|
sei qui:
Articoli informagiovani > Il
mestiere dello scrittore
Il Mestiere
dello Scrittore - Fabbricanti di Parole. Segreti,
tecniche, remunerazioni e scenari occupazionali di chi ha fatto della produzione
letteraria la propria professione creativa.
di Maria Abbrescia
A scrivere, scriviamo praticamente tutti. Ma quanti di noi fanno della scrittura il proprio mestiere? Quanti vengono pagati per farlo? Sono molte le professioni legate alla scrittura, ognuna molto diversa dall'altra, ognuna in sé particolare. Perché, nonostante il giudizio comune ("se sai scrivere, scrivi qualsiasi
cosa") queste professioni implicano ciascuna un diverso modo di lavorare: un diverso modo di porsi davanti alle cose.
Il romanziere non sarà un poeta, ad esempio (a parte le felici eccezioni, naturalmente!) né uno sceneggiatore sarà allo stesso modo in grado di fare il giornalista. Sono professioni che si declinano, ognuna, in maniera diversa, e che lo scrittore svolge e indaga, giorno per giorno, con un approccio specifico. Certo, non sempre è facile diventare un "professionista" della scrittura, in qualunque campo la si voglia esercitare. Questo succede, soprattutto, perché si tratta di mondi (le redazioni giornalistiche, le case editrici, ecc) poco regolati: privi, cioè, di specifiche norme di accesso. Si tratta spesso di mestieri che si esercitano, magari per anni, senza che tale pratica venga in
qualche modo riconosciuta o senza ottenere la giusta ricompensa in termini di guadagno. Ma la "gavetta", l'apprendistato, servono. Quindi, perché mai scoraggiarsi? Se la passione c'è, non sciupiamola in sterili pessimismi. Cominciamo allora a conoscere meglio alcune di queste professioni. Guardandole più da vicino, dallo scrittore alle new entry, ci chiariremo almeno un poco le idee.
Lo scrittore
È risaputo, il talento non si insegna. Gli Stati Uniti sono la patria dei corsi di scrittura creativa. Ma bisognerebbe dire, che si tratta, più che di corsi di scrittura, di corsi di lettura. Si leggono infatti i testi degli scrittori "riusciti", e se ne indagano le tecniche, i linguaggi. Da lì, ci si esercita a
scrivere: e spesso la lettura dei testi prodotti dagli aspiranti scrittori è svolta collettivamente. In genere nei curricula degli scrittori americani compare sempre la frequenza ad una di queste scuole, spesso di livello universitario. Noi a Torino abbiamo la Scuola Holden, in cui si insegnano le diverse tecniche della narrazione, ed è fucina di autori e professionisti. Ma esiste anche una fornita e copiosa bibliografia che tratta del mestiere di scrivere: bussole utili per chi comincia, a volte veri e propri corsi con esercitazioni comprese, altre volte testimonianze di scrittori.
Se il vostro sogno è di vedere un giorno pubblicato il vostro lavoro, è bene che osserviate qualche precauzione. È meglio diffidare, in
genere, di chi chiede contributi sulla pubblicazione e di inserzioni tipo "giovani autori cercansi"; né conviene partecipare a concorsi fantasma che promettono mari e monti. Insomma, resistete alla tentazione di pubblicare a qualsiasi costo! Molti scrittori affermati pensano che per essere pubblicati come esordienti sia meglio affidare la propria opera ad agenti letterari, che propongono l'autore alle varie case editrici, dietro una percentuale sul contratto firmato.
Un buon sistema per assicurarsi visibilità è partecipare ai concorsi, e possibilmente vincerli. Ma il metodo classico è sempre valido: spedire manoscritto con lettera di accompagnamento ai vari editori, perché nessuno di loro ha interesse a scartare un
buon libro. E infine la nuova opportunità del Cyberspazio con la sua facilità di accesso: chiunque può pubblicare qualsiasi cosa, senza sbarramenti.
L'editor
Quella di editor è una professione altamente specializzata, il cui unico obiettivo è il miglioramento della comunicazione. Gli editor non lavorano soltanto per editori di libri e riviste, ma per aziende, associazioni, radio, televisione, internet, ecc.
I compiti dell'editor vanno dalla correzione grammaticale e ortografica alla riorganizzazione dei contenuti e della struttura di un manoscritto, dalla revisione stilistica alla verifica dell'esattezza dei dati, dalla redazione di un nuovo testo all'elaborazione di un progetto.
Il
giornalista
Il giornalismo è l'insieme di quelle attività che si riferiscono alla raccolta, al commento, alle diffusione delle notizie: per un quotidiano o per un periodico, per la radio o per la televisione. È quindi giornalista chi è alle dipendenze di una di queste agenzie dell'informazione e vi svolge attività professionale fissa (redattore, inviato speciale, ecc; ma è giornalista anche il direttore) ma anche chi vi svolge attività di collaboratore, scrivendo articoli secondo contratti particolari. L'albo dei giornalisti si compone infatti di due elenchi: quello dei professionisti e quello dei pubblicisti. È professionista chi esercita in modo esclusivo e continuativo la professione di giornalista. Pubblicista,
chi svolge attività giornalistica non occasionale, retribuita, anche se esercita parallelamente altre professioni o impieghi. C'è poi il registro dei praticanti, per chi si avvia a diventare, dopo 18 mesi di tirocinio, giornalista professionista.
