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introduzione
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Il bullismo può manifestarsi in modi diversi come violenze fisiche, soprusi
psicologici, isolamento sociale, derisioni pubbliche, diffusione di voci
false e minacce anche tramite social e chat.
Sappiamo che
il termine Bullismo ha molte differenti varianti ma tutte si condensano
in uno stato d’animo di profonda sofferenza.
Bambini,
adolescenti ed adulti sintetizzano il bullismo in azioni quali: venire
chiamati in modo ripetitivo e canzonatorio, ricevere insulti o minacce,
prendere calci e pugni, ricevere soprannomi antipatici ed essere presi in
giro, subire la diffusione di voci maligne sul proprio conto, ricevere spintoni, venire
fisicamente molestati, essere forzati a donare soldi o proprietà personali,
venire derisi per la propria religione, colore della propria pelle,
sessualità o status sociale, oppure il venire semplicemente ignorati e
emarginati.
Nuova forma è poi il
cyber bullismo o
bullismo elettronico.
Giuridicamente il
bullismo rappresenta un comportamento illecito (o illegittimo) verso un
altro soggetto. Il bullismo viene tradizionalmente considerato un fenomeno
orizzontale, perchè si concreta nell’ambito di rapporti tra soggetti
formalmente appartenenti al medesimo contesto relazionale e paritario (come
nel caso di compagni di scuola).
Inoltre, si suole
distinguere il bullismo in diretto ed indiretto, dove il secondo riguarda
comportamenti che danneggiano in modo mediato la vittima, come nel caso di
soggetti che diffondono voci infondate sulla vittima, ovvero deridono la
vittima al suo passaggio nei corridoi.
Cosa si
prova ad essere vittima del Bullismo?
Diverse
testimonianze ci raccontano cosa si prova a essere vittima del Bullismo: il
Bullismo ferisce. Ti fa sentire impaurito e fragile. Ti fa preoccupare a tal
punto da non riuscire a fare i tuoi compiti quotidiani siano essi scolastici
o lavorativi.
Molti bambini
preferiscono non recarsi a scuola così da poter evitare di essere colpiti da
azioni di Bullismo. Gli atti di Bullismo ti fanno pensare di non avere
nessuna capacità umana, che c’è sempre qualcosa di sbagliato in te, ti fanno
sentire sempre in colpa per tutto.
Ma quali
sono le vere armi per combattere il Bullismo?
- PARLARNE,
PARLARNE, PARLARNE.
- Praticare
ciò che si deve dire, esprimere il proprio stato d’animo.
- Tenere un
diario su cosa sta accadendo.
- Parlarne
con i propri genitori e chiedere loro di visitare la scuola.
- Parlarne
con gli amici, con un insegnante, i genitori o con chiunque di fiducia.
Ricordiamo
inoltre agli insegnanti di ascoltare il ragazzo che appare vittima del
bullismo, di ascoltarne anche i suoi messaggi nascosti.
E ricordiamo
ai ragazzi vittime del bullismo che non c'è niente che non va in voi e che voi avete il diritto di essere felici e
pertanto il diritto di raccontare la vostra sofferenza e di
chiedere aiuto all’insegnante, alla famiglia, a una persona consapevole.
Chi è che
perpetua il Bullismo?
Sappiamo
ormai che coloro che attuano un’azione di Bullismo sono
persone, siano essi bambini, ragazzi o adulti che
non sanno riconoscere i propri
sentimenti, che spesso hanno a loro volta problemi e sofferenze
importanti. Queste persone sfogano il loro malessere
su altre persone innocenti. I bulli hanno spesso problemi
all’interno della famiglia o problemi di tipo relazionale all’interno della
scuola. Può darsi che talvolta siano essi stessi vittime di atti di Bullismo,
oppure hanno
paura di diventare vittime e si mettono ai ripari compiendo
atti di Bullismo, di certo i bulli vogliono farsi vedere, dimostrare che sono i
più forti su coloro che sono più fragili.
Siete una di
queste persone?
Se lo siete o
lo siete stati, sarebbe una buona idea parlarne con qualcuno, senza paura di
essere perseguitati ma per cercare di capire cosa si può fare per alleviare la
vostra rabbia verso il prossimo, per alleviare la vostra sofferenza, e
ricordatevi questo è l’unico modo per uscire dalla confusione che vi
perseguita, per riconoscere
e conoscere i propri sentimenti.
Il
Bullismo degli adulti
Anche gli
adulti spesso compiono atti di Bullismo verso i più giovani o verso altri
adulti, dimostrando scarsa stima nei loro confronti.
A volte i
genitori e gli insegnanti si pongono nei
confronti dei ragazzi, dei bambini o di altri adulti (come i colleghi di
lavoro) in maniera aggressiva, facendo fare delle brutte figure, sgridando o
urlando alla persona di fronte agli altri, prendendo in giro la persona o
semplicemente ignorandola ed emarginandola.
È difficile
controllare gli stati d’animo e l'impulso ad aggredire, a livello verbale o fisico,
ma non è impossibile, non arrendetevi. Imparare a riconoscere l'onda che
sale e decidere di contenerla è possibile. Ricordatevi che si deve crescere
indipendentemente dalle aspettative altrui, si deve crescere insieme alla
propria famiglia ma restando tuttavia indipendenti, con le proprie
aspirazioni positive.
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