VISITARE
BARI -
INFORMAZIONI E GUIDA.
Dall'inizio del nuovo millennio Bari, dopo numerose e necessarie
opere di risanamento e riqualificazione, si è riscoperta
bellissima, diventando una delle città del sud Italia più
richieste dai turisti italiani e stranieri. Sono tante le icone
cittadine, da Barivecchia, con i suoi vicoli di pietra alla
Basilica di San Nicola, dai viali ottocenteschi, alla grande popolazione universitaria,
dalla Laterza, al
monumentale teatro Petruzzelli.
Antico crocevia del Mediterraneo,
il capoluogo pugliese, Bari,
si presenta al visitatore con quella tipica atmosfera di
città di mare, plasmata nel corso dei secoli da civiltà
diverse. Il mare è quello Adriatico
e la regione è la splendida Puglia.
Con circa 320.000 abitanti nel centro urbano, e più
del doppio nella sua area metropolitana, la città si posiziona
al secondo posto nel sud Italia, dopo
Napoli.
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Sono
numerosi e di grande interesse culturale i luoghi da visitare
a Bari, in particolare nella
parte più antica. La struttura urbana la vede divisa in tre parti
distinte: vecchia, nuova e recente. La parte nuova
si è sviluppata a partire dagli inizi dell'Ottocento, quella
più antica ospita i più importanti
monumenti medievali e rinascimentali,
tra cui la cattedrale romanica, la Basilica Romanica di San Nicola,
il Castello di Federico II e la Chiesa di San Ferdinando.
Nell'esplorare la città ci si accorge che le due parti del centro
urbano, antico e nuovo, sono separate da una linea ben distinta:
è quella dell'ampio viale alberato di Corso Vittorio Emanuele
III, che collega la Piazza Garibaldi al porto vecchio.
La parte nuova si riconosce per le lunghe e larghe strade e si estende fino alla Fiera
del Levante e all'area industriale. La Bari Vecchia
invece è tutto un affascinante intrico di stradine e piazzette,
meta privilegiata dei turisti. Barivecchia (si scrive anche
così) è sta ta costruita su una sottile penisola adiacente
al porto, è un labirinto di luci e vicoli irregolari.
Concentrate in questa piccola
area troviamo 40 chiese e più di 120 templi, un labirinto di bellezza!
In queste strade strette si allertano i sensi, si vedono botteghe artigiane,
giovani, qualche vecchio pescatore, antiche case
torri e alla sera
le sedie portate davanti all'uscio di casa, dove gli anziani
amano
chiacchierare e prendere il fresco.
Passeggiata nel centro storico di Bari
Per visitare Bari si può partire idealmente
dalla Basilica di S. Nicola (dedicata al patrono della città),
in tipico stile romanico pugliese, con l'imponente facciata
stretta tra due torri asimmetriche che erano precedentemente
parte della fortificazione bizantina. La basilica custodisce nella cripta interna
le spoglie dell'amato santo originario dell'Anatolia,
e che è noto per aver dato vita alla figura di Santa Claus,
il nostro Babbo Natale. La cripta presenta colonne e
soffitto rielaborati in stile tardo barocco ed è possibile
osservando alcune colonne "aperte", notare che sotto alla
decorazione barocca insistono le originarie colonne in semplice
pietra.
La Basilica di San Nicola, ugualmente venerato da cattolici ed
ortodossi, è il cuore di Bari. La struttura architettonica è
imponente e la basilica è un importante meta di pellegrinaggio,
sia per i cattolici romani che per quelli ortodossi, provenienti
dall'Europa orientale. Nel giorno della Festa di San Nicola, il 6 dicembre,
è tradizione estrarre dalla tomba
del santo un po' di "santamanna", che si crede trasudi dalle reliquie,
e che sia miracolosa. I contenitori con all'interno questo
liquido diluito con l'acqua santa, vengono
poi inviati e usati in tutto il mondo.
