GIRONA

VISITARE GIRONA - INFORMAZIONI E GUIDA. La "Ciudad de los Cuatro Ríos", come viene chiamata, è un città antica e piacevole. Nel cuore della Catalogna, a un passo dalla Francia, dai monti e dal mare. È un riconosciuto centro gastronomico internazionale, vagare tra le strette vie del suo centro, ricco di atmosfera medievale e di influenze romane, arabe ed ebraiche, riporta indietro nel tempo è piacevole e ispirante.  

 

La città di Girona, e soprattutto la sua provincia, non possono certo lamentare una scarsa frequentazione da parte dei turisti essendo la capitale sia dei Pirenei Catalani sia della Costa Brava (capitale mare e monti). Anzi la città è nota per la peculiarità dei suoi monumenti ed è un luogo delizioso, con la sua versione locale di Gaudì, l'architetto Rafael Maso altro maestro catalano di architettura modernista.

 

Città antichissima, abitata da iberi, romani, arabi e ebrei, che hanno tutti lasciato le loro tracce. Assediata più volte, anche da Carlo Magno, anche qui c'è una Rambla abbastanza famosa. Peccato che alcuni pensino che sia soltanto un "aeroporto", il primo contatto con la Spagna, prima di raggiungere Barcellona. Ma non è così.

 

Nonostante quello che si potrebbe pensare, il successo turistico è incontestabile, anzi se Girona non fosse così vicina all'ingresso in Spagna dalla Francia, se fosse soltanto qualche chilometro più a sud di Barcellona (rispetto alla quale, invece si trova un centinaio di chilometri a nord), potrebbe certamente vantare moltissimo visitatori in più tra i turisti che entrano in auto nella penisola iberica attraverso il mini passo della Jonquera.

 

Le strade di GironaChi entra in Spagna dopo un lungo viaggio, si sente pervaso da una certa euforia e spinge sull'acceleratore fino a destinazione finale, quasi sempre Barcellona. Parimenti, chi ha terminato la vacanza e guida sulla strada del ritorno, con la testa già a casa, per soste non logistiche. Ne consegue che qualche viaggiatore frettoloso non visita Girona solo per colpa della sua posizione geografica. Ed è un vero peccato. La brezza del mare della Costa Brava, che dista da qui 36 km, sospira tra queste stradine vissute dal tempo insieme alla brezza dei Pirenei a Nord, che la rinfrescano e la proteggono.

 

Case pendenti a GironaAlla città sono attribuite origini greche (si vedano i reperti del Museo di Sant Pere de Galligants) e fu senza dubbio fiorente città romana (Gerunda). Dopo gli anni bui segnati dalla discesa dei barbari (visigoti vandali e alani), dal XII secolo la città godette di un progressivo e notevole sviluppo economico favorito dalla presenza di una importante colonia ebraica, la seconda della catalogna. Nel ghetto (in catalano Call ) sorto ai lati di una strada sotto la cattedrale la ForÇa Vella, non si produsse solo ricchezza, ma anche tanta cultura, non destinata all'oblio.

 

