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Cosa vedere a Bologna -
40 luoghi interessanti da visitare
Ad uno che chiede 'cosa
vedere a Bologna' sembra facile rispondere, fino
a che ci si rende conto di non sapere proprio da
dove incominciare. Basta giusto 'guardarla' questa
bella città italiana, che un monumento si trova.
Angolo, piazza e via e
Bologna
racconta di se, così ugualmente per ogni mattone, suono,
odore... In centro e nei dintorni la città regala ben più di
un'attrazione al visitatore.
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Quasi
per caso, basta ritrovarsi nel cuore storico più antico, o anche
oltre, e captare il divenire di questa grande natura urbana
italiana, entità capace d'essere storia nella storia e aperta al
futuro come poche altre. Grande
(grassa e dotta, come cantavano alcuni) eppur vicina alla
sua gente. E ci piace ricordare le parole di
Lucio Dalla quando cantava "
Nel centro di
Bologna non si perde neanche un bambino".
E
forse è anche bello perdersi a Bologna. E poi magari
ritrovarsi in via Toscana, al civico 19, per ammirare quel
piccolo teatrino delle meraviglie, gioiello Barocco di
Villa Aldrovandi Mazzacorati,
inaugurato nel 1793, insieme al più grande teatro
della città, all'interno di un grande complesso in stile
palladiano oggi sede di uffici pubblici. Altri, avranno
forse occasione di passeggiare nella parte opposta della
città, in Largo Respighi, al civico 1, e ammirare un'altra
vocazione sonora di Bologna, il Teatro Comunale, due
secoli e mezzo di esaltazione acustica e trionfo
architettonico di fine Settecento. Ci sono poi le Sette
Chiese di Bologna, un complesso architettonico di
edifici sacri, che da via Santo Stefano ricoprono un'area
ampia di isolati. E poi i Portici di Bologna, un
cielo di soffitti in legno, antichi di oltre settecento anni
e in piedi ancora oggi per oltre 38 km nel solo centro
storico.
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Ci sono poi i monumenti più noti, le torri
di Bologna, il simbolo della città, che fanno a gara con le cupole delle
chiese. E sono superbe, oggi come un tempo, come quando a Napoleone
arrivato in città e ammirandone la vista dall'alto del colle di San Benedetto
veniva da dire "
C'est superbe", o, ancora prima, quando Dante nella
sua Divina Commedia recitava:
"Qual pare a riguardar la Garisenda
'sotto 'l chinato, quando un nuvol vada
sovr'essa sì, che ella incontro penda
tal parve Anteo a me che stava a bada
di vederlo chinare ... "
(Dante Alighieri - Inferno, XXXI, 136-140)
Ci sono poi i palazzi, antichi come la storia e
sono dotti ed eleganti, quasi ad impersonare gli studenti che un tempo
alimentavano la città con la sua
università.
E poi i canali di Bologna, un 80 km di
strette acque, che nel XII secolo nascevano per collegare il sistema idrico
della città al fiume Po e che riempivano il fossato delle mura. A chi si chiede
se Bologna vista dall'angolo di una finestra sembra Venezia, si sentirà
rispondere che è proprio così se ci si affaccia dalla finestrella di via
Piella sulle acque del canale delle Moline, nel centro della città.
Ci sono poi le piazze e tra queste l'antico
ghetto ebraico, che qui a Bologna ha teso le trame di una storia che non
doveva diventare tale. Ci sono poi le memorie più antiche, quelle della Via
Emilia romana, che un tempo passava in prossimità della torre più alta.
E c'è la Bologna di oggi, un gran pezzo di
città, che corre a volte un po' disorientata, che per la fretta sembra perdersi
forse troppo velocemente, tra gli sguardi di turisti affannati dal caldo estivo,
e di studenti sempre troppo numerosi secondo alcuni e comunque benvenuti secondo
altri. Ma lo scrigno della storia a Bologna è ancora aperto alla conoscenza di
tutti, e viene in mente che oggi una delle sue piazze è dedicata al "
Liber
Paradisus" (Libro Paradiso): nel 1257 Bologna liberò servi e serve della
gleba, e con essi i loro nipoti e discendenti tutti. Prima di tutti, prima tra
tutti.
"
In
principio il Signore piantò un paradiso di delizie, nel quale pose l'uomo che
aveva formato, e aveva ornato il suo stesso corpo di una veste candeggiante,
donandogli perfettissima e perpetua libertà" (Incipit del Liber Paradisus)
Viene voglia di vederla Bologna, immutabile ed
eterna, e non è indispensabile salire sui colli per ammirarla.
Torri di Bologna
Bologna
è la città delle torri, spesso definita, specialmente dagli stranieri, la
Manhattan del medioevo. Grattacieli che dalla storia si alzano sull'orizzonte
cittadino odierno e che sembrano arrivano fino fino al cielo. Quante ne esistono
ad oggi? Purtroppo circa una ventina, contro il centinaio che probabilmente era
presente neanche tanto tempo addietro, considerando che alcune di esse, in
centro, furono abbattute nel 1917 per ragioni di ristrutturazione urbanistica...Continua a leggere sulle
Torri
di Bologna.
