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VISITARE EDIMBURGO
- INFORMAZIONI E GUIDA.
Una delle città più belle d'Europa, è disegnata su una serie
di colline rocciose a picco sul mare. È una città
intimamente intrecciata con il suo paesaggio, con edifici e
monumenti arroccati in cima a falesie e oscurati da
scogliere. Dalla pittoresca case medievali ammucchiate lungo
il Royal Mile della Old Town, il suo skyline turrito che si
snoda tra il nero naso di toro della Castle Rock e la
palizzata rugginosa delle Salisbury Crags, alla griglia
ordinata di rispettabilità neoclassica della New Town, la
città offre una prospettiva in continuo cambiamento.
Per molti,
Edimburgo è la porta di accesso alla
Scozia, la città che viene
visitata prima di andare alle Highlands (le Terre
Alte), la regione montuosa della regione. La capitale
scozzese, la seconda destinazione turistica più popolare del
Regno Unito dopo
Londra,
può essere l'oggetto di una bella visita di po' di giorni o
una base perfetta per visitare tutta la zona. |
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Dichiarata
dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità
per i suoi quartieri medievali e georgiani, e ha alcuni
bellissimi musei da visitare prima di godersi la
convivialità scozzese in un pub,
Edimburgo è la capitale della Scozia dal XV secolo. È stato un importante
centro artistico e culturale del mondo anglofono tra il XVIII e XIX secolo, con
abitanti illustri che vi hanno vissuto. La presenza di questo ricco passato è
evidente tra le sue strade. Soprannominata l'"Atene del Nord", possiede
un eccezionale patrimonio architettonico che la rende una delle città più
attraenti d' Europa.
La
città gode di una buona reputazione, ma la realtà lascia
sempre piacevolmente sorpresi perché è ancora migliore di
quello che si legge in giro. Edimburgo
città è davvero speciale, con la parte vecchia tutta abbarbicata in alto da dove
ogni tanto, tra un palazzo e l'altro, si vede il
Mare del Nord,
grigio quando è nuvoloso, scintillante e blu con il sole.
Qui si passeggia per ore accompagnati dai gabbiani con i
venti feroci e le piogge continue che però colorano i suoi
giardini frondosi. Una città magica e razionale al tempo
stesso, terra di scrittori ed economisti.
Tra i primi ci sono
Walter Scott,
Robert Louis Stevenson, Arthur Conan Doyle, Dorothy Dunnett
(la saga di Niccolò), e il recente
Ian Rankin; tra gli economisti Adam Smith,
David Hume e John
Law. J.K Rowling, la creatrice della serie di Harry Potter
ha deciso da diversi anni di vivere qui. Anche James Matthew Barrie, il
creatore di Peter Pan, era di queste parti. Una città giovane e
universitaria, (celebre la sua
Università
) dove le manifestazioni culturali si susseguono tutto
l'anno: dallo storico Festival Internazionale di Edimburgo, che va avanti
da più di mezzo secolo, al Fringe, un evento tutto dedicato agli artisti di strada,
dal
Festival del jazz e del blues, al Military Tattoo, rassegna delle
parate militari, alla Fiera del Libro. Leggi il nostro articolo
Festival
ed eventi a Edimburgo.
Edimburgo
è una città benestante (il reddito pro capite è il più alto del Regno Unito),
mezzo milione di abitanti, quindi ben più piccola della vicina rivale, la
metropolitana
Glasgow. La
città è divisa in due: la parte medievale sulla collina che sovrasta la
parte "georgiana" (fu un periodo
della storia britannica, che
andò dal regno di Giorgio I a quello di Giorgio IV,
fra il 1714 e il 1830) e
la parte più
recente, in stile Regency,
molto elegante (stile architettonico dei primissimi anni del XIX secolo quando
il principe Giorgio del Galles venne nominato principe "reggente", da cui il
nome per conto del padre). La parte più antica è attraversata da una strada lunga un
miglio, che si chiama appunto
Royal Mile,
che unisce il
Castello di Edimburgo
al
Holyroodhouse Palace, entrambi
residenze reali. Il castello è aperto
al pubblico (a meno che la Regina non si trovi in città, il che non succede di
sovente) ed è molto interessante da visitare. Geograficamente la città è ubicata presso la
riva meridionale del Firth of Forth
(sembra un gioco di parole, ma si tratta in realtà di un estuario lungo circa
90km del fiume Forth, sul quale sorge il porto, i Genesis, la storica
band inglese, vi hanno tratto
una celeberrima canzone Firth of Fifth ) e si affaccia sulla costa est
della Scozia.
