VISITARE CHAMONIX
- INFORMAZIONI E GUIDA. Qui le montagne incombono
ovunque. Gli sciatori e i turisti vengono portati con la funivia
ai 3842 metri sul massiccio del Monte Bianco, oppure in una
lunga scelta di piste lungo la valle, mentre in estate gli
stessi impianti di risalita accedono a sentieri escursionistici
e ciclabili.
A circondare Chamonix è lo spettacolare panorama delle
Alpi francesi, alte vette che dominano eterne questa piccola
cittadina di circa 10.000 abitanti. La storica località
sciistica della Francia occidentale (Dipartimento Alta
Savoia) è nota per gli sport invernali ed è amata non
solo dagli appassionati di sci alpino, discese libere o
slittino, ma anche da coloro che la prediligono nei mesi più
caldi per itinerari di trekking
o per il parapendio.
A
darle il nome è il più alto monte d'Europa, il Monte Bianco (4.808,73
m).
La località è
infatti ufficialmente conosciuta come Chamonix-Mont-Blanc
e il
suo territorio è composto da un comprensorio di diversi villaggi
e frazioni, dominato da alte cime innevate, ghiacciai e, in
estate, da uno sfondo di verdi prati e pendii tappezzati da
fiori e fitte boscaglie.
Il Monte Bianco, si
trova a est di Chamonix. Il "Tetto d'Europa" con le sue
grandiose creste e le nevi eterne, è punteggiato da imponenti
ghiacciai, cime e cupole che culminano a oltre 3.500 m di
altitudine e affacciato sul famoso villaggio montano: l'Aiguille
du Midi (3.842 m), raggiungibile in funivia dal centro di
Chamonix (1.035 m), che è anche il punto di accesso alla Mer
de Glace (1.913 m) con la cremagliera Montenvers (inaugurata
nel 1909).
Per
rendersi conto dell'incredibile natura che circonda Chamonix
si può iniziare dalla piccola piazzetta del centro della città,
quella della Rue de la Tour o della Allèe du Recteur
Payot, e ammirare la splendida lingua di ghiaccio che sembra
arrivare fino ai margini del centro urbano. Certo, il panorama
incontrato lungo il percorso che dall'Italia o interno
alla stessa Francia
arriva fino a qui ha già lasciato memorie indelebili. E quanti
ricordi sono state capaci di raccogliere queste montagne in
milioni e milioni di anni: hanno visto uomini preistorici
avventurarsi lungo la natura impervia, oltre i boschi e i
pascoli, durante la caccia o i rituali religiosi; hanno visto
guerrieri marciare oltre i loro confini geografici in cerca di
nuove terre da conquistare; e poi, con il tempo, hanno visto
uomini raggrupparsi e stanziarsi nelle valli ai loro piedi dando
vita alle località che oggi tutti conosciamo.
All'uscita di Les Houches (verso Chamonix e prima del
tunnel del Monte Bianco, aperto nel 1965 verso la Valle d'Aosta
e il Piemonte), non si può perdere la lingua del ghiacciaio dei
Bossons, "la più grande cascata di ghiaccio d'Europa". Si
estende fino ai dintorni delle case. Il tram Mont-Blanc
(inaugurato nello stesso periodo) permette di viaggiare da Le
Fayet al "Nid d'Aigle" del ghiacciaio Bionnassay (e Mont-Lachat
in estate).
La vista sulle cime di Chamonix e sulla cupola del Miage è
impressionante. Sopra i ghiacciai del Tour e di Les Bossons, gli
scalatori accedono al Monte Bianco attraverso la cupola del
Goûter. Questa favolosa salita ha reso Chamonix, un luogo
simbolo per l'alpinismo e per gli sport invernali fin dal XIX
secolo.
La
storia di Chamonix iniziò così, non tanto diversamente
da molti altri villaggi di montagna, con un piccolo nucleo
religioso affidato alla cura dei padri Rosminiani,
li stessi dell'Abbazia Sacra di San Michele (Val di
Susa). Il piccolo agglomerato visse lontano dai clamori,
quasi isolato all'esterno, fino a quando nel 1741 non venne
scoperto da due inglesi, William Windham
e Richard Pocock (antropologo e prelato il primo e
proprietario terriero il secondo, ambedue esperti viaggiatori).
Costoro furono i primi 'stranieri' conosciuti ad esplorare la
regione del Montenvers
con l'ausilio di alcune guide locali e quindi ad inoltrarsi
lungo il Glacier des Bois, che
ribattezzarono di
Ghiacciaio di Mer de Glace, il più lungo di tutta la
Francia.
Da quel momento in poi, il segreto del piccolo centro
di montagna, immerso nella spettacolare natura di boschi e
ghiacciaio venne 'spifferato' in tutta Europa e ben presto tutta
la zona si ritrovò a dover dare ospitalità ad un gran numero di
turisti della montagna, tanto che fu necessario fondare
un'associazione per regolare l'accesso alle quote più alte, la
Compagnie des Guides de Chamonix. Lo
sviluppo dell'alpinismo e dell'industria alberghiera a
Chamonix
nel frattempo venne favorito dalla simultanea conquista della
vetta del Monte Bianco da parte di Jacques Balmat e
Michel Gabriel Paccard (1786).
