Vita di Frans Hals

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Vita di Frans Hals

Frans Hals, uno dei ritrattisti di maggior successo del suo tempo, nacque nel 1580 o 1581, ad Anversa. Come tanti altri protestanti, anche la famiglia Hals emigrò dai Paesi Bassi spagnoli a Haarlem nel 1585 (l'anno della caduta di Anversa nella guerra contro la Spagna), e lì visse  visse per il resto della sua vita. Nel suo studio di Haarlem Hals dipinse reggenti, mercanti, membri delle élite ma divenne soprattutto noto per i suoi grandi ritratti di gruppo.

Il pittore toccò altre tematiche molto interessanti, come per esempio le cosiddette "Tronie" (studi di teste con caratteristiche sorprendenti) di contadini, pescatori, ubriachi, povera gente. Per molti pittori di Haarlem quella di specializzarsi in ritratti, oltre che una possibile vocazione, era quasi un obbligo dal momento che il mercato per i temi religiosi era scomparso dopo che la città era diventata completamente protestante. Hals studiò presso un altro emigrato fiammingo, Karel van Mander (1548-1606), la cui influenza manierista, tuttavia, non è notevolmente visibile nelle sue opere. In seguito, all'età di 27 anni, nel 1610 divenne un membro della Gilda di San Luca, quella dei pittori. Il primo esempio di lavoro artistico conosciuto di Hals è del 1611. La svolta nella sua carriera artistica arrivò nel 1616, con il successo del ritratto di gruppo, a grandezza naturale, Il Banchetto degli Ufficiali della Milizia di San Giorgio. Ben presto la sua fama varcò i confini di Haarlem e gli vennero commissionati ritratti da residenti di Amsterdam, l'Aia e Utrecht. Nonostante l'indubbio successo il pittore ebbe sempre molta difficoltà a fare quadrare i suoi conti. Ebbe quattordici figli, cinque dei quali divennero a loro volta pittori.

Frans Hals divenne noto per la sua pennellata sciolta, descritta dai suoi contemporanei come uno "stile grezzo". In poche pennellate ampie, rapide e decise riusciva a dare vita a una mano, un occhio, un colletto, una scarpa o un paio di baffi.

Gli storici hanno erroneamente riportato che Frans Hals maltrattava la sua prima moglie, Anneke Hermansz (Annetje Harmensdochter Abeel), sulla base di un documento che accusava il pittore di violenze coniugali a Haarlem nel 1616. Tuttavia, fu appurato che il Frans Hals in questione non era l'artista, ma un suo omonimo residente ad Haarlem con lo stesso nome. Inoltre, al momento in cui queste violenze coniugali si sarebbero verificate, l'artista era vedovo essendo Anneke morta in precedenza nel 1616. Allo stesso modo, i resoconti storici sulla propensione di Hals ad "alzare il gomito" furono in gran parte basati su aneddoti colorati dai suoi primi biografi, senza tuttavia esserci mai stata nessuna  prova diretta esistente a documentare il presunto vizio. Nel 1617, dopo avere già avuto due figli da Anneke, sposò Lysbeth Reyniers a Spaarndam, un piccolo paese poco fuori Haarlem. Ebbero otto figli.

Anche se le commissioni di quadri non mancarono mai a Hals durante tutta la sua vita, il pittore sperimentò sempre difficoltà finanziarie. Per questo motivo oltre alla pittura, fu quasi costretto a lavorare come mercante d'arte e restauratore. I suoi creditori lo portarono in tribunale più volte, e per saldare il suo debito con un panettiere nel 1652 furono vendute all'asta le sue proprietà. L'inventario dei beni sequestrati menziona tre materassi e capezzali, un armadio, un tavolo e cinque dipinti (tra cui quelli del suo maestro). Rimasto indigente, il comune gli diede un vitalizio di 200 fiorini nel 1664. Durante il periodo più cruento della Guerra delle Province Unite Olandesi contro la Spagna Hals apparve nei ranghi della Schutterij, una gilda militare. Il pittore morì a Haarlem nel 1666 e fu sepolto nella chiesa  di San Bavone.

Carriera artistica

Ritratto di Isaac MassaHals è molto conosciuto per i suoi ritratti, soprattutto di cittadini benestanti, come Pieter van den Broecke e Isaac Massa, che dipinse tre volte. Dipinse anche i grandi ritratti di gruppo, molti dei quali avevano come protagonisti delle guardie civili. Era un pittore barocco che praticava un realismo intimo e le sue immagini hanno spesso illustrato vari strati della società e varie situazioni della stessa: banchetti o riunioni di funzionari, tiratori scelti, archibugieri, ammiragli, generali, borgomastri, commercianti, avvocati e impiegati; suonatori  itineranti e cantanti, signori, pescivendole ed eroi di taverna.

