, tra ospitalità tradizionale e nuove tecnologie.

 

vere qualche camera da affittare oggigiorno è davvero una fortuna. Si potrebbe sfruttare l'occasione in modi diversi, addentrarsi nel mondo del turismo e ricavarne notevoli benefici. E voi? Potreste avere a disposizione anche solo due camere, piuttosto di lasciarle vuote possono generare un reddito. Il mondo dei Bed & Breakfast (espressione inglese con la quale viene inteso l'affitto di un posto letto con colazione, generalmente " pernottamento e colazione") fa al caso vostro, senza richiedere l'impegno di lunghi periodi di affitto e senza addentrarsi nell'infinita burocrazia di vincoli contrattuali; anche le leggi che regolano la categoria sono di facile comprensione e di ridotta burocrazia.

Aprire un Bed & BreakfastAd essere accessibile è l'intera formula del Bed & Breakfast, che per l'appunto mette a disposizione del turista una o più camere in abitazioni private e che include una piccola colazione, pulizia della camera, utilizzo del bagno (privato o in condivisione) ed eventualmente una serie di servizi facoltativi di accoglienza che possano accrescere il grado di ospitalità della stessa struttura.

Il mondo dell'accoglienza e dell'ospitalità turistica è in crescita e il B&B (come viene comunemente abbreviata il Bed and Breakfast) offre un incontro soddisfacente tra domanda e offerta, che non è mai costante ma cresce accanto ai trend turistici. Il B&B permette al turista – anche a chi possiede un budget limitato e mezzi economici ridotti – di poter viaggiare usufruendo di ottime alternative agli alberghi più costosi e allo stesso tempo di poter avere un contatto più genuino con la cultura locale del luogo considerato. Colui che decide di portare avanti questo tipo di accoglienza ha d'altra parte una serie di molteplici vantaggi, sia di livello economico che culturale. Lo sviluppo del settore può favorire la promozione e l'affermarsi di strutture a tema, che includano per esempio le passioni e gli interessi dello stesso locatore: che dire di un brevissimo corso di cucina o di ceramica? Oppure poter alloggiare in una struttura che contemporaneamente offra servizio di informazione bio-edilizia e green economy o di formazione tecnologica e aziendale. Le opportunità sono enormi, il settore è in crescita e chissà quali sviluppi potrebbero arrivare in un futuro più o meno prossimo. L'inventiva per sua natura non ha limiti, è tuttavia necessario uniformarsi sulla normativa in vigore, soprattutto regionale, che regola questo tipo di strutture.

L'idea è accattivante, trasformare finalmente il patrimonio disponibile in una vera attività redditizia, attività che vi possa anche permettere di conoscere gente da tutto il mondo, italiani e stranieri, e che inoltre possa offrirvi un'occasione per esprimere una sconosciuta creatività: avete mai pensato di essere così bravi in Interior Design? Accoglienza clienti o gestione contabile? Finalmente, quale occasione migliore per imparare quel po' d'inglese che vi mancava, sempre se già non lo conoscete? Aprire un B&B potrebbe davvero aprire le porte ad un mondo nuovo, entusiasmante. Basta un poco di organizzazione e un pizzico di passione per incominciare, anche con piccole finanze.

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Cosa è necessario sapere per aprire un B&B? Le regole base sono semplici: sapevate che per esempio è possibile avere anche solo un massimo di 3 camere da letto e che non è necessario possedere una Partita IVA per aprire un B&B? L'attività di B&B è regolata da leggi regionali in vigore nel territorio nel quale si trova ubicato l'immobile e la vostra residenza. A seconda delle leggi regionali, chi per esempio ha a disposizione più di 12 camere da letto allora subentra in un'altra categoria e cioè in quella di affittacamere, per la quale è invece richiesta l'apertura di Partita IVA. Si tratta comunque di attività a conduzione propria e privata, all'interno di una propria abitazione nella quale normalmente si ha la propria residenza. Sempre a seconda delle regioni cambia il limite massimo dei posti letto disponibili, in genere per l'appunto, il limite è di 6 posti letto e cioè di 3 stanze.