Edimburgo
è stata una roccaforte dei
Britanni prima e dei Romani poi e si sviluppò come
città a partire dal VII secolo. Divenne poi la capitale della Scozia nel 1437 e
da allora è rimasta il centro culturale della nazione scozzese. Dalla fine del
XVIII secolo lo sviluppo industriale apportò un notevole cambiamento all'aspetto
della città, senza tuttavia deturparla in alcun modo, ed anzi dandogli
quell'aspetto affascinante che ancora adesso è possibile ammirare. Leggi per
approfondire
Storia di
Edimburgo.
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Il Castello
Principale
monumento di Edimburgo, legato alle vicende storiche della Scozia è, come
detto, il
castello. Le sue parti più antiche risalgono al XI secolo. Via via che le
corti reali si succedettero, furono apportate frequenti modifiche e oggi si
presenta in forme cinquecentesche. Oltre a quadri e mobili il visitatore
noterà quanto fosse povera la monarchia scozzese prima di Giacomo VI di Scozia
(e primo del Regno Unito). Le stanzette dove la regina Maria Stuarda si
muoveva sono esigue, ben diverse da quelle di Fontainebleau dove era stata
educata e dove aveva regnato, regina di pochi mesi. Non c'è da meravigliarsi se
la povera Maria volesse abbandonare la Scozia finendo per cadere nelle mani di
Elisabetta I che, come tutti sanno, la fece la giustiziare. Visibile
quasi ovunque dalla città, il castello, ha avuto un ruolo decisivo nella sua
storia secolare.
Fu spesso teatro di storie tragiche. Nel 1440 nel corso
di quella che passò alla storia come Black
Dinner, vennero
giustiziati in presenza del sovrano, che allora aveva solo dieci anni, i giovani
fratelli Douglas, per reprimere il potere del loro casato e scongiurare
ogni possibile rivendicazione futura alla corona. Nel 1650, le truppe di
Oliver Cromwell si impadronirono del castello e lo usarono come
guarnigione. Nel XVIII secolo subì due attacchi giacobiti (cioè quelli
che volevano rimettere sul trono gli Stuart), di cui uno condotto da
Bonnie Prince Charlie (il giovane pretendente al trono). Nei secoli
successivi, il castello servì da guarnigione. Ancora oggi è il quartiere
generale della Divisione Scozzese in seno all'esercito britannico. Nella
Piazza d'Armi
del Castello, del XVIII secolo, si svolge la manifestazione più popolare del
Festival di Edimburgo, il Military Tattoo, con
il castello sullo sfondo che viene illuminato a giorno. Oltre il fossato, creato
da Cromwell nel 1650, sorge l'edificio del corpo di guardia: da una parte e
dall'altra ci sono le statue di due eroi nazionali scozzesi, Robert the
Bruce
e William Wallace. Nel castello sono conservati i gioielli
della corona scozzese (Honours of Scotland). La corona
tempestata di perle e pietre preziose, di età incerta, è la sola anteriore alla
Restaurazione sfuggita alla fusione di gioielli reali
inglesi
e scozzesi voluta da Cromwell. Lo scettro e la spada furono donati a
Giacomo IV, dal Papa Alessandro VI Borgia e
Giulio II. Nel 1996, l'Inghilterra ha restituito la Pietra del
Destino (Stone of Scone) alla Scozia, portata a Londra nel 1296 come
bottino di guerra da Edoardo I, che la sistemò sotto il trono delle
incoronazioni della
Abbazia di Westminster. Dopo 700 anni è stata posta accanto ai
gioielli della corona. Questo piccolo blocco di arenaria di 152 kg secondo la
leggenda proveniva dalla Terra Santa ed è servito da poggiapiedi ai
monarchi scozzesi durante la cerimonia d'incoronazione da Kenneth I a
Carlo II di Scozia. Il castello è visitabile ed è aperto tutti i giorni
dalle 9.30. Per maggiori informazioni sul castello visitate questo link:
Castello di Edimburgo.
