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Cosa vedere a Pesaro - 20
luoghi interessanti da visitare
Visitare Pesaro significa perdersi in una città d’altri tempi, significa assaporare il profumo di antico
che si respira nel bel centro storico, sedersi nel “salotto cittadino"
ovvero Piazza del Popolo e vedere le persone che
s'incontrano per due chiacchiere, curiosare nella casa natale di uno dei personaggi che ha
fatto la storia musicale del nostro Paese, Gioacchino Rossini. Dal centro storico si può facilmente passare
al mare, con la lunga passeggiata che lo costeggia. |
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Le acque del
mare di Pesaro sono premiate, da diversi anni, con la Bandiera Blu e il suo lungomare, in estate, si
trasforma nel cuore pulsante della città. Qui ci sono tanti alberghi,
ristoranti e locali dove potersi divertire, sia di notte, che di giorno, è qui che ci si
concede una passeggiata, tra i negozi di souvenir sorseggia a qualche
tavolino all'aperto un cocktail in compagnia di amici. Molto bello è ammirare il
tramonto sul molo del porto dopo una giornata da turisti. Pesaro oltre alla
vita di mare offre anche tanto relax e colline verdi dove passeggiare. I colli, infatti, circondano la città, ed è possibile percorrere
sentieri che collegano i paesini nel verde della vegetazione.
Pesaro poi è conosciuta come la “città della ceramica" fin dall’epoca medievale,
e ancora oggi, in città sono presenti diversi ceramisti, che continuano, con pazienza e virtù a praticare e quando possibile, trasmettere un mestiere
tanto antico e prezioso I principali souvenir di Pesaro sono proprio di ceramica, in particolare, la rosa rimane
di ceramica, che è ancora oggi il simbolo della maiolica di questa città.
Pesaro è storicamente una città multietnica, oggi, qui, convivono diversi popoli etnie e culture.
Il percorso di aggregazione può farsi risalire al lontano 1214. A partire da questa
data, infatti, si fa risalire la prima presenza ebraica, che continuerà anche quando al potere ci saranno i Signori Malatesta, Della Rovere e Sforza.
Ancora oggi, è possibile ammirare il Cimitero Ebraico e la Sinagoga.
Ma ora, scopriamo insieme, quali sono i monumenti, assolutamente da vedere a Pesaro.
Duomo di Pesaro
Il Duomo di Pesaro si trova su Via Rossini ed è dedicato a Maria Santissima Assunta e a San Terenzio, protettore di Pesaro. Non sappiamo esattamente la data di edificazione di questa antichissima
cattedrale. Essa, così come si presenta oggi, è in stile neoclassico,
ma sicuramente questo stile architettonico, le venne dato
durante l’Ottocento, in seguito ad un restauro della struttura Duecentesca, in stile gotico e Romanico. Secondo gli studiosi il
nucleo originario venne costruito intorno al VI secolo, nel luogo dove sorgeva un tempio, risalente all’epoca dei Romani. Questo tempio o struttura
romana era una Domus Ecclesiae, un luogo religioso, del quale è sopravvissuto il pavimento in mosaico, che si trova sotto l’attuale cattedrale. Di mosaici, il Duomo è molto ricco, realizzati in epoche diverse. La facciata conserva alcuni tratti dell’architettura gotica e romanica,
ed è l’unica struttura romanica che si trova in città. Molto particolari il rosone centrale e il portale in pietra bianca, ai cui lati
troviamo due grandi leoni. Al suo interno la cattedrale si presenta in stile neoclassico, con una pianta a croce latina e tre navate, il soffitto a
cassettoni e un’enorme cupola centrale. Sopra l’ingresso principale è possibile ammirare una copia dell’affresco che è presente nella Chiesa di San Decenzio, dove sono raffigurati San Germano, San Terenzio, l’imperatore Costantino e San Decenzio. Sempre all’interno del Dumo è possibile ammirare un
ritratto di San Girolamo del Visacci, la Madonna con il Bambino e la Beata Serafina, dipinta da un discepolo di Gentile Da Fabriano, un
Crocifisso ligneo, un confessionale in legno e parte di un affresco, realizzato dai pittori della Scuola di Urbino, intorno al 1400.
