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Kreuzberg - Berlino
La rivoluzione borghese pare sia iniziata da qui a
Berlino. Kreuzberg, un nome oggi sulla bocca di tutti e per un buon motivo. Chi di
passaggio e in arrivo da ogni parte del mondo ha poi deciso di fermarsi qui, per costruire il proprio futuro, chi per necessità, chi per professione e
piacere. Uno dei quartieri più poveri della Germania degli anni '70, parte di una zona di poco conto della Berlino Ovest, è oggi patria di
famiglie multi-etniche, artisti emergenti e giovani desiderosi di farsi
avanti. |
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Anche qui, vero, si è fatta strada la 'piccola Istanbul' di
Berlino, ma non solo; graffiti e caffè, sorrisi e rabbia trasformata in determinazione, con quel tipico ottimismo pronto a cavalcare l'onda di una vita
sempre 'in progress'.
Kreuzberg è un quartiere di contrasti
, difficile fissarne i bordi al giorno d'oggi e sono infatti molti a confonderne le caratteristiche peculiari. La sua identità si amalgama verso i
quartieri vicini, benvenuta e mai respinta, spingendosi verso i vari Friedrichshain e Neukölln. L'Oranienstrasse ?
tenetela a mente, e non confondetela con la Oranienburger Strasse ?
è la via principale di Kreuzberg, simbolo di una
Berlino post-muro che sale alla ribalta per il fiorire di bar di tendenza e vari incubatori culturali di nuova
generazione; lo respiri anche qui quel tipico disimpegno allo stress, lo intravedi nel quotidiano di questa città e ti fa salire
l'entusiasmo di andare più a fondo.
La storia sembra ripetersi, uguale a se stessa per tutti gli angoli urbani di Berlino. Ai tempi del
Muro di Berlino, anche Kreuzber altro non
era che un triste territorio urbano di frontiera, all'ombra di pochi metri di cemento e sotto l'orizzonte interrotto di speranze e anche solo curiosità.
Poi, negli anni '90, con il nuovo futuro sotto mano, le case sembrano accogliere chiunque, soprattutto i meno benestanti, attratti dai bassi affitti. Ed
eccoli arrivare gli studenti, gli artisti, le nuove famiglie e lo straniero alla ricerca di un po' di fortuna. Sono un po' tuttipunks e bohémien a Kreuzberg, comunque appassionati di contro-cultura, curiosi di conoscere ?
se non di fare - quell'arte così ' mischung', un miscuglio per l'appunto, di espressioni diverse.
Il quartiere qui pare essersi originato da valori di anti-sistema e di anarchia, e lo capisci quando ti immergi nella natura ribelle dei graffiti che ricoprono i palazzi … allo stesso tempo, camminare per una qualunque di queste strade permette anche di
percepire una bella e sana energia positiva, fatta di coesione e senso di un futuro che arriva. Le caffetterie anche qui non tardano a
farsi trovare, così i negozi vintage e i locali con musica, presto o tardi che sia. Il substrato sociale è più vivo che mai in unaenclave alternativa ricca di fermenti culturali. Siamo davvero nel centro della città, a due passi da tutto: Kreuzberg è uno dei quartieri più alla moda di Berlino, e molti bar, pub e discoteche più trendy si trovano nella zona.
Quartiere di frontiera? Forse. Ma quale, storica, urbana, sociale? Neanche un decennio fa (2006) si constatava che il 31,6% degli abitanti di Kreuzberg non
era tedesca. Di per se, il giro di svolta storico avvenne nel 1860, con l'industrializzazione a portare la città ad una più che rapida crescita. Molti
degli edifici di Kreuzberg provengono da quel preciso momento storico, come si testimonia oggi nel Wilhelmine Ring (una
cintura urbana di alloggi costruita nella seconda metà del XIX secolo in tutto il centro storico della città). Agli inizi del XX secolo, Kreuzberg veniva
indicato come il quartiere più popoloso della città e al centro della rinascita economica ed industriale. Fu questo uno dei motivi che videro l'intera zona
gravemente danneggiata dai bombardamenti alleati: di quel periodo rimane una famosa foto, che riprende Saarlandstrasse (oggi chiamata Stresemannstrasse) con la porzione centrale della facciata superstite della stazione dei treni di Anhalter Bahnhof, un tempo una
delle più frequentate della città.
Nella visita al quartiere si può iniziare anche dal FHXB Friedrichshain-Kreuzberg Museum, memoria storica di due quartieri vicini ?
Friedrichshain e Kreuzberg - ed emerso dalla fusione del Museo Kreuzberg e del museo Friedrichshain l'Heimat. I visitatori avranno accesso ad un archivio completo che copre entrambi i quartieri, di solito
concentrandosi su temi di attualità e di immigrazione, di sviluppo industriale e sviluppo commerciale, sviluppo urbano e sociale. Il museo è situato lungo
la Adalberstrasse ed è ospitato in una vecchia fabbrica di birra, oggi convertita a nuovo ruolo.