Le Leggi regionali si rifanno in particolare alle leggi base nazionali: tra tutte la Legge n. 135 del 29 marzo 2001, "Riforma della legislazione nazionale del turismo", che ne cura i requisiti base, il Decreto Legislativo n° 79 del 23 maggio 2011 per incrementare il mercato turistico, la Risoluzione n. 155 del 13/10/2000, la quale da un punto di vista fiscale detta due punti fondamentali: la saltuarietà dell'attività e la necessaria presenza o meno del codice fiscale del titolare. In genere, non è quindi necessario per esempio che il titolare sia munito di Partita IVA, per compiere gli obblighi di legge al momento del pagamento è sufficiente anche solo una ricevuta non fiscale (nel caso gli importi corrisposti siano superiori ad una soglia di circa €77 euro è obbligatorio che la ricevuta indichi una corrispettiva marca da bollo).

Prendendo ad esempio una regione, l'Emilia Romagna, si richiede che l'esercizio del B&B " non costituisca cambio di destinazione d'uso residenziale dell'unità immobiliare e comporti, per i proprietari o possessori, l'obbligo di residenza e dimora nella medesima. L'attività deve avere un carattere saltuario, con l'obbligo di un periodo complessivo di attività, nell'arco dell'anno, che non superi le 120 giornate o, in alternativa, 500 pernottamenti sempre nell'arco dell'anno solare e non occorre l'iscrizione al Registro delle Imprese e l'attività non è soggetta all'applicazione dell'IVA e al conseguente obbligo di apertura di partita IVA. (Nuova Legge Regionale 16/2004, all'art.13)

In base alle nuove normative vigenti quindi il Bed & Breakfast si distinguono in B&B a carattere familiare (senza Partita IVA) e in B&B a carattere imprenditoriale (con Partita IVA).

Dalla semplice idea alla realizzazione di un B&B ci passa del tempo, dipende da quanto forti sono le vostre motivazioni nel trasformare il tutto in un progetto prima e in risultati poi. Ponetevi delle domande e più numerose sono meglio è. Quali stanze utilizzare? Quanto tempo da dedicare al progetto? Quali obiettivi volete raggiungere? Quale fattibilità può avere il vostro progetto? Man mano, domande e risposte andranno a far parte di una sorta di Business Plan (e cioè un documento strutturato secondo uno schema, che sintetizza i contenuti e le caratteristiche del vostro progetto).

Lasciamo l'approfondimento burocratico alla legislazione in vigore, basti pensare che ci sono alcuni punti chiavi da tenere presente per aprire e gestire un B&B in Italia.

La tipologia strutturale per esempio:

  • Camere a disposizione: il numero di camere da utilizzare per ospiti esterni paganti devono in genere essere un massimo di 3 camere corrispondenti a 6 posti letto, ma questo dipende dalle legge in vigore in ciascuna delle regioni italiane;

  • ogni camera non deve essere in dimensione più piccola di 8 metri quadri (se si tratta di camere singole) oppure di 14 metri quadri quando atte ad alloggiare due persone, e al massimo 20 metri quadri quando si tratta di tre persone (ma questo dipende ancora una volta dalle leggi regionali in vigore);

  • le camere devono possedere elementi fondamentali di fornitura: oltre al letto/i, anche comodino, armadio, lampada, sedia, presa di corrente e altri piccoli elementi di arredo.

  • avere in sicurezza e a norma gli impianti elettrici e a gas e per esempio gli impianti atti al riscaldamento dei locali, ecc.

  • Bagno: l'ospite/i deve avere la possibilità di usufruire di un bagno, il quale deve essere completo degli elementi suoi propri (wc, bidet, lavandino, doccia o vasca, specchio, presa di corrente e chiamata di emergenza).

  • Arredi e design: caratteristica principale, il buon gusto più del lusso e il comfort degli arredi fanno la differenza.

  • Colazione: i clienti si lasciano volentieri conquistare da una buona colazione, soprattutto in termini gastronomici, ma anche di dialogo e comunicazione. La colazione diventa un momento ricco di opportunità per entrambe le parti, essendo probabilmente l'unico momento della giornata in cui è possibile interagire con i propri ospiti. Consigli e suggerimenti sulla giornata da passare, sugli itinerari di visita, sulle tradizioni della località e quant'altro, sono tutte notizie ben accolte dai clienti. In genere la colazione deve essere composta da cibi preconfezionati, in quanto salvo diverse disposizioni legislative locali, i B&B non sono autorizzati alla preparazioni di alimenti.

  • Disponibilità e gentilezza, insieme ad una buona colazione, sono la base principale per accrescere positivamente l'immagine del vostro B&B.

