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BOLZANO - INFORMAZIONI E GUIDA.
Il capoluogo di provincia dell'Alto Adige, una volta era una
fermata sulla rotta delle carrozze tra l'Italia e l'impero
austro-ungarico. Oggi Bolzano è una elegante e cosmopolita città
diventata sede della prima università trilingue d'Europa. Un
luogo scenografiche, dove si percepisce un'alta qualità
della vita, tutto da scoprire.
Bolzano
è posta in una conca (265 m s.l.m.) coltivata a vigneti,
dove per il clima particolarmente mite crescono palme,
agavi, cipressi e ulivi. Sullo sfondo della città, in
contrasto con la vegetazione tipicamente mediterranea
della valle, si innalzano le cime, spesso innevate,
delle Dolomiti del Catinaccio, il Rosengarten
(giardino delle rose) delle saghe germaniche abitato
dal re dei nani Laurino, responsabile secondo
la leggenda dell'Enrosadira, lo spettacolare
fenomeno di arrossamento che si verifica ogni crepuscolo.
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La
vallata di Bolzano fu insediata già millenni fa. Nel XII e XIII
secolo venne costruita la città ed il centro medievale è rimasto
invariato fino al XIX secolo. Da quel momento in poi, la città
si trasformò in un rinomata località turistica. Soprattutto
il quartiere di Gries conobbe fama internazionale come
stazione climatica. Oggi Bolzano offre diverse attrazioni, attirando
migliaia di turisti. Basti pensare alla famosa
Mummia Ötzi
(l'uomo venuto dall'ghiaccio) che riposa nel museo archeologico.
Oltre alle fiere specialistiche si possono inoltre visitare
sette musei e quattro castelli. La città offre molto anche dal
punto di vista culturale. Passeggiando sotto i portici si percepisce
il fascino della "piccola grande città".
Non
si hanno notizie certe sullo sviluppo urbano di Bolzano prima
del XII-XIII secolo, quando la città fu circondata di mura e
divenne municipio. Nella zona di Bolzano, tuttavia, come testimoniato
dalla Tabula Peutingeriana già nel 15 a.C. sorse una
piccola stazione stradale romana caratterizzata da un ponte,
detto Pons Drusi dal nome del figlio adottivo di Augusto
(Druso) che conquistò la Val d'Adige e la Val d'Isarco.
Inoltre il nome "Bauzanum" compare nella Storia dei
Longobardi di Paolo Diacono. Nell'XI secolo il territorio
di Bolzano diviene proprietà dei vescovi di
Trento che fondano
il primo nucleo cittadino in corrispondenza dell'attuale
Via dei Portici. Nelle pause tra le guerre con i conti del
Tirolo, sorgono i monumenti gotici che ancora oggi caratterizzano
il centro cittadino, tra tutti il Duomo e la Chiesa
dei Domenicani. Crocevia dei traffici commerciali tra nord
e sud, l'abitato fu da subito un importante mercato (durante
il Medioevo si tenevano fino a quattro fiere annuali), che più
tardi nel ‘600 venne regolato da leggi fatte applicare dal
Magistrato Mercantile con sede nel Barocco Palazzo
Mercantile (XVIII secolo). Bolzano conservò l'impianto medievale
fino all'800, quando sorse l'elegante sobborgo di Gries (nel
‘900 rinomato centro di cura); la crescita urbanistica proseguì
nel secolo successivo, anche in seguito allo sviluppo industriale
che interessò la città.
