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LUCCA - INFORMAZIONI E GUIDA.
Cinta da imponenti mura rinascimentali, Lucca affascina con
le sue chiese romaniche, i palazzi antichi e le pittoresche
piazze che si aprono a sorpresa tra i vicoli. Città d’arte e
di musica (luogo di nascita tra gli altri di Giacomo
Puccini, Luigi Boccherini e Alfredo Catalani), regala scorci
memorabili ad ogni angolo.
Lucca è
una città unica, bella e colta, di storia antichissima,
la sola tra le città toscane ad aver mantenuto quasi
sino all'Unità d'Italia la sua indipendenza da
Firenze. Uno dei luoghi più conosciuti e visitati della Toscana,
ha dato i natali tra gli altri di
Giacomo Puccini, è stata una
tappa per secoli della
Via Francigena e, ancora oggi,
conserva perfettamente la dimensione urbana del XVI secolo grazie alle sue mura in mattoni rossi
lunghe più di 4 km, una vera e propria icona cittadina
Non
appena si attraversano le sue antiche fortificazione si
perde la cognizione del tempo. Fondata dagli Etruschi,
romana nel II secolo a.C. (la pianta a scacchiera delle sue
strade ne conserva le tracce), città prosperò nel VI secolo
con la dominazione longobarda. Dopo la morte di
Matilde di Canossa, la città si proclamò
libero comune nel 1119, quindi venne governata da una
repubblica oligarchica dal 1369 al 1799, data in cui
Napoleone la rilevò pacificamente (usando solo la
minaccia della forza come strumento di dissuasione) e la
cedette alla sorella Elisa nel 1808.
Ascolta "1 - Uno sguardo su Lucca" su Spreaker.
Oggi,
all'interno
delle mura, il centro storico ha ben conservato il carattere
di "città stato" di un tempo, con le sue stradine strette
e le caratteristiche piazze, su cui si affacciano casine
medievali e palazzi rinascimentali. Città
delle 100 chiese, Lucca è un paradiso anche per i
buongustai e per chi ama lo shopping. Un
esempio della popolarità della città è dato dal fatto che ormai
da svariati anni è nella classifica delle città più amate
dagli americani. La struttura della città romana, con il cardo
e decumano, i due assi viari a croce, è ancora visibile nel
tessuto urbano.
Le
mura di Lucca attuali, mai impiegate militarmente, iniziate
nel 1504 e finite un secolo più tardi, lunghe 4,2 km e larghe
30 metri, sono il simbolo più conosciuto della città, luogo
di infinite passeggiate e corsette tra spalti alberati. Di romano
resta la cerchia muraria, che si è trasformata in suggestive
case che formano la cornice ovale di
Piazza Anfiteatro,
destinata a aperitivi, spettacoli e manifestazioni. Gli edifici
pubblici e religiosi risalgono soprattutto al XI e XII secolo,
quando grazie ai suoi mercanti e banchieri la città aveva un'importanza
economica internazionale. Molte le abitazioni dell'epoca comunale,
con alcune case torri ancora visibili, come l'altra icona della
città, la
Torre Guinigi
e la
Torre delle Ore.
Il cuore della città è
Piazza Napoleone, chiamata anche
localmente Piazza Grande, dove si trovano il
Palazzo Ducale,
sede della provincia (iniziato nel 1578 su progetto dell'architetto
Ammanati), il
Teatro del Giglio e l'Istituto d'Arte;
questa piazza grande ed alberata, ospita importanti manifestazioni
cittadine come il
Lucca Comics a fine ottobre-inizio novembre
e il Summer Festival, che porta in città a luglio, ogni
anno, il meglio della musica rock-pop italiana e internazionale.
Poco lontano si trova la sontuosa
Cattedrale di San Martino, una chiesa davvero
emozionante,
iniziata
nel 1200, eretta sui resti di una precedente chiesa dell'VIII
secolo;
la facciata presenta un ampio portico e tre ordini di loggette,
scandite da colonnine in pietra chiara.