  • Pulizia e ordine: la pulizia degli ambienti è elemento fondamentale e decisivo nell'accoglienza turistica. La cura e l'ordine nel presentare e gestire la propria struttura contribuiscono insieme alla sicurezza e alla posizione dei locali al richiamo turistico.

Oppure, elementi burocratici base:

  • Attività saltuaria del B&B: a seconda delle leggi regionali in vigore nel territorio di appartenenza, è prevista la chiusura obbligatoria di un determinato periodo di tempo durante l'anno fiscale; in genere di almeno 3 mesi o meno a seconda delle regioni e anche non consecutivi.

  • Comunicazione apertura di un B&B all'ufficio turistico del comune di residenza o all'APT (azienda provinciale per il turismo)

  • Di regola, non è necessario il consenso del proprio condominio per aprire un B&B; le norme in materia condominiale sono tuttavia in continuo cambiamento ed comunque necessario che si verifichi che lo stesso regolamento condominiale non vieti l'apertura di una tale struttura (che si noti essere diversa da un affittacamere o un ostello).

  • Richiedere la modulistica necessaria per la Dichiarazione di Inizio Attività SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), che sostituisce la precedente DIA (Denuncia di Inizio Attività); con la presentazione di tale documento l'apertura della struttura ricettiva è immediata. La documentazione in genere include la completa definizione della pratica, quale per esempio anche la richiesta di attività di somministrazione di alimenti e bevande, autorizzazione targa o insegna, ecc).

  • Gli Uffici Turistici provinciali in genere provvedono alla classificazione della struttura;

  • Comunicazione dati ospiti alle Autorità di Pubblica Sicurezza (art. 108 T.U.L.P.S.): è necessario comunicare i dati di ciascun ospite giornaliero all'ufficio di questura - polizia di appartenenza. A decorrere dal 17 gennaio 2013 i gestori di alberghi e B&B dovranno comunicare i dati delle persone ospitate alla Polizia (questura di competenza) entro 24 ore dall'arrivo attraverso il Centro Elettronico Nazionale (CEN) della Polizia di Stato.

Procedure pratiche per acquisire clienti /comunicazione e marketing

Le iniziative possono essere diverse, le più efficaci?

  • Realizzare un sito web

  • aderire ad un network

  • iscriversi ad un portale specializzato in prenotazione alberghiera di B&B

Informazioni utili e link sulla Legislazione in vigore

Codice del Turismo 2011(il link rimanda alle pagine dell'Associazione AssoTurismo)

Leggi regionali:

  • Abruzzi (Legge Regionale n. 78 del 28 aprile 2000)

  • Basilicata (Legge Regionale n. 8 del 4 giugno 2008)

  • Calabria (Legge Regionale n.2 del 26 febbraio 2003)

  • Campania (Legge Regionale n. 5 del 10 maggio 2001)

  • Emilia – Romagna (Legge Regionale n. 13 del 2004)

  • Friuli-Venezia-Giulia (Legge Regionale n. 17 del 5 luglio 1999)

  • Lazio (Regolamento Regionale n. 16 del 24 ottobre 2008)

  • Liguria (Legge Regionale n. 5 del 28 gennaio 2000)

  • Lombardia (Legge Regionale n. 12 del 28 aprile 1997 e successivi, base legge regionale n.6/2001)

  • Marche (Legge Regionale n. 8 del 14 febbraio 2000)

  • Molise (Legge Regionale n. 13 del 12 luglio 2002)

  • Piemonte (Legge regionale n. 20 del13 marzo 2000)

  • Puglia (Legge Regionale n. 17 del 24 luglio 2001)

  • Sardegna (Legge Regionale n. 27 del 12 agosto 1998 e deliberazione n.11/6 del 30 marzo 2001)

  • Sicilia (Legge Regionale n. 32 del 23 dicembre 2000)

  • Toscana (modifiche all'articolo 55 della Legge Regionale del 23 marzo 2000, n. 43)

  • Trentino (Legge Provinciale n. 23 del 16 novembre 1981 e n. 7 del 15 maggio 2002 e successive modifiche)

  • Umbria (Legge Regionale n. 2 del 15 gennaio 2001)

  • Valle d'Aosta (Legge Regionale n. 23 del 4 agosto 2000)

  • Veneto (Legge Regionale n. 49 del 22 ottobre 1999)

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