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Audrey Hepburn - 20/01/1993
Moriva un'icona dello stile
Il 20 gennaio 1993 moriva per un tumore al colon all'età
di 63 anni, Edda van Heemstra Hepburn-Ruston,
conosciuta in tutto il mondo come Audrey Hepburn.
La protagonista di Colazione da Tiffany è stata
una delle più grandi icone dello stile che Hollywood
abbia mai avuto; una delle attrici di maggior successo
al mondo che conquistò tutti con una eleganza innata,
con la grazia e una femminilità raffinata e gentile.
Rimaneva esterrefatta dall'ammirazione del mondo e come
disse in seguito il figlio: "Non riusciva a credere
che gli altri la trovassero bella."
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Nata il 4 maggio 1929 a Bruxelles, Audrey Hepburn è stata un
personaggio indiscusso della scena mondana per oltre mezzo secolo
per la sua bellezza, l'eleganza e la grazia. Spesso imitata,
rimane una delle più grandi icone di stile di Hollywood. Dopo
avere trascorso gran parte della sua giovinezza in Inghilterra,
in un collegio, la Hepburn durante gran parte della seconda
guerra mondiale, studiava presso il Conservatorio di Arnhem
in Olanda. Dopo che la Germania invase il paese la giovane
Audrey e sua madre lottarono per sopravvivere.
Dopo la guerra, la Hepburn studiò danza classica ad Amsterdam
e poi a Londra. Nel 1948 debuttò sul palco come ballerina nel
musical High Button Shoes a Londra. Seguirono altre
piccole parti su palcoscenici britannici. Nel 1951 fece il suo
debutto cinematografico nel film One Wild Oat, in un
ruolo non accreditato. Continuò poi con piccole parti in film
come Racconti di Giovani mogli e L'incredibile
avventura di Mr. Holland sempre nel 1951, interpretato da
Alec Guiness. Il suo prossimo progetto sui palcoscenici
di New York la presentò al pubblico americano.
Nello stesso periodo inizia a recitare in piccole parti per
la ABPC (diretta a quel tempo dal Jack Warner della Warner Bros).
Ha per la prima volta un ruolo importante, diretta da Thorold
Dickinson nel film "The Secret People" insieme a
Valentina Cortese. Tra le sue qualità spicca da subito
la capacità di trasmettere emozioni, senza enfatizzare troppo
l’azione, senza far trapelare la tecnica, lasciando anzi intuire
una grande spontaneità. A questo punto avviene un incontro molto
importante per la carriera dell'attrice. Durante le riprese
in Costa Azzurra della commedia musicale Vacanze a
Montecarlo la scrittrice Colette la nota e suggerisce
al produttore Miller di affidarle il ruolo di protagonista in
Gigi, adattamento teatrale del suo omonimo romanzo.
Con Gigi, la Hepburn raggiunge il successo. Proseguendo
nel suo momento fortunato, riuscì a superare un provino
con William Wyler per "Vacanze romane" un film
che la farà conoscere in tutto il mondo con a fianco una star
del cinema hollywoodiano come Gregory Peck. Il set romano
rappresenta per l’attrice un’esperienza felice sia da un punto
di vista professionale, che umano. L’intera troupe rimane conquistata
dal suo carattere, compreso lo stesso Gregory Peck. Il 25 marzo
del 1953, per la sua interpretazione nel film la Hepburn vince
l’Oscar come Miglior Attrice.
Tornata negli Stati Uniti, la Hepburn, tra le varie proposte
sceglie "Sabrina" un adattamento della commedia teatrale
di Samuel Taylor "Sabrina Fair" diretto dal famoso
regista viennese Billy Wilder. In questa occasione Audrey
decide di rinunciare alla costumista della Paramount, Edith
Head (la quale riceverà in tutta la sua carriera ben otto Oscar)
e di scegliere da sé i costumi a Parigi. Accanto a lei in
Sabrina un'altra icona del cinema Humphrey Bogar.
Il viaggio nella capitale francese si rivelò invece importante
soprattutto per l’incontro con Hubert de Givenchy, fondamentale
non solo per gli abiti indossati nel film di Wilder e i film
successivi, ma anche per il suo look personale, grazie al quale
sarà consacrata regina dello stile. I due saranno amici per
tutta la vita.