Piazza Maggiore
Piazza Maggiore
non ha mai cessato d'essere la piazza principale di
Bologna, ed è proprio bella circondata
dagli ambrati palazzi signorili d'epoca medievale e
rinascimentale. Oltre alla Basilica di San
Petronio, qui si può visitare il Palazzo del Podestà,
il Palazzo Re Enzo, Palazzo d'Accursio, vedere
la fontana del Nettuno e la Salaborsa.
Sedetevi in uno dei caffè della piazza per osservarla in
tutto il suo splendore con il via vai di gente: siete nel
cuore di Bologna! Odierno punto di incontro della
cittadinanza e dei turisti, era in passato il centro
del potere politico e sociale della città, la 'platea
communis' del suo tempo, ombelico della cultura
bolognese. Nata nel XIII secolo per le esigenze
commerciali della città, necessarie ad adibire lo spazio un tempo presente a
mercato cittadino, venne edificata anche grazie all'abbattimento di molti
edifici popolari preesistenti...Continua a leggere sulla
Piazza Maggiore a
Bologna.
Mercato Vecchio
Il
Mercato vecchio è il cuore antico e il luogo dove si
trovavano le attività commerciali e gli artigiani di
Bologna. Passeggiare per il quadrilatero medievale vi
permette di assaporare la Bologna di una volta: strade
brulicanti di gente tra botteghe artigiane e pescherie,
mercati di frutta e verdura ma anche di prodotti tipici,
numerosi bar e osterie. In particolare, fermatevi per un
bicchiere di vino nella più antica osteria di Bologna, l'Osteria
del Sole in vicolo Ranocchi, dove potrete portare con
voi il cibo, sedervi a mangiare e discutere con i grandi
saggi bolognesi...Continua a leggere sul
Mercato Quadrilatero di Bologna.
Il cibo bolognese
Molti
pensano a Bologna per le sue bellezze, per la sua storia e
per tutte le cose che vi stiamo raccontando. Ma, siamo
sinceri, chi di voi pensando a Bologna non pensa al cibo,
non per niente una delle defizioni della città è la
"grassa". Ecco, una cosa da vedere e sopratutto gustare nel
capoluogo emiliano, una delle capitali della gastronomia
italiana. L'amore sincero per la cucina e le tradizioni
culinarie locali sono riconosciute in tutto il mondo come
segno distintivo di qualità: dalle tagliatelle ai
tortellini, dalle lasagne verdi ai tortelloni,
dal mortadella al ragù bolognese, solo per
citare alcuni capisaldi di questa gastronomia. C'è davvero
l'imbarazzo della scelta: sedetevi in una trattoria o in un
ristorante tipico... e datevi da fare! Continua a leggere su
Cosa e dove mangiare a Bologna.
Basilica di San Petronio
Costruita per
volere del comune di Bologna nel 1390, secondo il
progetto e la direzione dell'architetto Antonio
di Vincenzo, la Basilica di San Petronio rimane
ancora oggi dopo quasi sette secoli una delle chiese
più grandi della cristianità (secondo le fonti, il
completamento del progetto incompiuto avrebbe portato ad una
chiesa più grande della stessa San Pietro a Roma).
Le sue misure attuali risultano ad ogni modo
maestose: di 130 metri di
lunghezza, 58 di larghezza e 45 di altezza, a cui
vanno aggiunti sei metri in più se si considera
l'altezza della facciata.
Continua a leggere sulla
Basilica di San
Petronio.
I
portici di Bologna
I
bolognesi hanno costruito i portici, ingegnosamente, per ampliare la
superficie delle loro case e questi hanno resistito al passare del tempo e sono
diventati un tratto distintivo della città. Camminare sotto i portici significa
sentirsi protetti e vedere un movimento di angoli e sporgenze che crea fondali
teatrali, giochi di luce e una bellezza incontrollabile. Bologna è l'unica città
che può vantare decine di chilometri di portici, cosa che l'ha fatta
entrare, il 28 luglio 2021 nella dell'UNESCO come patrimonio dell'umanità.
I portici sono stati costruiti all'interno del Comune di Bologna a partire dal
XII secolo. Gli insiemi di 12 gruppi di portici più rappresentativi tra quelli
della città, coprono un tratto totale di 62 km. Alcuni dei portici sono
costruiti in legno, altri in pietra o mattoni, altri ancora in cemento armato, e
coprono strade, piazze, sentieri e passaggi, sia su uno che su entrambi i lati
di una strada. La proprietà include edifici porticati che non formano un
continuum strutturale con altri edifici e quindi non fanno parte di un
camminamento o passaggio coperto globale. I portici sono apprezzati come
passaggi protetti e luoghi privilegiati per le attività commerciali. Nel XX
secolo, l'uso del cemento ha permesso la sostituzione delle tradizionali arcate
a volta con nuove possibilità di costruzione ed è emerso un nuovo linguaggio
architettonico per i portici, come esemplificato nel quartiere Barca. Insieme, i
portici selezionati riflettono diverse tipologie, funzioni urbane e sociali e
fasi cronologiche. Definiti come proprietà privata ad uso pubblico, i portici
sono diventati espressione ed elemento dell'identità urbana di Bologna.
