Gastronomia Messina 

Gastronomia Messina - Mangiare a Messina 

La gastronomia messinese, così come quella di tutta la Sicilia, è strettamente legata alle vicende storiche, religiose e culturali dell'isola. La cultura gastronomica siciliana infatti, mostra tracce di tutte le culture che si sono stabilite in Sicilia negli due millenni, come i Greci, gli Arabi, i Normanni,e tutte contribuiscono a rendere varia ma unica nel suo genere la cucina siciliana. Una delle tradizioni millenarie di Messina è senza dubbio la pesca del pescespada, che sta alla base della cucina messinese. La sua carne tenera e gustosa viene esaltata in tanti piatti, e già nell'antichità era presente nelle mense più raffinate.

Cucina di MessinaUna ricetta tipica è quella del pescespada a gghiotta, cucinato con cipolla, capperi, sedano, olive verdi e salsa di pomodoro, o quello in sammurigghiu, cioè pescespada arrostito sulla brace e condito con un battuto di olio, limone, sale, aglio, prezzemolo tritato e molto origano. Gustose poi le braciole di pescespada, riempite con caciocavallo, pangrattato, olio, prezzemolo, aglio e pepe.

Tra i primi piatti tipica è la pasta ‘ncasciata, cucinata con carne di manzo, salame, melanzane, caciocavallo, uova, pomodori, aglio, sale e pepe. Accanto a questi piatti molto ricchi però, è possibile trovare, nella tradizione gastronomica, delle ricette legate all'alimentazione quotidiana tipica del mondo contadino, come le varie zuppe di verdura, finocchietti, borragini, condite con olio crudo, o minestre di riso con ceci e con le verdure. Tipico è il maccu, saporita pietanza a base di fave secche che per la lunga cottura si riducono in una morbida crema.

Altre specialità gastronomiche messinesi molte e gustose che meritano una citazione sono: la "Pignolata" (dolce), gli "Nzuddi", biscotti molto croccanti con mandorle e miele, da accompagnare con un vino dolce tipo Marsala e la Focaccia, speciale quella farcita con pomodori a pezzi, scalora (tipica verdura messinese), formaggio locale e acciughe.

Per mangiare bene, vi consigliamo:

Il Ristorante " Casa Savoia", è un piccolo ristorante al centro della città, in via 27 luglio al civico 36 - 38, dove arte e enogastronomia si fondono con le tradizioni locali. Si può degustare una cucina a base di pesce, ottima la cantina dei vini in prevalenza siciliani.

Moderno è  il ristorante "Encanto", un ristorante "fusion" dove la cucina internazionale predomina. Il ristorante intreccia ad un menu italiano di gran qualità una serie di piatti "Fusion" di Spagna, Argentina, Caraibi. Particolarissimo il GRILL ARGENTINO con selezionatissime carni argentine della famosa razza "Angus".

Nel centro cittadino, in una delle strade che incrociano il lungo viale San Martino, è ubicata da una trentina d'anni la  trattoria " Il Padrino" (5456. V. S. Cecilia, menzionata nella guida Michelin del 2007) , luogo preferito per la pausa pranzo da molti impiegati, operai e professionisti che lavorano in zona. L'ambiente è verace e casalingo, con una dozzina di tavoli disposti nell'unica sala arredata in modo essenziale, e un banco a vetri contenente varie cibarie.

Inoltre:

" Trattoria del lago" 92. V. Lago
" Al gattopardo" Sas di Viviani G. & C. 184. V. S. Cecilia
" A Lampara" Via Consolare Pompea
" Anselmo" Via Lago Grande 29
" Trattoria Paradisiculo" Via Ghibellina 154

Tra le specialità dolciarie messinesi, senza dubbio il primo posto spetta alla pignolata (citata poco prima), composta da due parti, una bianca al gusto di limone e una scura al cioccolato, per questo motivo viene anche chiamata bianco e nero. Gli ingredienti principali di questo dolce sono la farina, il miele, le uova, la cannella, cacao, limone e un bicchierino di liquore " Strega". La ricetta è di difficile preparazione e rappresenta un vanto delle migliori pasticcerie della città insieme alla non meno rinomata frutta martorana di pasta reale.
La frutta martorana non è altro che una serie di pasticcini di pasta reale a forma di frutta finemente decorati e dipinti a mano, consumato e prodotto in special modo nel periodo dell'1 e 2 novembre. Prende il nome da un convento di Palermo la Martorana, monastero gioiello dell'arte normanna, ed è un omaggio dovuto in onore delle suore del convento che ne insegnarono il segreto ai pasticceri.

Dove poter gustare i dolci messinesi:
" Irrera 1910" Piazza C Ritrovo Billè
" Ritrovo Billè" Via Tommaso Cannizzaro
" Di Pietro il Pasticcere" Via Tommaso Cannizzaro 276


Articolo di Caterina Marguccio per Informagiovani Italia

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