Memorie ebraiche


Plaça del Vi - GironaIl centro storico è racchiuso su una collina lungo il fiume Onyar, che è attraversato da una serie di ponti pedonali che conducono alla zona commerciale. Questa è la cartolina tipica di Girona che vi capiterà di vedere in giro. Da qui probabilmente inizierete la vostra visita, cominciando per  la stretta e acciottolato Carrer de la Força che un tempo era parte della Via Augusta, la strada da Roma alla Spagna, e che dal X alla fine del XV secolo fu la strada principale di uno dei quartieri ebraici più importanti d'Europa. La comunità ebraica venne scacciata dalla Spagna con l'editto di espulsione da parte dei re cattolici, Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, nel 1492.  In questa via si trovano il Museu de la Ciutat che racconta la storia della città e il Museo Ebraico, forse uno dei più belli nel suo genere. Girona è stata il centro europeo teologia cabalistica nel Medioevo e rimane il quartiere ebraico (il Call) più suggestivo della Spagna nel suo groviglio incredibile di stradine nel centro storico. Si pensa che esistessero in questa zona ben tre sinagoghe. La prima  di queste, doveva trovarsi tra la la cattedrale e il Palazzo Episcopale. La seconda, del XIII secolo, più grande e ricca, occupava l'attuale numero 23 del Carrer de la Força. Il carrer Sant Llorenç era il centro del quartiere ebraico nel XV secolo, qui sorgeva la terza sinagoga del quartiere e ora sorge il Centro Bonastruc Ça Porta, centro di studi ebraici dal nome di un famoso rabbino del XIII secolo, uno dei maestri dell'ebraismo mistico della scuola della Kabbalah. Da carrer Sant Llorenç si accede al Museo Ebraico. Con la recente apertura centro di studi ebraici, Girona è diventata uno dei più importanti centri di riferimento al mondo per la storia sefardita.

 

Il cuore di Girona

 

Plaça de la Independencia - GironaIl cuore della città, Plaça de la Independencia, che si riferisce alla guerra d'indipendenza spagnola contro la Francia Napoleonica, è uno dei luoghi più conosciuti e frequentati di Girona. È un luogo dallo stile particolare, ottocentesco, in qualche modo simile alla Plaça Real a Barcellona. Situata nel quartiere di Mercadal, è anche conosciuta come Plaça de San Agustin, perché qui si trovava l'ex Convento di San Agustin. Al centro della piazza si trovano le statue dei difensori della città di Girona durante gli assedi francesi del 1808 e 1809. Le belle proporzioni simmetriche della piazza corrispondono più agli interventi più recenti effettuati nella metà dell'800 dell'architetto comunale Marí Sureda che fu il primo che pensò a una piazza porticata con anelli chiusi e neoclassici, con alcuni edifici che hanno le stesse proporzioni estetiche. È uno dei luoghi dove sicuramente passerete un po' di tempo a contemplare la vita della città, in uno dei suoi numerosi caffè o ristoranti, baretti e pub, sempre molto frequentati.

 

Plaça del Vi - GironaUno dei posti più caratteristici che vi capiterà di vedere nel centro di Girona è Plaça del Vi, la piazza prende il nome dal vignaioli che si scambiavano il vino qui per secoli sotto i portici. Tutto il centro è pieno di piazzette che un tempo erano gremite di argentieri, commercianti d'orlio, i venditori di castagno e ferramenta. Ora, è tutto un concentrato raffinato di gallerie, boutique, e gastrobars alcuni un austeri palazzi medievali, altri che occupano eleganti edifici in stile Art Nouveau.

 

Il fiume Oynar divide in due la città, da una parte la città medievale, dall'altra la città crescita nel XIX e XX secolo, con le case colorate, icona cittadina, le cosidette Cases Penjades, cioè che "pendono" sulla riva del fiume. Per questo il panorama e caratterizzato dai numerosi ponti pedonali, tra cui uno, il Pont de Peixateries Velles, (Il Ponte dei Vecchi Pescivendoli) costruito nel 1877 dalla società di Gustave Eiffel da cui si gode uno dei panorami migliori sul fiume. Il ponte più noto della città è però il suggestivo Pont de Pedra, il ponte di pietra costuito nel 1856, in sostituzione del ponte medievale di San Francisco (accanto al convento dei frati francescani scomparso). Il ponte di pietra è molto rappresentativo della città, ed è stato costruito con blocchi di pietra tipiche di Girona, che hanno la caratterisca di avere tanti fossili visibili esternamente. Dal ponte si può salire alla Plaça dels Apostlols dove si trova il Palau Episcopal, sede del Museu d'Art.