Visti dall'alto i portici
di Bologna non si notano. Eppure scorrono per quasi 40
chilometri lungo il centro della città. Insieme alle torri
rappresentano il patrimonio culturale più importante di
Bologna, luoghi a cui i bolognesi sono più affezionati, e
come loro i turisti che arrivano ad ogni stagione.
Bologna è la città più
porticata al mondo. Passaggi che scorrono nel centro storico,
quasi senza interruzioni, sin dal Medioevo o dal Rinascimento...Continua
a leggere sulla
Portici di Bologna.
Portico di San Luca
Chiedete
a un bolognese di dirvi quali sono i suoi luoghi preferiti
della città ed è probabile, anzi è certo, che includa tra
questi nella primissime posizioni il maestoso Portico di
San Luca, il più lungo del mondo, che porta al quasi
omonimo Santuario della Madonna di San Luca in cima a
una collina a sud-ovest della città. Il tragitto si snoda
per 3,8 km, sotto 666 archi che partono da Piazza di Porta
Saragozza. In cima sarete ricompensati con una vista
stupenda sugli Appennini. (Se non avete voglia di fare
l'intera escursione, prendete l'autobus n. 20 fino all'Arco
Meloncello e camminate da lì o prendete il trenino
turistico dal centro in stagione).
Si tratta di una delle mete preferite per una bella
passeggiata in costante salita, un campo di allenamento
artistico e panoramico, camminando alacremente o correndo,
soprattutto nei fine settimana; altri lo usano ancora come
facevano i pellegrini di un tempo, recitando i Misteri
del Rosario (meditazioni su episodi della vita e della
morte di Gesù), fermandosi in ognuna delle 15 cappelle che
si trovano lungo il portico...Continua
a leggere sulla
Portico di San Luca.
Santuario della Madonna di San
Luca
Lo vedi
nell'orizzonte lontano, etereo nella luce delle
prime rugiade del mattino o nelle calde giornate
estive che muovono al tramonto. Sempre lì, sul
Colle della Guardia sin dalla fine del XII
secolo. La bellezza del Santuario della Madonna di San Luca, è maestosa,
misteriosa come l'icona che gelosamente custodisce e che la leggenda lega alla
sua stessa fondazione. Risalente al 1732, l'attuale cospicua e panoramica
basilica rosa richiese 50 anni per essere costruita. Il santuario settecentesco
è riccamente decorato e ospita una venerata immagine della Madonna in stile
bizantino, probabilmente risalente al Medioevo, ma che un tempo si credeva fosse
stata dipinta da San Luca. Nella settimana dell'Ascensione la Madonna viene
portata giù dalla collina fino alla Cattedrale di San Pietro, con molte
persone che seguono la processione in Via Saragozza...Continua a leggere sulla
Santuario di San
Luca.
Complesso di San Michele in Bosco
A
sud, a dominare Bologna, c'è il Complesso di San Michele in Bosco. Sono solo 15
minuti a piedi dal centro di della città fino ai colli. Quando si arriva lassù,
si può visitare la chiesa del monastero ma prima di tutto, ma si può anche
godere di una vista magnifica della città dall'alto. Il complesso servì come
ospedale ortopedico dal 1880. La Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna ora
gestisce la vasta area, compresi il chiostro ottagonale e la biblioteca, e il
complesso della chiesa figura nell'itinerario museale Genus Bononiae. Le
ampie vedute, ammirate da Stendhal quando passò per Bologna nel 1817,
abbracciano l'intera città. La passeggiata fino a San Michele in Bosco è più
breve rispetto a quella più famosa del Portico di San Luca, ma solo da questa si
può ammirare Bologna dall'alto, in più quando si scende si può anche visitare il
più importante giardino/parco della città, i Giardini Margherita.
Il Complesso di San Michele in Bosco è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 18
(salvo pausa pranzo). In caso ci si arriva anche con l'autobus 30.
Palazzo Comunale di Bologna
Il Palazzo
Comunale di Bologna (il "Palâz", come
viene amichevolmente chiamato dai bolognesi in
dialetto), oggi sede dell'amministrazione comunale
cittadina, è situato sul lato occidentale della
Piazza Maggiore e si riconosce dalla grande statua
tardo-cinquecentesca di papa Gregorio XIII
(quello del calendario gregoriano per
intenderci), posta sopra il portale centrale a
ricordare il potere esercitato in passato dal Legato
papale sulla città. Nella
facciata è anche collocata la statua della Madonna con Bambino di Niccolò
dell'Arca (1478)...Continua a leggere sulla
Palazzo Comunale di
Bologna.
