Aprire un negozio di oggetti fatti a mano: analisi delle
potenzialità imprenditoriali legate alla vendita,
rigorosamente offline, di prodotti artigianali unici nel
proprio genere, tra modernariato, handmade e pezzi
vintage originali. Un concept old style ma dal forte
richiamo per un pubblico alla ricerca di autenticità.
rasformare il proprio
hobby in un lavoro, realizzare oggetti con le
proprie mani, cosa c’è di più gratificante?
Tantissime persone, in particolare donne/ragazze, si
dilettano in questa attività e riescono a realizzare
bellissimi oggetti, apprezzati da amici e familiari:
cappelli, sciarpe, maglie, orecchini, collane,
bracciali, oggetti d’arredo per la casa, scrapbook e
altro ancora. Molte donne svolgono questa attività
per svago, alcune, in particolare giovani, hanno
riscoperto attività come l’uncinetto o il ricamo, ed
hanno saputo riadattarlo e modernizzarlo. Ma questa
passione può diventare un’attività redditizia?
Ebbene si, c'è chi si
divertiva a creare borse nel tempo libero e si è
ritrovata all’improvviso sulle riviste di moda più
famose, chi diventata mamma ha deciso di dare una
sterzata alla propria vita e si è appassionata alla
vendita di vestiti hand-made per neonati, chi ha perso
di colpo il lavoro e ha deciso di vendere le sue
creazioni all’uncinetto online. Trasformare il proprio
hobby in un lavoro è possibile, ci vuole talento,
coraggio e spirito imprenditoriale! Vediamo allora cosa
si può fare, precisando che quanto scritto è frutto di
considerazioni e interventi dei nostri utenti, che anche
se supportato da leggi e pareri autorevoli, necessita di
conferma da parte del vostro consulente a cui dovrete
comunque rivolgervi.
IL NEGOZIO TRADIZIONALE
A livello pratico, se volete aprire un vero negozio
aperto al pubblico, allora occorre iscriversi alla
categoria degli artigiani, aprire una partita IVA,
iscriversi presso l’Inps per i contributi ed iscriversi
alla Camera di Commercio, come impresa. Occorre, inoltre
fare una comunicazione presso il comune per l’apertura
dell’attività. Potete in tal senso rivolgervi al SUAP
del vostro comune (lo sportello per le attività
produttive che gestisce adesso un’unica pratica per
molteplici adempimenti).
Per procedere con la comunicazione
SUAP
occorre predisporre una SCIA, acronimo di
"
Segnalazione certificata di inizio attività" da
eseguire obbligatoriamente per iniziare un'attività
commerciale (quindi anche online) o per subentrare ad un
altro esercente. Una volta compilato il modulo questo va
predisposto per l'invio telematico mediante firma
digitale.
Ricordiamo, inoltre, che per le donne, possono esserci
vantaggi grazie alla legge sull’Imprenditoria femminile,
che prevede anche un contributo a fondo perduto, per
l’avvio dell’attività. Controllate nella vostra regione
i bandi per usufruire di tali fondi.
Sempre in comune, inoltre, potete compilare la
richiesta, per partecipare alle varie fiere di
artigianato, che si svolgono nella vostra zona, queste
manifestazioni, in genere, rappresentano il migliore
avvio per un’attività perché permettono di farvi
conoscere, anche al di fuori del vostro comune tra i
clienti più svariati. Oltre alle fiere molto utile la
partecipazione ai mercatini dell'artigianato
locali. Indispensabile, per questo genere di negozi,
rimane l’unicità delle creazioni. I clienti vogliono
sentirsi unici per questo vengono da voi a cercare
l’oggetto creato a mano. Cercate di non realizzare mai
due volte la stessa cosa, ma di cambiare sempre qualche
elemento, per far si che le vostre collezioni siano
davvero irripetibili.
IL NEGOZIO ONLINE
Oltre al negozio vero e proprio, c’è, poi, la
possibilità di avviare o ampliare la vostra attività
attraverso l’e-commerce, ovvero la vendita online dei
vostri prodotti. Sempre più clienti, infatti,
preferiscono comprare online, soprattutto se si tratta
di andare alla ricerca di qualche capo originale,
qualche gioiello artigianale, ma anche un quadro, un
oggetto d’arredamento… quale vetrina migliore, quindi,
se non quella di internet? Potete vendere utilizzando il
vostro sito web (accettando ad esempio pagamenti
con paypal) oppure appoggiarvi a piattaforme già
esistenti dove ogni artigiano promuove i suoi prodotti
(in America c’è il fantastico etsy.com e se sapete
l’inglese potete usarlo. Gli oggetti in vendita sono
davvero tanti e non è facile essere trovati). Potete
anche attuare una soluzione di mezzo, ovvero un proprio
sito da dove però dirottare i clienti su uno dei grandi
di siti di vendita di oggetti fatti a mano come appunto
etsy.com, sito internazionale, che offre la possibilità
di aprire un negozio online, in cambio del 3,5% di
guadagno su ogni vendita e misshobby.it che consente di
aprire un negozio online, con una semplice
registrazione, un piccolo contributo annuo, ed una
commissione del 3,5% su ogni vendita. Un altro tipo di
sito dove si può vendere è Ebay, uno dei siti di
e-commerce più imponenti del web, con milioni di
potenziali clienti.
Optando per la vendita online gli adempimenti
burocratici si riducono; ci vuole la partita IVA, se la
vendita non è occasionale, e l’iscrizione all’Inps per i
contributi.
FISCO E BUROCRAZIA
Chi vende le proprie creazioni artigianali
occasionalmente (mercatini, conoscenti etc.) è
soggetto ad adempimenti leggeri (deve solo emettere una
ricevuta al cliente) e può farlo senza avere partita
IVA. Semplicemente bisogna annotarsi i ricavi, cioè
quanto si è incasso nell’anno per le vendite. Il
ricavato deve essere dichiarato nei redditi
(dichiarazione dei redditi come reddito diverso, quadro
RL dell’Unico) e sopra vi si pagheranno le asse.
Soltanto i venditori professionali sono soggetti
a obblighi ed adempimenti più gravosi (partita Iva,
scritture contabili obbligatorie per legge, iscrizione
Camera di Commercio e Inps, etc.) e pagano le tasse sul
reddito prodotto dall’attività. Purtroppo aprire un sito web, dove si mostrano i
propri lavori con l’indicazione del prezzo, non è
configura la vendita occasionale e quindi si deve aprire
partita iva. Avere un collegamento al negozio Etsy fa
venire meno il requisito della occasionalità, secondo
l’interpretazione per cui le creazioni possono essere
acquistate tutto l'anno perché sempre visibili online.
Attualmente ante ragazze fanno questo tipo di vendita
sapendo di non essere in regola perfettamente ma no
potendo fare in maniera diversa, in special modo
all’inizio.
Se optate per il negozio online i passi da seguire sono:
1) aprire subito la Partita Iva, poi compilare il Com 6
bis, il modello che trovate in comune. Il mod. com 6 bis
riguarda solo il sito di e-commerce, e va redatto nel
comune dove c'è la sede legale della ditta
2) indicare e-bay/esty ecc. come sito di vendita, poi
quando semmai si aprirà un sito in proprio, si
ripresenterà un altro com 6 bis compilando la parte
"variazione sito web" (specificando che è un'aggiunta e
non una sostituzione)
3) se vendi su ebay non sei obbligato ad emettere
fattura se non richiesta; se si emette fattura/ricevuta
deve indicarsi anche il codice fiscale dei privati per
poterlo inserire nel registro clienti/fornitori.
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