La lavorazione di Sabrina risultò molto più faticosa
per i contrasti dello stesso Bogart con l'altro protagonista
William Holden e il resto del cast. Detto questo, il
film riscosse un enorme successo in tutto il mondo.
All’inizio del 1954 Audrey riprese con il teatro con Ondine
di Giraudoux, adattato e tradotto da Valency e interpretato
insieme a Mel Ferrer. Nell’Aprile del 1955 Ferrer incontrano
King Vidor per la realizzazione di "
Guerra e Pace" (girato in
Italia e in Iugoslavia), nel quale Audrey Hepburn interpreta
il ruolo di Natasha affiancata da Henry Fonda. Il film
non riscuote molto successo.
Nel 1956 alla Hepburn viene offerta la possibilità di lavorare
con Fred Astaire, cantando e ballando nella favola moderna
hollywoodiana Cenerentola a Parigi (Funny Face) diretta
da Stanley Donen. Un altro film girato a Parigi, città
che la star impone anche a Billy Wilder nel successivo film
Arianna, con Gary Cooper.
Nel 1957 l'attrice recita in Storia di una monaca diretto
da Fred Zinnemann, è ricordato dalla stessa Audrey come
la produzione più bella, nonostante la stanchezza dovuta alle
condizioni climatiche in Congo e un suo malore durante le riprese
a Cinecittà. La sua interpretazione viene menzionata come una
delle più profonde, sia per lo spessore del personaggio sia
per le sue capacità di renderlo in tutte le sue sfumature. Dopo
questo impegno la Hepburn accontenta il marito e interpreta
insieme a Anthony Perkins il film da lui diretto Verdi dimore,
fiasco di critica e pubblico che viene smorzato dal grande trionfo
di "Storia di una monaca".
I prossimi due film sono diametralmente opposti per la Hepburn,
gli Gli inesorabili di John Huston, che fu un
fallimento e Colazione da Tiffany diretta da Blake
Edwards, a fianco di uno straordinario George Peppard,
nel ruolo della malinconica e stravagante Holly Golightly
un personaggio per la quale sarà forse maggiormente ricordata
e che entrerà nella storia del cinema. Il film, a differenza
del romanzo di Truman Capote, ha un lieto fine, e celebra
una città come New York.
Dopo essere stata diretta da Edwards, l'attrice recita in
Quelle due di William Wyler con Shirley MacLaine,
quindi nel 1962 Insieme a Parigi di Richard Quine
ancora con William Holden che nella vita era sul viale del tramonto
e alle prese con problemi di alcolismo.
Nel 1963, diretta per la seconda volta da Stanley Donen
è la volta dell’intricato thriller sentimentale Sciarada
con Cary Grant. Subito dopo nel 1964 un altro film dove verrà
ricordata a lungo, il musical My Fair Lady, diretto da
George Cukor e ispirato dall'opera Pigmalione
di George Bernard Shaw.
Dopo My Fair Lady l’attrice lavora ancora una volta per
Wyler in Come rubare un milione di dollari e vivere felici
e per Stanley Donen in Due per la strada con Albert
Finney. Prodotto da Mel Ferrer, il successivo impegno è
con Gli occhi della notte di Terence Young, regista
dei primi due film di James Bond. In questa occasione
la Hepburn deve interpretare una donna cieca. Dopo questo film
l'attrice starà lontano dal set per otto anni.
Riprendendo la sua carriera nel 1975 la Hepburn interpreta
Robin e Marian diretto da Richard Lester con
Sean Connery. Dopo il divorzio dal marito italiano
Andrea Dotti, un po’ per riprendersi, un po' per bisogni
economici l'attrice accetta di recitare ancora per Terence Young
in Linea di sangue, girato tra Parigi, New York, Roma
e la Sardegna. Purtroppo il film risulterà un insuccesso. In
seguito con Peter Bogdanovich recita in E tutti risero
con Ben Gazzara. Anche questa pellicola non fu accolta
bene da critica e pubblico.
Nel 1986 Audrey si impegna nell’unico lungometraggio per la
televisione Love Among Thieves. Sempre per la televisione
presenterà una serie di documentari sui grandi giardini del
mondo. Il suo ultimo ruolo al cinema è per il toccante film
di Spielberg Always – Per sempre dove si trasforma
nella guida angelica di un giovane pilota. Negli ultimi anni
della sua vita Audrey Hepburn riceve una serie di riconoscimenti
e viene definita una delle più grandi attrici e icone della
storia del cinema.
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