Palazzo del Podestà
L'edificazione di Piazza
Maggiore comportò la riqualificazione di tutta l'area nella
quale oggi sorge e sin dal medioevo, man mano, si è arricchita
di palazzi adibiti alla funzione pubblica, e religiosa visto che
la città era parte dello Stato Pontificio. Per far posto ad essa
vennero abbattuti diversi edifici d'epoca romanica e innalzati
dei nuovi. Uno di questi è il Palazzo del Podestà, che
occupa il lato nord della piazza e fu per primo sede del governo
cittadino di Bologna ed è datato XIII secolo. Lo
si riconosce per i portici della sua facciata centrale e l'alta
torre che svetta al suo centro, la Torre dell'Arengo...Continua a
leggere sulla
Palazzo del Podesta a Bologna.
Basilica di San Domenico
La Basilica di San Domenico, la
grande chiesa bolognese dell'Ordine Domenicano fu eretta tra il 1121, anno
della morte del fondatore dell'ordine, e il 1233, per dare degna sede al
sepolcro del Santo che morì a Bologna il 6 agosto 1221. Conserva opere di
Nicola e Giunta Pisano, Niccolò dell'Arca, Michelangelo,
Filippino Lippi,
Guercino, Guido Reni, Carracci. L'abside venne
ingrandita tra la fine del secolo XIII e l'inizio del successivo, e da
allora gli interventi si moltiplicarono, per concludersi nel periodo 1728-1733, con il totale rimaneggiamento dell'architetto bolognese Carlo
Francesco Dotti Dotti e, nel nostro secolo, con il ripristino della
facciata "romanica" dovuto ad Alfonso Rubbiani (1910)...Continua
a leggere sulla
Basilica di San
Domenico.
Pinacoteca Nazionale di Bologna
La Pinacoteca di Bologna è situata in quello che fu
il Convento di Sant'Ignazio, già dei Gesuiti,
posto al n. 56 di via delle Belle Arti nel quartiere universitario e nello
stesso edificio storico che ospita l'Accademia di belle arti della città.
Un luogo assolutamente da non perdere se si visita Bologna, il museo offre una
accurata retrospettiva sulla pittura emiliana dal XIII al XVIII secolo, ma
include anche artisti non bolognesi che vissero in città o che furono in
contatto con il suo ambiente artistico. Fu costituita ai primi
dell'Ottocento, per salvare le tante opere d'arte degli enti
ecclesiastici soppressi dai Francesi durante il periodo post
rivoluzionario e napoleonico. Nel 1797 due commissari
francesi selezionarono accuratamente le opere d'arte
appartenute a chiese e conventi soppressi, ne scelsero 31,
che furono prelevate e portate a
Parigi...Continua a leggere sulla
Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Palazzo Poggi - Palazzo
dell'Università
Palazzo Poggi, sede principale dell'Università di
Bologna, al numero 33 di via Zamboni, fu costruito nel 1549 su progetto di
Pellegrino Tibaldi, che eseguì anche dei bellissimi affreschi. Il palazzo
appartenne al cardinale Poggi, poi alla famiglia di condottieri Montecuccoli
(tra cui il celebre Raimondo Montecuccoli) e infine ai Banchieri.
Nel 1711 fu acquistato dal Senato bolognese e, tre anni dopo, divenne la sede
dell'Istituto delle Scienze, che era stato fondato da Luigi Ferdinando
Marsili. L'istituto era formato dall'Accademia delle Scienze e dall'Accademia delle Arti.
La prima derivava dall'Accademia degli Inquieti, fondata da Eustachio
Manfredi nel 1690, che aveva il fine istituzionale dello studio delle
scienze sperimentali e che fu poi, per qualche tempo, chiamata Accademia
Benedettina...Continua a leggere sul
Palazzo Poggi di Bologna.
Palazzo dell'Archiginnasio
Spesso riferito
come uno dei palazzi più belli di Bologna –
"il più bell'edificio del suo genere" come lo
definiva nel 1581 Michel de Montaigne nel suo
Journal de Voyage – il Palazzo
dell'Archiginnasio, venne completato nel 1563
dall'architetto Antonio di Bernardino Morandi
(detto il Terribilia) per volere di Pio IV e
tramite il Cardinale Borromeo (allora legato
papale), allo scopo di stabilirvi le scuole
universitarie di Diritto e Arti, fino ad allora
dislocate da altra parte. Fino al 1803 ha costituito
sede principale dell'Università di Bologna,
e dal 1838 ospita la Biblioteca Civica della
città...Continua a leggere sulla
Palazzo
dell'Archiginnasio.
Canali di Bologna
Non tutti forse
sanno che a Bologna ci sono i canali, magari non
come a
Venezia o ad
Amsterdam,
ma quasi. Sono in tutto 80 km di canali, oggi in
parte visitabili in gommone, un tempo con il 'bucintoro',
un'imbarcazione coperta a servizio dei passeggeri.
Vista la particolare posizione, lontana dal mare, e
in mancanza di un fiume che la bagnasse per intero,
la Bologna medievale si dovette
necessariamente rifornire di un reticolo di canali
artificiali che servisse al sostentamento idrico e
commerciale della città. Nel
Cinquecento fu anche possibile avere il primo 'corriere
postale', che da Bologna arrivava fino a Venezia, passando
per
Ferrara...Continua a leggere sulla
Canali di Bologna.
