Migliori libri ambientati a Berlino
Come è prevedibile anche i
libri ambientati in questa città sono una moltitudine. La storia della città e
la storia europea, con le vicissitudini del nazismo, della Seconda Guerra
Mondiale, della Guerra Fredda, del Muro di Berlino che ha spaccato la città in
due separando anche simbolicamente in due mondi agli estremi opposti l'Est e
l'Ovest, si sono spesso intrecciate. Berlino quindi rappresenta anche una parte
della storia di ciascuno di noi.
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Tra i libri in cui i personaggi hanno come sfondo la capitale tedesca nei
diversi periodi sopra menzionati c'è Ognuno muore solo del 1947 di Hans Fallada (Anche
conosciuto come Solo a Berlino).
Il romanzo, tratto da una storia vera, narra di avvenimenti che seguono
i testi della Gestapo, la polizia polita nazista, sull'attività svolta da due coniugi, Anna e Otto
Quangel, che possono essere presi a simbolo del comportamento di tutto un
popolo. La loro è la storia di un risveglio di coscienza nel torpore collettivo
alla notizia della morte in guerra, nel 1940, dell'unico figlio. Da quel momento
scatta nei coniugi una arrabbiata determinazione ad agire come possono,
lasciando cartoline contro Hitler in giro per Berlino (ne depositeranno 285 in due anni, ma solo 18
non saranno consegnate alla polizia). Una resistenza silenziosa che si
concluderà fra torture, sofferenze e speranze. Assolutamente consigliato.
Un
altro libro simbolo della capitale tedesca è Berlin Alexanderplatz di
Alfred Döblin, uscito nel 1929. L'opera maggior successo dell'autore e al
tempo stesso uno dei romanzi più importanti del modernismo letterario le cui
procedure poetica indicare la strada per una nuova comprensione della
letteratura e della tecnica narrativa. Sottotitolo del libro "La storia di
Franz Biberkopf". Il romanzo è incentrato sulla classe operaia berlinese,
Alexanderplatz
era la piazza di riferimento a Berlino negli anni '20 del Novecento. Lo stile
per qualcuno ricorda l'Ulisse di James Joyce in quanto la vicenda
è narrata da molteplici punti di vista e la prosa è caratterizzata dall'ampio
uso di effetti sonori, articoli di giornale, canzoni, discorsi e citazioni da
altri libri. Tutta questa "espressione" dipinge quasi, nella mente del lettore,
la Berlino di quegli anni.
La storia, come detto è quella di Franz Biberkopf,
un uomo modesto che cerca di rifarsi una vita dopo essere uscito di prigione
dopo 4 anni per l'omicidio impulsivo della sua compagna. All'uscita dalla
prigione ha intenzione di essere onesto, ma la vita è di diverso avviso e ne
lui, ne Berlino sono cambiate. Diventa un venditore ambulante ma cade in un
circolo vizioso ritornando a commettere crimini, accumulando una sfortuna dopo
l'altra. Oggi quella Berlino che non esiste più, distrutta dalla guerra e dalle
divisioni ed anche Alexanderplatz è completamente diversa. Ma la città attuale
risente comunque degli echi di quel mondo, di cui è pur sempre figlia.
Terzo e
ultimo esempio di romanzo sulla capitale tedesca (a cui seguirà una lista di
titoli), è Lettera a Berlino dello scrittore inglese Ian McEwan
(titolo originario The Innocent), uscito nel 1990 e suo primo grosso
successo internazionale. Si tratta di una spy-story ambientata a Berlino durante
la Guerra Fredda, per la precisione tra il 1955 e il 1956. In questo caso la
storia del romanzo, drammatica e a volte macabra, ha uno sfondo perfetto nella
Berlino post guerra, ancora alla ricerca di una identità, che si sta riprendendo
cercando ogni giorni di dimenticare l'orrore da poco subito. Nell'inverno del
'55 a Berlino nella vita di Leonard Marnharm, il giovane tecnico inglese
protagonista di questo romanzo, il "tunnel di Berlino" da scavare fino a
raggiungere la zona di occupazione sovietica, rappresenterà il luogo, reale e
metaforico, di un viaggio apparentemente senza fine negli abissi dell'esistenza.
L'amore di Leonard per la tedesca Maria, sposata con Otto, marito violento e
alcolizzato, ha dapprima un sapore dolcissimo, che sfocia poi in una latente
violenza, in un disfacimento, che a poco a poco invadono i suoi pensieri, i
gesti e le azioni quotidiane. Nel momento cruciale della sua esistenza, Leonard
appare sopraffatto da una forza e da un orrore che lo trascendono. Dal romanzo
venne tratto anche un film (The Innocent) che ebbe un discreto successo diretto
da John Schlesinger con Isabella Rossellini e Anthony Hopkins.
Vorremo poi aggiungere un libro interessante uscito nel 2004 (nel 2006 in
Italia), da titolo che sembra parafrasare nel titolo tedesco quello del famoso
film di Wenders, "Non c'è cielo sopra Berlino", ma che in italiano è
uscito come "Io, piccola ospite del Führer" di Helga Schneider.
L'autrice narra la sua storia come vittima di un triplice abbandono, madre,
padre e matrigna, che rapidamente e successivamente scompaiono dalla sua vita.
La piccola Helga sopravvive a Berlino, una città che, trasformata in un enorme
falò dal bombardamento alleato alla fine della guerra, è la scena di questa
cronaca della pazzia vista dagli occhi di una ragazza. Alla convivenza forzata
nel seminterrato con i vicini dell'edificio, aggravata dall'oscurità, dal freddo
e dalla scarsità di cibo, si aggiunge la continua disputa per la sopravvivenza,
l'esaurimento, la malattia e la presenza costante della morte. A ciò si aggiunge
la visita fortuita al bunker di Hitler, che Helga ricorda come una mediocrità
invecchiata, tremante e deludente. Il romanzo trasmette tutta la forza e il
coraggio di una ragazza, Helga, che nella sua maturità ritorna al suo passato
più doloroso e la espone senza censura, ma anche senza dramma, per contribuire
con la sua testimonianza a la costruzione del recente ricordo dell'umanità.
Ecco una lista di per un viaggio a Berlino attraverso le pagine dei libri.
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Ognuno muore solo (Anche conosciuto come Solo a Berlino)
(Hans Fallada, 1947)
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Berlin Alexanderplatz (Alfred Döblin, 1929)
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Lettera a Berlino (Ian McEwan, 1990)
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La lunga notte di Berlino (Buddy Giovinazzo, 2007)
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Addio a Berlino (Christopher Isherwood, 1939)
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La ragazza di Berlino (Anne Wiazemsky, 2009)
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Il rogo di Berlino (Helga Schneider, 1995)
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Mr. Norris se ne va (Christopher Isherwood, 1935)
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I berlinesi (Sven Regener, 2009)
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Il dono (Vladimir Nabokov, 1937)
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Salam Berlino (Yadè Kara, 2003)
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Fatherland (Robert Harris, 1992)
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Fabian. Storia di un moralista ovvero (Erich Kästner,
2010)
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Berlin Kabbala (Pieke Biermann, 2004)
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Armaggedon (Leon Uris, 1963)
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Effi Briest (Theodor Fontane, 1894)
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Re, donna, fante (Vladimir Nabokov, 1928)
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Jakob von Gunten. Un diario (Robert Walser, 1909)
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Il ragazzo di Berlino (Paul Dowswell, 2012)
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Io, piccola ospite del Führer (Helga Schneider, 2004)
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