La
Cattedrale di Bari è un'altra importante struttura religiosa e architettonica, dedicata
a San Sabino di Canosa,
fu iniziata in stile bizantino
nel 1034, ma distrutta nel 1156. Un nuovo edificio venne costruito
tra il 1170-1178, in parte ispirato a quello di San Nicola. Della
struttura originale rimangono solo alcune tracce della pavimentazione
del transetto. L'architettura visibile oggi è quella romanica e
si caratterizza per la bella facciata con i tre portali. La
cripta ospita le
reliquie di San Sabino
e l'icona della
Madonna Odigitria.
Il Castello Svevo-Normanno è un'altra meta da non mancare; fu eretto da Ruggero II di Sicilia
intorno a 1131. Distrutto nel 1156, fu ricostruita da Federico II di Hohenstaufen.
Questo castello, antico guardiano della città, nel Cinquecento
fu sede della splendida corte di Isabella Sforza,
duchessa di Bari, e della figlia Bona Sforza, che fu
anche regina di Polonia. Dietro le case si intravedono il tetto
ed il campanile della Cattedrale di San Sabino, dedicato
all'altro patrono della città insieme a San Nicola. Oggi il
Castello Svevo ospita una galleria d'arte con esposizioni
temporanee e una bella gipsoteca con riproduzioni di pezzi di
architettura locale, tipici delle chiese di tutta la Puglia. È
possibile farsi un'idea completa del romanico pugliese ammirando
capitelli, colonne, statue e decorazioni che abbelliscono le
chiese delle città pugliesi.
Bellissimo è passeggiare in città
e sul
lungomare Imperatore
Augusto, affascinante e ricco di colori mediterranei. Piazza
Mercantile, l'antico centro commerciale, è a due passi e ci
appare come un tempo, dominata dal rinascimentale Palazzo del
Sedile e dalla vicina Colonna Infame della Giustizia,
che nell'antichità serviva da gogna per i cittadini che andavano
in rovina finanziaria.
Tra le chiese, citiamo ancora quella
di San Gregorio, la chiesa del Carmine e la piccola
chiesetta di San Marco, nel Quartiere Veneziano. Anche
i ruderi della chiesa di Santa Maria del Popolo, d'età paleocristiana,
sono interessanti per gli appassionati di storia dell'arte, così
come alcune testimonianze della chiesa di Santa Scolastica.
La Bari Nuova, quella ottocentesca,
presenta importanti testimonianze artistiche come per esempio il
ricostruito Teatro Petruzzelli, del XIX secoli, che molti
ricordano essere andato in fiamme agli inizi degli anni novanta.
Il Palazzo della Prefettura, il Teatro Piccinini e
il Corso Cavour caratterizzano questa bella parte della città,
un po' bohemien e un po' chic, là dove il lungomare cambia nome
dedicandosi a Nazario Sauro. Non si perda la visita alla
Pinacoteca cittadina, per ammirare alcuni dipinti di pittori
celebri come il Tintoretto, il Giordano e il Bordone.
Proseguendo sul lungomare che percorre diversi chilometri, la
linea di costa di Bari, presenta le spiagge di San Francesco
alla Rena ed il promontorio di San Cataldo su cui si
affaccia l'Ingresso Monumentale della Fiera del Levante,
rivolto al mare a riaffermare la sua vocazione al commercio
verso l'oriente. Alle spalle, dietro le case emerge l'alta torre
del faro del porto nuovo che occupa l'intera ansa che va dalla
penisola di San Cataldo alla penisola su cui sorge
Barivecchia. A detra San Cataldo, a sinistra Barivecchia,
ovunque si guardi il mare davanti.
Altro simbolo cittadino è la Muraglia, reminescenza
panoramica delle mura cittadine, un percorso "sopraelevato"
sulla città, un tratto piuttosto breve ma molto panoramico e
frequentato. La muraglia è protetta alle due estremità dal
Fortino di Santa Scolastica e dal Fortino di Sant'Antonio.
La muraglia termina nella piazza del Ferrarese che separa
la città vecchia dal quartiere murattiano, con il suo squadrato
reticolo di ampie strade e bei palazzi, chiamato così perchè
nato per volere del re Gioacchino Murat, cognato di
Napoleone Bonaparte.