Piazza
Walther, aperta nell'800 e dedicata al maggior poeta tedesco
medievale (Walther von der Vogelweide) di cui ospita
il monumento, rappresenta il centro cittadino. Sulla piazza
si affaccia l'imponente edificio gotico del Duomo (XIV-XV
secolo) dal caratteristico tetto policromo a spioventi, il cui
campanile termina in una cuspide di arenaria traforata del XVI
secolo. Sono da ammirare il portone romanico con protiro, il
rosone (XIV secolo) e l'affresco della Madonna con Bambino
(1475) della facciata e sul lato nord l'affresco della Crocifissione
e la "porticina del vino", entrambi di fine ‘300. All'interno
sono di rilievo il pulpito tardo-gotico, il monumentale
altare maggiore in marmo policromo (1710-20), il crocefisso
trecentesco, la cappella barocca delle Grazie con
affreschi di Karl Henrici (1771). Poco lontano dal Duomo,
sulla piazza omonima si trova la Chiesa dei Domenicani,
anch'essa gotica ma parzialmente ricostruita in seguito ai danni
provocati dai bombardamenti dell'ultima guerra. All'interno,
la Cappella di S. Giovanni presenta pregevoli affreschi
di scuola giottesca (prima metà XIV secolo), mentre il chiostro
attiguo alla chiesa è decorato con un ciclo di affreschi di
Friedrich Pacher (1496).
Su
Piazza delle Erbe si tiene un vivace mercato ortofrutticolo;
all'angolo con Via dei Portici si trova la Fontana
del Nettuno (1745), chiamato Gabelwirt (oste con
la forchetta), e di fronte sorge ancora l'edifico neogotico
dell'ex Albergo del Sole, dove soggiornarono Goethe,
Herder e l'imperatore Giuseppe II. Proseguendo
per Via dei Francescani si può visitare la Chiesa dei Francescani,
costruita in stile gotico, che custodisce un prezioso altare
di legno con portelle intagliate di Hans Klocker (XVI
secolo). Grazioso il chiostro trecentesco con affreschi di scuola
giottesca. Via Streiter (J. Streiter, sindaco di Bolzano
intorno alla metà dell'800), dove sono visibili parte del
vecchio Municipio (quello nuovo, Barocco, è in Piazza
del Municipio) e i banconi in marmo del mercato del pesce,
continua con Via dei Bottai, la più tipica del centro
storico per le antiche insegne in ferro battuto, le locande,
le botteghe artigiane. All'estremità si trova il Museo di
Scienze Naturali dell'Alto Adige, ospitato negli ex uffici
amministrativi di Massimiliano I.
La
strada più conosciuta e frequentata della città è Via dei
Portici, che ancora oggi conserva l'originaria funzione
commerciale. La fiancheggiano portici dei secoli XV-XVIII con
caratteristici sporti (Erker), da notare il Barocco
Palazzo Mercantile, l'antica farmacia "alla Madonna",
considerata un piccolo museo di oli, essenze, tinture, balsami,
tisane, e l'emporio della Cooperativa degli Artigiani Atesini.
Altrettanto antica è Piazza del Grano, dove si svolgeva
il mercato del grano e dove sorge la pittoresca Casa della
Pesa (XVII secolo). I palazzi settecenteschi della borghesia
cittadina si trovano su Via e Piazza della Mostra:
Palazzo Campfranco, Palazzo Menz, Palazzo Pock.
La
visita al Museo Civico è utile per avere una panoramica
sulla storia archeologica, l'etnografia, l'arte della provincia
di Bolzano. Superato il Ponte Tàlvera e Piazza
della Vittoria, sede del frequentatissimo mercato del sabato,
si giunge al Monumento della Vittoria, risalente all'epoca
fascista, fatto oggetto di attentati dinamitardi da gruppi estremisti
sudtirolesi. Nell'ex stazione climatica di Gries sorge
l'Abbazia dei Benedettini di Gries, il cui nucleo più
antico (Castello dei Conti del Tirolo) risale al XII
secolo, la Chiesa abbaziale di S. Agostino (1769-71)
con sette pale d'altare eseguite dal noto pittore tirolese
Martin Knoller, la Vecchia Parrocchiale di Gries,
che custodisce due importanti tesori artistici: l'altare
di Michael Pacher (1471-75) e il Crocefisso ligneo
romanico del 1200.
Appena fuori il centro cittadino si trovano Castel Mareccio
(XIII secolo), il Convento dell'Ordine Teutonico (XVI-XIX
secolo), la Chiesa di S. Giorgio (XV secolo) e la piccola
Chiesa di S. Giovanni in Villa, costruita nel XII secolo
ma rifatta nel successivo, con preziosi affreschi.
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