Museo ebraico di Bologna
Bologna fu la seconda città degli Stati Pontifici a decidere la segregazione
degli ebrei e fu scelto il quartiere delimitato dall'attuale via Zamboni e
via Oberdan e costituito da via dei Giudei, via dell'Inferno, via Canonica,
vicolo S. Giobbe, vicolo Mandria, via del Carro e via Valdonica. Il Museo Ebraico di Bologna, in Via Valdonica 1 - 5, si
trova in un palazzo della zona dell'ex Ghetto ebraico, Palazzo Sforno, elegantemente
ristrutturato ed è un'istituzione moderna e tecnologicamente all'avanguardia. Il Museo Ebraico di Bologna
(MEB) ha aperto i battenti il 9 maggio 1999, ed è stato istituito allo scopo di
conservare, studiare, far conoscere e valorizzare il ricco patrimonio culturale
ebraico profondamente radicato a Bologna e in molte località dell'Emilia Romagna...Continua
a leggere sulla
Museo ebraico di Bologna.
Museo Civico
Archeologico di Bologna
Il
Museo Civico Archeologico di Bologna, uno dei più importanti d’Italia, ha
la sua sede nel quattrocentesco Palazzo Galvani fin dalla sua inaugurazione
ufficiale, avvenuta il 25 settembre del 1881. Il Museo Civico fu costituito
dalla fusione di due musei, quello universitario e quello municipale;
quest’ultimo aveva avuto sede, per dieci anni, nell’Archiginnasio. Il Museo
delle antichità dell’Università, esistente fin dal 1714, comprendeva le
raccolte di Luigi Ferdinando Marsili, di Ulisse Aldrovandi, di
Ferdinando Cospi e di Pelagio Pelagi, costituite da monumenti e
cimeli etruschi, romani, greci e medievali, dal ricco medagliere di Benedetto
XIV e da altre collezioni...Continua a leggere sulla
Museo civico
Archeologico di Bologna.
Casa Carducci
Giosuè Carducci, poeta,
scrittore e premio Nobel italiano, trascorse a Bologna quarantasette anni, dal 1860 alla sua morte,
avvenuta nel 1907, vi svolse tutta la sua carriera universitaria e vi fu
sepolto, nel Cimitero della Certosa. Abitò per pochi mesi in una casa che oggi
non esiste più (al suo posto c'è il parcheggio di piazza Roosevelt), poi per
quindici anni in via Broccaindosso, quindi per altri quattordici anni alloggiò
in un appartamento di Strada Maggiore. Nel 1890 infine si trasferì nella casa di
via del Piombo, che oggi si chiama Casa Carducci, presso le mura di Porta
Maggiore. La casa era stata ricavata da un’antica chiesa, sorta per custodire
una lastra di piombo con l’immagine della Vergine, trovata nel XVI secolo e
appesa alle mura della città, alla fine di quella che fu chiamata, per questo
motivo, via del Piombo...Continua a leggere sulla
Casa Carducci a Bologna.
Fontana di Nettuno
Tra il Palazzo Comunale e
il Palazzo del Podestà spicca la Fontana bronzea del dio
Nettuno, il dio del mare, circondato da delfini, putti e
sirene. La troviamo nel lato d'accesso alla piazza del
Nettuno, estensione laterale di Piazza Maggiore: una
delle più belle fontane artistiche del Cinquecento,
amichevolmente chiamata il Żigànt dai bolognesi (il
gigante, in dialetto). La fontana venne
costruita per volere dell'allora rappresentante
papale cardinale Carlo Borromeo, figura
controversa ed esponente di spicco della
Controriforma protestante, di cui fu infatti uno dei
principali persecutori (di lui si ricorda inoltre
anche la persecuzione ordinata in Svizzera di 150
persone accusate di stregoneria)...Continua a
leggere sulla
Fontana di Nettuno a Bologna.
Cattedrale di San Pietro a Bologna
La Piazza Maggiore si arriva al
lungo rettilineo di via Indipendenza e alla Cattedrale di
Bologna, assunta al titolo di 'arcidiocesi metropolitana'
nel 1582, con Papa Gregorio XIII. Notizie storiche e resti
archeologici ritrovati nelle fondamenta di questa Chiesa,
portano a ritenere le origini dell'edificio ben più antiche,
ossia paleocristiane: una prima cattedrale Bologna la ebbe
probabilmente già nel IV secolo, fuori dalle mura, distrutta
qualche secolo dopo da un grosso incendio. Nel IX secolo ne
venne costruita una nuova, questa volta all'interno del
perimetro murario, anch'essa distrutta da un incendio nel XII
secolo.
Nel IX secolo ne
venne costruita una nuova, questa volta all'interno del
perimetro murario, anch'essa distrutta da un incendio nel XII
secolo...Continua a leggere sulla
Cattedrale di San Pietro a Bologna.
