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GENOVA -
INFORMAZIONI E GUIDA.
Il più grande porto italiano è un luogo affascinante, luogo
tra gli altri, di navigatori e cantautori, pieno allo stesso
tempo di grandezza e di ombre profonde. Un patrimonio
architettonico imponente, ereditato dal passato della
Serenissima Repubblica di Genova, che dominava le rotte del
Mediterraneo. Non c'è niente di più vero e autentico della
sua vasta città vecchia, dei labirinti tortuosi dei caruggi
(strade strette). Emerge da questo cuore antico e brulicante
Via Garibaldi e le splendide sale illuminate a foglia d'oro
dei Palazzi dei Rolli, patrimonio dell'Unesco.
Genova! Un
porto di mondo, un posto affascinante dove riflettere
anche con il traffico. Dove dimenticare i rumori di una
metropoli guardando il mare, così vicino e così
presente. Genova, capoluogo della Liguria, si
affaccia sull'omonimo golfo nel
Mediterraneo, stretta tra la costa ed i monti che la
circondano.
Vista la sua posizione geografica,
al centro di un grande golfo, il benessere di Genova non poteva
non essere legato al mare.
La
sesta città più grande d'Italia (circa 600 mila
abitanti) è un posto eclettico, vivace
e pieno di uno stile dai bordi 'irregolari'. Niente è scontato a Genova, neanche il suo
fascino, che a volte s'incontra quasi per caso, disteso dietro
la zona del porto, in un labirinto denso ed affascinante di
vicoli medievali e nei classici 'caruggi'
(vicoli minuscoli) dove perdersi (e ritrovarsi). Proprio qui, sono situati i più
importanti palazzi della città, un tempo appartenenti
all'aristocrazia mercantile che ne fece la storia ed oggi trasformati in musei e
gallerie d'arte. Genova
è una città intrigante, dalla lunga storia.
Una città da raccontare, come poche. Un luogo nato dal mare
e cresciuto per il mare.
Tradizione popolare,
arte, storia, usanze, gastronomia, tutto è scritto nella
brezza leggera che soffia dal Mediterraneo,
la stessa che riportava a casa i marinai
e che le donne, madri e mogli, in impaziente attesa,
sapevano
leggere e predire con lo sguardo, l'udito, l'odore, con quella
lieve carezza che nel tempo ha soffiato nei loro visi e cappelli.
Come un velo bianco. Lo stesso che amava cantare De
Andrè, la forza della natura, della vita e della
morte, vento e mare in continuo movimento, come i marinai,
come Genova. "...ci passano le barche, che sono sempre
un avvenimento, perché ogni barca vista in mare è sempre un
avvenimento, così come il frangersi delle onde...una volta arrivato
al mare, ti siedi lì e lo contempli e ti passano tutte le voglie
strane".
La
città era già conosciuta nel VI secolo a.C., per il suo
porto naturale, ed ebbe un periodo di particolare splendore
come Repubblica Marinara, durante il Medioevo. Partecipando
alle Crociate, riuscì a conquistare una posizione di
predominio marittimo e commerciale su tutto il Mediterraneo,
che si durò fino al 1400. A testimonianza della sua storia,
Genova vanta ricchi e sontuosi palazzi, che giustificano l'appellativo
di Superba. Di lei Francesco Petrarca narrava
"...una città regale, addossata a una collina alpestre, superba
per uomini e mura, il cui solo aspetto la indica signora del
mare". La città sin dal suo divenire è stata un grande emporio
di transito per popoli di mare e per popoli di montagna. Anche
un po' bizantina e un po' musulmana nella sua anima, ha saputo
gestire come poche, dalla antica Grecia alle Alpi,
da Oriente ad Occidente, da Marsiglia a
Roma ed oltre, un traffico di civiltà intenso e benefico.
Le
concessioni ottenute con la partecipazione alle guerre sante
la portarono ad un dominio da prima territoriale su feudi vicini
e su quelli di Alessandria, Tortona, Monferrato,
e di seguito su una regione più vasta, di terra e di mare. La
neonata Repubblica prende dal mare anche il suo nome,
“Marinara', come una Signora a cui tutto è
dovuto. "Il Meridione ed il Ponente, il Settentrione e l'Oriente
sanno su quali enormi bellici fremiti io Genova abbia prevalso"
e tutto si spiega, tutto torna. Lo si capisce esplorando le
sue antiche strade Nuove, via Balbi e via Garibaldi,
entrando nelle sale dei sui storici palazzi, i cosiddetti
Rolli di Genova, dichiarati dall'UNESCO Patrimonio
storico e culturale di tutta l'Umanità, e sono ben 42 gli edifici
iscritti. Pare di affacciarsi su uno scorcio del passato, ancora
oggi, tra solenni arcate, pavimenti di incredibile eleganza
e giardini pensili. Come non entusiasmarsi alla vista di preziose
sculture barocche, davanti alle doti artistiche di un Tintoretto
o al senso del viaggio e dell'avventura inspirati dai Doria
e dallo stesso Cristoforo Colombo? A Genova tutto muove,
tutto va oltre.