Nell'ansa tra il molo Sant'Antonio ed il molo San Nicola, nel
Porto Vecchio, accanto all'edificio rosso del Teatro
Margherita sorto su palafitte direttamente sul mare, si
stende la piccola spiaggetta dei pescatori del borgo. Dalla
rotonda riprende la successione dei palazzi del lungomare
monumentale Nazario Sauro, costruito durante il periodo
fascista, è il quartiere murattiano, che termina poco prima
delle spiagge sabbiose a sud della città.
I quartieri di Bari sono in tutto 17, con San Giorgio e
Torre a Mare quartieri estremi verso sud. Da Torre a
Mare, superata Cala Portecchia, appaiono il moro foraneo
del porto di Mola di Bari ed i bastioni sporgenti e le
mura a scarpata del cinquecentesco Castello a pianta stellata
che proteggeva la città. La costa rocciosa di Mola è
pescosissima ed i suoi scogli nascondono folte colonie di
polipi, facile preda dei pescatori di costa, piatto tipico della
zona, servito anche come condimento dei panini.
Mola si estende al sud fino alla frazione di Cozze che è
lo sbocco a mare dei paesi dell'interno ed in particolare di
Conversano, l'antica Norba, che sorge a meno di dieci
chilometri di distanza sui primi contrafforti delle Murge.

L'aumento demografico e la forte urbanizzazione del suo
territorio sono frutto di una forte espansione economica, dovuta
sia allo sviluppo del porto, sia all'apporto dell'Università,
qui presente sin dall'inizio
del secolo scorso. La città si sviluppa a sud-est della
foce del fiume Ofanto e a tutt'oggi rimane uno dei centri
economici più attivi del sud Italia, il principale della
regione.
Sin dai tempi della sua fondazione
(III sec a.C.) ad opera dei Pecuzi, una antica tribù
italica proveniente dall'altopiano delle Murgie, il territorio
diventò rinomato per il suo porto, prima con i greci e poi con i
romani. Questi ultimi la nominarono Barium. La tradizione
marinara continua ad essere forte. Nel corso dei secoli il
porto di Bari si è sviluppato servendo da collegamento ideale
per il traffico commerciale tra l'Europa e il Medio Oriente.
Più di recente si è assistito alla nascita di grandi eventi
di forte richiamo, come la Fiera del Levante, l'Expo-Levante,
la Expo-Mobili, per citarne alcuni.
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La storia in questi luoghi ha lasciato
segni indelebili e tante sono le dominazioni arrivate dal mare:
non solo italici, greci o romani, ma anche
saraceni e bizantini (nel IX secolo), normanni
e svevi (dal XII secolo), e poi ancora angioini
e aragonesi (XV secolo), ma anche gli Sforza che
dominarono per un breve periodo nello stesso secolo. |
Bari è una città veramente bella, difficile
possa deludere il visitatore, sia quello in cerca di mare e atmosfera
mediterranea, sia quello amante dell'arte, della cultura e del buon
vivere. Quando poi si arriva a parlare di gastronomia ...
ce n'è per tutti i palati e tutte le tasche. Freschissimo il pesce,
cucinato in ottime zuppe, celebri i frutti di mare, il crudo di
mare, le gustose le verdure
locali che compongono i piatti tipici. Immancabili i
panzerotti fritti, la focaccia barese, il pane pugliese e i
tantissimi dolci, come i celebri pasticciotti e le "tette di
monaca". Qualche esempio di
cucina locale: l''ncapriata', agnello cucinato in diverse
maniere, le famose orecchiette (con le cime di rapa o
classiche con sugo di pomodoro e braciola di cavallo fatta a
involtino), o i cavatelli, pasta
fatte in casa, o ancora la melanzanata, il tutto condito
dall'ottimo olio d'oliva che viene prodotto nei dintorni.
Tra i vini immancabili il Primitivo e il Negramaro.
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