Palazzo dei Notai
A fianco alla
Basilica di San
Petronio, nel lato sud di
Piazza Maggiore,
sorge il Palazzo dei Notai, in mattoni rossi e terracotta, che fu la sede
della potente Società dei Notai di Bologna. Nel palazzo venivano
custoditi i documenti notarili relativi alla compravendita di case e terreni,
alle eredità e ad altre questioni legali. Al posto dell'attuale palazzo, nel XIV
secolo esistevano due distinte costruzioni, entrambe degli Accursio, che
furono acquistate nel 1287 dalla Società dei Notai...Continua a leggere sulla
Palazzo dei Notai.
Palazzo della Mercanzia
Nel 1382, per provvedere
degnamente alla sede del Foro dei Mercanti (Universitas mercatorum), cioè
allo speciale tribunale che giudicava i contrasti dì natura commerciale, il
Comune di Bologna fece erigere la Loggia del Carrobbio, che fu poi
chiamata della Mercanzia che si trova nell'omonima piazza della città. La
costruzione fu diretta da Antonio di Vincenzo e Lorenzo da Bagnomarino
e fu ultimata nel 1391, anno in cui il giudice e il Tribunale dei Mercanti
poterono prenderne possesso.
Nacque in tal modo questo gioiello dell'arte gotica, che è ancor oggi uno dei
più bei monumenti della città di Bologna. ..Continua a leggere sul
Palazzo della Mercanzia a Bologna.
Palazzo Pepoli
Vecchio e Museo della Storia di Bologna
Il Palazzo Pepoli Vecchio,
oggi sede del Museo della Storia di Bologna e di
proprietà della famiglia Pepoli fino al 1910, è un compendio di
storia. All'esterno appare come una fortezza, all'interno se ne
riconosce il fasto passato di residenza nobiliare e di
rappresentanza. La sua facciata rigida, quasi impenetrabile,
nasconde infatti una rara eleganza interna. L'attuale struttura
venne costruita nel 1344 come residenza 'fortificata' dei
Pepoli, famiglia gentilizia bolognese al governo della città
fino al 1350, la cui storia inizia nel 1276 con Romeo Pepoli,
figlio di un faccendiere cambiavalute, attivo nell'ambiente
universitario bolognese e tra studenti spagnoli e francesi, e
divenuto il primo importante governatore della città al tempo
delle Signorie...Continua a leggere sulla
Palazzo Pepoli Vecchio e Museo della Storia di
Bologna.
Palazzo Re Enzo
La sede del Comune a prigione, il Palazzo del re Enzo di
Bologna è denominato anche "Palatium
Novum", per distinguerlo dal palazzo del Podestà. Venne
costruito nel 1246 come ampliamento degli edifici comunali e
prende il nome da Enzo, re di Sardegna e figlio di Federico
II di Svevia, catturato durante la battaglia di Fossalta
(Modena)
e imprigionato per oltre 22 anni fino alla morte, avvenuta nel
1272 (le sue spoglie sono custodite nella Basilica di San
Domenico di Bologna). Come raccontano le cronache
dell'epoca, quella di re Enzo era una prigione dorata e non solo perché il padre
pur di riavere indietro il figlio si dice abbia voluto offrire alla città tanto
oro da poter cingere l'intero perimetro della cinta muraria...Continua a leggere sulla
Palazzo Re Enzo.
Collegio
di Spagna
Il nome per intero è
Real Colegio Mayor de San Clemente de los Españoles,
semplicemente conosciuto come Collegio di Spagna,
antica istituzione parte dell'Università di
Bologna, fondata 1367 dal cardinale Egidio
Adorno (in spagnolo Gil Alvarez De Albornoz) per
ospitare gli studenti spagnoli iscritti a Bologna.
Situato a duecento metri dalla Piazza Maggiore,
l'edificio nella sua storia ha ospitato personaggi
di rilievo, tra cui Ignazio di Loyola (
fondatore dei gesuiti),
Miguel de Cervantes
(l'autore del Don Chisciotte) e per quattro mesi
l'imperatore del
Sacro Romano Impero
Carlo V...Continua
a leggere sulla
Collegio di Spagna.
Bologna Sotterranea
Nel sottosuolo di Bologna c'è tutto
un mondo tutto da scoprire che racconta una parte della città sconosciuta ai
più. Un sottosuolo ricco di vicende storiche che partono dal Medioevo e arrivano
ai giorni terribili della Seconda Guerra Mondiale, quando la popolazione civile,
per sfuggire ai bombardamenti aerei, era costretta a rifugiarsi sotto terra. Le città progredite e industriose avevano bisogno di acqua e Bologna
riuscì ad imporre ai suoi fiumi e torrenti un dominio tecnico vicino alla
perfezione imbrigliandoli in una serie di canali, di chiuse e di chiaviche che
consentiva la navigazione mercantile e l'attivazione di opifici e mulini. Nel XII secolo venne realizzata una poderosa chiusa sul Reno a
Casalecchio, ed una sul Savena a San Ruffillo, dalle quali
si dipartivano due omonimi canali..Continua
a leggere sulla
Bologna Sotterranea.
