VISITARE
CORTONA -
INFORMAZIONI E GUIDA.
Il Rinascimento deve molto a Cortona. All'inizio del XV secolo Fra' Angelico
visse e lavorò qui, e i colleghi pittori Luca Signorelli e Pietro da Cortona
nacquero entrambi tra le sue mura. Tutti e tre sono rappresentati nella
piccola ma sensazionale collezione del Museo Diocesano. La città è molto
frequentata da visitatori di lingua inglese, specialmente dopo l'uscita del
film Sotto il Sole della Toscana (Under the Tuscan Sun), del 2003 girato
proprio qui.
Cortona è uno stupendo borgo medievale che ha conservato l'aspetto e
la struttura dell'abitato di mille anni fa, assieme a qualche pregevole
esempio di architettura rinascimentale. Sorge in una stupenda posizione
panoramica ed è una piccola cittadina di origine etrusca (civiltà di cui restano
ancora tracce nelle mura che la circondano) arrampicata sul fianco di un colle.
La cinquecentesca
Fortezza Medicea del Girifalco, in cima al paese, domina il paesaggio
circostante e una volta arrivati quassù lo sguardo si perde sulla verde Val di Chiana e
sul Lago Trasimeno. |
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Il
centro storico è un affascinante intrico di vecchie vie
lastricate di pietra ed edifici medievali imponenti. I suoi
tanti monumenti e le preziose opere d'arte che ospita, ne
fanno una piccola grande città, visitata da molti studiosi
provenienti da tutto il mondo.
Tante sono le
leggende locali, come quelle dei troiani e di Ulisse, che arrivarono qui
trovando un'altra Itaca, quella dei loro discendenti che si fusero con gli
abitanti etruschi, che poi fondarono
Roma; quella di
Pitagora che sarebbe
sepolto qui. Storia, storie e leggende.
Non potrebbe essere diversamente con questa scenografia,
dove oggi è soprattutto il Medioevo a essere rappresentato.
Il poco spazio esistente tra le mura ciclopiche,
ha fatto sviluppare la città in tempi recenti nel sottostante borgo di Camucia,
dove inizia la strada che sale al paese.
Anche senza i suoi
tesori artistici, questo sarebbe in ogni caso un posto dove
fermarsi, per la vista mozzafiato che da Cortona si
gode, di giorno sulla valle verde e il lago e, di notte, sui paesini della Toscana
meridionale che brillano come navi illuminate su un mare scuro.
Nei giorni sereni lo sguardo
arriva fino al Lago Trasimeno e al Monte Amiata,
fino a raggiungere i monti senesi e dell'aretino, scorgere
Sinalunga,
Montepulciano
e anche la Rocca di
Radicofani. A rendere piacevole una gita di un giorno o
un soggiorno più lungo, ci sono poi alberghi piacevoli,
negozi e botteghe artigianali interessanti ed eccellenti ristoranti.
Cortona è la città di Frate Elia, di Santa Margherita,
di Luca Signorelli, di Pietro da Cortona e di
Gino Severini ed è
diventata negli anni la residenza abituale di colonie di
stranieri, tedeschi, inglesi, americani, che qui hanno trovato
la pace, o l'esilio, fra oliveti e vigneti. Tutti gli anni,
soprattutto in estate, arrivano tanti viaggiatori, per
frequentare corsi di
arte e cultura italiani o corsi di cucina e tanti sono gli studenti, di numerose università
e istituzioni culturali straniere, che
contribuiscono a creare un bel clima cosmopolita e molto
vivace.
Un
po' di storia e
leggende... si narra che Cortona sia stata fondata da
Dardano (a questo eroe è infatti dedicata una via) che in seguito fondò la città di
Troia e diede il suo nome allo
stretto
dei Dardanelli. Delle leggende che parlano di Ulisse e Pitagora vi abbiamo
già accennato. Quali che fossero le origini precise della
città, di cui non si hanno molte tracce, è certo che qui
esisteva già un
discreto insediamento umbro quando gli Etruschi assunsero il controllo della
zona nell'ottavo secolo a.C. Circa 400 anni dopo, l'abitato passò sotto il dominio
romano, e vi rimase finché i goti non lo
distrussero. Nell'XI secolo Cortona divenne un prospero libero comune, sempre in
lotta con
Perugia e
Arezzo.
Proprio gli aretini nel 1258 la
distrussero. Non tanto tempo dopo la cittadina rifiorì sotto la protezione di
Siena. Cambiò ancora mano
all'inizio del XV secolo, quando passò prima al regno di
Napoli, per esser poi venduta a
Firenze, di cui seguì le sorti
da questo momento in poi.
Iniziamo
la visita del centro storico e delle
sue attrazioni...
come dicevamo l'aspetto e la struttura della città sono gli stessi di mille
anni fa ed è molto piacevole passeggiare per le vie strette e fermarsi nelle
piazze. Il cuore del centro
è la suggestiva Piazza della Repubblica, fiancheggiata
dal duecentesco Palazzo Comunale, al cui interno si trova la bella
Sala del Consiglio. Qui si trova anche il Palazzo
Pretorio, eretto nel 1200 come residenza della famiglia Casali, le cui facciata fu
realizzata nel 1613 da Filippo Berretini
(cugino di Pietro da Cortona). Nel Palazzo Pretorio hanno sede
la Biblioteca Comunale e l'Accademia
e il Museo dell'Accademia Etrusca. Nella prima sono
conservati pezzi unici, come una Divina Commedia del XIV
secolo, due globi (celeste e terrestre) del '500, 118 incunaboli e altri
testi antichi. Nel Museo dell'Accademia Etrusca sono
ospitati
reperti di eccezionale valore storico, come: il famoso Lampadario in
bronzo del IV a.C del peso di 58 kg; la "Musa Polomnia", originale
pittura del I secolo di matrice greco-romana; un grande
crocefisso di scuola pisana del XIII secolo; una "Barchetta"
funeraria della XII dinastia egizia; dipinti, mummie con sarcofagi del IV secolo a.C., monetiere, medaglie ecc.
A pochi passi dal Museo dell'Accademia Etrusca si
trova il Duomo, eretto sui resti dell'antica Pieve Romanica di
Santa Maria, su disegno di Giuliano da San Gallo o da uno dei
suoi seguaci. Sull'altare maggiore nell'interno, a tre navate,
troviamo un tabernacolo di
Francesco Mazzuoli del 1664. L'abside è ornata da dipinti del
Cigoli e della scuola del Signorelli. Di fronte al Duomo si trova l'ex
Chiesa del Gesù, dove ha sede il Museo Diocesano, con una
pregiata raccolta di dipinti d'arte toscana. Di grande interesse sono l'Annunciazione
del Beato Angelico, un crocifisso di
Pietro Lorenzetti e altre opere di numerosi pittori fra i quali
Sassetta, Signorelli, ecc.
Nella Chiesa di San Francesco, in stile gotico del XIII secolo, si possono
ammirare il dipinto del Cigoli
raffigurante
San Antonio da Padova e il Miracolo della Mula,
La Natività di
Raffaele Vanni, l'Annunciazione di Pietro da Cortona e
una Madonna del Calcinaio.
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