Completamente
restaurata nel suo fronte-mare, una volta abbandonato a se stesso,
la Genova di oggi attira sempre più un afflusso di giovani,
imprenditori ben finanziati, felici di investire in un'area
ricca di winebar e ristoranti cosmopoliti. Nascosta
tra i vicoli labirintici che si snodano attraverso il quartiere
medievale della città, troviamo per esempio una piccola
piazza, sede di non meno di una mezza dozzina di bar,
ristoranti, pizzerie e gelaterie, è la
Piazza delle Erbe. Il Porto Vecchio, con il suo
Palazzo Ducale, restaurato in occasione dei 500 anni
dalla scoperta dell'America, e la Cattedrale di San Lorenzo,
non aspettano altro che la curiosità culturale dei visitatori.
Non a caso si è sentito parlare della bizantina Croce di
Zaccaria, dell'Arca delle Ceneri di San Giovanni Battista,
o del Sacro Catino, che molti ritengono essere il
Sacro Graal così tanto cercato da re Artù e dai suoi
Cavalieri e che secondo la leggenda conserva il sangue
di Gesù raccolto da Giuseppe di Arimatea e portato
a Genova da Guglielmo Embriaco di ritorno dalle Crociate.
Pezzi di storia tutti custoditi nel Museo Sotterraneo del
Tesoro di San Lorenzo, nella Cattedrale.
Una curiosità su Genova
e i fantasmi: nella Chiesa di San Matteo si dice
si verifichino apparizioni di un nobile della casata dei Doria.
Un secondo fantasma pare si mostri nel Palazzo Rosso,
sulle rovine del convento di San Silvestro e in Piazza Cavour
presso la Casa del Boia, dove si dice in certi momenti si odano
i lamenti dei condannati a morte che li sostarono prima dell'esecuzione.
Con
un piccolo aiuto da parte di Renzo Piano, figlio di questa
terra e architetto di fama mondiale, le banchine lungo il porto
antico di Genova sono state trasformate in vivaci passeggiate,
viali di palme con un sorprendente numero di bar e caffetterie,
ristoranti ed una biosfera sospesa sull'acqua.Negli anni dell'industrializzazione, Genova diventa
la capitale italiana della siderurgia e uno dei principali
centri della meccanica pesante, della cantieristica
e della petrolchimica, confermandosi come importanteporto del Mediterraneo. Trasformazioni che l'anno portata
nel 2004 a diventare Capitale Europea della cultura.
Il panorama della città è mutato negli ultimi anni, nuovamente,
come sempre. Lo spazio lascia posto a nuovi movimenti, a nuovi
cammini, nuovi avvenimenti, verso un futuro che non diventa
mai incerto, lasciando raccolte, affiancate l'una
all'altra,
le antiche tracce di un passato sempre presente.
Renzo Piano ha trasformato
un'area degradata in un grandioso complesso multifunzionale
con una sede congressuale, ricavata dagli antichi Magazzini
del Cotone, e soprattutto con l'Acquario di Genova,
il più grande d'Europa e divenuto principale attrazione sia
scientifica che turistica della città. Genova è dotata di un
aeroporto internazionale raggiungibile in pochi minuti dal
centro della città, ed ha efficienti collegamenti ferroviari
ed autostradali. Posta al centro della Riviera Ligure
è il punto di partenza per visitare famose località turistiche,
tra le quali citiamo Portofino, posta in un'incantevole
baia a circa 30 chilometri nella Riviera di Levante.
La
Genova di oggi è figlia della grande crescita economica e portuale
iniziata negli anni '70. Le opere urbanistiche degli anni '60
(zona di Piccapietra) e '70 (zona di via Madre di
Dio) hanno dato origine a grattacieli e nuove vie, e hanno
definitivamente separato la città vecchia (il centro storico),
dalla City, il cuore degli affari e dell'economia cittadina.
Particolarmente importante per la città è stata la celebrazione
del Cinquecentenario della scoperta dell'America, avvenuta
nel 1992. In occasione del grande evento sono stati restaurati
alcuni degli edifici più importanti, come il Palazzo Ducale,
il Palazzo S. Giorgio, il Teatro Carlo Felice
(ad opera, tra gli altri, degli architetti Aldo Rossi
e Ignazio Gardella).
Oggi Genova sta scoprendo una nuova
e inaspettata vena turistica, la città di Andrea Doria,
di Colombo, di personaggi come Garibaldi e
Mazzini che da Genova fecero grande l'Italia, o di
artisti come Niccolò Paganini, Fabrizio De Andrè,
Ivano Fossati, Bruno Lauzi,
Luigi Tenco. Tutti figli di una città da raccontare, fatta
di un insieme di luoghi, di uomini e di avvenimenti di cui ci
parlano ancora oggi le anime di grandi viaggiatori: Cechov,
quando descriveva Genova come la citava come "la città più
bella del mondo"; Nietzche quando confessava all'amico
Peter Gast "Quando uno va a Genova è ogni volta come
se fosse riuscito ad evadere da sé: la volontà si dilata, non
si ha più coraggio di essere vili"
Sigmund Freud quando diceva
"Genova...imponente,
solida, quasi altera, pulita, benestante..".
A
noi piace vederla con le parole del grande Richard Wagner
, il famoso compositore tedesco del XIX secolo, lui la ricordava
così "Ah Mimuccia! Mimuccia! Non ho mai visto nulla
come questa Genova! È qualcosa d'indiscutibilmente bello, grandioso,
caratteristico: Parigi e Londra a confronto con questa divina
città scompaiono come semplice agglomeramento di case e di strade
senza alcuna forma. Davvero non saprei dove cominciare per darti
l'impressione che mi ha fatto e continua a farmi: ho riso come
un fanciullo e non potevo nascondere la mia gioia! Tutti debbono
vedere Genova!".
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