VISITARE BREMA
- INFORMAZIONI E GUIDA.
Questa città, una delle tre città-stato tedesche (insieme a Berlino e
Amburgo), è nota per essere uno dei luoghi più aperti e ospitali del paese,
con un'atmosfera che trova un buon equilibrio tra stile, tradizione e buon
vivere. La natura non è mai lontana qui, anche se Brema è meglio conosciuta
per il suo carattere fiabesco, il suo unico quartiere espressionista e una
delle squadre di calcio più famose della Germania.
Ci sono tanti luoghi in Europa che
vale la pena scoprire, anche per pochi giorni. Avete mai pensato di visitare
una città densa di storia in ogni suo angolo e con un porto di tradizione
millenaria nel Nord Europa? Copenaghen? Stoccolma? No, ma non siete molto
fuori strada…
Siamo
in Germania e stiamo parlando di
Brema,
una città che ha
più di 1200 anni,
con il porto più antico del Paese (Bremerhaven),
secondo per grandezza solo a quello di Amburgo. Brema si
fregia del titolo di
Libera città Anseatica
(vedere
Lega Anseatica)
ed ama definirsi con quattro parole:
storica,
innovativa,
vivace
e
marinara.
Marinara nonostante il suo mare sia in realtà il
fiume Weser
("la città
antica sul fiume grigio")
e nonostante il suo porto sia un'enclave distaccata e
distante 60 km; perché è dal mare che sono venute le sue
fortune e le sue leggende. Nel tragitto dal mare a Brema,
seguendo il corso del fiume, si conobbero i
Quattro Musicanti
della favola dei
fratelli Grimm,
i quattro animali che resero celebre la città per sempre
nell'immaginario di generazioni di bambini. Una piccola,
ricca metropoli di più di mezzo milione di abitanti, che
all'inizio era solo un minuscolo insediamento di pescatori
nei pressi di una riva sabbiosa del fiume, e che poi col
tempo i cronisti di varie epoche, per denotarne la
grandezza, chiamavano la Roma del nord.
Oggi,
con il suo ben fornito nucleo di abitanti e i numerosi studenti universitari
che la popolano, Brema si presenta principalmente come una città dai due
volti: tranquilla durante il giorno e frizzante la sera, grazie ad una
vivace vita notturna. L'intrattenimento notturno è di tendenza ed
alternativo; in poche parole, capace di evolversi e tenersi al passo con
grandi metropoli come
Berlino
o
Londra,
nonostante l'urbanizzazione
non si possa di certo paragonare a queste ultime. Eppure, piatti vari e
stuzzicanti e birre famose nel mondo (tra tutte la ben nota birra Beck's)
rendono la città meta interessante anche per ai più esigenti. Brema è una
città che sa il fatto suo durante tutto l'arco della giornata, sia di giorno
che la sera. Siamo in una città forte e sicura e lo si percepisce anche solo
dalla marcata pronuncia del suo nome ufficiale, che per intero diventa, in
tedesco, 'Freie Hansestadt Bremen' (Libera città anseatica di
Brema').
Sarà
per quella speciale 'brezza' che sin dai tempi più antichi continua ad
arrivare grazie alla gente "di mare" (e in questo, il porto
di Brema, nonostante la sua effettiva distanza, ha sempre avuto un ruolo
primario). Gli abitanti di Brema hanno sempre conosciuto le storie e le
gesta di popoli lontani e sono sempre stati pronti a scambiare due parole
con chi arrivava da terre diverse, era un piacere ma anche una necessità.
Così facevano i mercanti anseatici, che accoglievano e
scambiavano non solo
merci provenienti da tutto il mondo, ma anche conoscenze ed idee.
E così
hanno fatto da sempre, ancora prima che la città entrasse a far parte della
potente Lega Anseatica, nel 1260. Ricordiamo per esempio nell'anno 1076
Adamo da Brema, storico e teologo vissuto nel XI secolo: nella sua opera
Gesta Hammaburgensis Ecclesiae Pontificum citava il viaggio dei
Vichinghi verso l'America. Le notizie arrivavano in fretta e si espandevano
grazie agli scambi commerciali, anche quando, come in questo caso,
apparivano incredibili (ma poi non lo erano). Ecco perché Brema al
visitatore appare subito amichevole ed insieme un luogo di grandi conoscenze
e cultura; poco appesantita dal turismo di massa e ancora capace di regalare
momenti di unicità storica ed artistica.
Quadri
ed affreschi dipingono una città cresciuta lungo gli argini del fiume
Weser, che ne ha dominato il destino nei secoli. Nel Seicento due dei
maggiori cartografi dell'epoca,
Georg Braun e Franz Hogenberg, raffiguravano l'allora nucleo
urbano circondato da mura e protetto dal fiume. Oggi, nella conformazione
attuale, quella rappresentazione appartiene al centro storico di Brema,
l'Alstadt: nel disegno si riconoscono i campanili delle chiese, come
quelli gemelli della Cattedrale di Brema (il Bremer Dom),
dedicata a San Pietro, edificata per la prima volta nel lontano 789 (anno di
nascita della Diocesi di Brema) e poi ricostruita. Poco lontano, si
riconosce anche la guglia della chiesa di Nostra Signora di Brema (Liebfrauenkirche),
la più antica della città, del XI secolo, e nota per le pareti affrescate
nella sua cripta, risalenti al Trecento.
