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BUCAREST - INFORMAZIONI E GUIDA. La capitale della Romania è ricca di sorprese. Una delle più grandi città dell’Europa
sud-orientale, si distingue per dinamicità ed energia. In molti la visitano
prima di raggiungere la Transilvania e si lasciano andare alle piacevoli
atmosfere di caffetterie alla moda, musei e angoli verdi della città.
Bucarest
(Bucuresti in romeno), capitale della Romania, si trova tra le rive
del
Danubio
e la parte sud dei monti Carpazi, e anche centro culturale ed
economico del paese così come la sua città più popolosa. Scavi archeologici
hanno rilevato tracce di insediamenti preistorici, alcuni di oltre 150.000 anni
fa. La parola Bucarest appare, per la prima volta, nel 1459 quando viene
rilevata in un documento di Vlad III detto "l'impalatore",
Signore della Valacchia. |
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Vlad
III fece costruire la fortezza di Bucarest, prima di una lunga serie
di fortificazioni, allo scopo di difendere la Valacchia dagli attacchi dei turchi. Verso la fine del sedicesimo secolo, Bucarest era la più grande
città cristiana del Sud-est Europa. Nel 1640 un viaggiatore riportò
in un suo diario di viaggio che la popolazione di Bucarest contava oltre
100.000 abitanti. Durante il dominio degli Ottomani Bucarest si sviluppò
enormemente diventando il più importante centro economico della Valacchia.
Nel 1659 venne eletta capitale della Valacchia. Nel diciottesimo secolo sul
trono della Valacchia (così come in quello di Moldavia) si avvicendarono
nobili ottomani di cultura greca detti Fanarioti (dal nome del quartiere di
Costantinopoli abitato dall'aristocrazia ellenica).
Nel 1821 la
rivolta contadina (prima manifestazione in Valacchia dei moti risorgimentali
balcanici) capeggiata da Tudor Vladimirescu pose fine al governo dei Fanarioti. Nel gennaio del 1859, su suggerimento di
Napoleone III, viene
eletto sovrano di Valacchia Alexandru Ioan Cuza (già principe di Moldavia)
ed inizia cosi l'unificazione del nuovo stato, la Romania, con capitale
Bucarest (1861) Agli inizi del ventesimo secolo la città e illuminata da
bulbi elettrici e da lampade a petrolio.
Nel 1904 i trasporti
pubblici videro l'introduzione di macchine elettriche. Il numero degli
abitanti di Bucarest, nel 1918 era di 382.853 ed arrivò a crescere fino a 870.000
nel 1939. Gli anni '30 videro un'importante crescita della città
sia in campo economico che culturale tanto da meritarsi l'appellativo di "Piccola Parigi". Successivamente alla Seconda Guerra Mondiale, Bucarest
è
cresciuta molto dal punto di vista architettonico: un vasto progetto diede alla
città una uniformità architettonica tutt'oggi distinguibile (nonostante un
certo degrado).
La nuova Bucarest e caratterizzata da numerose
piazze dalle quali si irradiano strade e boulevards. Le due principali
strade, che corrono parallele al centro della città, sono Bulevardul
Balcescu e Bulevardul Unirii (chiamato, durante il periodo del regime
comunista, " Boulevard della Vittoria del Socialismo") e sono state ampiamente
allargate negli anni '80 sotto il dittatore Nicolae Ceausescu. Durante gli
anni della dittatura di Ceausescu sono stati rasi al suolo 10.000 ettari
circa di vecchie case e chiese dando spazio così ad ampi viali (boulevards) ed al
secondo palazzo più grande del mondo (dopo il Pentagono) la casa del popolo
(Palatul Poporului). Una delle più belle piazze di Bucarest è la piazza
della Repubblica (con la chiesa Cretulescu del 1722)La città è abbellita
da numerose chiese, insolitamente piccole e in stile bizantino. Notevoli
sono le chiese: Curtea Veche, monastero Antim (1715), Stavropoleos (1724) e
Spiridon (1747).