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Palazzo di Holyrood
Un
luogo da visitare a Edimburgo per il suo significato storico è il
Palazzo di Holyrood,
dove si svolse il dramma di Maria Stuarda,
Mary Stuart, regina di Scozia, di Inghilterra e di Francia,
finita decapitata
nella contesa tra Cattolici e protestanti britannici. Qui si trova la più brutta
collezione di ritratti mai vista (eh eh), quindi vale la pena visitarla. Carlo
II, dopo la restaurazione nel 1689 commissionò i 110 ritratti a
James De Witt,
capitato a Edimburgo quasi per caso, che prima di allora dipingeva
principalmente caminetti. De Witt doveva da contratto "...dipingere tutti i
monarchi che avevano regnato sulla Scozia, in grande formato e atteggiamenti
regali". Il lavoro doveva essere svolto entro due anni. Il compenso
prevedeva 240 sterline, meno di 44 scellini per ritratto, poco anche per quei
tempi. Alle stanze di Maria Stuarda si sale dalla camera da pranzo degli attuali
appartamenti reali, su per una scala di pietra. Si giunge in quattro stanze
rivestite di quercia, con mobili e broccati italiani. In fondo all'appartamento
si trova il camerino dove Maria di solito cenava, in compagnia della fedele
Contessa di Argyll
e del suo segretario torinese Davide
Rizzio, che era venuto in Scozia al
seguito dell'ambasciata piemontese. Quest'ultimo, straniero e cattolico,
accusato di essere una spia del Papa e di avere una relazione con la monarca,
venne ucciso alla presenza di quest'ultima, proprio a Holyrood.
I nobili
ribelli, di fede protestante, pensarono che la morte di Rizzio avrebbe portato
alla morte della regina e del figlio che aveva in grembo (il futuro
Giacomo I),
facilitando così agli anti papisti il controllo della Scozia. Ma Maria Stuarda,
che doveva essere molto atletica, sorprese
i
suoi nemici ed evase in modo cinematografico, calandosi da una finestra con dei
lenzuoli arrotolati e riuscendo a fuggire a cavallo. Radunato un esercito
fedele, ritornò una settimana dopo, alla testa di ottomila uomini, ricacciando i
ribelli oltre il confine, e organizzando poi un grandioso funerale al suo amico
assassinato. Rizzio è sepolto nella Chiesa
di Canongate Kirkyard, a poche
centinaia di metri dal palazzo di Holyrood.
Immancabili da allora le leggende
del suo fantasma che vaga per il palazzo (quello della regina vagherebbe a
Londra). Leggi anche il nostro articolo sul
Tour
dei fantasmi di Edimburgo. Nel1650, l'edificio prese fuoco durante la visita di
Oliver Cromwell
e delle sue truppe. Non si chiarì mai se fosse stato un incendio doloso o un
incidente. Cromwell fece ricostruire Holyrood che venne nuovamente abbattuto da
Carlo II, quindi ricostruito,
nell'attuale struttura, fra il 1671 e il 1679 da
William Bruce.
Giorgio III,
fratello del re di Francia Luigi XVI
ghigliottinato durante la
Rivoluzione Francese, riparò qui per un
periodo. Oggi il palazzo è una delle residenze reali della regina
Elisabetta II,
che ci passa ogni anno una settimana a inizio estate. Vicino a Holyrood c'è la
Arthur's seat,
quest'ultima la punta massima del gruppo di colline che fanno parte del
Holyrood Park da cui si gode un panorama eccezionale fino
al mare.
