BELLINZONA

Bellinzona, Capoluogo del Canton Ticino, è una delle città più affascinanti della Svizzera, situata nel cuore della regione del Ticino. Con i suoi antichi castelli patrimonio UNESCO, il centro storico ben conservato e la vivace vita notturna, questa città è una meta ideale per turisti e appassionati di storia. La cucina locale offre una vasta scelta di piatti tipici svizzeri e italiani, dalle pizze alle specialità alpine. In questo articolo esploreremo i modi migliori per assaporare al meglio la cultura e l'atmosfera della città.

 

 

Bellinzona, la capitale del Canton Ticino, è una città dalle origini antichissime, abitata sia dai tempi del Neolitico Antico, termine con cui si identifica il periodo che si colloca tra il 5300 e il 5000 avanti Cristo e al quale risalgono dei resti di edifici di forma quadrangolare. Gli uomini primitivi scelsero questo luogo a causa della sua posizione favorevole, facilmente difendibile ma al tempo stesso posta al riparo delle inondazioni. La sua ubicazione strategica, tra la Pianura Padana e i passi alpini del Lucomagno, Novena, San Bernardino e del San Gottardo fece di Bellinzona un'importante linea difensiva in epoca romana.

BellinzonaPer chi proveniva da sud la città veniva considerata come la "chiave delle Alpi", mentre per chi proveniva da nord Bellinzona era soprannominata la "“porta d'Italia" Nell'epoca imperiale romana, la città divenne la base delle truppe romane che costruirono un castello sulla collina del Castelgrande. Resti di questo castello sono stati rinvenuti nel 1967, quando vennero portati alla luce i resti di un'imponente muro difensivo. Il castello venne successivamente abbandonato e un nuovo castello venne edificato a metà del V secolo d.C. Quando ne venne costruito uno di grande dimensioni che in caso di emergenza avrebbe potuto accogliere fino a 1000 uomini. Di questo castello sono stati rinvenuti i resti del muro di cinta.

BellinzonaL'importanza strategica di Bellinzona come avamposto difensivo si rivelò in tutta la sua efficacia in diverse occasioni: nel 475 venne respinta l'offensiva di 900 alemanni che giungevano probabilmente dal valico del San Bernardino, mentre nel 590 una colonia di Franchi incontrò una forte resistenza da parte dei Longobardi. Di questo episodio esistono anche precise testimonianze letterarie grazie a Gregorio di Tours che descrisse la calata dei franchi provenienti dal Lucomagno. Questo fu il primo documento in cui comparve il nome di Bellinzona, nominata come "castrum Bilitionem in Caninis campis situm".

Bellinzona CentroNel periodo della dominazione franca nell'ottavo secolo d.C. il nucleo del Castel Grande città subì numerosi interventi architettonici: vennero infatti costruite abitazioni, oratori e torri, attività edilizia che riprese intensamente nei primi anni del I millennio allorquando Bellinzona venne ceduta al Vescovo di Como. Con l'apertura del passo del San Gottardo nel XIII secolo l'economia di Bellinzona conobbe un importante sviluppo grazie all'intensificazione dei traffici commerciali. In questo periodo Bellinzona venne contesa tra Milano e Como. Dapprima conquistata da Milano nel 1242 tornò sotto l'egemonia di Como nel 1249, salvo poi venire nuovamente riconquistata da Milano nel 1340. Durante l'epoca di dominio Visconteo crebbe l'importanza di Bellinzona che divenne capoluogo dei territori alpini e un importante transito doganale e i due castelli esistenti vennero trasformati in fortezze statali sulle quali governavano i Castellani, ufficiali stimati per la loro fedeltà.

