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Nascosta in una piccola piazza nel centro di Lucca, la chiesa di Santa Maria
della Rosa custodisce secoli di storia e preziosi tesori d'arte. La sua
costruzione risale al periodo 1309-1333 sul sito di un più antico oratorio
dedicato a un'icona della Madonna, che regge una rosa . Il fianco della
chiesa che da sulla via omonima è uno dei pochi esempi di stile Gotico della
città, ed è conosciuta soprattutto perché venne frequentata assiduamente
dalla ragazza, poi divenuta Santa, Gemma Galgani. L'interno presenta tre
piccole navate scandite da arcate a tutto sesto e contiene opere di Matteo
Civitali. Affascinante testimonianza del medioevo lucchese, questa chiesa
minore meriterebbe di essere riscoperta dai visitatori per il suo
indiscutibile valore storico-artistico.
La Chiesa
di Santa Maria della Rosa è un raro esempio di
stile gotico a Lucca. Costruita agli inizi del XIV
secolo, era originariamente una cappella di
venerazione dell'immagine, ritenuta miracolosa,
della così chiamata Madonna delle rose, per i
fiori che teneva in mano. La cappella fu molto
frequentata dai fedeli da essere impreziosita da
bellissimi archi lungo la facciata laterale. Si noti
il portale decorato con rose inusuali, che escono
dalla bocca di un drago. Nell'angolo della struttura
si trova anche la statua della Madonna con il
bambino, che tiene le rose in mano.
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La chiesa, conosciuta dai
lucchesi semplicemente come Chiesina della Rosa), che si trova alle
spalle del Palazzo Arcivescovile, fu edificata nel 1309 per volontà
dall'Università dei Mercanti di Lucca. Nel 1333, la cappella
originaria, divenuta nel frattempo sede di una confraternita, fu ampliata.
L'orientamento venne modificato spostando l'asse nord-sud. La facciata
della chiesa venne completata alla fine del Quattrocento con un portale
attribuito all'ambito di Matteo Civitali. Anche l'attuale interno è il
frutto di un intervento quattrocentesco, ed è articolato in tre navate
separate da colonne e coperte da volte a crociera.
La chiesa venne ancora
pesantemente rimaneggiata nel XVII secolo e nell'Ottocento quando la
fiancata meridionale fu interessata da lavori con l'intento di ripristinare
le antiche aperture, e nel 1890 Michele Marcucci restaurò le lunette
affrescate con episodi della vita della Madonna.
All'interno
della chiesa, a tre navate, con colonne e volte a crociera, è incluso
un tratto di mura romane. L'originale stile gotico, uno dei pochi
edifici che si trovano a Lucca con queste caratteristiche, venne mantenuto.
Sull'altare maggiore si trova la trecentesca Madonna delle Rose, in
stile giottesco, qui trasferita nel 1609, dalla parte settentrionale dove
era collocata. Il dipinto è considerato tra i più prestigiosi dipinti della
città, ancora venerato dai lucchesi, anche se l'operazione di trasferimento
causò un danno grave all'opera con la perdita delle immagini dei santi
Pietro e Paolo, contitolari dell'oratorio.
La leggenda
del dipinto narra in questa zona di Lucca, dove ancora esistevano le mura
romane, alcuni pastori erano soliti portare i loro greggi a pascolare. Uno
di loro, un giovano pastore muto dalla nascita, incuriosito dal fatto che le
sue pecore non si avvicinavano a un cespuglio verde, andò a vedere,
trovando, a gennaio, una rosa fiorita; colse il fiore e lo portò a suo padre
riacquisendo miracolosamente la parola. Di lì a poco, nello stesso luogo,
sorse un piccolo oratorio e una confraternita.
Nel 1574 Giovanni Leonardi (proclamato santo da papa Pio XI nel 1938)
fondò in questa chiesa il primo nucleo della sua congregazione oggi dei
Chierici Regolari della Madre di Dio, poi insediatasi nella Chiesa di
Santa Maria Corteorlandini. Nel 1923 la chiesa era interparrocchiale
cioè posseduta egualmente dalle parrocchie della
Cattedrale di San Martino e dell
Chiesa di Santa Maria Forisportam. Interessante notare che
nella chiese erano conservate reliquie di vari santi. Sotto l'altare
maggiore era conservato il corpo di San Felice Martire, nell'altare
della Visitazione il corpo di Santa Demetra martire; in quello di
Sant'Anna corpo di San Vittorino martire proveniente da San
Giovannetto (dopo essere stato estratto dal cimitero di Callisto nel 1641).
Con le soppressioni napoleoniche
è l'avvento al potere di Elisa Baciocchi (sorella ricordiamo di Napoleone) l'oratorio fu destinato a magazzino del
sale; l'immagine miracolosa fu depositata nel palazzo arcivescovile ma, dopo
il
Congresso di Vienna e la Restaurazione tornò al suo posto
dove fu restaurata da Michele Ridolfi. La chiesa
di Santa Maria della Rosa era frequentata da
Gemma Galgani nel 1900, la giovane poi diventata santa, morta
a soli 25 a causa della tubercolosi. Viene ricordata ogni anno nella chiesa
l'11 aprile, anniversario della sua morte. Lo scranno dove Santa Gemma pregava è
ancora conservato nella chiesa e utilizzato per la preghiera dei fedeli.
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Dove si trova?
Bibliografia
Sumptuosa tabula picta: pittori a Lucca tra gotico e
Rinascimento, Maria Teresa Filieri Sillabe, 1998
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