Palazzo Ducale
Il
Palazzo Ducale di Pesaro su Piazza del Popolo e nel corso degli anni ha rappresentato il luogo di residenza delle varie Signorie che hanno governato la città. Venne realizzato dai Malatesta, ma il nucleo originario venne ampliato da Alessandro Sforza dopo il 1450. Durante il 1514 la struttura
subì notevoli danni, in seguito ad un incendio e la Signoria dei Della Rovere, ne iniziò la ricostruzione a partire dal 1523. Si può accedere al palazzo
dal cortile, al suo interno da ammirare è il grande salone Metaurense, un’enorme sala, nella quale
si tennero, nel 1475 le
nozze di Camilla d’Aragona e
Costanzo Sforza. Molto particolare la stanza da bagno di
Lucrezia Borgia, il cortile
destinato alla caccia e il giardino segreto. Il palazzo, oggi è sede della Prefettura, quindi non è interamente visitabile...Continua
a leggere sul
Palazzo
Ducale di Pesaro.
Casa natale di Gioacchino Rossini
Questo
edificio dove il grande compositore italiano Gioacchino Rossini nacque il
29 febbraio 1792, sorge sull'antica "Via del Duomo" , quelle che è oggi
via Rossini. Nel 1892, cento anni dopo la nascita del compositore,
il Comune di Pesaro acquistò il palazzo e lo adibì a museo, mentre nel 1904
venne dichiarato monumento nazionale. L'edificio, composto di quattro piani e da
un piano sotterraneo, venne realizzato per fasi successive tra il XV e il XVIII
secolo...Continua a leggere sulla
Casa natale di Gioacchino Rossini.
Teatro Rossini
Il
teatro di Pesaro deve il suo nome ad uno dei più grandi compositori italiani, ovvero Gioacchino Rossini. Questo teatro risale però al 1637,
quando aveva il nome di Teatro del Sole e successivamente di Teatro Nuovo, nome che gli venne dato durante il 1818 in seguito
alla messa in scena de “La Gazza Ladra", opera, diretta, appunto da Rossini. Al grande compositore il teatro verrà intitolato solo
nel 1855. Nel
corso degli anni, diverse sono state le modifiche che la struttura ha subito, durante l’ultimo restauro il teatro venne adeguato alle nuove norme
edilizie e vennero modificati la Sala della Repubblica e il foyer. Al suo interno, durante tutto il corso dell’anno, si tengono diverse opere teatrali, le
opere della Stagione Lirica, il Festival annuale dei Gruppi di Arte Drammatica, conferenze e concerti.
Fontana
di Piazza del Popolo
Se vi trovate in
Piazza del Popolo, non potrete non ammirare uno dei simboli della città, ovvero la “Pupilla di Pesaro". Questa
fontana venne fatta costruire da Francesco Maria II Della Rovere a partire dal 1588 e da allora rappresenta uno dei luoghi di ritrovo per
gli abitanti e per i turisti, ed è qui che la maggior parte dei giovani si da appuntamento. Quando nel 1605 nacque Federico Ubaldo Della Rovere alla fontana vennero aggiunti otto mascheroni e quando Federico si
sposò vennero
aggiunti i delfini. Tra il 1684 e il 1685 la fontana venne modificata, su progetto di Lorenzo Ottoni, ma nel
1944 venne distrutta e ricostruita nel 1960. Oggi essa si presenta con
un giglio in pietra attorno al quale ci sono quattro tritoni su quattro delfini, mentre nella vasca esterna si trovano quattro cavalli marini. Molto particolari sono i colori delle pietre
che la compongono, come la pietra d’Istria e il suo bianco e il marmo veronese con le sue sfumature di rosso.
La Sfera Grande
di Arnaldo Pomodoro
Altro simbolo della città è la Sfera Grande, posta sul lungomare. Questa sfera venne realizzata
nel 1998 da Arnaldo Pomodoro. Il suo significato simbolico
è quello dell’unione tra uomo, natura, tra la città e tra ciò che l’uomo
forgia. La sfera è completamente liscia, ma sulla sua superficie si aprono
alcune aperture, dalle quali si può vedere il su interno, dove ci sono
diverse forme geometriche. Dagli abitanti viene chiamata "la palla di Pomodoro".
Palazzo Toschi Mosca
Questo palazzo ha rappresentato, per tanti anni la residenza della famiglia Mosca, famiglia di ricchi mercanti, provenienti da Bergamo,
che si trasferirono a Pesaro durante il 1500. Subito dopo il loro trasferimento iniziarono i lavori per il loro palazzo, che divenne uno dei punti di
ritrovo sociali e culturali della città.
Qui si ritrovavano artisti, uomini d’alto rango e personaggi illustri, tra i
quali ricordiamo lo scrittore Stendhal, Giacomo Casanova e Napoleone
Bonaparte, che qui soggiornò durante un viaggio a Pesaro nel 1797. Al suo interno sono ospitati i Musei Civici, che comprendono la Pinacoteca e il Museo delle Ceramiche.