Il duomo lucchese contiene
al suo interno diversi capolavori, tra i quali, il leggendario
Volto Santo, custodito in un prezioso tempietto opera
di Matteo Civitali; il
Monumento Funebre a Ilaria del Carretto di
Jacopo della Quercia commissionato dall'allora
Signore di Lucca,
Paolo Guinigi; la pala d'altare del Ghirlandaio;
un'Ultima Cena del
Tintoretto, opere del
Passignano, di Fra Bartolomeo, di Jacopo Ligozzi
e di Alessandro Allori. Qualche strada più avanti, nella
piazza omonima si trova la
Chiesa Santa Maria Forisportam, gioiello purtroppo dimenticato,
dalla storia, ma con al suo interno sorprese che sconfinano nella leggenda. La chiesa
risale al XIII secolo ed è in stile romanico-pisano, con tre
portali rinascimentali, ed ospita tra gli altri due eccezionali opere di
Guercino.
Tornando
indietro verso via San Paolino, troviamo un'altra delle piazze
nel cuore dei lucchesi, Piazza San Michele, con l'omonima
Chiesa di San Michele in Foro, della prima metà del
XII secolo che fonde lo stile pisano con quello romani-lombardo.
L'interno a croce latina, custodisce tanti squisiti manufatti
d'arte, tra cui una splendida Madonna col Bambino, in
terracotta smaltata, di Andrea della Robbia,
ed una tavola che richiama influenze della bottega
del
Botticelli, qui opera di Filippino Lippi
e raffigurante i Santi Girolamo,
Sebastiano, Rocco ed Elena imperatrice (nota come
Pala Magrini, del 1483 circa).
Un altra chiesa che fonde gli stili pisano-romano-lombardo
è la
Basilica di San Frediano, eretta
in onore del santo patrono di Lucca, che presenta nella facciata
un'enorme mosaico che rappresenta l'ascensione. Non dimenticherete
questo mosaico splendente, che appare quasi all'improvviso
camminando lungo la via Fillungo e che sembra quasi irreale
dalla sua bellezza. Ma l'interno della basilica e ancora più
bello e colpo di capolavori e spunti di assoluto interesse. L'edificio ha origini medievali,
iniziato nel primo XII secolo e consacrata nel 1147 da Papa Eugenio III,
mentre il suo mosaico risale a sette secoli più tardi. Il complesso
è monumentale, benché raccolto nella piccola piazza che ne porta
il nome; il mosaico, l'architettura degli interni, il ciclo
di affreschi rinascimentali e le squisite opere scultoree, fanno
di San Frediano una delle chiese più belle
di tutta l'Italia.
Per
i tanti capolavori al suo interno, vi invitiamo
ad approfondire nell'articolo dedicato alla chiesa;
aggiungiamo solo che qui si trova la tomba di un'altra santa amata dai lucchesi.
Si tratta di
Santa Zita il cui corpo mummificato, rimasto incorrotto,
è tutt'ora visibile nella teca trasparente dove è
custodito da tanti secoli.
Nella
città delle 100 chiese, ci sono molti luoghi di culto assolutamente
interessanti. Uno di questi è la Chiesa dei santi
Giovanni e Reparata, nell'omonima piazza,
tra Piazza Napoleone e Piazza San Martino. Si tratta di un'antica
basilica lucchese, con annesso battistero a pianta quadrata
romanico-gotica edificata per la prima volta nel IV secolo e
che fino al VII fu la cattedrale della città. Fu rinnovata varie
volte e si presenta oggi nell'impianto romanico, di cui rimane
anche il portale della facciata, con i profondi rimaneggiamenti
seicenteschi. Oggi la chiesa ospita un museo per consentire
la visita delle stratificazioni storiche con resti di diversi
edifici che vanno I sec. a.C. al XII sec. d.C., riportati alla
luce da una campagna di scavo iniziata nel 1969. Si segnalano
i resti di una domus romana del I secolo a.C., di terme del
I-II sec. d.C, della chiesa e del Battistero paleocristiani,
di sepolture di epoca longobarda, di resti del Battistero altomedievale
e della cripta carolingia e il fonte battesimale decorato da
tarsie di marmi colorati. È anche una location suggestiva per
i concerti di pucciniani e di musica classica che qui si tengono
ogni settimana.
