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LUGANO - INFORMAZIONI E GUIDA.
Affacciata sul suo lago omonimo, questa
città è circondata
dalle montagne in uno quadro di rara bellezza.
La più grande città del Canton Ticino è anche il terzo centro bancario più
importante della Svizzera. Una città vivace, con eleganti boutique, bar e caffè
all'aperto che si stringono nel labirinto di ripide strade acciottolate che si
districano sul bordo del lago e lungo la passeggiata fiorita. L'apertura del suo
centro d'arte LAC ne ha ulteriormente consolidato l'attrattiva culturale.
Nel nord della
Svizzera, in città come
Zurigo o
Basilea, vedono
Lugano come la sponda soleggiata e mediterranea del Paese, quasi un sogno
esotico. Il sole si riflette nelle acque del suo lago e sulle montagne con un
effetto scenografico superbo. Anche le temperature sono quasi sempre miti ed
accoglienti. L'atmosfera è molto rilassata, si ozia sulle terrazze, si scoprono
le vetrine della moda e soprattutto dei negozi di lusso.
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La città venne immortalata tra gli altri dal cantautore di
Teramo Ivan Graziani,
in una canzone che ha fatto per il turismo dall'Italia verso la città cantonale
forse di più delle sue tante bellissime vedute. Sarà banale dirlo, ma per noi
italiani stare a Lugano è come essere a casa. Praticamente al confine con
l'Italia. La gente parla italiano, veste italiano e mangia italiano (con le
gustose varianti).
"Marta io ti ricordo così, il tuo sorriso e i tuoi
capelli fermi come il lago, Lugano addio, cantavi, mentre la mano mi
tenevi....." Ivan Graziani
Lugano è la terza piazza finanziaria della Svizzera, con soli 63'000 abitanti.
Con la sua natura e il suo patrimonio, è diventata una mecca del turismo.
Un'occasione per ricordare che nel corso del XIX secolo Lugano ha svolto un
ruolo essenziale nell'unità d'Italia. I fratelli Ciani, insieme ad altri
luganesi, organizzarono una rete di strutture di accoglienza per i profughi
italiani della lotta risorgimentale che fuggivano dalla repressione austriaca.
Un lungo capitolo di storia da Napoleone al 1859. Tra i rifugiati ospitati qui
c'erano Giuseppe Mazzini, Carlo Cattaneo, Ugo Foscolo,
Filippo del Mester. La
Villa Ciani, oggi museo cittadino, era il centro di questa attività.
La città si trova in una parte dell'omonimo lago, circondata
da bellissimi panorami alpini. Il suo centro in stile tipicamente lombardo si
visita facilmente a piedi e grazie al suo clima ogni periodo dell'anno è adatto
per un soggiorno.
Lugano
ha origini antiche. Le prime tracce sicure dell'esistenza di una comunità
possono essere fatte risalire all'anno 875 al quale risale il primo documento
che parla di
"Sancti Laurentii in Luano". La costruzione della Basilica di San
Lorenzo (poi divenuta Cattedrale nel 1888) è della seconda metà dell'XI
secolo. Oggetto di continue contese ducali (Como
e
Milano) Lugano e le sue Pievi
passano sotto il dominio degli svizzeri nel 1513. Dominazione che si perpetua
fino al 1798 anno in cui, sotto la spinta dei grandi rivolgimenti europei,
chiede ed ottiene l'indipendenza entrando a far parte della
Confederazione Svizzera. Lugano rimane sede della Fiera Grossa,
una delle più importanti fiere del bestiame in Europa, dal 1515 fino all'inizio
del XX secolo.
Le più bizzarre
supposizioni sono state formulate sul significato delle quattro lettere
LUGA che compaiono sullo stemma della città. Tuttavia esse sono
semplicemente l'abbreviazione del nome della città stessa, e non le iniziali di
una sigla (acronimo), come è provato dallo stemma primitivo della Pieve e
confermato dai documenti del 18 ottobre 1208 e del 14 novembre 1209 i cui
originali, ormai introvabili, erano conservati nel monastero di
Sant'Ambrogio a
Milano. Il toponimo "Lugano" deriva dal nome comune latino lucus che significa
"bosco sacro" o bosco in genere. All'origine del nome ci sarebbe quindi la
designazione di un insediamento che si sarebbe segnalato per la sua vicinanza ad
un bosco.
Dello
stemma si conservano testimonianze nella
Cattedrale di San Lorenzo, dove l'insegna appare scolpita su una pila per
l'acqua santa e su due campane. I colori sono documentati da una pergamena
datata 1588 visibile nel
museo di Altdorf. Si tratta di un benservito rilasciato dalla città a
Sebastiano Beroldingen d'Uri dove l'insegna della "Valle" di Lugano mostra la
croce d'argento su campo rosso.
Sul
Palazzo Beroldingen di Altdorf figuravano non soltanto l'arma di Lugano
come borgo ma anche quella della comunità generale. Andarono distrutte
nell'incendio del 1799. Sulla facciata della
Chiesa di Loreto è dipinto in stile rinascimentale uno stemma della
città. Sulla facciata del Palazzo Civico di Lugano il progettista, l'architetto
Moraglia, ha incluso nelle decorazioni lo stemma della città sostituendo
il campo rosso con bipartito di rosso e azzurro: i colori del Cantone.