All’interno della Pinacoteca si possono ammirare diverse opere, tra le quali la Pala di Pesaro e L’incoronazione della Vergine, realizzati da Giovanni Bellini. Assolutamente da non perdere anche il polittico di Jacobello del Fiore che ritrae la Beata Michelina tra i Santi e poi ancora opere di Gian Francesco da Rimini, Marco Zoppo e Guido Reni. Il Museo delle Ceramiche, invece, ospita
la collezione di Domenico Mazza e la donazione Ugolini. Le opere sono databili tra il 1500 e il 1800 e sono circa 300.
Necropoli di Novilara
Nella frazione di Novilara sono stati ritrovati diversi reperti archeologici, risalenti all’Età del Ferro. Questa necropoli ha visto la
luce grazie al conte Dario Bonamini, che nel 1873 iniziò a scavare,
anche di nascosto, pur di scoprire i tanti reperti, che ancora oggi
possiamo ammirare. Durante un bombardamento, nella Seconda Guerra Mondiale, venne distrutto parte del sito archeologico, ma molte delle opere si sono
salvate e sono esposte nel Museo Oliveriano. Le tombe della necropoli sono datate tra il IX e il VI secolo a.C.
all’interno di esse è stato possibile recuperare oggetti tipici di corredo che per gli uomini erano per lo più armi, come lance e spade e per le donne
collane ed altri ornamenti in perle. Molto particolari le stele, che sono delle lastre in arenaria, di forma rettangolare ed interamente
incise. A Novilara vennero rinvenute due importanti stele, una raffigurante una scena di caccia, che oggi è conservata al Museo Pigorini di Roma e un’altra
che ritrae una nave a vela e uno scontro tra piccole imbarcazioni, ammirabile nel
Museo Oliveriano di Pesaro.
Chiesa di Sant’Agostino
La
Chiesa di Sant'Agostino venne eretta nel 1258, ma in un primo momento venne dedicata a San Lorenzo; solo nel 1282 venne dedicata a
Sant’Agostino, quando gli eremiti del suo Ordine, iniziarono a predicare al suo interno. La struttura originaria si presentava in stile romanico, ma
durante le ristrutturazioni venne prima modificata secondo i dettami gotici e successivamente secondo quelli neoclassici. Ancora oggi è possibile ammirare
il portale gotico, che venne realizzato dai Malatesta a partire dal 1398. Il portale è in pietra bianca d’Istria e in marmo rosso ed è interamente
decorato. Al suo interno la chiesa è suddivisa in una sola navata con sette altari ed è ricca di opere d’arte tra le quali ricordiamo un dipinto che ritrae Santa Rita e un altro sull’Annunciazione. Nelle tarsie è possibile ammirare diversi paesaggi di Pesaro durante il 1400, molto particolare
è l’affresco che ritrae Cristo Crocifisso e la Maddalena e il coro intagliato in noce.
Chiesa di San Giovanni Battista
La
Chiesa di San Giovanni Battista e il suo convento vennero costruiti nello stesso luogo, dove un tempo sorgeva l’antica chiesa di San Giovanni fatta costruire da
Alessandro
Sforza e distrutta da Francesco Maria Della Rovere. La nuova chiesa venne realizzata a partire dal 1543, ma i lavori continuarono per
diversi anni e il suo stile è quello rinascimentale. Il Vasari rimase stupito di fronte a questa chiesa al punto da considerarla in grado di confrontarsi con le costruzioni romane. La
maestosità della chiesa è visibile a partire dalla sua facciata, con un’enorme finestra posta al centro. La base è a croce latina. Per molti anni al suo
interno sono stati ospitati i sepolcri delle famiglie più importanti della città.
L’esterno della chiesa rimase incompiuto nella facciata e nei fianchi senza
però pregiudicare il valore monumentale dell’edificio. Nel 1860 per il
decreto che sopprimeva tutte le corporazioni religiose, i frati lasciarono
il convento che venne ceduto al Municipio nel 1867 e adibito a caserma e
quartiere militare fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1975 il
ministero della difesa dona alla città i locali dell'ex distretto militare,
riservando il chiostro ai frati Francescani.tà i locali dell'ex distretto militare,
riservando il chiostro ai frati Francescani.
Santuario di Santa Maria delle Grazie
Il
Santuario di Santa Maria delle Grazie, un tempo era dedicato ai Santi Pietro e Francesco, ma nel 1922 al suo interno venne trasferita l’immagine della Beata Vergine delle
Grazie e da allora venne dedicato a Santa Maria. La costruzione di questo edificio risale al 1200. Al suo interno la chiesa è suddivisa in tre navate ed è
possibile ammirare il sarcofago di Paola Orsini, diversi affreschi del 1300 e del 1400, il sarcofago della Beata Michelina e la famosa immagine della Madonna delle Grazie, che si trova dietro l’altare maggiore, questa immagine venne realizzata da Pompeo Morganti nel 1545 ed è venerata da tutti gli abitanti della città.