Molto
interessante è anche la Chiesa di Santa Maria
della Rosa, uno dei luoghi del cuore di un altro importante
personaggio lucchese,
Santa Gemma. La chiesa edificata nel 1309 fu trasformata
in un oratorio dove si venerava un'immagine della Madonna
tra i Santi Pietro e Paolo. L'accentuarsi della venerazione
per la Madonna, che venne detta "della rosa" dai fiori che tiene
in mano, portò nel 1333 a un nuovo ampliamento dell'oratorio,
di cui fu mutato l'orientamento, che si appoggiò a ovest alle
mura romane, in parte ancora visibili, mentre gli altri lati
vennero articolati con
archeggiature
a tutto sesto che, nel fianco est, accolgono bifore molto belle
(nella foto).
Tra gli edifici civili ricordiamo la Villa di
Paolo Guinigi del 1418, che ospita il
Museo Nazionale Guinigi, assolutamente da non perdere,
con sculture e reperti dal Medioevo alla fine del 1800, materiale
archeologico etrusco, romano e ligure. La Pinacoteca
Nazionale, si trova invece nel Seicentesco Palazzo Mansi
e contiene una eccezionale collezione di dipinti di artisti
italiani e stranieri come: Vasari, Jacopo da Bassano,
Tintoretto,
Veronese, Bronzino, Andrea del Sarto,
Guido Reni, Domenichino, Pontormo,
Pompeo Batoni.
Da non perdere infine altri due luoghi
cari ai lucchesi, l'Orto Botanico e la casa che vedrete al n.
9 di Corte San Lorenzo, la casa, è l'abitazione
natale del grande compositore Giacomo Puccini. Sue sono
alcune tra le più celebri opere della storia, la Boheme,
La
Tosca, la Tourandot.... Puccini nacque in questa parte del centro
storico
di Lucca, a due passi da Piazza San Michele, nel 1858 e qui
visse gran parte della sua giovinezza, prima di trasferirsi
a Milano, nel 1922. Oggi, la casa natale è adibita a museo,
amministrato dalla fondazione dedicata al grande compositore
italiano. Si ammirino gli arredamenti e gli oggetti in uso alla
famiglia, tra cui anche i vari premi ricevuti dal maestro durante
la prima fase della sua carriera, che iniziò a
Lucca come organista nella vicina Chiesa di San Paolino.
L'Orto Botanico è invece un luogo incantato
sospeso tra le mura e la città, che si estende per due ettari
nell’angolo sud orientale del centro storico. Fondato nel 1820
da Maria Luisa di Borbone duchessa di Lucca (ma su iniziativa
di Elisa Bonaparte nel 1814), l'Orto è suddiviso in vari settori
come l'arboreto, il laghetto etc. Un'oasi di bellezza e tranquillità.
Iniziamo ora, un piccolo excursus storico della città
che sicuramente vi renderà più gustosa la visita. Se invece
volete subito andare alle attrazioni turistiche leggete la pagina
Cosa vedere a Lucca.
Excursus storico
Lucchese
Le prime
tracce di stanziamenti umani rinvenuti sul territorio di Lucca
riconducono ai Liguri. Sembra, infatti, che Lucca sia
stata fondata su di un'isola del fiume Auser (il Serchio
come veniva chiamato anticamente): l'ipotesi pare essere confermata
dalla radice ligure-celtica "luk" che indica un luogo
paludoso. Furono comunque gli Etruschi, tra il VII e VI secolo
a.C., a dare il primo decisivo contributo all'espansione demografica,
economica e civile del territorio.