Bellinzona Centro storicoTra il 1400 e il 1500 Bellinzona fu teatro di lotte tra Milano e i Cantoni Uri e Obvaldo, che nel frattempo avevano conquistato la valle Leventina, la valle a nord di Bellinzona. Per difendere la città di Milano procedette all'edificazione di un terzo castello, Sasso Corbaro, mentre la Murata, ovvero la lunga muraglia eretta a metà del 1300 per proteggere la valle del Ticino, venne ulteriormente rinforzata e venne costruito un ponte sul fiume Ticino, inaugurato da Ludovico il Moro. Con la discesa in Lombardia del Re di Francia e la fuga di Ludovico il Moro, Bellinzona fu occupata dalle truppe francesi che tuttavia dopo poco tempo vennero respinte dalla popolazione. Dopo la cattura di Ludovico il Moro, Bellinzona decise tuttavia il 14 aprile del 1500 di sottomettersi alla Lega Svizzera.

Il trattato di Pace di Arona nel 1503 sancì il passaggio di Bellinzona tra i possedimenti amministrati dai tre cantoni elvetici di Nidvaldo, Svitto e Uri. Sebbene mantenne una certa autonomia, la città visse tuttavia un difficile periodo sotto il profilo economico dato che gli introiti fiscali provenienti dai dazi venivano quasi interamente riversati ai tre cantoni, mentre a carico di Bellinzona rimanevano le ingenti spese per la manutenzione delle importanti vie di comunicazione.

Bellinzona PanoramaNel 1803 con la creazione del cantone Ticino Bellinzona ne divenne la capitale, ruolo che tuttavia tra il 1815 e il 1878 esercitò in alternanza con Locarno e Lugano. Un importante punto di svolta nella vita economica di Bellinzona si ebbe nel 1882 con l'entrata in funzione della Ferrovia del Gottardo. Se altre zone del Ticino, come ad esempio Locarno e Lugano ne beneficiarono sotto un profilo turistico, dato che la ferrovia portava viaggiatori provenienti da nord attirati dalle favorevoli condizioni climatiche, a Bellinzona la ferrovia del San Gottardo diede un notevole impulso economico grazie all'insediamento di nuove industrie e alla creazione di aziende legate al settore dei servizi come ad esempio le agenzie di assicurazioni o le banche. Si pensi ad esempio che agli inizi del 1900 a Bellinzona svolgevano le loro attività ben tre banche. Lo sviluppo economico e demografico che ne fece seguito modificò la città anche sotto un profilo urbanistico dato che vennero create nuove porte di accesso alla città e le costruzioni iniziarono ad espandersi anche oltre le mura.

Castelli di BellinzonaI tre castelli di Bellinzona si offrono al visitatore come uno dei piú straordinari esempi di architettura fortificata medioevale e sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 2000. Castelgrande è anche noto come Castel Vecchio, castello di San Michele o Castello d'Uri e l'intero complesso e domina un promontorio roccioso. Oggi i turisti possono raggiungere il castello attraverso un comodo ascensore oppure percorrere in alternativa le strette viuzze che conducono a quella che nel Medioevo era la porta di accesso al castello. Il secondo complesso fortificato risale al XIII secolo ed è quello del Castello di Montebello, noto in passato anche con i nomi di castello di Svitto e castello di San Martino. Il castello oggi ospita il Museo Civico, dove si possono ammirare importanti reperti archeologici provenienti dalle necropoli preistoriche ticinesi. Il terzo castello è quello di Sasso Corbaro, che oggi ospita spazi espositivi e di incontro.

Piazza Collegiata BellinzonaOltre ai tre castelli, è l'intero centro a destare stupore e a riportare alla mente del visitatore l'importante eredità storica di un luogo che è stato il crocevia tra il nord e il sud. Una splendida descrizione di Bellinzona ci è stata lasciata dallo scrittore e critico d'arte inglese John Ruskin, che la definì "la più pittoresca delle città in Svizzera, incoronata da tre fortezze che si ergono su roccie isolate e di nobile forme, mentre gli edifici risplendono nel loro tipico stile italiano" mentre in un altro passo Ruskin così descriveva il panorama dalle finestre dell'albergo nel quale alloggiava: "un mare verde di viti incorniciato da grandi e soffici montagne di colore oro pallido, verde e viola-grigio". Se Ruskin ci ha lasciato testimonianze letterarie della sua esperienza bellinzonese, un altro grande artista, il grande pittore inglese William J. Turner, soprannominato il "pittore della luce", di Bellinzona ci ha lasciato splendidi acquarelli, come ad esempio "Il Ponte sopra il Ticino", "Bellinzona da sud-ovest, sulla strada per Locarno" o "Città e Castello di Bellinzona" o "scena fluviale con chiesa, vicino a Bellinzona" che oggi fanno parte della collezione della Tate Gallery.