In Italia esistono scuole di giornalismo riconosciute dall'Ordine dei Giornalisti, sostitutive del praticantato, cioè il periodo di 18 mesi trascorsi in redazione, con regolare contratto di assunzione (ma adesso c'è la possibilità di riconoscere il praticantato ai giornalisti free-lance), che dà accesso all'esame di Stato per Giornalista Professionista.
|

•
Fare
un giornale online
Cominciare a informare il mondo, come si fa?
•
Fare il giornalista |
Per tutte,
l'accesso è subordinato a una prova di selezione. Per
sostenere l'esame di ammissione, inoltre, è necessaria
la laurea. La durata dei corsi è biennale e la frequenza
è obbligatoria e a tempo pieno. Per essere iscritti all'Albo dei Giornalisti nell'elenco dei pubblicisti, invece, è necessario aver prestato la propria collaborazione retribuita, presso testate giornalistiche, e aver quindi prodotto un certo numero di articoli, firmati.
Potete trovare informazioni interessanti ai siti www.stampasubalpina.it e www.odg.it.
Il ghost writer
Lo "scrittore fantasma" è colui che presta la sua penna a qualcun altro, a qualcuno che ha bisogno di comunicare a proprio nome attraverso la scrittura, ma non ne ha la competenza o il talento, a secondo
dei casi. Dal politico al manager, dall'attrice che vuole pubblicare la propria autobiografia allo studente che non ha mai scritto un rigo prima della tesi, le occasioni di impiego possono essere svariate per questo scrittore così speciale.
Il business writer
Letteralmente si potrebbe tradurre con "scrittore professionale", ma non sarebbe esatto, o con "scrittore aziendale", ma neppure questa definizione calzerebbe. Infatti non si tratta di qualcuno che scrive semplicemente per professione, ma di una figura in grado di utilizzare la scrittura professionale, quella che serve per comunicare, informare, convincere, vendere e comprende tutti quei testi che servono per lavorare: brochure, dépliant, leggi,
libretti di istruzioni, curricula, pagine web, articoli, discorsi, definizioni, relazioni, documenti, slogan, brevetti, ricette, verbali. In Italia, la scrittura professionale la si impara solo sul campo, lavorando nelle agenzie pubblicitarie o nelle strutture di comunicazione delle aziende e delle amministrazioni. Solo le università di Pisa, Venezia e Torino hanno avviato servizi e laboratori di scrittura di qualità.
Se volete entrare in questo mondo, Internet può darvi una mano: consultate le offerte di collaborazione da parte di giornali, portali e case editrici sui siti specializzati; collaborate con siti e webzine, che non pagano, ma sono affamati di buoni contenuti e permettono di farsi conoscere e di costruirsi un
po' di esperienza; non mandate generici curricula, ma scrivete un articolo che può essere di interesse di quella testata e mandatelo senza tanti timori (accompagnato dal curriculum); se vale, lo pubblicheranno senz'altro.
Il web writer
È il professionista della scrittura del Web, lo scrittore on line. Possiamo collocare nella stessa famiglia altre figure, come il redattore web, il web copywriter, il content specialist, il web editor, ciascuno con sfumature diverse.
Il web writer emerge non appena si passa dalla fase artigianale a quella professionale del Web, che si organizza con più figure specializzate. Le competenze di base richieste sono: una formazione umanistica, la conoscenza della
lingua inglese, la conoscenza approfondita dei linguaggi della Rete e dei motori di ricerca e la capacità di sintesi. A partire da queste competenze di base, il web writer sa integrare la capacità di scrivere con diversi linguaggi espressivi: la grafica, le immagini, il sonoro. Gli attuali web writer si sono formati soprattutto sul campo.
Il weblog
È un genere editoriale nato con Internet. Praticamente si tratta di un diario, di una sorta di taccuino quotidiano in cui l'autore comunica le sue idee e le sue scoperte sui siti che giorno per giorno scopre intorno all'argomento di suo interesse, in genere fortemente specialistico. Il weblog è considerato da molti il futuro dell'attuale articolo di commento o di
opinione. Gli autori di weblog sono chiamati bloggers.
Il copywriter
In genere pensiamo al copy come al creativo che sforna slogan pubblicitari indimenticabili come fossero noccioline. In realtà è lo scrittore che sta dietro a ogni testo promozionale e fatica per produrre testi che devono informare, convincere o vendere. Il copywriter non scrive soltanto annunci pubblicitari, spot e slogan, ma anche brochure aziendali, bilanci, cataloghi, articoli, discorsi, newsletter, testi per le intranet e i siti internet.
Fonte Rivista Informagiovani di Torino
|