Bruxelles è
una città di interessanti contrasti, a volte surreale
come i quadri di Magritte, a volte quieta e lineare
come le architetture fiamminghe dei mercanti che la
resero ricca, a volte fiabesca come le armonie
Art Nouveau di Victor Horta. Contraddizioni
e armonie. Non male come incipit di una città tutta
da scoprire, che per altri versi a me personalmente
fa pensare ad un arazzo gigantesco.
Cercando
di non perdersi troppo in luoghi comuni appetitosi, come cioccolato,
birra rossa, patatine fritte e cozze, proverò a raccontarvi
le mie impressioni. In questi decenni il fatto
di essere diventata il centro della Comunità Europea ha
riportato sulla capitale belga di nuovo l'attenzione internazionale
che meritava. La mascotte, il simbolo scherzoso e irriverente
della città è un bambinoche fa pipì, in netto
contrasto con la seria e austera burocrazia europea. Il piccolo
Manneken Pis, prende vita da una vicenda forse realmente
accaduta: nel XIV secolo un bambino di nome Juliaanske
riuscì a salvare la città dall'aggressore straniero urinando
su una miccia accesa lungo le mura difensive.
Nel tempo si sono aggiunte la versione femminile Jeanneke
Pis e Zinneke Pis, la versione canina.
Il
Manneken-Pis, alto solo 30 centimetri, la trovate all'angolo
tra Rue de l'Etuve e Rue du Chene. La statua è
da molto tempo una nota figura amata in città e re, presidenti
e celebrità le hanno donato vestiti e costumi. Pensate che il
bambino ha un guardaroba di oltre 250 abiti, ospitati nel museo
comunale. Bruxelles è una città cosmopolita,
con una grande vivacità e un forte fascino legate al suo ruolo
di crocevia dell'Europa.
Gli stili architettonici rappresentati sono molti, variano da
cattedrali e chiese gotiche alle facciate classiche
del Palais des Nations, il Palais Royal, al sognante
stile Art Nouveau di Horta nei quartieri
novecenteschi della città. I palazzi dei mercanti raccontano
di un ricco passato, all'opposto i palazzi più moderni,
d'avanguardia, ci parlano della propensione verso il futuro
dei suoi abitanti.
Molti
italiani ormai la visitano ogni anno e hanno imparato ad apprezzarla
e a viverla fruttando le molte cose che offre (vedere Visita guidata a Bruxelles).
Il cuore di questa città, e punto di partenza per conoscerla
meglio, è la Grand Place, la piazza grande, (nella
foto in alto) storica piazza, fiancheggiata dalle bellissime
case delle corporazioni, in stile fiammingo, con al centro il
gotico Hotel de Ville /Stadthuis,
il palazzo comunale considerato uno dei più belli d'Europa.
La Grand-Place è stata per secoli il punto focale della vita
sociale e civile della città. I cittadini della capitale belga
si riuniscono qui per le loro cerimonie più importanti, per
le feste, per il tradizionale mercato degli uccelli di domenica
mattina, o anche solo per sedersi, bere una birra, lasciando
che il mondo gli passi affianco. Il Municipio fu l'unico edificio
sopravvissuto integro nella piazza in epoca medievale.
I
duchi di Borgogna, a cui la città apparteneva, lo costruirono
in due fasi nel XV secolo. La sua guglia alta 100 metri è sormontata
da una statua d'oro di San Michele, santo patrono cittadino,
con la spada sguainata, in piedi sopra al diavolo soccombente.
Nella Grand Place, oltre a guardare i grandi palazzi, ricordate
che qui si affacciano due tra i più celebri cioccolatai del
mondo, "Godiva"
e "Neuhaus". Di
fronte a loro si trova, in un palazzo del '600, in quello che
era il palazzo della corporazione dei macellai, lo storico ristorante
"La Maison du Cygne".
Molti personaggi della storia europea degli ultimi 150 anni
sono passati di qui; tra i suoi velluti rossi
Karl Marx leggeva a puntate
il "Capitale" a
Engels, durante
la loro permanenza a Bruxelles durata tre anni. Tutti i grandi
palazzi della Grand Place erano sedi delle corporazioni, dalla
Maison des Tailleurs
alla Maison du Renard,
bilanciai, calzolai, orafi e altri maestri artigiani si ritrovavano
qui.
Nella
Maison de la Brasserie
si trova il Museo della
Birra. Anche tutte le vie intorno, un tempo, erano monopolio
di una corporazione. Il Museo della Birra, non è molto grande,
ma è di sicuro interesse. Tenete presente che in Belgio troverete
alcune tra le birre più buone del mondo. Il museo fa un excursus
storico sulla birra in generale, spiega la miscelazione del
malto e ospita più di 1000 tipi diversi di birra, centinaia
di sottobicchieri, boccali e bicchieri di diverse epoche. E'
prevista una degustazione finale di birra belga.
