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Cosa vedere a Vienna
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Il
Belvedere è una residenza imperiale formata da due palazzi collegati da un
grande parco. Ospita una delle più importanti collezioni d'arte austriaca
con Klimt e Schiele
Un altro grande e importante palazzo di
Vienna è il Belvedere, che a sua volta si compone di due
grandi edifici situati nel bel mezzo di uno splendido parco. Ubicato nel
terzo distretto della città, serviva in passato come residenza estiva di uno
dei più grandi condottieri della storia, il Principe Eugenio di Savoia.
Quest'ultimo, arrivato senza un soldo alla corte asburgica da Parigi a 19
anni per intraprendere la carriera militare che gli era stata negata da re
di Francia Luigi XIV ("Che abbia commesso la più grande
sciocchezza della mia vita?") divenne, grazie alle sue imprese militari,
uno degli uomini più ricchi del mondo, servendo tre differenti imperatori
durante una carriera durata tutta la vita, Leopoldo I, Giuseppe I, e
Carlo VI.
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Eugenio
amava le arti e la lettura ed era anche un appassionato
collezionista di libri e quadri (la sua collezione di 15.000
volumi, è tuttora conservata all'Hofburg), ma soprattutto
l'architettura. Fece costruire numerose residenze, tra Vienna e
l'Ungheria, ma la sua residenza ufficiale e certo la più famosa
è il Palazzo del Belvedere, una magnifica costruzione,
connubio perfetto tra barocco italiano e mitteleuropeo. In
questa splendida dimora per tanti anni ricevette personalità
europee e amici, intrattenendo rapporti diplomatici della
massima importanza per l'impero asburgico e mantenendo rapporti
epistolari con generali e regnanti di molti stati europei.
L'area di campagna attorno a Vienna dove sarebbe stato costruito
il Belvedere (come quella di altre proprietà attorno alla città)
erano terre saccheggiate negli anni precedenti dai turchi che
avevano assediato la capitale dell'Impero e come tale la terra
era rimasta incolta e costava poco. Dall'altro canto, aveva una
posizione ottimale, e il fatto di ricostruire su terre devastate
dai turchi aveva anche una valenza simbolica per il condottiero
che li combatterà per tutta la sua vita.
La costruzione del palazzo in questa zona aveva inoltre anche un
importante risvolto politico in quanto il suo avversario, il
maresciallo Heinrich Franz von Mansfeld, principe di
Fondi, aveva acquistato qualche mese prima un terreno proprio
vicino al suo per costruirvi un palazzo signorile con un
giardino e tra i due militari era forte il desiderio di
rivaleggiare per il palazzo più bello. Il palazzo di von
Mansfeld è ora quello che si chiama Palazzo Schwarzenberg,
in quanto il palazzo non fu terminato prima della morte di von
Mansfeld e i suoi eredi lo vendettero al principe Adam Franz
Karl von Schwarzenberg, che lo portò a termine secondo i
suoi gusti su progetto sempre di Johann Bernhard Fischer von
Erlach.
La
costruzione del Belvedere iniziò perciò nel 1712 e la sua
eccezionale posizione si dimostrò immediatamente vincente in
quanto da quel punto si aveva una splendida vista sulla città di
Vienna, che sarà immortalata tra gli altri anche dal
Canaletto in quegli stessi anni. Nel 1717, a costruzione
ultimata, iniziarono i lavori per la realizzazione dei giardini
alla francese che vennero affidati a Dominique Girard,
già fontaniere del Re Sole in Francia dal 1707 al 1715 e già
autore del parco del
Castello di Nymphenburg
a
Monaco.
Lo
stile architettonico è quello
Barocco, creato da uno dei più grandi architetti del periodo,
Johann Lucas von Hildebrandt, e successivamente raffinato nello stile
rococò. I due edifici sono rispettivamente chiamati Belvedere inferiore
(unteres) e Belvedere superiore (oberes).
Nel primo è ospitato il
Museo Barocco, nel luogo in cui un tempo servivano da sontuose camere e sale di
rappresentanza (da non perdere la Sala di Marmo per gli affreschi presenti,
la Groteskensaal e la sala del Gabinetto d'Oro), il Museo d'Arte
Medievale ed i giardini, a dir poco splendidi.
Nel Belvedere
superiore sono anche ospitate la Galleria d'arte austriaca
(Österreichische Galerie Belvedere), uno dei più grandi musei in Europa e
famosa per ospitare la collezione più numerosa di opere di
Gustav Klimt
tra cui il più famoso di tutti, Il Bacio, e la
Giuditta, oltre a una collezione di valore assoluto con
alcuni capolavori di
Egon Schiele e di Oskar Kokoschka.
