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Il
castello di Liechtenstein a Modling è una splendida residenza principesca
situata a sud di Vienna, nella cittadina di Modling. Edificato nel rinascimento
come roccaforte difensiva con torrioni angolari, il castello venne trasformato
nel XVII secolo in un'elegante reggia barocca per volere del principe Gian Adamo
I del Liechtenstein. L'interno presenta sale affrescate con scene mitologiche e
paesaggi. Il castello ospita una collezione di armi antiche e un museo dedicato
alla storia dei principi del Liechtenstein. Un gioiello storico-artistico nei
dintorni di Vienna.
A
circa 25 minuti dal centro di Vienna si trova il
Castello di Liechtenstein, un maniero pittoresco
e suggestivo che si staglia sull'orizzonte da una
collina che domina la piana di
Vienna. Fu qui che la casata dei Liechtenstein, dell'omonimo
principato tra Austria e Svizzera, ebbe origine. La
costruzione della prima fortezza fu eseguita intorno
al 1130 da Hugo von Petronell, un feudatario del
mangravio di Cham e Vohburg. |
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Subito dopo la costruzione del castello von Petrenell decise
di farsi chiamare "von Liechtenstein" diventando così il
fondatore della linea dinastica degli omonimi principi.
"Liechtenstein" letteralmente significa, "pietra chiara", e
deriva dal materiale chiaro di costruzione del castello,
insolito per il luogo.
Il
Castello fu la sede della dinastia Liechtenstein fino al
1295, quando passò dalla famiglia ai Signori di Stadek,
secondo i termini di un contratto di matrimonio. Nel corso
del XIV secolo, il maniero fu ampliato una prima volta e nel
XVI secolo fu ulteriormente ampliato alla sua lunghezza
attuale, in un momento in cui la sua proprietà cambiò
diverse volte in un susseguirsi di nobili famiglie di alto
rango. Tra gli altri il castello passò per le mani del re
ungherese Mattia Corvino, con Jan (Hans) Holuberzi
come governatore della fortezza. Dal 1592 la proprietà passò
ai Conti di Khevenhùller, Baroni di Aichelberg.
Il giorno di Natale del 1807 il principe Giovanni I
Giuseppe del Liechtenstein, che in quel momento era il
Feldmaresciallo, comandante in capo dell'esercito austriaco
durante le guerre napoleoniche (perse malamente nella
Battaglia di Austerlitz mentre si distinse ad
Aspern e Wagram e si conquistò il soprannome di
"Primo soldato") riacquistò il controllo del Castello per la
sua famiglia, nel cui possesso è rimasto da allora. Il
ritratto del principe Giovanni I è appeso a una parete di
una stanza interna al castello, insieme al ritratto
dell'attuale proprietario.
L'originaria pianta della fortezza, che era stata distrutta
dagli Ottomani nel 1683, fu ricostruita dall'architetto del
Principe Hartmut. La ricostruzione del castello non cominciò
tuttavia se non durante il principato di Giovanni II del
Liechtenstein nel 1883, in pieno periodo romantico (e anche
neogotico), seguendo il suggerimento di Friedrich von Schmidt
(autore tra l'altro del Nuovo Municipio di Vienna), il
Maestro viennese esperto in costruzioni di cattedrali e del
conte e suo amico Wildczek. Sotto gli architetti
Kayser e in seguito lo Moldheim, il castello fu
ricostruito come museo e sede ancestrale della dinastia dei
Liechtenstein. Dal 1890 circa i raccordi del castello e dei
suoi spazi interni furono progettati, sotto la supervisione
di Egon Reinberger di Vaduz. Tra le altre
caratteristiche, sculture e rilievi pregevoli della
collezione del principe sono stati integrati nella
costruzione.
Per restare fedeli al tessuto romanico del castello, le
linee guida stilistiche e storiche, sono stati seguiti con
la massima sensibilità. Con la sua figura massiccia, le mura
rinforzata e le torri, oggi il castello è considerato come
un imponente monumento di architettura e fortificazione
medievale. Essa testimonia anche le ambizioni attraverso
questa fortezza dei Principi del Liechtenstein.
Al piano principale e nel sotto-castello gran parte delle
mura originali sono ancora visibili. Grazie a questi livelli
romanici, la fortezza è oggi considerata come uno dei
rarissimi castelli romanici del XII secolo ancora esistenti
in Europa. Le travi a vista potenti, le armi e gli arredi
sono in linea con il pensiero storico romantico del XIX
secolo, possono essere visualizzati nella Sala Grande e
spazi residenziali, ma non sono fedeli a quello che si
sarebbe potuto vedere in un muro di una stanza dei un
castello medievale del XII secolo (dove probabilmente ci
sarebbero stati arazzi) In sala c'è anche un letto
originale, conservato nicchia di epoca romanica. Un piccolo
letto, dove potevano dormire anche in quattro, due adulti e
due o più figli. A dispetto di quello che si pensa l'altezza
media nel medioevo era solo sei centimetri inferiore
rispetto all'altezza media attuale. I letti piccoli non era
fatti così perché le persone erano più piccole, quanto
perché sembra che il modo di dormire fosse diverso: si
dormiva quasi seduti, per evitare, dopo la cena (il pasto
più importante della giornata), di digerire male o peggio di
morire affogati dal proprio vomito.
Dal balcone esposto a nord del Castello si gode una vista
straordinaria in lontananza, su tutto il bacino di Vienna,
la vista arriva fino a Bratislava, che dista una sessantina
di km.
La Cappella di San Pancrazio
Un particolare gioiello culturale è la piccola ex
cappella romanica del castello. Costruita intorno al 1130
proprio sotto il fondatore Hugo von
Petronell-Liechtenstein e dedicata a San Pancrazio,
questo spazio precedentemente consacrato serve per la
contemplazione religiosa, ed anche al giorno d'oggi si
celebrano messe. La cappella ospita piccola
un'immagine rosso gesso della metà del XIII secolo. Si
tratta di una rappresentazione della Crocifissione di
Cristo, con Maria e Giovanni in piedi sotto la Croce. Questo
piccolo tesoro dà la cappella del castello un significato
speciale nella storia culturale. Il gesso rosso doveva
essere sparito da tempo, visto le sue caratteristiche
fisiche, ma il fatto che l'immagine dopo tanti secoli sia
ancora lì, rappresenta quasi un "miracolo."
Dalla torre cappella (torre orientale del Castello) ogni
giorno risuonano le campane che sono stati donati dalla
principessa Gina del Liechtenstein nel 1983. Come uno degli
ultimi superstiti cappelle romaniche del suo genere, la
cappella del castello è aperta per i servizi e devozioni nei
giorni ricordo e durante le principali feste religiose.
La visita del castello può essere fatto solo con una guida e
dura circa 50 minuti. Le visite si svolgono ogni ora
indipendentemente dal numero di persone e sono fatte in
inglese e in tedesco. La giovane guida che abbiamo trovato
nel luglio del 2016 ci ha reso la visita davvero
interessante e ricca di aneddoti sulla vita in un castello
medievale in queste zone.
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