IL REGIME COMUNISTA
Successivamente all'accordo
stipulato, nell'autunno del 1944 a Mosca, tra W. Churchill e I.V. Stalin, la
Romania fu "consegnata", politicamente parlando, alla Russia da cui ne
conseguì l'inizio del sistema di governo comunista. I comunisti iniziarono
gradualmente la loro scalata al potere con l'aiuto ed il sostegno di Mosca.
Il primo governo di ideologia comunista fu capeggiato da Petru Groza. Nel
mese di giugno del 1946 fu eseguita la condanna a morte del Maresciallo Ion
Antonescu. Il 30 dicembre 1947 il re Michele I di Romania fu costretto ad
abdicare mentre le forze democratiche di opposizione vennero brutalmente
liquidate. L'influenza sovietica fu completata dopo il 1948 con la
nazionalizzazione e collettivizzazione. Industrie, miniere banche e
trasporti, vennero inglobati da un piano economico. Nel 1951 iniziò il primo
piano quinquennale per lo sviluppo dell'industria e dell'agricoltura.
Negli anni
'60, sotto la
leadership di Gheorghe Gheorghiu-Dej e del suo successore, Nicolae Ceausescu,
il partito comunista della Romania inizio ad organizzare un politica estera
indipendente dall'influenza sovietica. Tale politica, autonoma da Mosca,
portò ad una rapida crescita dell'industria pesante provocando il mutamento
della società, da agricola a industrializzata. Durante gli anni '70
Ceausescu tento di modernizzare l'economia rumena prendendo a prestito
ingenti somme di danaro dagli istituti di credito occidentali. A causa di questo grandioso
progetto di modernizzazione, il popolo rumeno fu sottoposto ad un
programma economico austero in quanto Ceausescu aveva deciso di estinguere tale ingente
debito pubblico in un breve tempo. Lo standard di vita della popolazione
divenne ebbe un peggioramento negli anni '80 a causa delle ingenti
esportazioni di derrate alimentari e di prodotti petroliferi verso
l'occidente. Il regime comunista aveva costituito una rete di controllo
totale per mezzo della securitate (la polizia segreta) generando, di fatto,
uno stato di polizia. Dopo 25 anni di potere, la famiglia Ceausescu aveva
ridotto la Romania in uno stato di degrado pressoché totale avallando la
menzogna, la corruzione, il terrore, le ripetute violazioni dei diritti
umani e provocando l'isolamento dal mondo occidentale. Con la caduta del
muro di Berlino nel 1989 anche la Romania volle scrollarsi di dosso un potere,
quello dei Ceausescu, che per troppo tempo aveva tollerato: nel dicembre
del 1989, scoppio la rivoluzione (colpo di Stato). Il 25 dicembre 1989 Nicolae e
Elena Ceausescu vennero condannati a morte da un tribunale militare e
fucilati lo stesso giorno.
RIVOLUZIONE DICEMBRE 1989
Dicembre 14-15
I
venti rivoluzionari soffiano da Timisoara quando un prete riformato
ungherese, Laszlo Tokés, si oppose, all'ordine delle autorità, di andare via
dalla parrocchia. Un cordone umano di centinaia di parrocchiani difese la
casa di Tokés dall'assalto della Securitate (polizia segreta di Ceausescu).
Diverse centinaia di protestanti furono uccisi dalle forze anti sommossa
scuriste.
Dicembre 19-22
Lo spirito rivoluzionario
giunge a Bucarest, durante un discorso di Ceaucescu davanti a 100.000
lavoratori, la televisione rumena è costretta ad interrompere la
trasmissione a causa dei fischi e delle urla di protesta contro il
"Conducador".
Dicembre 22
Nicolae e Elena Ceausescu
cercano di fuggire con l'elicottero ma vengono fermati ed arrestati a
Targoviste.
Dicembre 25
Il giorno di Natale la coppia
viene condannata a morte da un tribunale militare e fucilata. I dati
ufficiali parlano di 689 morti, uomini e donne caduti per la rivoluzione.
Dicembre 26
Il Fronte di Salvezza Nazionale (NFS) capeggiato da
Ion Iliescu nomina Petre Roman primo ministro. La maggior parte dei
comunisti conserva il proprio posto nel nuovo governo.
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