 

Torre GironellaTornando nella parte vecchia, troviamo altri portici, quelli della Rambla de la Llibertat, altra metà di ritrovi cittadini, per i suoi bar e i suoi negozi raffinati, dove si tiene anche il settimanale e caratteristico mercato dei fiori. Da qui si può procedere nuovamente verso la collina, il cuore medievale di Girona, con le mura romane (Mura di Girona) e il loro punto più alto, la Torre Girondella, da dove si gode di una bella vista della città sottostante e si può fare una passeggiata romantica sui bastioni (nella foto). Girando attorno alle mura si arriva alla bellissima Porta nord romana che si apre su un'ampia scalinata di 90 gradini che porta alla Cattedrale e alla piazza antistante, la Plaça del la Catedral.

 

Cattedrale di GironaLa Cattedrale di Girona ha una facciata barocca che nasconde l'interno gotico con una navata del XV secolo immensa di 23 metri, la più grande al mondo nel suo genere, con spessi muri di pietra e pesanti contrafforti. Appena entrati nel chiostro, noterete la parte romanica originale della chiesa con i suoi eleganti capitelli scolpiti e la torre campanaria dell'XI secolo. Da qui si arriva al Museo Capitolare, che nella sua collezione contiene l'Arazzo della Creazione un capolavoro romanico, e altri preziosi oggetti sacri in argento, manoscritti sacri e sculture. Plaça del la Catedral oltre all'edificio religioso è circondata da antichi, eleganti palazzi di varie epoche.

 

Nel centro, sempre vicino alla porta nord della città, non mancate una visita ai cosiddetti Bagni Arabi di Girona, i Banys Arab, costruiti in stile moresco, ma la cui struttura richiama quella dei bagni romani. Il frigidarium (la parte delle terme dove le vasche erano ad acqua fredda) è costituito da una vasca ottagonale sormontata da un lucernaio. Nelle vicinanze si trova la bella Chiesa di Sant Feliu, con la sua torre campanaria gotica incompleta, sarcofagi romani e statue in stile gotico catalano.

 

Un idioma nazionale

Quanto alle strade e alla segnaletica è utile avvisare che in Catalogna (una delle 17 comunidades della Spagna, province di Girona, Barcellona, LLeida e Tarragona), il catalano, una vera e propria lingua, non un dialetto, fa ormai aggio sullo spagnolo. A parte alcuni esempi di omonimia, sovente le differenze fra il catalano e il castigliano non sono sensibili, mentre in altri casi sono marcate. Dal punto di vista politico la vicenda linguistica si complica un po'. La Catalogna si considera nazione e ha sempre difeso il suo idioma (proibito negli anni della dittatura franchista) fino ad adottarlo con ammirevole fermezza.

Fusione sapiente di aromi e sapori

Una visita a Girona è incompleta senza provare la cucina del Girones, territorio dalle grandi tradizioni gastronomiche. Già nel XIV secolo si pubblica un Llibre de Sent Sovi; nel XV secolo il maestro Robert De Nola, cuoco di Fernando di Napoli, scrive il Llibre de Coch, esempio di cucina raffinata, speziata e saporita. I motivi di tanta importanza vanno ricercati nella capacità della cucina catalana di assimilare e di fondere il meglio della cucina locale con quella delle cucine confinanti, sud della Francia in primis: la grazia delle erbe aromatiche della cucina provenzale, i succulenti piatti di quella pirenaica, gli eccessi barocchi e policromi dei piatti valencianos. Ottimi gli insaccati, botifarra (salsiccia), llonganissa (salame), fuet (simile al cacciatorino); tipici piatti catalani sono la sanfaina (peperonata) e la escudella (minestra a base di cavolo) anche nella versione escudella i carn d'olla (minestrone con il lesso); gustosa la esqueixada (baccalà con peperoni e olive, melanzane, cipolle e pomodori cotti sul fuoco a legna) e il suquet (pesce cotto in tegame di terracotta).

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