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Anche
azioni quotidiane apparentemente banali, se adottate da molti, possono
avere un impatto positivo sull'ambiente. Scopriamo insieme cosa può fare
ciascuno di noi nel suo piccolo per vivere più sostenibile.
Etichette da controllare, monoporzioni al
supermercato, tanti avanzi alla sera da buttare, le ciliegie a
Natale, l'acqua aperta mentre ci laviamo i denti, legno alla
formaldeide... Tante volte ci siamo chiesti, cosa può significare,
in un mondo così enorme e inquinato, così votato alla produzione e
al consumo, il nostro piccolo contributo. Noi rispondiamo che può
significare molto! Del resto "Piccoli passi portano a grandi
prodigi... è il nostro motto e qualcosa sta già cambiando. Nelle
scorse
newsletter abbiamo analizzato i 4 comandamenti del buon
cittadino europeo (Abbassa,
Spegni,
Ricicla,
Cammina), concludiamo
adesso il nostro speciale con altri suggerimenti preziosi…
Ecco allora qualche accorgimento in più.
Vestiti
con vestiti sostenibili! Molte case di moda stanno lanciando
vestiti prodotti con materiali che derivano da una filiera
controllata o da materiale riciclato. È diventato di moda,
ma aiuta anche l’ambiente… vestirsi con materiali ecologici e
riciclare materiali e abiti. Anche gli stilisti cercano nel loro
"piccolo" di fare qualcosa per aiutare l’ambiente. StellaMcCartney (Green me)
è una delle creatrici di moda più impegnate per la questione
ambientale ed ha portato la sua filosofia di vita green anche in
azienda. Per cui bando alle pelli animali (di forte impatto il
suo video contro l'utilizzo della pelle animale nel mondo della
moda!) utilizzo solo di materiali che derivano da filiera
controllata, creazione di un’azienda sostenibile e utilizzo solo
di energia rinnovabile per la produzione. Il suo motto è "qualcosa
è sempre meglio di niente".
Ecco altri esempi:
Vivienne
Westwood, con il progetto "Thisisnot Charitty Thisiswok"
ha realizzato una collezione di borse di alta moda a Nairobi,
con materiali riciclati, assumendo donne del luogo con regolare
paga. Inoltre ha creato un vestito di cotone biologico la cui
vendita finanzia le tribù delle foreste del Bangladesh. Nel 2011
l’azienda Timberland ha vinto il Ruban D’Honneur
all’European Business Award per aver abbattuto le emissioni
del processo produttivo e produce inoltre una linea di scarpe
con suole in gomma riciclata e pellami a trattamento vegetale.
Una "brutta" curiosità: i
jeans,
trattati con il metodo della sabbiatura, sono nocivi per i
lavoratori che li trattano poiché la sabbia è sparata ad alta
pressione contro i vestiti e quindi dispersa nell’ambiente,
venendo così inalata dai lavoratori e provocando la loro morte.
Perciò questa pratica è stata vietata da molti produttori.
E allora, oltre a vestirsi sostenibile, la cosa più importante
per esserlo davvero, è quella di garantire condizioni lavorative
decorose a chi produce i capi che indossiamo.
Il
"fiore europeo"
Cerca questo logo che vedi a lato,
quando fai acquisti di qualsiasi genere, dagli alimenti fino
agli apparecchi elettrici. Il
logo a forma di fiore dell’Ecololabel
europeo significa che
il prodotto ha un elevato valore ambientale (rispetta l'ambiente
dalla produzione allo smaltimento) e anche che contiene minori
sostanze nocive. Controlla anche l’etichetta
dell’elettrodomestico (vai a ai a
Etichette energetiche)
Compra solo la quantità di alimenti
che ti serve e riusa gli avanzi. Questo ti permetterà minori
sprechi ma anche minori emissioni di gas serra per produrre il
cibo in abbondanza
Quanti giochi ha il tuo bambino?
Tanti vero? Perché non condividerli con altri bambini?
Potresti regalarli a una ludoteca o semplicemente scambiarli
Quando acquisti, non acquistare le
monoporzioni a meno che tu non sia single. Così riduci gli
sprechi ma soprattutto spendi meno
Consuma prodotti locali e di
stagione infatti il consumo di energia per il mantenimento
del calore nelle serre è davvero elevato, così come le emissioni
di CO2 per il trasporto aereo dei prodotti da un capo all’altro
del pianeta
Consuma di più frutta e verdura,
che oltre a far bene alla salute, limiti anche le emissioni di
metano da parte dei ruminanti… E ricordati di lavare frutta e
verdura in una bacinella, non sotto l’acqua corrente, così
risparmierai anche dell’acqua e l’acqua rimanente la potrai
usare per annaffiare le piante
Mangia più carne bianca e di suino,
rispetto al manzo, in quanto l’emissione di gas a effetto serra
derivante dalla produzione di carni avicole o suine è
notevolmente minore
Vuoi un Tè? L’acqua bollita
rimanente mettila da parte e usala successivamente
L’acqua è preziosa, non
abusarne (solo il 2,5% di acqua presente sulla terra è dolce, di
questo 2,5%, due terzi di acqua è congelata…). Quindi se hai
delle perdite in bagno, controllale: ad esempio un WC che perde
consuma circa 200 lt di acqua al giorno!! Occhio anche alle
bollette… Fai la lavatrice solo con indumenti davvero sporchi e
a pieno carico. Ricordati che anche le basse temperature lavano
bene!! Controlla periodicamente la caldaia per evitare perdite
di acqua, di gas e un consumo eccessivo di energia. Se riesci,
cambiala ogni 15 anni a favore di una caldaia all’avanguardia...