Nei ritratti di gruppo, come ad esempio gli Arcieri di S. Adriano, Hals cattura ogni personaggio in modo diverso. Le facce non sono idealizzate e sono chiaramente distinguibili, con le loro personalità rivelavate in una varietà di pose e le espressioni facciali.

Hals, come detto, studiò con il pittore e storico Karel van Mander (Hals possedeva alcuni dipinti di van Mander che erano tra gli articoli venduti per pagare il suo debito con il panificio nel 1652) e ben presto migliorò la prassi ritrattistica del tempo, emancipandosi dalle convenzioni in uso fino a quel momento. Era appassionato di luce e di riflessi argentei, mentre Rembrandt usava effetti di bagliore dorato basati su contrasti artificiali di bassa luce con un buio incommensurabile. Entrambi erano pittori del tatto, ma con un tocco e una sensibilità assai diversi. Hals rapiva, con rara intuizione, un momento della vita dei suoi personaggi su tela. Ciò che la natura visualizzava in quel momento veniva riprodotto in una delicata scala di colori e con la padronanza su ogni forma di espressione. Il tutto veniva ottenuto con pochi tratti marcati e fluidi del pennello, dando quasi un senso di movimento.

Ritratto a figura intera di Catharina Both-van der EemL'unica annotazione del suo lavoro nel primo decennio della sua attività indipendente è una incisione di Jan van de Velde copiata da un ritratto andato perduto del ministro Johannes Bogardus. I primi lavori di Hals, come i Due ragazzi che giocano e cantano e un Banchetto degli Ufficiali della St Joris Doele e altri (1616), lo mostrano come pittore talentuoso e attento, capace di raggiungere grandi traguardi. Successivamente, divenne più efficace, con una mano più libera, ed una maggiore padronanza di effetti.

Durante questo periodo dipense il Ritratto a figura intera di Catharina Both-van der Eem (a sinistra, quadro che ora si trova al Louvre), e un Ritratto a figura intera di Willem van Heythuysen che si appoggia su una spada. Entrambi questi eccellenti ritratti erano sullo stesso livello del Doppio ritratto di una coppia - Frans HalsBanchetto degli Ufficiali Archibugieri di San Giorgio (con diversi ritratti) e degli Archibugieri di Sant'Andrea del 1627. Un dipinto simile, del 1637, suggerisce alcuni studi dei capolavori di Rembrandt, e un'influenza simile è evidente in un altro dipinto del 1641 che rappresenta i Reggenti della Compagnia di Santa Elisabetta, e il Ritratto di Maria Voogt a Amsterdam.

Dal 1620 fino al 1640 Hals dipinse molti doppi ritratti di coppie sposate, in pannelli separati, l'uomo sul pannello di sinistra, la moglie alla sua destra. Solo una volta Hals fece una eccezione ritraendo una coppia, il già citato Isaac Massa e sua moglie su un'unica tela: Doppio ritratto di una coppia sposata in giardino, (1623 Rijksmuseum di Amsterdam).

Le reggenti della casa di cura di HaarlemLo stile di Hals cambiò frequentemente durante tutto l'arco della sua vita. I quadri dai vividi colori vivaci furono gradualmente sostituiti da opere dove c'era un solo colore dominante. Ulteriormente, dopo il 1641 il pittore mostrò una tendenza a limitare la gamma della sua tavolozza, e a suggerire il colore piuttosto che ad esprimerlo. Più tardi nella sua vita i toni più scuri, anche con molto nero, presero il sopravvento. Le sue pennellate divennero più flessibili negli anni successivi, e i piccoli dettagli divennero meno importanti dell'insieme generale.

 

Ritratto di Tyman OosdorpSe i suoi primi pezzi irradiavano allegria e vivacità, i suoi ritratti successivi sottolineavano l'importanza e la dignità delle persone ritratte. Questa austerità si vede bene, per fare un esempio, nel quadro Le reggenti della casa di cura di Haarlem del 1664, un capolavoro di colore, sebbene sia in sostanza quasi monocromatico. La sua ristretta tavolozza è particolarmente evidente nelle tinte di carne, che di anno in anno divennero più grigie, fino a quando finalmente le ombre vennero dipinte nel quasi nero assoluto, come nel Ritratto di Tyman Oosdorp (a destra). Poiché questa tendenza bicromatica coincide con il periodo di maggiore difficoltà economica di Hals, alcuni storici hanno suggerito che la ragione per la sua predilezione per i pigmenti bianco e nero altro non era se non il prezzo basso che questi colori avevano rispetto a colori più vivaci (e molto più costosi come il carminio).