La storia dello sviluppo urbano della città di Lugano si
suddivide in quattro fasi. La forma medioevale si
protrae fino alla fine del 700. Con il passaggio
dall'antico al nuovo regime (1798-1847), muta la scena
sociale, la città si espande oltre la cerchia urbana
tradizionale limitata dalle porte che vengono abbattute.
Si passa dalla forma antica del borgo chiuso, alla forma aperta della
città moderna. Dal 1880 al 1910 si assiste, soprattutto dopo l'apertura della
linea
ferroviaria del Gottardo, ad una eccezionale crescita demografica. In
questi trent'anni la popolazione aumenta di quasi 8000 abitanti, passando da
6949 a 14998 unità.
Dal 1900 al 1945 la città conosce importanti
trasformazioni urbanistiche a causa di una ulteriore crescita demografica e
delle spinte economiche che di fatto cambiano radicalmente la struttura del
centro storico e di interi quartieri, come ad esempio quello del
Sassello (1939-1949). Il passaggio da borgo medievale a città moderna
avviene con lo sviluppo del settore turistico nel corso della seconda metà
dell'Ottocento. Protagonisti di questa trasformazione furono i
fratelli Ciani e l'albergatore Alexander Béha. I promotori
riescono, nel lontano 1855, con l'apertura dell'Albergo del Parco, a far
decollare il turismo, promuovendo l'unica risorsa allora disponibile: il
paesaggio e la natura.
Lugano assume grande
importanza nel corso dell'Ottocento nell'ambito delle lotte per l'Unità
d'Italia. In modo particolare sono i fratelli Ciani, con altri cittadini
luganesi, a predisporre una rete di accoglienza per i numerosi profughi italiani
delle lotte del
Risorgimento in fuga dalla repressione austriaca, un lungo capitolo che
va dalla caduta di Napoleone fino al 1859. Tra i molti ospiti di quell'epoca a
Lugano ricordiamo Giuseppe Mazzini, Carlo Cattaneo, Ugo Foscolo,
Filippo del Meester. Centro di questa attività fu
Villa Ciani oggi sede del Museo della città.
Nel breve volgere di alcuni decenni, sotto uno
straordinario impulso imprenditoriale e poi con l'inaugurazione nel 1882 della
Ferrovia del Gottardo, l'industria turistica di Lugano riesce a
completare e diversificare le sue proposte con l'apertura di nuovi alberghi di
rinomanza internazionale. Vengono sviluppate numerose infrastrutture a sostegno
del movimento turistico della città e della regione quali la realizzazione
dell'acquedotto e dell'illuminazione elettrica, di strade, di tramvie e
funicolari. L'affermazione dell'industria alberghiera conduce a Lugano,
soprattutto dalla
Germania e dall'Inghilterra,
una ricca e colta borghesia. Il turismo conosce momenti difficili durante la
crisi degli anni Trenta e nei periodi delle due guerre mondiali ma riesce in
seguito ad adattarsi e affermarsi come una delle industrie principali e
dinamiche della città. Il settore finanziario e bancario conosce invece il suo sviluppo
in forma contenuta all'inizio del XX secolo e in modo molto sostenuto a
partire dagli anni Sessanta e Settanta. Nel breve volgere di qualche
decennio Lugano diventa la terza piazza finanziaria della Svizzera.
Il settore finanziario non cessa di espandersi neanche
dopo la creazione dell'Euro e oggi da Lugano operano tutte le principali banche
svizzere e internazionali attive nel private banking. Turismo, finanza e
commercio sono quindi i settori di punta dell'economia della città che nel loro
insieme assicurano oltre 27000 posti di lavoro.
Lo
sviluppo di queste attività ha d'altra parte comportato negli ultimi decenni una
profonda trasformazione urbanistica e architettonica della città, avvenuta però
nel rispetto delle qualità paesaggistiche e naturalistiche della regione. Lugano
dispone oggi di un suo aeroporto, di proposte turistiche molto articolate in
grado di soddisfare anche il turismo più esigente, da quello congressuale a
quello di élite.
La città è oggi fortemente impegnata in nuovi grandi
progetti tesi a favorire l'insediamento di nuove realtà imprenditoriali e a
migliorare le infrastrutture adibite alla cultura e al tempo libero. Sono
inoltre previsti numerosi interventi nel campo dei servizi di trasporto e
collegamento, con la costruzione di
Alptransit, della linea ferroviaria AV Lugano-Milano e i collegamenti tra
Lugano Airport e l'hub di Malpensa 2000.
Nel campo della formazione superiore si ricorda la
recente nascita dell'Università della Svizzera Italiana con le due
Facoltà di Scienze della comunicazione e di Scienze economiche con sede a Lugano
e l'Accademia di Architettura
con sede a Mendrisio. Attualmente è in corso di
realizzazione il nuovo Campus universitario di Lugano
che ospiterà una Facoltà di Teologia
indipendente
dall'Università. Grande importanza riveste inoltre il
Centro di studi bancari di Vezia
dove si cura a livello superiore il perfezionamento e la formazione dei
dirigenti della piazza finanziaria di Lugano e della regione.
Lugano è una città dove la cultura ha un ruolo
importante. Questo è testimoniato dalla quantità e dalla qualità delle varie
mostre organizzate. L'ottimo Museo Cantonale d'Arte, per esempio,
espone opere di artisti quali Renoir, Degas, Klee e
Jawlensky.
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