Ogni quartiere ha
il proprio mercato in quanto questa è una città di mercati:
il mercato degli uccelli, il mercato dei fiori,
il mercato antiquario, il mercato delle pulci
e il mercato dei cavalli. Gli espositori portano i prodotti
freschi dai campi vicini alla città provenienti da agricole
e abbazie, qualche esempio? Formaggi ovviamente, prosciutti
stagionati dalle Ardenne, fiori e piante in vaso, polli, conigli
e pesce fresco e i gamberetti e le cozze dal Mare del Nord.
Ad
est della Grand-Place, si sale verso la città alta, dove si
trovano il Palais Royal e il Palazzo del Parlamento.
Tra questi due si trova un parco molto curato con fontane in
stile francese e statue in battaglia a ricordo di quando i belgi
combatterono gli olandesi per la loro indipendenza. Davanti
al Palais Royal, al centro di Place Royal, si trova la
statua equestre di Godefroy
de Bouillon,
Goffredo di Buglione,
uno dei personaggi principali della
Prima Crociata, (vendette
il Ducato di Bouillon
al vescovo di Liegi per finanziare la crociata) eroe nazionale
belga e personaggio della "Gerusalemme Liberata" di
Torquato Tasso.
Un po' più a sud si trova la Place du Grand Sablon,
con le sue squisite gallerie d'antiquariato e i ristoranti sontuosi.
Appena
a nord di Place du Grand Sablon si trova il Museo Reale delle
Belle Arti che comprende i Musei di Arte Antica e d'Arte
Moderna. Entrambi possiedono enormi collezioni con molti
pezzi importanti. Tra le sale da non perdere vi è quella dove
sono raccolti i dipinti fiamminghi del XV e del XVI secolo.
Tutti gli artisti più importanti sono rappresentati, tra cui
Robert Campin, Rogier van der Weyden, Hugo
van der Goes, Dirk Bouts, Hans Memling,
Peter Bruegel il Vecchio, Jacques-Louis David.Di quest'ultimo è presente la celebre Morte di Marat (nella foto a sinistra). Piccola parentesi riguardo
a questo quadro. Mi vengono sempre in mente le parole di
Alberto Moravia al riguardo, che lessi un po' di tempo fa.
Diceva che ogni volta che si faceva il bagno in vasca ripensava
a Marat pugnalato a morte da Charlotte Corday D'Armont
(che poi fini sulla ghigliottina per questo pochi giorni dopo).
Tornando
al Museo Reale di Belle Arti, non mancate di visitre la sala
interamente dedicata esclusivamente al lavoro di Peter Bruegel
il Vecchio, tra cui il celebre paesaggio con la Caduta
di Icaro. I pittori nazionali per eccellenza, Peter Paul Rubens
e il suo discepolo, Anthony Van Dyck, hanno una presenza
imponente nel museo.Il Museo d'Arte Moderna, al cui
interno è possibile ammirare dipinti di alcuni degli artisti
maggiormente rappresentativi dell'Ottocento e del Novecento,
ospita opere di Van Gogh,
Monet, Renoir, Gauguin, De Chirico
ed ha una vasta sala dedicata esclusivamente a Renè Magritte,
il celebre surrealista belga.
Numerose
e varie le manifestazioni, i festival e gli eventi che si svolgono
a Bruxelles durante tutto l'anno, in linea con il carattere
cosmopolita della città. Si va dal Concours musical international
Reine-Élisabeth-de-Belgique, che attira aspiranti musicisti
di musica classica da tutto il mondo, all'annuale Jazz Festival,
che attira in città stelle del genere leggendarie. Il Theatre
Royal de la Monnaie offre un cartellone di opere e di balletti
di fama internazionale. Nel Palazzo delle Belle Arti si tengono
concerti di musica sinfonica e da camera in programma per tutto
l'anno. Molti cinema offrono film in lingua originale, sottotitolati,
titoli provenienti da tutto il mondo e non solo i soliti successi
americani.
Da non dimenticare il folklore, parte integrante della
cultura locale, e utile strumento per una migliore comprensione
della città e di tutto il Belgio in generale. Il Festival
Ommegang, il primo Giovedì nel mese di luglio o la Sfilata
dei Giganti maggio sono manifestazioni dove potrete godere
delle tradizioni e del folclore cittadino.
Il
festival di Ommegang (letteralmente Grande Parata) si
tiene nella Grand Place gremita di spettatori, vi assiste anche
la Famiglia Reale Belga e si tiene dal lontano 1549.