Alcuni di voi, semplicemente, potranno preferire iniziare in modo più diretto, su 'strada', magari ad un 'caffè', dopo aver fatto esperienza di
sapori e caratteristiche vedute urbane. Certo, al turista meno esigente, capiterà di non percepire il confine amministrativo e culturale, e ritrovarsi per
esempio nella parte orientale, quasi di atteggiamento punk-rock e caratterizzata da un certo multiculturalismo; oppure di passeggiare poco più ad ovest,
dove è più spiccata la 'gentrificazione'. Capiterà così di ritrovarsi tra il Museo Ebraico e il Checkpoint Charlie e il
mondo a parte della East Side Gallery, che scorre lungo il lato orientale del fiume Sprea nella Muhlenstrasse. Vi capiterà anche di
sentire spesso nominare il SO36, una sorta di ex codice postale che ha dato nome a locali per l'intrattenimento serale e ad un identità
tipica del luogo. Il quartiere infatti viene spesso descritto come composto di due parti distinte: il SO 36, patria originaria di molti immigrati, e SW 61,
che più o meno coincide con la parte più a sud-ovest.
Di nostro, consigliamo di 'passeggiare' nel quartiere dopo una visita lungo la East Side Gallery (la parte più famosa dell'ex Muro di
Berlino e oggi nota per i suoi colorati murales), per poi dirigervi verso il ponte-fortezza Oberbaumbrücke. Da qui si gode di una
splendida vista verso il centro di Berlino, con la Torre della TV di Berlino Fernsehturm a nord, e la scultura Molecule Man a sud, a galleggiare nel fiume Sprea. Si può quindi andare verso ovest, lungo la Skalitzer Strasse
e svoltare a destra nella Oranienstrasse. Vale la pena vagare in una strada laterale o due, per capire la vera caratteristica odierna del quartiere:Oranienstrasse è la lunga strada nel cuore della parte SO36 del quartiere, percorretela vicino alla stazione della metropolitana diMoritzplatz U-Bahn e vi accorgerete che man mano le strade cominciano a far posto ad edifici più moderni. Dalla Lindenstrasse si arriva a sud al Museo Ebraico, oppure, in alternativa, a nord, alla Friedrichstrasse,
una delle destinazioni più famose per lo shopping a Berlino. Al confine tra Kreuzberg e Mitte, è situato il famoso Checkpoint Charlie.
I residenti del posto chiamano il quartiere X-Berg, che con la sua imponente, in continua evoluzione street art,
il suo eclettico mix di cucina internazionale, caffetterie gourmet e bar alla moda, è di sicuro diventato il più
caratteristico hotspot della nuova Berlino hipster. Uno dei posti da suggerire a questo proprosito diventa per esempio il Landwehrkanal, e allora non si manchi una passeggiata per alcuni chilometri lungo questo corso d'acqua che passa proprio attraverso il
cuore di Kreuzberg: un'area tranquilla e per lo più priva di traffico, piena di vita in estate e nelle belle giornate di sole. Alcune aree sono piene di
bar e ristoranti con terrazze a vista, a guardare il mondo che passa.
La Street Art di Berlino è una delle cose che più caratterizzano la città, una verità che non può essere ignorata e che costituisce una
delle identità più affascinanti e deplorevoli della capitale tedesca. Ci sono poche pareti libere dalla vernice, soprattutto in Kreuzberg. Ovunque ci sono
messaggi, simboli, immagini. Forse vogliono dire qualcosa, forse non dicono niente, ma è possibile dare un origine a tutto questo: un modo di
rappresentazione che decolla negli anni '60, dopo la costruzione del muro. L'Occidente, che si oppose alla creazione di questa divisione materiale fin
dall'inizio, ha iniziato a dare colore a questo gigante di cemento e nessuno osava fermare gli artisti del posto dal colorare le grida di una unione tanto
desiderata. Da parte loro, anche gli 'orientali', dell'altra Berlino, diedero vita ad un altro lato del muro, quello che bramava di libertà, ma era molto
più pericoloso potersi esprimere in questi termini. Le loro proteste contro il regime rimasero sterili e i graffiti risultarono molto più piccoli e
minimali. Ad oggi, in generale, gran parte della street art di Berlino è illegale, ma non viene realmente quasi mai contrastata. In particolare, in
quartieri come questo è diventata parte integrante dell'identità berlinese, che il governo della città quasi apprezza nelle espressioni
più artistiche.
Chiudiamo questa breve presentazione del quartiere con qualche piccolo suggerimento in più. Tra i ristoranti di Kreuzberg non mancate i
seguenti: Morgenland, Skalitzerstrasse 35 (U-Bahn Görlitzer Bahnhof) per chi ama la cucina orientale aprezzi di fascia media. Il Tiki Heart, Wienerstrasse 20, per un mix creativo di tipo asiatico, polinesiano e sudamericano. Il Kuchenkaiser,
Oranienplatz, super cosmopolita. Il Spätzle & Knödel, Wühlischstraße con cucina bavarese. La vita notturna a Kreuzberg da parte sua si identifica per lo più con Konrad Tönz, Falkenstein Strasse (per un bel reto
anni '70), Die Legende von Paula und Ben, Gneisenaustrasse 58; Wuergeengel, Dresdener Straße 122; Bar 11
, Wiener Str. 21; Hops and Barley Hausbrauerei, Wühlischstrasse; il leggendario SO36, Oranienstrasse 190, anche famoso
per il Gayhane, il gay party di stampo 'orientale'; il Kater Holzig nella Michaelkirchstrasse.
E per un po' di relax ultra, andate al Görlitzer Park: una delle maggiori e più frequentate aree verdi di Kreuzberg.
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