Figurano tra le opere più importanti del museo anche alcuni
capolavori dell'impressionismo francese con opere di C’è anche
una galleria in cui sono custoditi capolavori internazionali,
fra gli altri di
Cézanne,
Van Gogh,
Monet, Renoir, Manet, del
Romanticismo tedesco con Caspar David Friedrich, nonché
la più preziosa collezione del biedermeier viennese;
assolutamente da non perdere. Al suo
interno è anche ospitato il Museo di Storia militare.
All'interno del Belvedere è ospitato il Museo d'Arte Barocca
(Belvedere inferiore), con capolavori di artisti
Messerschmidt, Maulbertsch e Donner.
Belvedere Inferiore
(Unteres Belvedere)
Il 30 novembre 1697, il principe Eugenio di Savoia, affidò a
Johann Bernhard Fischer von Erlach celebre architetto
autore tra le altre cose della
Chiesa di San Carlo a
Vienna e del
Castello di Schönbrunn,
la costruzione di un suo palazzo residenziale al centro di
Vienna. Nel 1702 il cantiere viene ripreso e ingrandito da Johann Lucas von
Hildebrandt, altro grande architetto austriaco di scuola
italiana (aveva studiato a Roma presso Carlo Fontana), che
sarebbe stato l'architetto di altri palazzi del principe Eugenio
a Vienna e in altre parti dell'impero asburgico (nella capitale
austriaca molto belle tra gli altri il suo Palazzo Kinsky).
Belvedere Superiore
(Oberes Belvedere)
Il palazzo del Belvedere Superiore venne costruito tra il 1717 e
il 1723, anche se alcune parti furono utilizzate fin dal 1719.
Al suo interno venne costruita una cappella ottagonale, le cui
decorazioni degli altari, con la la pala d'altare con la
rappresentazione della Resurrezione di Cristo vennero affidate
al pittore napoletano Francesco Solimena uno degli
esponenti più eminenti del barocco napoletano, che si occupò
anche delle decorazioni ad affresco della Sala d'Oro, la
principale sala del palazzo, coadiuvato da Carlo Innocenzo
Carlone che dal 1720 si occupò di altri affreschi nella
struttura. L'impianto a due piani della cappella segue i dettami
degli schemi aristocratici e della gerarchia sociale: al
pianterreno si raccoglieva la servitù del palazzo mentre la
loggia del piano nobile era riservata esclusivamente al
committente. Da subito si manifestarono alcuni problemi
strutturali dell'edificio. La Sala Terrena, infatti, che
costituiva il vestibolo d'accesso al palazzo, minacciava di
crollare dal soffitto per l'eccessivo peso caricato sulla sua
volta, così Hildebrandt, tra il 1732-1733, fu costretto ad
installarvi dei pilastri, dando alla sala l'aspetto attuale.
Perché questo posto si chiami
'Belvedere' appare chiaro vedendo questo luogo e per la
sua meravigliosa vista che dominava su Vienna al momento della
sua costruzione. Provate a fare
solo qualche passo nel giardino barocco che si estende tra il
palazzo superiore e quello inferiore. Creato intorno al 1700 nel
classico stile francese da Dominique Girard (allievo di
André le Nôtre, l'architetto paesaggista dei giardini di
Versailles), il giardino si
sviluppa lungo un asse centrale in leggera pendenza, offrendo un
ampio e meraviglioso panorama di Vienna con sullo sfondo, tra le
altri , lo
Stephansdom
(la Cattedrale di Santo
Stefano) e lo
Hofburg.
Passando lungo i tre livelli del giardino si ammirano le siepi
di bosso fiancheggiate da aiuole ornamentali dove uno vorrebbe,
in una bella giornata di primavera, passeggiare per ore.
Scendendo si arriva alla cascata inferiore, ornata da statue di
ninfe e le statue in stile greco-romano delle otto muse, insieme
alle sculture dei putti che rappresentano i 12 mesi dell'anno.
Creature mitologiche fanno zampillare l'acqua nella cascata
superiore che in cinque salti si riversa nel bacino sottostante.
A guardia del viale d'accesso che conduce all’Oberes Belvedere
sono collocate eleganti sfingi alate, simboli di potere e
saggezza.