Per il bene delle piante,
dell’ambiente e del tuo portafogli, è meglio innaffiare le
piante la sera o al mattino presto, quando l’aria è fresca,
poiché l’acqua evapora meno e le piante ne assorbono di più.
L’erba leggermente alta non è brutta ed è utile poiché ha delle
radici profonde e assicura minor dispersione di umidità… per cui
ha bisogno di meno acqua. Usa un fertilizzante naturale (Compost)
che non costa niente e permette al suolo di
trattenere più acqua e aria…
Acquista prodotti in legno con
le etichette FSC o PEFC (www.fsc.org e www.pefc.org) poiché
questo assicura che provengano da un sistema di gestione e
approvvigionamento forestale sostenibile, ossia non hanno portato al disboscamento del pianeta e all’incendio delle
foreste che genera emissioni di CO2, oltre a limitare la
possibilità di assorbimento di CO2 da parte delle foreste
Pianta un albero
che ogni anno
assorbe circa 6 kg di CO2 così aiuti l’ambiente
Usi il PC? Serve stampare
quella e-mail o quel documento? Chieditelo sempre (considera che
un cittadino europeo consuma GIORNALMENTE circa 20 kg di
carta. Serve davvero la copia cartacea? E tutta la noiosa
corrispondenza della banca? Attiviamo la procedura elettronica,
avremo conti sotto controllo e ordinati e salveremo alberi). E
se devi comprare una nuova fotocopiatrice o stampante,
assicurati che possa stampare fronte-retro… anche se vai in
copisteria, chiedi questo servizio. Così risparmierai un bel po’
di energia necessaria alla produzione della carta. E quella
foto? È necessario stamparla o la puoi tenere in digitale? E
ancora, non farti inviare gli estratti conto o altra
documentazione in cartaceo, ma consultala online, paga le
bollette online e non fartele inviare in cartaceo, cancellati da
quella mailing list che ti fa ricevere pubblicità cartacea in
cassetta, così limiterai il consumo di carta e di energia per la
stampa e la consegna. In fondo alle tue e-mail inserisci un
messaggio sul rispetto dell’ambiente… diffondi il messaggio
Etichette energetiche
Nel maggio 2010 la direttiva europea
2010/30/UE ha allargato l’obbligo di etichettatura (prevista
da tempo per i prodotti che consumano energia - lavastoviglie,
lavatrici, frigoriferi, congelatori, televisori etc.) ai prodotti
che consumano energia per uso commerciale e industriale (vetrine,
distributori automatici, celle frigorifere, motori industriali etc.)
e ai prodotti che influiscono sul consumo di energia, come
l’installazione di porte esterne, vetri, telati etc.. Inoltre questa
direttiva ha rinnovato le etichette. Le nuove etichette che indicano
la classe energetica, obbligatorie dal 20 dicembre 2011,
oltre a poter assumere il valore da A a G, con colore dal
verde scuro per la classe a consumo più basso, fino al rosso per
quella con consumo più alto, possono prendere anche il valore A+, A++
e A+++. Rientrano in queste categorie quindi i NUOVI prodotti che
consumano meno energia di quelli esistenti. Le classi rimangono 7.
Quindi se un prodotto ha etichetta A+, la scala cambia e la classe
con minor efficienza energetica sarà la E. Se un prodotto ha
etichetta A++, di conseguenza la classe con minor efficienza
energetica sarà la D. L’indicazione della classe energetica deve
avvenire anche durante la pubblicità del prodotto qualora citi il
consumo di energia o il prezzo del modello. Questa innovazione
ha portato notevoli vantaggi per i cittadini e le imprese, pubbliche
e private.
Vale la pena di citare il progetto
Buy
Smart – green procurement for smart puchasing, a cui l’ENEA
partecipa insieme ad altri otto partner europei, che ha come scopo
la diffusione degli acquisti verdi e l’aumento della quota di beni e
servizi eco-efficienti per alcuni settori quali illuminazione ed
elettricità da fonte rinnovabile, componenti per l’edilizia, IT,
elettrodomestici, veicoli, presso le PA e il settore privato.
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