Chiesa di Sant’Ubaldo
Questa chiesa venne realizzata per la celebrazione della nascita di Federico Ubaldo della Rovere, avvenuta nel 1605
. Il padre di Federico, infatti, dopo la nascita di suo figlio era convinto di poter avere garantita la successione del suo Ducato. Purtroppo le cose non
andarono come Francesco Maria II si era aspettato, la chiesa, sorta per celebrare la nascita di suo figlio, accolse le sue spoglie. Federico Ubaldo morì, infatti all’età di 18 anni. La
chiesa ha una pianta ottagonale. Sul suo altare è possibile ammirare un Crocifisso in legno, realizzato da Agostino Vannini. Al suo interno ci sono anche
le tombe di Guidubaldo II Della Rovere e Vittoria Farnese. Dal 1927 questa chiesa è Sacrario dei Caduti della Grande Guerra.
Chiesa di San Decenzio
Questa è una delle chiese più antiche di Pesaro; la struttura come si presenta oggi, deriva da una ristrutturazione del 1787, che ha rispettato le norme costruttive originarie. La chiesa venne
realizzata durante il 1000 con un progetto tipicamente romanico, nel luogo dove sorgeva una precedente chiesa. Al suo
interno è suddivisa in tre navate, sull’altare è presente un bellissimo affresco che ritrae San Costantino, San Terenzio, San Germano e San Decenzio, questo affresco è uno dei più antichi di tutta la regione e risale al 900. La cripta ha mantenuto il carattere tipicamente romanico con
l’abside ricurvo e quattro piccole navate, al suo interno si trova il sarcofago di un bimbo.
Rocca Costanza
Questa
Rocca venne eretta durante il 1400, in stile tipicamente militare, ai suoi lati possiamo, ancora
oggi ammirare le grandi torri, dalle quali venivano sparate le palle di cannone. Venne realizzata con l’intento di fortificare e difendere la città dai nemici, per volontà di Costanzo Sforza, dal quale prese il nome. Durante il 1500 Cesare Borgia ampliò la struttura, annettendo il fossato. Nel corso degli anni ha subito diversi interventi di restauro.
Dal 1864 al 1989 divenne il carcere della città, oggi, invece,
al suo interno si tengono diverse mostre e conferenze culturali, tra le quali quelle realizzate nell’ambito della rassegna Rossini Opera Festival
.
Villa Mirafiore
Questa
meravigliosa villa si trova poco lontano dal centro cittadino ed è completamente immersa nelle colline che circondano Pesaro, si
presenta con un tipico giardino all’Italiana. La villa venne costruita durante il 1500 per volere di Guidubaldo II Della Rovere ed ancora oggi è uno dei poli culturali ed artistici della città. La sua struttura non è
simmetrica e su accede ad essa attraverso un porticato. Molto particolari solo le sale al primo piano, interamente affrescate da Federizo Zuccari e
Antenore Ridolfi, gli affreschi sono incentrati sulle imprese della famiglia Della Rovere ed in particolare sulla cita di Guidubaldo. Diverse sono le tele
conservate al suo interno, tra le quali ricordiamo la Maddalena di Guido Reni, i Sette Sacramenti dello Spagnolo e la Madonna Con il Bambino in un vasto paesaggio di Giovanni Girolamo Savoldo.
Villino Ruggeri
Questo
villino si trova sul lungomare e da molti è definito come una delle più importanti costruzioni, in stile Liberty del nostro Paese.
Venne progettato nel 1902 da Giuseppe Brega e costruito tra il 1902 e
il 1907, per volere di Oreste Ruggeri, uno degli uomini più ricchi di Pesaro, un industriale nel settore farmaceutico e
della ceramica, che si era trasferito qui da Urbino.
Questo villino è considerato da molti come uno dei simboli della città, grazie anche alle sue bellissime decorazioni. Intorno alla struttura ritroviamo
uno splendido giardino con una grande fontana al centro.