Quest'ultima chiesa presenta
diversi elementi che non passano inosservati; a parte le splendide vetrate
capaci di creare cromatici colori di luce e la cripta con gli affreschi, ad
incuriosire è anche altro. Ci si chiede per esempio a chi appartenga la
scultura presente in una delle pareti della chiesa: è quella del
feldmaresciallo Hemmuth von Moltke, che fu capo di Stato Maggiore
dell'esercito prussiano e grande stratega militare (tanto fu il suo valore
che molti ne paragonano le gesta a quelle di
Napoleone); in gioventù
ebbe anche modo di servire l'impero Ottomano del sultano Mahmud II,
modernizzandone l'esercito. In altre città della Germania statue a parete
come questa in genere erano riservate a componenti la famiglia reale, ma
come città libera Brema poté decidere a suo tempo chi raffigurare (questa
scultura è del 1909 ed è opera di Hermann Hahn). Ci sono altre
curiose circostanze in questa, come in altre chiese di Brema, e non rimane
che scoprirle più avanti.
Nella
Piazza del Mercato di Brema (Marktplatz) troviamo alcune
attrazioni inserite nel
Patrimonio mondiale dell'UNESCO. Su essa si affacciano vari edifici
costruiti tutti in stile diverso, testimonianza delle varie epoche
storico-architettoniche vissute dalla città. Qui si trovano le attrazioni
turistiche principali di Brema, tra cui l'antico Palazzo del
Municipio (sito Unesco), alto esempio di Rinascimento del Weser (Weserrenaissance).
L'edificio si trova nel lato settentrionale della piazza, di fronte alla
statua di Rolando da Brema (Bremen Roland), altro sito Unesco,
che da qui sembra fare la guardia all'intera città. La gigantesca statua
raffigura Rolando il paladino, famosa figura letteraria dei poemi del
Duecento e da noi meglio conosciuto per l'Orlando furioso dell'Ariosto.
La statua di Brema simboleggia la libertà e la giustizia, fattori essenziali
che sono serviti nella storia a rendere indipendente la città. Ci sono anche
tante leggende legate alla sua esistenza, la più nota è quella secondo la
quale Brema rimarrà città libera e indipendente fino a quando Rolando
resterà nella sua attuale posizione... e semmai dovesse accadergli qualcosa
pare che ci sia un'altra statua, conservata nei sotterranei del municipio,
pronta a sostituirla.
Uno dei motivi per cui il nome di
Brema è conosciuto nel mondo è la favola dei fratelli Grimm "I
musicanti di Brema". A loro è dedicato uno dei monumenti più visitati
della città, una statua opera di Gerhard Marcks che raffigura i 4
protagonisti della fiaba: un asino, un cane, un gatto e un gallo.
"Vieni
con noi a Brema: ti intendi di serenate, puoi entrare nella banda
municipale"
così disse l'asino al
gatto, e prima di lui al cane e dopo ancora al gallo. Tutti e quattro gli
animali uniti per andare a suonare a Brema; cosa trovarono per strada poi
non resta che scoprirlo, divertiti. Il monumento che celebra i musicanti è
situato nella parte occidentale della piazza, opposto al
palazzo della Camera di Commercio
e alla Cattedrale. Lo si noterà per il gruppetto di turisti che ogni tanto
si va a formare attorno ad esso.
La
cultura a Brema è valorizzata in molti aspetti. I musei dedicati ad arti
e scienze sono numerosi, così come gli eventi stagionali ed internazionali
in programma. Tra questi ultimi si scelga per esempio in estate il
Festival
Breminale, che porta musica dal vivo e spettacoli di danza e teatro in
tutte le strade della città: oppure, la Fiera di Freimarkt (con
mercati, musica e cibo per un evento che esiste da quasi mille anni), ogni
anno ad ottobre. In inverno, la scena la ruba il natale di Brema...
che vi proponiamo in un'altra sezione.
Fino
a poco tempo fa Brema non era inclusa nelle grandi rotte del turismo
internazionale, ma molto è cambiato da quando il suo aeroporto è
raggiungibile dalle linee aeree low cost. Sono sempre di più le
persone che amano concedersi una piccola pausa culturale e turistica in
questa città, alla scoperta di una Europa poco conosciuta rispetto alle mete
più tradizionali, ma tuttavia meritevole di attenzione perché ricca di
spunti. Turismo si, ma non di massa; una città che risulta vivibile in ogni
momento dell'anno, senza un particolare afflusso di alta stagione. L'aeroporto
di Brema è poco distante dalla città, si trova a soli 3 km e mezzo dal
centro ed è facilmente raggiungibile con il tram, al prezzo di un biglietto
urbano.
Infine,
si prenda un particolare appunto sul clima di Brema, informazione
sempre utile per prepararsi alla partenza. Siamo nel nord Europa e come
tutte le città di questa parte del continente il clima si presenta di certo
non mediterraneo. Gli inverni tuttavia sono raramente freddissimi, mentre i
mesi di mezza stagione possono essere particolarmente umidi (pioggia
continua e leggera, ma si riesce a girare senza problemi se attrezzati). In
inverno, di regola, le temperature non scendono mai sotto lo zero e si
mantengono intorno ai 2 °C o 5 °C e comunque al di sotto dei 10 °C. Le
estati sono in genere brevi e relegate ai mesi di luglio e agosto, ma a
volte variano diventando più lunghe o più brevi; la temperatura in media va
dai 22 °C ai 25 °C , ma si possono anche raggiungere i 30 °C.
I mesi estivi restano i migliori
per visitare i dintorni di Brema, tra cui la vicina città di
Oldenburg, con il suo bel castello, o quella di Delmenhost, in
cui ha sede il Museo di Nordwolle, interessante percorso culturale
nella storia industriale europea. Le settimane a cavallo tra giugno e
luglio, sono forse le più interessanti da un punto di vista climatico: le
ore di luce sono lunghe e i tramonti regalano panorami più intensi.
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