La
notizia più antica relativa a Lucca compare nelle Storie
di Tito Livio e risale al 218 a.C. quando in città trova
riparo il console romano Sempronio Longo dopo la sconfitta
subita sul Trebbia da parte di Annibale. A conclusione
della lunga campagna militare condotta da Roma contro i liguri
Apuani, Lucca nel 180 a.C. divenne colonia latina e, insieme
alla città ed al contado di
Pisa,
aggregata alla provincia di Liguria. Nel 89 a.C. divenne
municipio e nel 59 a.C. divenne sede dell'incontro del primo
triumvirato tra Pompeo, Cesare e Crasso.
Durante la vita dell'Impero, la città si sviluppò in un importante
nodo stradale (e forse anche una stazione militare) tra le vie
Cassia, Clodia e Aurelia e conobbe il suo
periodo di maggior floridezza, soprattutto tra il I e II secolo
d.C. Gli importanti reperti archeologici, quali i resti delle
prime mura, dell'Anfiteatro, delle Terme di Massaciuccoli
e del Teatro, attestano ancora oggi il passato romano
di Lucca.
Con
la caduta dell'Impero Romano di Occidente nel 476 d.C. la città
venne occupata prima dai Goti, poi dai Bizantini
(552) ed infine dai Longobardi (570), sotto i quali divenne
capitale della Tuscia e sede di un importante ducato.
Ai longobardi, convertiti al cattolicesimo, si deve anche la
costruzione delle più antiche chiese lucchesi e l'insediamento
di un potente vescovado. Con l'avvento dell'Impero Carolingio
la città perse il suo primato sulle altre città toscane (Firenze
era diventata la nuova capitale della Tuscia). Tra il X e XI
secolo Lucca conobbe un periodo di maggior decadenza.
"Tu vedi lunge gli uliveti grigi |che vaporano il viso
ai poggi, o Serchio, |e la città dall'arborato cerchio,|ove
dorme la donna del Guinigi [...] " Gabriele D'Annunzio
1200 e 1300 anni
importanti per Lucca
Già
con il XII secolo la vita della città riprese slancio:
le attività mercantili incrementarono e venne istituita una
nuova zecca: Per l'importanza dei suoi traffici si ritrovò
in aperta rivalità con
Genova
e Pisa.
Nelle campagne si consolidarono i Signori feudali mentre
in città nuove classi si affermarono con l'appoggio dell'Imperatore
del
Sacro Romano Impero che nel 1081 concesse a Lucca
l'esenzione dagli obblighi di vassallaggio dando nuova linfa
ai commerci cittadini. Nonostante le numerose lotte contro
Firenze,
Arezzo,
Siena,
Prato,
Orvieto
e San Miniato, il periodo che va dal XII al XIII secolo
fu sicuramente tra i più prosperi della storia lucchese. Il
commercio della seta e l'attività dei suoi mercanti e
banchieri (nel corso del ‘200 le compagnie di mercanti - banchieri
lucchesi si costituiscono anche nei più importanti centri d'Europa)
dettero prestigio e ricchezza alla città che nel 1119 si costituì
in libero comune. Con la dieta di San Genesio nel 1162
i lucchesi ottennero la piena autonomia da parte dell'Imperatore
Federico Barbarossa delle istituzioni comunali, dietro
riconoscimento da parte loro dell'autorità imperiale. Nel corso
del Trecento, la città conobbe un importante ampliamento delle
proprie dimensioni, con la costruzione dei quartieri periferici
di San Frediano e di Santa Maria Forisportam.
Castruccio
Castracani
Le
complesse rivalità fra Guelfi e Ghibellini, prima,
e tra Bianchi e Neri, poi, unitamente alle ambizioni
delle famiglie più potenti, portarono ad un ridimensionamento
progressivo delle forze del libero Comune di Lucca: nel 1314,
infatti, il tiranno Uguccione della Faggiola, Signore
di Pisa e capo dei Ghibellini toscani, si impadronì della città.