"Nelle vibranti e libere corse
sulle rocce tormentate, nei lunghi e muti colloqui con il sole e
con il vento, con l'azzurro, nella dolcezza un po' stanca dei
delicati tramonti, ritrovavo la serenità e la tranquillità. E
l'ebbrezza di quell'ora passata lassù isolato dal mondo, nella
gloria delle altezze, potrebbe essere sufficiente a giustificare
qualunque follia..."
Giusto Gervasutti (1909-1946), alpinista italiano
Molte donne in seguito parteciperanno a creare la leggenda di
di Chamonix e del Monte Bianco, tra cui la Marie Paradis,
Henriette d'Angeville (soprannominata la fidanzata del Monte
Bianco) e l'inglese Isabelle Pointe.
A nord, Chamonix si trova sul massiccio delle Aiguilles
Rouges e la sua favolosa riserva naturale, al confine tra
l'Alta Savoia e la Svizzera. Oltre la città, è possibile
scoprire i borghi residenziali lungo i numerosi sentieri lungo
il fiume Arveyron fino al magnifico campo da golf Paradis
des Praz. Riprendendo poi la strada dei Tines per
risalire fino al grazioso borgo di Argentière e al suo
superbo ghiacciaio si può prendere la funivia fino alla cima dei
Grands Montets (3.275 m), apprezzata da sciatori ed
escursionisti.
Alla fine dell'alta valle, oltre il Col des Montets, la
Vallée de l'Eau Noire e il suo autentico villaggio
conservato: Vallorcine. L'amministrazione della riserva
naturale del massiccio delle Aiguilles Rouges ha creato uno
chalet per osservare la flora e la fauna protette delle alte
montagne. L'Eau Noire continua ad attraversare il confine con
Trient nel Vallese: questa è la parte svizzera del
massiccio. Nella sua parte occidentale, senza grandi cime (meno
di 3.000 metri), il massiccio è un paradiso per gli
escursionisti. Si può ammirare la vista unica delle cime del
Monte Bianco attraversando il Grand Balcon dalle cime
della Flégère e del Brévent (2 comprensori sciistici di
Chamonix, esposti a sud).
Da non perdere la scoperta di rari
laghi rocciosi dalla trasparenza cristallina come il Lac
Blanc, in estate, ai piedi dell'aiguille du Belvédère (2.965
m), il suo punto più alto. Il fiume più lungo del dipartimento
(107 km) nasce al Col de Balme e scorre attraverso la valle del
Cluses fino al Rodano a Ginevra, dove sfocia nel fiume.
Questa meravigliosa natura, l'ascesa dell'alpinismo e degli
sport invernali hanno contribuito a rendere Chamonix un luogo
molto conosciuto anche al di fuori della Francia. La
Compagnie des guides de Chamonix Mont-Blanc fu creata nel
1821 e Chamonix ospitò le prime Olimpiadi invernali nel 1924. La
sua atmosfera è unica! Cosmopolita, bonaria nonostante una
clientela a volte di alto livello. Qui la natura prevale e lo
sport è il re!
Le
giornate a Chamonix trascorrono all'insegna della natura,
sia che si scelgano le attività sportive impegnative o
quelle meno faticose, in inverno come in estate,
così come anche nelle stagioni autunnali e primaverili.
Lo sviluppo urbano della città ha infatti portato alla
contemporanea costruzione di una interessante architettura,
che oggi ammiriamo come fedele rappresentante del passare del
tempo: stile Belle Epoque
di fine Ottocento, Liberty o Art Decò d'inizio
Novecento o tipici chalet alpini in legno.
Ma è, come
abbiamo visto e come è giusto che sia, la natura
ad attrarre di più a Chamonix, e non poteva essere altrimenti. Dalle terrazze panoramiche della città e da quelle dei suoi
dintorni più immediati, in un intensa armonia di colori si
possono già notare le cime più alte delle montagne, oltre al
Monte Bianco, anche quelle del
Aiguille des Grands Charmoz, del Dôme du Goûter, del
Dent du Géant.
Gli scalatori più professionisti avranno
la possibilità di raggiungere la Aiguille du Midi, una
isolata guglia di roccia che incombe su ghiacciai, campi
innevati e dirupi. È facilmente accessibile e dalla vetta il
panorama è perfetto. L'area è raggiungibile attraverso la famosa
"téléphérique", che attraversa i ghiacciai fermandosi
lungo il tragitto nelle varie località sciistiche e turistiche.