Decisamente caratteristici sono i mercatini che si svolgono in città, da quello tradizionale che si tiene ogni sabato mattina nel centro storico, al Mercantico, un mercato che si tiene in diverse occasioni dell'anno a pochi passi dalla splendida cornice della Rocca di Castelgrande, con espositori provenienti da tutta la Svizzera Italiana e dal Nord Italia che presentano la loro merce, tra vecchi mobili, tappeti, acquarelli, libri antichi, vecchie stampe, lampade e lampadari e molto altro ancora.

BellinzonaSe durante l'anno, sia per l'aspetto imponente dei suoi monumenti, sia per il fatto che essendo la capitale del Cantone Ticino, qui sorgono gli uffici amministrativi, la città ha un aspetto piuttosto maestoso e severo, nel periodo del carnevale, qui chiamato "Rabadan" la città si trasforma. Il Rabadan, di cui nel 2013 si è festeggiata la centocinquantesima edizione, è uno dei carnevali più famosi di tutta la Svizzera. Il nome Rabadan è comparso per la prima volta nel 1874 e deriva da un termine piemontese che ha un doppio significato. Il primo significato è quello di baccano, frastuono e l'origine risale addirittura all'epoca delle Crociate, quando i Piemontesi appresero che nei paesi arabi i Mussulmani nel periodo del Ramadan, di giorno pregavano e digiunavano, mentre di notte celebravano con canti e feste. Considerando di quell'usanza solo la parte serale, diedero appunto il nome Rabadan a ciò che aveva a che fare con il baccano e i bagordi. Il secondo significato di Rabadan è invece quello che indica un uomo mal ridotto e al quale mancano le forze, come appunto accade ad una persona che digiuna. Il Rabadan inizia ogni anno il giorno di giovedì grasso quando vengono consegnate le chiavi della città al Re del Rabadan e si conclude il martedì grasso. Nell'arco di questi sei giorni si svolgono concerti vari, cortei delle musiche ticinesi e delle Guggen d'oltralpe, il corteo mascherato con oltre 50 soggetti tra carri e gruppi, oltre ad alcuni appuntamenti gastronomici, come la grande risottata del Martedì grasso.

Quasi tutti i sabato mattina il comune di Bellinzona organizza visite guidate della città (sopratutto il centro storico). Il ritrovo è alle 11.00 presso l’InfoPoint di Piazza Collegiata a Bellinzona (prenotazione non necessaria). Il costo della visita è di 12 franchi svizzeri a persona (chiamate per assicurarvi che la visita ci sia Tel: +41 91 825 21 31).

Quali sono i piatti tipici di Bellinzona?

I piatti tipici di Bellinzona sono legati alla tradizione culinaria della Svizzera Italiana e della regione Ticino in generale. Tra i più conosciuti ci sono:

Polenta concia: un piatto a base di polenta servita con formaggio e salumi locali.

Capuns: un involtino di verdura e carne ripieno, solitamente di maiale o di cervo, servito con salsa di formaggio.
Il Minestrone: una zuppa di verdure, fagioli e riso tipica della cucina ticinese.
I Pizzoccheri: un piatto di pasta fatta in casa a base di farina di grano saraceno e servito con verdure e formaggio.
Lo Stufato di manzo: una pentola di manzo cotta lentamente con verdure, spezie e vino rosso.

 

Cosa visitare nei dintorni di Bellinzona?