Furono necessari due anni ai lucchesi per ripristinare l'autorità
sulla loro città, grazie anche al capitano generale
Castruccio Castracani.
Il governo di quest'ultimo coincise con il periodo di maggior
espansione del comune che conquistò in pochi anni
Pistoia,
Volterra
e Luni, sconfiggendo anche i fiorentini nella Battaglia
di Altopascio nel 1325 e nel 1327. L'espansione lucchese
venne tragicamente arrestata dalla morte del Castracani stesso,
colpito da un attacco di malaria nel 1328 durante la marcia
trionfale verso Firenze. Un nuovo periodo di decadenza iniziò
con la scomparsa del valoroso condottiero. La città passò da
una Signoria all'altra; dal re Giovanni di Boemia, ai
Rossi, già signori di
Parma,
agli Scaligeri, fino alla definitiva vittoria di Pisa
nel 1342. Il potere pisano si protrasse sino al 7 aprile del
1369, quando i lucchesi ottennero dall'Imperatore Carlo IV
un decreto di piena autonomia (Montecarlo
di Lucca deve a lui il proprio nome). Il comune entrò ancora una volta
in una fase di piena espansione economica anche se continuarono
le dure lotte tra le famiglie lucchesi per il predominio politico.
Il 1400 e il grande
Paolo Guinigi
Dal 1400 al 1430 Lucca fu dominata da Paolo Guinigi,
la cui famiglia prevalse sui rivali Forteguerra: in quegli
anni le arti ed i commerci ricevettero nuovo impulso, arricchendo
ed abbellendo la città. Si dovette proprio al Guinigi la
commissione
a
Jacopo della Quercia
del bellissimo sarcofago funerario
per la moglie
Ilaria Del
Carretto (nella foto a sinistra) morta in giovane età.
I Guinigi vennero rovesciati nel 1430 da una congiura di nobili
appoggiati da Francesco Sforza, condottiero al soldo
di Filippo Maria Visconti, Signore di
Milano.
Con la discesa in Italia di Carlo VIII nel 1494, lo stato
lucchese, grazie alla propria consolidata diplomazia e alle
ricchezze economiche, operò una politica di equilibrio tra
Francia e Spagna. Gli Imperatori Massimiliano
I e
Carlo V confermarono alla città gli antichi privilegi,
nonostante quest'ultima subì alcune perdite territoriali in
Garfagnana ed in
Versilia. Con la metà del XVI
si intensificarono i tentativi dei Medici di espandere a tutta
la Toscana il loro predominio: è in questo periodo che vennero
iniziati i lavori per la costruzione della terza, poderosa,
cinta muraria, capace di resistere alle artiglierie di qualsiasi
aggressore.
Dal 1500 al 1800
a Lucca
Per tutelare al meglio la propria indipendenza, Lucca si costituì
nel 1556 in Repubblica aristocratica (assetto istituzionale
che durò sino al 1799) con la Riforma Martiniana (dal
nome del Gonfaloniere Martino Bernardini) che riservò
ai soli lucchesi l'accesso alle cariche pubbliche. A partire
dal Cinquecento, la città conobbe uno straordinario sviluppo
della cultura musicale grazie all'opera dei maestri Guami,
Malvezzi,
Gregori, Gasperini, Gemignani e Boccherini.
La grande tradizione lucchese culminerà qualche secolo più tardi
con Giacomo Puccini (1858-1924), ultimo rappresentante
di una famiglia di insigni musicisti. L'assetto istituzionale
aristocratico della città si consolidò nel 1628 con la Riforma
del Libro d'oro contenente i nomi delle famiglie nobili
tra cui scegliere i governanti. Durante il XVII secolo vennero
continuati e conclusi (1645) i lavori di costruzione della imponente
cinta muraria. Il settecento vide un ulteriore crescita culturale
della città: l'Accademia degli Oscuri, la Congregazione
dei Chierici ed i Fisici dettero un grande contributo alla
vita intellettuale di Lucca che promosse, nel 1759, la prima
edizione italiana dell'Encyclopédie di D. Diderot e J.