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National Gallery of
Scotland e altri itinerari
Le
case sulla Royal Mile del XVI secolo, sono alte sei o sette piani e danno su
piccole corti eleganti, piene di bar, ristoranti, teatrini, negozi attraenti. A
ovest del castello, si trovano il
Grassmarket e il
Lawnmarket,
con vecchie case, ristorantini e negozi di antiquariato. Scendendo verso la
città georgiana, trovate subito la
National Gallery of Scotland, uno dei
musei più belli d'Europa, con dipinti di
El Greco,
Raffaello,
Van Gogh,
Tiziano,
Monet, Poussin,
Goya,
Velazquez,
Gauguin, Tiepolo,
Vermeer,
solo per citarne alcuni. Gran parte dei quadri rinascimentali non sono di
proprietà pubblica, ma appartengono al
Duca di Sutherland, proprietario di una
delle più grandi regioni della Scozia. Nella parte bassa della città si trovano
le zone dello shopping Prince's Street
e soprattutto George Street,
(l'equivalente di Via Montenapoleone a
Milano)
a Edimburgo. Le vie secondarie sono altrettante interessanti e quasi tutte
chiuse al traffico. Al Giardino Botanico
c'è un piccolo museo molto interessante e un bellissimo giardino. Leggi
tutte le attrazioni da visitare nell'articolo
Cosa vedere
Edimburgo.
Sgombriamo il campo da qualche luogo comune, come
quello dei "rudi" scozzesi. In realtà, appena si accorgono che ti guardi intorno
con aria smarrita, si avvicinano premurosi e si fanno in quattro per aiutarti.
Poi c'è il mito della Scozia romantica e un po' arcaica, alimentato soprattutto
dai dépliant delle agenzie di viaggio:
kilt, cornamuse, distillerie di whisky, castelli abitati
da fantasmi. Immagini folcloristiche per turisti di bocca buona.
La
vera Scozia è un Paese moderno in cui i maggiori introiti, più che
dall'agricoltura, dalla pesca e dalla produzione di whisky, derivano dal
turismo, dal petrolio, dal metano del Mare del Nord e dalla cosiddetta
Silicon Glen (cioè la regione di Fife, che si sviluppa a nord-est
di Edimburgo), che è una specie di
Silicon Valley locale, con un'alta concentrazione di aziende
specializzate in elettronica e tecnologia. Un dato aiuta a capire: ci sono più
di 160 call center che complessivamente danno lavoro a oltre 21
mila persone.
Chi ha un conto inglese corrente bancaria britannico sa bene che se chiamerà il
numero verde della sua banca a rispondere sarà quasi certamente una persona
dall'accento scozzese. I castelli non appartengono più ai loro antichi e nobili
proprietari, che non sono più in grado di sostenere i proibitivi costi di
manutenzione: sono stati ceduti in gestione al
National Trust for Scotland o a società private che li hanno trasformati
in hotel esclusivi o attrazioni turistiche.
La vera perla della Scozia, l'aristocratica Edimburgo,
è secondo molti una delle 5 città più belle del mondo. Il suo retaggio storico è
testimoniato dagli antichi edifici che occupano tutta l'area centrale, stupende
case del '500 e monumentali capolavori georgiani e vittoriani.
Sono
almeno 16 mila gli edifici considerati importanti sotto l'aspetto storico o
architettonico, tanto che l'intera città è stata dichiarata
Patrimonio mondiale dell'Umanità dall'Unesco. Poco tempo fa, un pauroso
incendio partito da
La Belle Angele, una delle discoteche più "in" dell'animata zona tra
Cowgate e Lawnmarket, ha danneggiato molti edifici storici,
compresa la prestigiosa Adam House, causando danni per milioni di
sterline. Ma il disastro non ha messo in ginocchio la città: gli abitanti si
sono rimboccati le maniche e hanno fatto rinascere quel quartiere a tempo di
record: ora è ridiventato uno dei punti focali della vita notturna cittadina.
Insomma, Edimburgo non ci pensa proprio a deporre il suo scettro e continua ad
attirare frotte di giovani da tutto il mondo, specie in agosto, quando diventa
la città dei festival.