Ritratto di Jacob OlycanCome ritrattista Hals ebbe appena l'intuizione psicologica di un Rembrandt o di Velazquez, anche se alcune opere, come il Ritratto dell'ammiraglio de Ruyter, di Jacob Olycan, e quello di Albert van der Meer, rivelano un'analisi di ricerca del carattere che ha poco in comune con l'espressione istantanea dei suoi cosiddetti ritratti caratteristici. In questi, il pittore imposta generalmente sulla tela l'aspetto effimero delle varie fasi dell'allegria, denotate dal sottile sorriso ironico che trema quasi intorno alle labbra. A questo gruppo di dipinti appartengono i musici che suonano il liuto, soprattutto il più conosciuto "Il suonatore di Liuto" appunto, oggi al museo del Louvre (immagine subito in basso a destra).

Suonatore di Liuto - Frans HalsMolte delle opere di Hals sono purtroppo scomparse, ma non si sa esattamente quante. Secondo il catalogo più autorevole, compilato da Seymour Slive tra il 1970 e il 1974, 222 dipinti possono essere attribuiti a Hals con certezza. Un'altra autorità in materia di opere di Frans Hals, Claus Grimm, ritiene che il numero sia inferiore (145).

Non è noto se Hals abbia mai dipinto paesaggi, nature morte o pezzi narrativi, ma è improbabile. Molti artisti del XVII secolo in Olanda scelsero di specializzarsi, e Hals sembra essere stato uno specialista puro del ritratto.

Tecnica Pittura

La gente spesso pensa che Hals dipingesse le sue opere 'in uno slancio'  sulla tela. Tuttavia, ricerche di carattere tecnico e scientifico hanno chiarito che questa impressione non è corretta. Anche se è vero il fatto che i dipinti erano in larga misura messi su tela senza disegni preparatori, la maggior parte delle opere di Hals erano create in strati successivi, come era consuetudine in quel momento. A volte un disegno era realizzato con gesso o vernice sopra un sottostrato grigio o rosa, ed era quindi più o meno eseguito in fasi. Sembra che Hals applicasse solitamente il suo primo strato molto liberamente: era un virtuoso fin dall'inizio. Questo valeva, naturalmente, in particolare per le sue opere mature. Hals dipingeva con grande audacia e virtuosismo e aveva una grande capacità di non aggiungere a un dipinto più del necessario. Non sovraccaricava un dipinto, come molti dei suoi contemporanei facevano, nella loro grande precisione e diligenza fosse questo richiesto dai loro clienti o meno.

Già nel XVII secolo, le persone erano colpite dalla vitalità dei ritratti di Frans Hals. Ad esempio, il concittadino di Haarlem Theodorus Schrevelius notò che le opere di Hals riflettevano questa vitalità e potenza 'che il pittore sembra sfidare la natura con il suo pennello '. Secoli dopo Vincent van Gogh scrive al fratello Theo: 'Che gioia è vedere un Frans Hals, quanto sia diverso dai dipinti dove tutto è accuratamente livellato nello stesso modo.'  Hals scelse di non dare una finitura liscia alla sua pittura, come facevano invece la maggior parte dei suoi contemporanei, ma imitava la vitalità del suo soggetto, utilizzando sbavature, linee, macchie, sovrapposizioni di colore e quasi nessun dettaglio.

Fu solo nel  XIX secolo che la sua tecnica trovò seguaci, in particolare tra gli impressionisti. soprattutto Courbet e Manet. Allievi di Hals furono il fratello Dirk (Haarlem 1591-1656), noto come pittore di banchetti, e tutti i suoi figli, dei quali Jan (attivo a Haarlem ca. 1635-50) che fu il solo a seguire la tecnica paterna.

Eredità

Come spesso accade in questi casi la reputazione di Hals come pittore scemò dopo la sua morte avvenuta in povertà nell'ospizio per indigenti che ora ospita il museo a lui dedicato ad Haarlem. Per due secoli è stato tenuto in così scarsa considerazione, che alcuni dei suoi dipinti, che ora si trovano nei maggiori musei del mondo, furono venduti all'asta per poche sterline o addirittura per scellini. Il Ritratto di Johannes Acronius fu venduto per cinque scellini a Enschede nel 1786. Il Ritratto di un uomo sconosciuto che oggi si trova alla Galleria Liechtenstein di Vienna fu venduto nel 1800 per 4 scellini. A partire dalla metà del XIX secolo, il prestigio di Hals tornò in auge e così le quotazioni dei suoi dipinti.

 

di M. Serra per Informagiovani Italia

 

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Biografia

N. S. Trivas, Frans Hals, Londra, 1941;

Cynthia Swain, Dutch Masters Frans Hals, Johannes Vermeer, and Rembrandt Van Rijn. 2011 Benchmark Educational Company

I. Linnik, Frans Hals, Leningrado, 1967;

S. Slive, Frans Hals, 3 voll., Londra, 1972-74;

S. Halprin, Frans Hals, Londra, 1979.

 

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