Basilica di San Francesco a
Bologna
La
Basilica di San Francesco a Bologna, purtroppo gravemente
danneggiata nel corso dell'ultima guerra, e che già aveva
subito nel secolo scorso interventi destinati a ripristinare
le forme gotiche a scapito delle successive aggiunte, è
stata quasi totalmente ricostruita negli anni Cinquanta:
l'aspetto attuale rievoca dunque solo lontanamente la
struttura originaria della chiesa, ipala e
portata avanti per tutto il secolo XIII, con successive
aggiunte tre-quattrocentesche (come la Cappella tardogotica
di San Bernardinoo, le cui pareti erano state decorate da
Giovanni da Modena)...Continua
a leggere sulla
Basilica di San Francesco a Bologna.
Basilica di San Giacomo Maggiore
Gli Agostiniani intrapresero
la costruzione di una delle più belle chiese di Bologna, la Basilica di San Giacomo Maggiore, nell'attuale
Piazza Rossini, nel 1297, dandole forme romanico-gotiche. Nuovi lavori furono effettuati nel corso del
Trecento, specie a livello decorativo: al momento più antico
risalgono alcuni affreschi delle arche sepolcrali esterne, ora
staccati e collocati in una cappella del deambulatorio. Nel
secolo XIV secolo si provvide a interventi pittorici di notevole
mole, sia all'interno che all'esterno...Continua a leggere sulla
Basilica di San Giacomo Maggiore a Bologna.
Basilica di Santo Stefano
La Basilica di Santo
Stefano è uno dei più antichi complessi architettonici di Bologna e si
affaccia sulla bella piazzetta omonima. Si tratta di un interessante esempio di
urbanistica cittadina, limitata, oltre che dalla fronte della chiesa, da palazzi
prevalentemente cinquecenteschi, tra cui spicca Palazzo Isolani. La
costruzione, su basi romane e altomedioevali, crebbe a partire almeno dal X
secolo. Il convento benedettino, dedicato al protomartire e sede (fino al 2000) del Sepolcro
di San Petronio, qui venerato prima che venisse eretta la più recente
basilica, subì nei secoli ampliamenti e ristrutturazioni...Continua a leggere
sulla
Basilica di Santo Stefano a Bologna.
Basilica di Santa Maria dei Servi
La bella Basilica di Santa Maria dei Servi a Bologna fu edificata dai
Serviti (ordine dei Servi di Maria) nel 1346 e ingrandita nel 1386, su di un
disegno di padre Andrea Manfredi da Faenza, generale dell'ordine,
coadiuvato dall'architetto Antonio di Vincenzo. Il campanile fu innalzato
nel 1453 e ristrutturato nel Settecento; il convento fu ricostruito nel 1583 e
nello stesso periodo furono realizzati i due chiostri da Giulio e Francesco
Andreoli...Continua a leggere sulla
Basilica di Santa Maria dei Servi a
Bologna.
Chiesa di Santa Maria della carità
Santa
Maria della Carità è una bella chiesa in stile rinascimentale che si trova nel
cuore di Bologna. Ricostruita nel 1583 su progetto di Pietro Fiorini,
la chiesa fu ampliata da Giovan Battista Bergonzoni nel 1680. All'interno
sono conservati dipinti di Baldassarre Aloisi detto Galanino, Giovanni
Valesio, Carlo Cignani, Marcantonio Franceschini, Luigi
Quaini, Giuseppe Maria Crespi, e la giovanile Crocifissione
del grande
Annibale
Carracci. Nella sacrestia, opere di Gaetano
Gandolfi, Jacopo Alessandro Calvi, e sculture di Giovanni Filippo
Bezzi detto il Giambologna...Continua a leggere sulla
Chiesa di Santa Maria della Carità a
Bologna.
Palazzo Sanuti
Bevilacqua degli Ariosti
Il Palazzo Sanuti
Bevilacqua degli Ariosti è una splendida costruzione quattrocentesca che è
considerata tra i più eleganti, se non il più elegante ed artistico palazzo
della città e che è stata sede per due anni delle seduto del
Concilio
di Trento. La costruzione fu iniziata nel 1477, come abitazione del nobile e
ricchissimo Nicolò Sanuti, che però era troppo vecchio per vederne la
fine. La sua vedova, la bella e intraprendente Nicolosia, fece completare
il palazzo nel 1482 e due anni dopo lo cedette a Giovanni II Bentivoglio,
signore di Bologna, che lo destinò al figlio Annibale...Continua a leggere sul
Palazzo Sanuti
Bevilacqua degli Ariosti.
Conservatorio Musicale di Bologna
Il Conservatorio musicale di Bologna, situato in piazza
Rossini n. 2, è intitolato a Giovanni Battista Martini,
frate francescano bolognese, compositore, musicista, storico ed
erudito italiano, morto alla fine del Settecento, che fu maestro
di Wolfgang Amadeus Mozart, Johann Christian Bach
(figlio più piccolo di Johann Sebastian Bach). Tra i suoi
più importanti studenti nel corso del tempo figurano, fra gli altri, furono
Gioacchino Rossini, Gaetano Donizzetti e Ferruccio Busoni...Continua
a leggere sul
Conservatorio Musicale di Bologna.
