Cosa vedere ad Alba

Cosa vedere ad Alba

 

Alba, chi di voi non collega questo meraviglioso nome, ad un altro nome dolcissimo, quello della Ferrero. In questa città piemontese, in provincia di Cuneo, infatti, sorge lo stabilimento che ogni giorno sforna migliaia di dolcetti deliziosi. Questa città, si trova nelle Langhe ed è il centro più importante di questa zona turistica, da tutti è conosciuta come la città delle Cento Torri, perché tra il 1300 e il 1400 lungo la cinta muraria vennero costruite ben 100 torri.

Di tutte queste torri, oggi è possibile ammirare solo pochi resti. È una città intrisa di storia, qui, infatti sorgeva un insediamento già preesistente in epoca Romana, il console Gneo Pompeo Strabone, infatti, l’aveva nominata Alba Pompeia. Alba è anche la terra del tartufo, ogni anno, qui, infatti si tiene la Fiera del Tartufo e le strade del centro storico si riempiono di dolci profumi, di turisti e di curiosi. Il punto di incontro della città e Piazza Savona, il centro nevralgico cittadino.

Qui si affacciano i palazzi storici, i caffè e i locali dove poter sorseggiare dell’ottimo vino, se possiamo consigliarvene qualcuno sicuramente sarà il Nebbiolo o il Dolcetto, senza dimenticare il Barbera. Se amate i vini dolci, invece, un buon bicchiere di Moscato è ciò che fa al caso vostro. La cucina di Alba è una cucina molto raffinata, dove i dolci la fanno da padrona, ma dove non mancano le ricette a base di carne. Non potete visitare Alba, senza assaporare la " Carne all’Albese" ovvero la carne cruda, marinata con olio sale e pepe e servita con i tipici grissini della zona. Vi assicuriamo che questo piatto vi stupirà.

Scopriamo insieme i luoghi da visitare in questa città:

Il Duomo

Lo splendido duomo si trova in Piazza Risorgimento, la sua struttura originaria è gotica, non si sa la data esatta della sua edificazione, ma lo stesso compare in alcuni documenti del XII secolo. Durante il corso degli anni, diversi sono stati gli interventi di restauro che la chiesa ha subito, così come il campanile, che si trova all’esterno di essa. Molto particolari sono i portali romanici. Sulla facciata possiamo ammirare l’immagine di San Lorenzo, che risale al 1878, ad opera di Luigi Cocchio e i simboli dei Quattro Evangelisti, che sono stati riprodotti da Carlo Dusio. L’acquasantiera presente all’interno è del 1503. Vi sono ben otto altari, tra i quali ricordiamo quello del Santissimo Crocifisso, della Madonna, della Sacra Famiglia, del Sacro Cuore e la cappella del Santissimo Sacramento dove al centro vi è un’icona di Sant’Elia e Sant’Eliseo che stanno adorando la Vergine . Di fronte al coro è possibile ammirare una tela raffigurante il Martirio di San Donato e sulla volta il profeta Elia che offre il suo mantello a Sant’Eliseo . Sotto la chiesa vi sono alcuni sotterranei dove è possibile ammirare i resti di tutti i vescovi che hanno prestato servizio ad Alba. Nella sagrestia vi è uno splendido bassorilievo che ritrae la Madonna con il Bambino, San Giovanni Battista e San Giovanni Apostolo, risalente al 1507. Molto interessante anche il coro ligneo con i suoi 35 sedili interamente intarsiati.

Il mercato del sabato

Può sembrare assurdo, ma molti ritengono che per conoscere lo spirito vivo di una città bisogna visitarne il suo mercato. Anche per Alba è così, ogni sabato, in Piazza Duomo, si svolge un mercato che vede coinvolti, principalmente, i produttori e gli agricoltori della zona, che sono uno splendido esempio di filiera corta. I turisti di Alba sono prettamente stranieri e visitando questo mercato è facile vedere diversi cartelli multilingue. La frutta in generale, ma in particolare le pesche, sono le regine del mercato, accanto ad esse non possono mancare le nocciole, che sono alla base della preparazione di alcune delle creme per dolci più golose.

Museo Archeologico "Federico Eusebio"

Il Museo Archeologico e di scienze naturali è una tappa obbligatoria , per chi decide di visitare Alba. Al suo interno è possibile ammirare ben 1500 pezzi da esposizione, che partono dall’epoca neolitica, passando per l’età del bronzo e quella del ferro. I reperti esposti sono per lo più pezzi di ceramica, utensili per uso domestico, asce e alcune armi in pietra levigata. La maggior parte delle collezioni esposte sono state rinvenute durante alcuni scavi archeologici effettuati nella zona, dove sorgeva un insediamento preistorico. All’interno del museo sono conservati anche alcuni cimeli che risalgono all’epoca dei Romani come ceramiche, numerose monete e lucerne.

La fiera del Tartufo

Cosa c’è di più prelibato del tartufo d’Alba? Sicuramente molti degli intenditori o comunque chiunque ami i funghi, risponderà che non c’è cibo migliore del tartufo. Se avete in programma una vacanza in questa cittadina, vi consigliamo di svolgerla nel periodo che va dalla prima alla terza domenica di ottobre. Durante questi giorni, infatti, i vicoli di Alba si inebriano del buon profumo del tartufo bianco. La fiera venne istituita nel periodo compreso tra i due conflitti mondiali, da un albergatore, il signor Giacomo Morra, che vide già allora, nel tartufo, una delle principali fonti del turismo gastronomico.

 

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