Il
Ghiacciaio di Mer de Glace è lungo 14.000 metri,
largo 1800 e profondo 400 metri. Per osservarlo al meglio si può
effettuare un'escursione in una grotta appositamente scavata
ogni primavera per l'accesso. C'è anche un trenino, quello di
Montenvers, che sale a 1915 metri d'altitudine (vedremo in
seguito i vari impianti di risalita) e una serie di sentieri di
montagna, si badi tuttavia che attraversare il ghiacciaio è
pericoloso senza l'attrezzatura adatta ed è inoltre necessario
affidarsi a una guida. I ghiacciai possono comunque essere
visitati a piedi esclusivamente seguendo dei percorsi
scrupolosamente mappati, in un itinerario di circa 350 km.
Quello del Lac Blanc, per esempio, situato nella
Riserva Naturale delle Aiguilles Rouges, offre un
panorama spettacolare su un lago di montagna e sul massiccio del
Monte Bianco, mentre quello del Grand Balcon Nord, rimane
uno dei percorsi d'escursionismo più belli della regione,
raggiungibile sia con la teleferica che con il trenino di
Montenvers.
Non solo adulti,
escursioni ed itinerari a Chamonix sono adatti a tutta la
famiglia, anche a quella con bambini al seguito, che di sicuro
potrebbero prediligere i percorsi che arrivano fino ai piccoli
chalet di montagna, come quello presso lo Chalet dei Mottes,
a 1638 metri d'altezza. Tra le altre attività praticabili a
Chamonix, o nei suoi dintorni, ci sono le escursioni in mountain
bike, le discese in parapendio e le assolate piste estive per
toboga.
Durante l'inverno Chamonix si
organizza per il suo periodo d'alta stagione, tra temperature
medie che in genere non scendono mai di media al di sotto dei -7
°C. Gli impianti di risalita di Chamonix sono numerosi:
arrivano fino ai comprensori sciistici di Les Grands
Montets (1235-3300 metri),
Brévent e Flégère (1030-2525 metri), Balme
(1453-2270 metri), Les Houches-Les Planards (950-1900
metri), Les Savoy (1049 metri), La Vormaine (1480
metri), Les Chosalets (1230 metri).
I comprensori sono
raggiungibili per esempio con la famosa teleferica-cabinovia
panoramica di Aiguille du Mid, conosciuta anche come
Funivia dei Ghiacciai, che dal centro di Chamonix arriva
fino a 3842 d'altitudine, in un percorso totale di circa 5 km, e
tramite la quale si ha modo di arrivare fino Vallée Blanche
dove in estate praticare parapendio, escursioni e arrampicata.
Il collegamento tra Chamonix e Courmayeur
(in un tratto che arriva fino a 15 km di tragitto) è davvero
spettacolare, una meraviglia dell'ingegneria, e per
l'appunto
attraversa il confine tra Italia e Francia affiancando il Monte
Bianco. Più tranquillo è invece il tragitto del trenino del
Montenvers-Mer de Glace
che arriva fino a 1913 d'altezza e offre una spettacolare visita
panoramica sul ghiacciaio di Mer de Glace e su quelli di Drus
e Grandes Jorasses; oltretutto è anche possibile visitare
la Galleria dei Cristalli e il Museo della Fauna
Alpina.
Tra gli altri mezzi troviamo anche la Ferrovia
del Monte Bianco
(Tramway du Mont Blanc), a cremagliera, che arriva fino a
Nid d'Aigle e Bellevue, e raggiunge la più alta quota di tutta
la Francia per permettere l'accesso alle piste di Les Houches,
di Prarion o Col de Voza. In base al periodo di permanenza si
consiglia l'acquisto del Multipass Monte Bianco, che
offre accesso illimitato agli impianti di risalita con diverse
tariffe e a seconda del numero dei giorni e del periodo
dell'anno (per esempio 50-70 euro giornaliero per adulto, o
85-95 euro per 4 giorni per adulto, e con la possibilità di
usufruire di diverse promozioni o di una family card).
Chamonix è veramente una località
adatta a tutti i tipi di soggiorno, non solo attività sportive o
passeggiate, oltretutto se si vuole far riparare l'orologio o
fare scorta di cioccolata, la città svizzera di Martigny
si trova giusto a 40 km a nord della città. I bambini forse
preferiranno le attività ludiche dei centri e dei
mini-club, mentre gli adulti hanno a disposizione un fornito calendario di
Eventi e manifestazioni a Chamonix e dintorni
d'ottima rilevanza
culturale (tra concerti di musica classica, competizioni
sportive e festività varie).
Non si perdano a tale proposito la
Festa della Transumanza di Argentière (vicina località) o
comunque anche il solo mercato del sabato di Place du
Mont-Blanc, espressione autentica della tradizione alimentare e
folcloristica locale. Il confine franco-italiano, da quando è
attraversato dal Traforo del Monte Bianco, ha reso
Chamonix una località ancora più frequentata dai visitatori
internazionali.
Secondo alcune stime, il numero di coloro che tentano la scalata
alla vetta del monte pare arrivi a toccare le 20.000 unità
annuali, mentre quelli che soggiornano in città sono circa 5
milioni ogni anno.
Non rimane che augurarvi un buon
soggiorno, tra la natura ed il divertimento più classico, una
cucina alpina
tra le più saporite ed il relax più meritato. Buona Chamonix e
buon Monte Bianco!
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