Anche se gli storici ritengono che la parata ebbe inizio in
realtà come rito religioso nel XIV secolo, la festa è ormai
priva di connotazioni religiose, e si concentra sul folklore
locale e valorizza il patrimonio culturale. L'Ommegang evoca
il corteo organizzato per commemorare Carlo V
durante la sua "gioiosa entrata" a Bruxelles il 2 giugno
1549 insieme al figlio Filippo, futuro re di Spagna e
duca di Brabante, e le sue sorelle, Eleonora d'Austria,
Regina di Francia, e di Maria d'Ungheria.
Questa
è anche una delle patrie mondiali dell'Art Nouveau e
sono molti gli edifici in questo stile disseminati per la città.
Tra tutti è d'obbligo una vista al Museo Horta, ospitato
in due case disegnate dal geniale architetto Victor Horta.
La maggior parte degli edifici Art Nouveau di Bruxelles
si trovano nei quartieri di Ixelles e
St Gilles. Qualsiasi guida turistica della città vi condurrà
alle case e agli edifici Art Noveau di Victor Horta in
rue Americaine,
al Museo St. Gilles,
al Pavillon des Passions
Humaines, al Palais
Stochet con affreschi di
Klimte all'Hotel Metropole,
dove Verlaine prese
a pistolettate Rimbaud,
finendo in galera.
Qui
visse Baudelaire
malato i suoi ultimi giorni. L'alta società, le teste coronate
d'Europa, le star del cinema e i personaggi famosi in genere
sono passati dal Metropole. In questo albergo si tenne
nel 1911 la famosa Conferenza Solvay. Per la prima, volta
famosi scienziati uscivano dalla teoria e dai laboratori e si
univano per applicare le ricerche scientifiche al miglioramento
concreto dell'Umanità.
Fu
la prima conferenza internazionale di chimica e fisica e vi
parteciparono scienziati del calibro di
Lorentz,
Marie Curie,
Max Planck, Henri Poincaré
e Albert
Einstein. Solvay, imprenditore
di successo bgrazie alla sua tecnica di produzione del bicarbonato,
che ancora oggi tutti acquistano con il suo nome nella confezione,
fu anche uomo di cultura, filantropo e mecenate. Organizzò il
meeting Solvay nella capitale belga nel primo '900 confidando
nella collaborazione dei più brillanti scienziati dell'epoca.
Merito di queste conferenze (ne seguirono molte altre) è stato
soprattutto quello di aver dato un'impronta moderna alla
fisica e alla chimica. Tra queste, la conferenza più importante
fu la quinta, tenutasi nel 1927, dove ci si riunì per discutere
della "Teoria dei Quanti" da poco divulgata. Celebre
il botta e risposta tra Einstein e Bohr.
Il primo, disilluso dalla teoria di Eisenberg del "principio
di indeterminazione", esclamò "Dio non gioca a dadi"
e Bohr replicò: "Einstein! Smetti di dire cosa deve fare
Dio". 17 dei 29 partecipanti a questa conferenza vinsero
in seguito un Premio Nobel.
Gli amanti della
musica non potranno che aprezzare il particolarissimo museo
degli strumenti musicali. Il Musèè des Instruments de Musique,
ospita una collezione di quasi 2000 diversi strumenti provenienti
da tutto il mondo. Il museo offre l'opportunità di una visita
interattiva attraverso dispositivi con cuffie a infrarossi,
grazie ai quali è possibile ascoltare i suoni registrati
dei vari pezzi esposti.
Gli appassionati
di storia potranno visitare il Campo di Battaglia di Waterloo
(vedere l'artico 200 anni fa la Battaglia
di Waterloo) , che
portò alla sconfitta definitiva di eone. Il campo dista
18 km da Bruxelles. Per visitare il posto, avrete bisogno di
immaginarvi com'era all'epoca questo territorio, magari muniti
di una cartina della battaglia o di una guida sul luogo. Pensate
alla pioggia su quella terra e alla difficoltà dei soldati di
avanzare.
Un'ultima
cosa, le cozze a Bruxelles, sono qualcosa di unico, sono
la specialità del luogo (insieme a cioccolato e birra).
Le porzioni sono molto generose, quindi cercate di risparmiare
spazio per il dolce. Cioccolatini, cialde e biscotti sono ovunque.
E dopo tutto, si può sempre andare a Parigi,
o a Porreta Terme
successivamente per una dieta.
Se questa pagina ti è piaciuta e
ti è stata utile a trovare qualche informazione interessante
e a farti risparmiare un po' di tempo, offrici un caffè (ma non ci offendiamo se ci offri una pizza :) ), così ci aiuterai ad andare avanti per quanto possiamo e a scrivere e offrire la prossima guida gratuitamente.:
Paypal☕