Il villino sorge in un ampio giardino che prima della guerra era arricchito
da aiuole variopinte, una serra in vetro, un gazebo in ferro e un sedile
maiolicato; oggi rimane la grande fontana circolare, decorata da grosse
aragoste. Nonostante le gravissime perdite del periodo bellico, ciò che
caratterizza ancora l’edificio è una ricchissima decorazione a rilievo in
cemento idraulico, con soggetti marini e floreali che si ripetono su pareti,
mensole e sottogronda. All’interno sopravvivono i mobili della sala da
pranzo e la porta a vetri tra l’ingresso e il salotto. Al piano superiore,
quello più conservato, fregi di foglie, frutti e fiori indicano il nome
delle stanze.
Gli Orti Giuli
Volete
concedervi un momento di completo relax a Pesaro? Allora
non potete fare a mano di visitare gli
Orti Giuli. Un giardino davvero unico, che si snoda in diversi piani e
su diversi livelli, collegati tra loro con piccoli sentieri o gradinate.
Questi orti vennero costruiti durante il 1830 per volere
del conte Francesco Cassi, un poeta cittadino, che li dedicò a Giulio
Perticari, suo cugino e letterato di Pesaro. Lo stesso Giulio Perticari
si recava spesso a Pesaro ed in particolare sul Bastione del Carmine, una
piccola altura, dove poteva meditare. Dopo la sua morte, il cugino Francesco
Cassi, decise di costruire proprio in quel luogo, dove il letterato trovava
la pace interiore, un bel giardino, nel
quale si potessero recare tutti gli abitanti della città, per godere tutti
di un vero e proprio angolo paradisiaco.
Palazzo della Paggeria e
Piazza Maggiore
Nel
1564 iniziò la costruzione del Palazzo della Paggeria che occupa il
lato opposto a quello del Palazzo Ducale: veniva così ridefinita tutta
l'area della piazza «maggiore» che, nel secolo precedente, era stata
notevolmente ridotta proprio con la costruzione del corpo sforzesco
dell'edificio ducale. Filippo Terzi, architetto presso i Della
Rovere dal 1563 al 1576, si ispirò, nella progettazione dell’edificio,
chiamato "paggeria" per essere stato utilizzato come dependance della corte,
ad esempi romani di derivazione raffaellesca. Il palazzo fu terminato nel
secolo successivo (ma non fu modificato il progetto) dall’architetto
Niccolò Sabbatini. Successivi interventi mutarono invece l’assetto che
Terzi aveva voluto dare alla piazza: nel 1588 fu posta una fontana al
centro, sostituita, nel 1685, dal gruppo marmoreo con tritoni e cavalli
marini di Lorenzo Ottoni (ma la fontana che si vede attualmente è
stata ripristinata dopo l'ultima guerra). Nel 1848 l'architetto Luigi
Poletti trasformò la fiancata della gotica Chiesa di San Domenico
con il prospetto neoclassico che funge ora da facciata dell'Ufficio delle
Poste. Infine fu distrutta nel 1932 la residenza comunale, anch'essa di età
roveresca, che occupava il lato opposto a San Domenico; la costruzione
attuale risale al 1954.
Bastione di San
Giovanni e Porta del Ponte
La
porta di accesso alla città verso
Rimini, il contiguo bastione, il più lontano bastione detto
di San Giovanni e un breve tratto di cortina muraria sono tutto ciò
che rimane di quella che era la poderosa cinta cinquecentesca. Quest'ultima
aveva la forma di un pentagono che si incuneava tra i due colli che cingono
la città. Fu uno dei più rilevanti esempi di architettura militare del
Cinquecento. Il progetto, al quale non fu certamente estraneo Francesco
Maria I Della Rovere, grande condottiero, fu elaborato da
Pierfrancesco da Viterbo, ma vi collaborarono altri importanti
architetti militari: dal Genga, al Seghizzi, a Piergentile
da Camerino, al Sanmicheli, al Belluzzi, a Giovan
Giacomo Leonardi, quest’ultimo, ambasciatore del duca a
Venezia, autore di numerosi trattati di argomento militare.
Sul bastione presso la Porta del Ponte, nel 1830, fu creato un
giardino; gli fu dato il nome, in onore del
poeta e scrittore Giulio Perticari, di Orti Giuli. La maggior
parte della cinta muraria fu demolita tra il 1911 e il 1912, nell’ottica di
un disegno urbanistico di espansione della città che portò a gravi
lacerazioni del tessuto urbano.
Nei
dintorni di Pesaro
Da non perdere una visita a Gradara
con l'imponente cinta muraria, il castello che sembra un luogo incantato,
con le imponenti torri angolari. I camminamenti di ronda oggi sono percorribili
per un solo tratto ma permettono di ammirare la struttura delle mura, con le
sue feritoie e la merlatura. Il castello è visitabile con guida. Per una
sosta il bel giardino degli Ulivi in Via dei Cappuccini, con i suoi ulivi
secolari.
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