Naturalmente
Edimburgo o anche altre città come
Glasgow sono solo un aspetto
della Scozia. Poi ci sono gli enormi spazi verdi, i laghi, le montagne, le isole
e...i miti. Come quello del timido
Nessie, un mostro acquatico che vivrebbe nelle acque profonde e scure del
lago di
Loch Ness. Ormai è stato dimostrato che Nessie non esiste, né è mai
esistito. Persino il fotografo che nel 1934 realizzò la celebre immagine che ha
alimentato la leggenda per quasi 70 anni ha ammesso che si trattava di un
fotomontaggio. Eppure c'è chi non vuole arrendersi davanti alla realtà. Pazienza
per chi abita attorno a Loch Ness, che su questa storia ha costruito un grande
business. Ma gli altri preferiscono continuare a crederci perché, in fondo, le
favole aiutano a vivere meglio. Non a caso
J.K Rowling, l'ultramiliardaria autrice della saga di Harry Potter,
ha scelto di vivere e lavorare a Edimburgo. Magari potreste incontrarla da
qualche parte durante una vostra visita!
A
proposito di Harry, lo sapevate che qualsiasi "babbano" può salire sul treno che
porta i giovani maghi a Hogwarts? Si chiama
The Jacobite e parte tutti i giorni alle 10,20 da Fort William.
Dopo aver superato lo storico viadotto di
Glenfinnan (proprio quello che si vede nel film), con una vista
mozzafiato su
Loch Shiel, raggiunge Mallaig. Poi torna a Fort William. Il
viaggio di andata e ritorno in seconda classe costa 24 sterline. Se avete tempo
affittate una macchina e visitate i dintorni, o prendeteun treno i un pullman
per visitare la meravigliosa campagna, i castelli, i laghi (sulla strada verso
Inverness c'è il carissimo ma stupendo e ottimo albergo-ristorante Inverlochy
Castle).
Edimburgo è gemellata in Italia con
Firenze, nel resto del mondo con
città quali
Monaco di Baviera,
Cracovia,
Nizza,
Segovia in Spagna e
Aalborg in Danimarca.
Insomma, Edimburgo, è una delle grandi città del mondo
che vale veramente la pena vedere. Lo straordinario patrimonio architettonico,
storico e culturale, ci metterà poco ad affascinarvi. Non avrete difficoltà a
raggiungerla tramite treno ed aereo, mentre si trova a circa sette otto ore di
macchina da
Londra.
Il Festival di Edimburgo
La
musica, la prosa, le mostre d'arte, il balletto possono diventare una buona
scusa per visitare una delle città più belle d'Europa durante in Festival di
Edimburgo che si svolge da metà agosto a inizio settembre. Si tratta di un
appuntamento unico, la più grande manifestazione teatrale al mondo che si svolge
dal 1947 richiamando visitatori e spettatori da tutto il mondo. Durante la
manifestazione si svolgono numerosi altri festival, tra cui quello delle bande
militari, il Military Tatoo, organizzato per la prima volta nel 1949.
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Mangiare qualcosa
La
cucina scozzese ha ottimi piatti frutto della generosità del mare e dei fiumi
scozzesi (ostriche, salmoni, aragoste, trote salmonate a profusione): i
ristoranti locali hanno la tendenza a bollire tutto per ore. Un ristorante-pub
molto piacevole è il Café Royal (19 W Register St), aperto da decenni,
con vetrate e maioliche ottocentesche di gentiluomini che giocano al golf,
bandiera nazionale scozzese (ma rimanete nel pub, non andate di sopra dove il
menù è diverso). Vi mangerete ottime ostriche se
arrivate qui nella giusta stagione e l'haggis, piatto
nazionale scozzese fatto di interiora di agnello, avena e
whisky. Con l'haggis si dovrebbe sorseggiare un po' di
whisky. Quando siete in Scozia, non chiedete un «blend», ma
un malto puro. Troverete etichette mai viste e assaggiate,
malti dal sapore di torba marina dall'Isola di Islay,
dall'Orkney, più soffici dallo Speyside e
dalle Highlands. Leggi anche
mangiare a Edimburgo.
Speriamo di avervi dato qualche spunto per un vostro possibile viaggio in questa
splendida città scozzese. Fateci sapere com'è andata così potrete aiutare altri
"giovani dentro" per i prossimi viaggi. Scrivete a
info@informagiovani-italia.com
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