VISITARE
BEGUR - INFORMAZIONI E GUIDA.
Piccolo
gioiello incastonato tra le cale rocciose della Costa Brava
con un’affascinante storia medievale. Situato a poco più di
un’ora da
Barcellona,
unisce il puro spirito catalano ad atmosfere coloniali, che
arricchiscono una fisionomia esotica e insieme mediterranea.
Un altro
dei borghi che si dovrebbero visitare durante un
viaggio in
Costa Brava
è
Begur, un villaggio nel Baix Empordà a 45 minuti
da
Girona e a un'ora e mezza da
Barcellona. Oltre a una folla enorme di
turisti che si ripetono anno dopo anno, a Begur
trascorrono le loro vacanze principalmente i
barcellonesi. La torre di guardia nella parte alta
della città dove si trovano i resti del castello di
Begur, fondato nell'XI secolo, è un buon punto di
partenza per vedere la città. |
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Le sue difese medievali nel XVI secolo furono rinforzate con torri come quelle
di Can Pella i Forgas, di bella forma cilindrica, Hermanac de Can Pi,
poi integrata in una casa, Sant Ramón e Can Marqués. Le mura
furono gravemente danneggiata nel 1810 durante quella che in Spagna è conosciuta
come Guerra d'Indipendenza (dai francesi), e parte della sua emblematica torre
padronale crollò.
La
Chiesa Parrocchiale di Sant Pere (XVI secolo, in seguito riformata)
custodisce l'immagine del patrono della città, Santa Reparada.
All'esterno, c'è una terrazza continua conosciuta come Es Pedrís Llarg,
che è sempre stato il centro di confluenza della gente del posto. Anche l'Eremo
di Sant Ramón (XVII e XX secolo), che fu attaccato all'inizio della Guerra
Civile Spagnola, gode di una grande devozione nel villaggio.
Una cosa molto interessante è che la caratterizzazione architettonica e
urbanistica di questo borgo deriva dagli emigrati che, dopo avere fatto fortuna
sono tornati qui è hanno costruito le loro nuove dimore signorili. Le persone
tornate, in prevalenza da Cuba e Puerto Rico e dal altri paesi del Sud America
hanno dato al luogo a un'architettura coloniale e ad un tocco esotico. Gli
emigranti che ritornano arricchirono la fisionomia del borgo con la costruzione
delle cosiddette "case indiane". Tra gli edifici i più significativi sono Can
Petu costruito proprio da un emigrante a Puerto Rico; Can Pi, che
conserva ancora il suo piccolo appezzamento di terreno; Can Sora, sul cui
portico sono molto suggestive le decorazioni dipinte; Can Can Caner Bataller
e Can Josep Forment, entrambi costruiti con uno stile più classico;
Casa Ferrer Bataller, che ha uno stile più vicino al modernismo catalano.
C'era anche un centro ricreativo dove si riuniva il popolo Begur, il Casinò
Culturale
(1870).
Durante
il gito di deplorazione al borgo siamo salite fino Castello medievale di
Begur, che offre una vista favolosa dei dintorni in quanto si trova nella
parte più alta del paese. L'accesso è gratuito e, per chi non vuole camminare,
si può raggiungere in macchina fino un piccolo parcheggio e poi farsi a piedi il
breve tratto finale. Al termine della salita si arriva davanti alla grande torre
rettangolare da cui si possono vedere anche le
Isole Medes, un gruppo di isole che si affacciano sull'Estartit con un
fondale unico, ideale per le immersioni.
Parlando di mare, sempre presente nell'aria, infine possiamo aggiungere alle
principali attrazioni della città le sue spiagge sabbiose, tra cui Playa del
Racó, Playa Sa Riera, Playa Aiguafreda e Playa Sa Tuna.
Ci siamo diretti proprio lì verso quest'ultima, dove appena arrivati si incontra
una piccola e graziosa chiesetta e vicino una piccola caletta integrata nel
villaggio con le tipiche case bianche sulla spiaggia, pescherecci, scogli e
acqua limpida e cristallina (anche se la spiaggia è fatta di pietre quindi è
consigliabile indossare stivali o qualche tipo di pantofola che previene danni
graffi). A pochi metri troviamo alcuni ristoranti o terrazze dove sedersi e bere
qualcosa con vista sul mare, cosa che si può fare anche da alcune delle panchine
situate sul piccolo lungomare. Il mare è sempre ipnotico, ci si potrebbe fermare
e basta e stare lì tutto il giorno...Ma ho ancora ancora qualcosa da dirvi su
Begur.
Per concludere la nostra esplorazione di questa zona ci siamo fatti un giro alla
Baia di Aiguablava cioè letteralmente baia dell'acqua blu. Proprio di
fronte alla spiaggia, ci sono alcuni ristoranti dove si può mangiare o bere con
vista mare. Essendo una piccola insenatura la spiaggia è altrettanto piccola, ma
la zona è suggestiva e immagino che nei periodi di punta non deve essere
facile parcheggiare nei paraggi.
Cap de Begur guarda dall'alto il mare in un panorama davvero suggestivo. Ho
notato che nella zona molti stranieri, in particolare tedeschi, francesi (per
via della vicinanza al confine), scandinavi e qualche inglese e italiano hanno
acquistato qui una proprietà. Rispetto alle altre coste in Spagna, l'area di
Begur è ancora relativamente sconosciuta ai britannici che da altre parte hanno
formato delle vere e proprie colonie. Le ragioni della crescente popolarità
della zona di Begur sono da ricercare nelle baie e nelle insenature spettacolari
e relativamente ancora poco sviluppate dal punto di vista turistico.
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