A sud dell'Alto Belvedere è situato l'Alpengarten, che
non è un giardino alpino, ma un giardino in stile giapponese con
una sezione dedicata alle specie alpine, che tra la primavera e
l'estate riempie l'aria delle fragranze di clematis, rododendri,
rose e peonie in fiore. A nord invece si trova il ben più esteso
Botanischer Garten (Giardino Botanico), che appartiene
all'Università di Vienna,
dove si trovano serre tropicali e 11.500 specie di piante, tra
cui anche il bambù nano cinese e il cefalotasso giapponese
(sempreverdi).
Curiosità ulteriori
su Eugenio di Savoia
Il principe Eugenio morì nel suo
palazzo cittadino di Vienna il 21 aprile 1736, probabilmente di
polmonite. Non avendo eredi il suo immenso patrimonio venne
ereditato da Vittoria primogenita del fratello maggiore di
Eugenio, Luigi Tommaso di Savoia-Soissons.
Quest'ultima, all'epoca cinquantaduenne si trasferì al Belvedere
il 6 luglio 1736 facendo subito sapere alla corte viennese
volersi disfare di numerose proprietà appartenute allo zia, tra
cui il Belvedere. Il 15 aprile 1738 Vittoria sposò il principe
Giuseppe Federico di Sassonia-Hildburghausen
(1702?
1787), di venti ani anni più giovane di lei. La coppia
divorziò nel 1744 e, otto anni dopo, la principessa decise di
fare ritorno alla corte di Torino. Fu solo dopo questo momento
che l'imperatrice Maria Teresa d'Austria,
succeduta al padre di Carlo VI, dopo avere manifestò il suo
interesse acquistò il palazzo. All'inizio il Belvedere venne
sfruttato poco dall'imperatrice impegnato nella costruzione e
nell'ampliamente di altri palazzi imperiali nello stesso
periodo. Tuttavia Maria Teresa creò nel Belvedere Inferiore una
galleria dedicata agli antenati della dinastia degli Asburgo.
Nel 1776 Maria Teresa e suo
figlio Giuseppe II decisero di trasferire dal palazzo dello
Hofburg, dove era stata conservata sino a quell'epoca, al
Belvedere Superiore la Gemäldegalerie
(Galleria d'arte imperiale) con l'intento di rendere tale
collezione accessibile a tutti. La galleria aprì ufficialmente i
battenti cinque anni dopo, formando così uno dei primi musei
pubblici al mondo,
, dodici anni prima del
Louvre
(la galleria è stata trasferita dal 1891 al
Kunsthistorisches Museum di Vienna).
Il Belvedere Inferiore fu un luogo storico
per le molte personalità che accolse dalla fine del XVIII
secolo: qui soggiornarono Napoleone, Maria Teresa Carlotta
(unica figlia sopravvissuta di Maria Antonietta e di Luigi XVI
di Francia) e l'arciduca Ferdinando (governatore della Lombardia
dal 1796, qui costretto a risiedere dopo il trattato di
Campoformio del 1797).
Dal 1811 l'imperatore Francesco II si impegnò per trasformare
anche quest'area in un museo per accogliervi le antichità egizie
e romane pervenute dalla collezione dal
Castello di Ambras presso
Innsbruck.
Anche questa collezione cambiò di sede nel 1888 trasportata al Kunsthistorisches Museum.
Eugenio di Savoia è sepolto a Vienna, nella
cattedrale di Cattedrale di Santo
Stefano ((per la cronaca, anche un altro
famoso condottiero italiano, Raimondo Montecuccoli, è sepolto in Austria
(dopo aver lavorato anch'egli al servizio degli Asburgo), a Linz)) combatté fino a 72 anni, senza venire quasi mai
battuto, morendo poco dopo di morte naturale,
ricchissimo e patrono delle arti, il suo
corpo venne tumulato qui nella cattedrale viennese, il suo cuore, in
onore della sua casata, nella
Basilica di Superga a
Torino.
Belvedere di Vienna
Prinz-Eugen-Strasse 27 / Rennweg 6a
Area: Centro storico sud / distretto 3
Landstraße
Tel: + 43 1 79 557 9
Metro: Südbahnhof (S) / Tram: D fermata
Belvedere
Orari
Entrambi gli edifici del Belvedere sono visitabili ogni giorno dalle 10 alle
18. Il mercoledì il palazzo Inferiore resta inoltre aperto sino alle 21.
Costo dei biglietti
Il costo dei biglietti per gli adulti è di 14 euro per la Galleria d'Arte
Austriaca nel Belvedere Alto . Per il Palazzo del Belvedere Basso il costo
del biglietto per gli adulti e di 12 euro. Il prezzo per vedere entrambi gli
edifici è di 26 euro. Ma se siete in viaggio con la famiglia, la buona
notizia è che i minori di 18 anni entrano gratis.
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