Chiesa di San Giovanni in Monte
Secondo una tradizione, il vescovo e patrono di Bologna San
Petronio fece erigere una cappelletta nel luogo in cui sorge
oggi la Chiesa di San Giovanni in Monte. Di tale
chiesetta, che sarebbe stata costruita nel V secolo, si hanno
notizie risalenti al 1045. La chiesa si trova in una piazzetta
pittoresca che sorge sopraelevata rispetto al setto stradale, nel pieno centro
di Bologna, accanto alla quale sono situati degli ex spazi conventuali prima
adibiti a carcere per circa duecento anni e che oggi sono sede del Dipartimento
di Storia dell'Università di Bologna...Continua a leggere sulla
Chiesa di San Giovanni in Monte.
Palazzo Fantuzzi
Il Palazzo Fantuzzi è
un imponente palazzo di via San Vitale, un bell'esempio di architettura
cinquecentesca bolognese, costruito per l'omonima importante famiglia bolognese.
La costruzione fu iniziata nel 1517 e terminata nel 1532 su progetto del
Formigine; fu dimora della nobile famiglia bolognese dei Fantuzzi, che hanno
lasciato il nome al palazzo. L'edificio è chiamato anche il "Palazzo degli
Elefanti", in quanto l'imponente facciata è arricchita da due sculture
simmetriche, ognuna delle quali rappresenta un elefante recante sulla groppa un
castello con portale e tre torri cilindriche, che era lo stemma della famiglia...Continua
a leggere sul
Palazzo Fantuzzi a Bologna.
Palazzo Aldrovandi Montanari
Il settecentesco Palazzo Aldrovandi Montanari, nell'uso comune chiamato
semplicemente Montanari. La sua costruzione, iniziata nel 1725, ebbe termine nel
1752; il palazzo fu residenza della famiglia senatorio bolognese degli Aldrovandi
e all'inizio dell'Ottocento fu sede di una fabbrica di ceramica bianca artistica
appartenente alla stessa famiglia.
La facciata è opera di Alfonso Torreggiani, (autore anche della
Cappella Aldrovandi nella
Basilica di San
Petronio) che vi lavorò dal 1744 al 1752. Il palazzo non ha
porticato, ma un pianterreno piuttosto basso, voluto dal proprietario, il
cardinale Pompeo Aldrovandi la cui grande collezione d'arte oggi si trova
(purtroppo) in gran parte alla
National Gallery di
Londra...Continua a leggere sul
Palazzo Aldrovandi Montanari.
Arche dei Glossari
Nei primi tempi della sua esistenza, l'Università
di Bologna, che nacque come scuola di giurisprudenza, vide
avvicendarsi alle sue cattedre grandi maestri del diritto, che furono chiamati
glossatori, cioè compilatori delle glosse, i commenti posti
ai margini dei testi di diritto civile del Codice Giustinianeo. Era un periodo
di Bologna che Petrarca, studente in città, descrive come magico, dove le notti
dei ragazzi si consumavano tra dotte citazioni e l'aspirazione a conquistare il
mondo...Continua a leggere sulle
Arche dei Glossari a Bologna.
Pietà di Niccolò dell'Arca
Piccolò d'Antonio da Pulia, o da Bari, nato in Puglia, probabilmente a
Bari, fra il 1435 e il 1440, e morto a Bologna nel 1494, si fermò
molti anni a Bologna, dove rifece l'Arca di San Domenico eseguita due secoli
prima da un altro pugliese, Nicola Pisano. Per questo motivo fu chiamato
Niccolò
dell'Arca e come tale è conosciuto nella storia dell'arte. Artista geniale,
ricco di fantasia impetuosa, probabilmente formatosi a
Napoli, unì alla sua
cultura di base franco-borgognona gli influssi dell'arte toscana e ferrarese,
raggiungendo un'espressività appassionata ed intensa, bene inserita nella
tradizione artistica emiliana...Continua a leggere sulla
Pietà di Niccolò dell'Arca.
Basilica di San Martino
Non lontano dal Teatro
Comunale e da Palazzo Bentivoglio a Bologna sorge l'antica
Basilica
di San Martino, sulla piazza omonima, che ha la facciata su via Oberdan e il fianco su via
Marsala. Edificata nel 1217, fu rifatta nella forma attuale dai Carmelitani nel XIV secolo e ingrandita nel secolo successivo, con l'aggiunta del grande
Convento dei Carmelitani, che fu poi in parte distrutto per le
espropriazioni napoleoniche e risorgimentali...Continua a leggere sulla
Basilica di San Martino.
Palazzo Bentivoglio
Il Palazzo Bentivoglio, una delle meraviglie architettoniche italiane,
non c'è più, venne distrutto dopo la cacciata dell'omonima potente
famiglia bolognese dalla città nel 1507. Quindi la visita che so deve fare è con
l'immaginazione, nei luoghi dove sorse questo grandioso palazzo di più di 200
stanze, che venne addirittura chiamato anche "Domus Aurea", poiché i
capitelli e i cornicioni della facciata erano ricoperti di oro
zecchino...Continua a leggere sul
Palazzo Bentivoglio a Bologna.
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