Bellinzona si trova nel cuore del Canton Ticino, e circondata da molte attrazioni turistiche da visitare. Ecco alcune delle migliori:

Monte Tamaro: con un panorama mozzafiato sulla catena montuosa delle Alpi, questa montagna offre molte attività all'aria aperta, come escursioni, mountain bike e sci. È situato a circa 20 km a sud-ovest di Bellinzona.

Stesso discorso per il Monte Lema, situato a circa 20 km a nord-est di Bellinzona.

Valle Verzasca: questa valle suggestiva offre paesaggi mozzafiato e molte opportunità per attività all'aria aperta, come rafting, pesca e trekking. Il Parco Nazionale della Valle Verzasca è una riserva naturale che offre un'esperienza unica per gli amanti della natura e dell'avventura. Ci si arriva in auto da Bellinzona in circa 30 minuti.

Locarno: Questa città situata sulle sponde del lago Maggiore è famosa per il suo festival del film, il suo carnevale estivo e la sua architettura barocca. Situata a circa a circa 18 km a sud-ovest di Bellinzona, è famosa per il suo clima mite, le sue spiagge sul Lago Maggiore e la sua animata vita notturna.

Grotte di Vallorbe: queste grotte, situate a pochi chilometri da Bellinzona, offrono una visita interessante nell'affascinante mondo sotterraneo.

Grotta di San Giovanni: una grotta preistorica che ospita un insieme unico di formazioni di stalattiti e stalagmiti. Il tempo di percorrenza in auto è di circa 25 minuti.

Ascona: questa affascinante città lacustre offre un'esperienza indimenticabile, con una ricca vita notturna, una bellissima passeggiata lungo il lungolago e una vasta gamma di ristoranti e bar. Situata a circa 16 km a sud di Bellinzona è nota per la sua posizione lungo il lago Maggiore e per la sua atmosfera rilassante.

Il Lago di Vogorno è un bel lago di montagna situato a solo 20 km a est di Bellinzona, ideale per le escursioni e le attività all'aria aperta.

La parte più incontaminata del Canton Ticino, è la zona a nord di Bellizona, chiamata per l'appunto Alto Ticino. Una regione di valli selvagge e solitarie che si insinuano nella paesaggio verso le Alpi, punteggiate da borghi rustici costruiti in pietra e appoggiati su pendii ripidi. Se l'obiettivo è evadere dalle rotte turistiche, l'Alto Ticino è una scelta perfetta. Biasca è la porta d'accesso alla regione, una piccola città alla giunzione della scenografica Val Blenio - che si dirige a nord da Biasca fino a Olivone, poi taglia verso il Passo di Lucomagno - e la principale Valle Leventina, che si piega a nord-ovest fino ai piedi del Passo del Gottardo e alla tranquilla città di Airolo, dove la rurale Val Bedretto si stacca a ovest verso il Passo Novena.

La piccola città di Biasca si trova in una posizione privilegiata all'incrocio di tre valli: la Valle Leventina, la Val Blenio e, a sud, la parte della valle Ticino chiamata Riviera per ovvie ragioni. La città può essere una tappa per visitare, l'antica Chiesa di San Pietro e Paolo, che si trova sopra la città a sud-est, con una vista incredibile di tutte le rotte d'entrata e uscita. L'edificio si erge sopra una più recente chiesa parrocchiale, che incontrerete lungo la tua strada. La sua caratteristica più sorprendente è il suo piano irregolare - sembra che gli architetti abbiano faticato con la roccia scoscesa. Un'altra bella sorpresa sono i suoi affreschi medievali all'interno dai colori vividi.

Prima di avventurarvi da queste parti potete fare un salto all'ufficio del turismo di Bellinzona per maggiori informazioni in Piazza Collegiata 12, aperto tutti i giorni almeno fino alle dalle 9 alle 16 (alcuni giorni chiude anche alle 18, la domenica apre alle 10). A Bellinzona come sapete si parla italiano, sarà tutto più semplice.

 

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