D'Alembert. Tuttavia un lento e inarrestabile
declino trascinò la repubblica. Il processo culminò con l'arrivo
delle truppe rivoluzionarie francesi, il 22 gennaio del 1799,
che imposero alla città un governo democratico.
Il principato di
Elisa Baciocchi
Tre
anni dopo Napoleone dette a Lucca un nuovo Statuto, trasformandola
nel 1805 in un Principato, al cui governo fu posta la
sorella Elisa Baciocchi, moglie di Felice Baciocchi.
Furono anni di grandi riforme a favore del popolo, della borghesia
colta e dei professionisti; le arti e le scienze ricevettero
nuova dinamicità e vennero portate a compimento molte opere
di pubblica utilità. Caduto l'Impero napoleonico, dopo la breve
reggenza austriaca (1815-1817), nel 1817 Lucca divenne
un Ducato passando sotto il dominio di Maria Luisa
Borbone di Spagna (1817-1824) prima, e di suo figlio
Carlo Ludovico (1824-1847) poi. Durante il governo borbonico
si attuò un importante ed intensa opera di razionalizzazione
architettonica della città, grazie soprattutto al genio dell'architetto
Lorenzo Nottolini, al quale si deve anche la creazione
della stupenda passeggiata sulle mura urbane. Nacque
negli stessi anni la Cassa di Risparmio, ed iniziò lo
sviluppo del centro balneare di
Viareggio
e di quello termale di
Bagni di Lucca.
Nel 1847, con la morte di Maria Luigia d'Asburgo Lorena il Ducato
di Parma e Piacenza tornò (secondo gli accordi del Congresso
di Vienna) ai Borbone che lasciarono così Lucca, la quale
venne annessa al Granducato di Toscana di Leopoldo
II. Con il plebiscito dell'11 marzo 1860 il Granducato venne
annesso al Piemonte che completerà il processo dell'Unità
Nazionale l'anno successivo.
Il
distretto della carta
Non
dimentichiamoci che nella zona di Lucca si produce il 70%
della carta che oggi viene chiamata in gergo tecnico "tissue",
cioè la carta domestica per eccellenza, la carta igienica e
i classici rotoloni. Qui hanno sede alcune delle più grandi
multinazionali del settore a livello internazionale, come il
gruppo Sofidel di Porcari, e anche alcuni dei più noti
marchi che si possono trovare negli scaffali dei
supermercati italiani come Carta Regina, Tempo, Foxi etc. Ma
la storia della carta in questa ha radici molto antiche, che
se volete potete approfondire in questo articolo dedicato:
Storia
dell'industria della carta a Lucca.
Eventi e manifestazioni
a Lucca
Gli eventi interessanti in città sono molti, Lucca è una città
vivace. Il 13 settembre si celebra una festa molto cara ai lucchesi,
Santa Croce, celebrazione religiosa con la processione
del Volto Santo, un grande crocifisso, nella città illuminata
solo da migliaia di lumini. Santa Zita, il 27 aprile
con la fiera dei fiori, il Summer Festival, in estate
con ospiti del calibro di Robin Williams, Elton John, i
Rolling Stones e Roger Waters....
Lucca Comics & Games, a fine ottobre, mostra evento del
fumetto e del gioco di fama mondiale, con 80.000 visitatori
al giorno, Murabilia, festival del giardinaggio a inizio
settembre, nella cornice suggestiva dei baluardi sulle mura;
il 12 luglio si festeggia San Paolino, Patrono della
Città con i balestrieri che lanciano in Piazza S. Martino e
il corteo storico dei figuranti in costume e poi ancora il
Festival Jazz donna…
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