Mole Antonelliana

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Mole Antonelliana

 

Non si può pensare o visitare Torino, senza la Mole Antonelliana. Questa splendida struttura, che con i suoi 167,5 metri di altezza, rappresenta l’edificio più alto della città, è, nello stesso tempo il simbolo stesso della capitale piemontese. Il suo nome, deriva dall’architetto che la progettò e realizzò, ovvero Alessandro Antonelli. Oggi, al suo interno è ospitato il Museo Nazionale del Cinema, visitato dai turisti di tutto il mondo.

Per tanti anni, la Mole Antonelliana ha rappresentato la struttura in muratura più alta d’Europa, primato che ha perso, nel corso degli anni, perché alla struttura originaria, si sono aggiunte altre parti in cemento armato ed acciaio, a causa dei quali la mole non è più definita come struttura interamente in muratura.

Cosa vedere a TorinoAlessandro Antonelli viene ricordato, per il suo gusto eclettico, eccentrico ed innovativo, che in parte rispecchiava quello dei salotti ottocenteschi di Torino, che si voleva distinguere, dal resto d’Italia, anche dal punto di vista architettonico. Sulla scia di questo stile unico, nacque l’idea della Mole Antonelliana, il cui progetto venne definitivamente approvato il 7 aprile del 1863, dal Consiglio degli Edili di Torio. Il basamento è quadrato ed è interamente costruito in muratura e adornato da pilastri e semicolonne. Vi si accede attraverso un pronao esastilo, dove sono presenti sei colonne neoclassiche. Tutti i lati sono ricoperti da alcune falde, la struttura principale è suddivisa in due spazi, al di sotto c’è il loggiato, con 20 colonne per lato, mentre sopra vi uno spazio intermante decorato da alcune vetrate. La meravigliosa cupola si trova sul basamento, essa è formata da alcune pareti che hanno uno spessore di 12 centimetri. Sulla cupola ritroviamo il " tempietto", ovvero una sotto-struttura formata da piccole colonne, essa si trova proprio al centro ed è alta ben 85,24. È possibile arrivare al tempietto attraverso un elevatore, qui ci sono due piani, ma i turisti possono accedere solo al primo piano. La struttura termina con una grande guglia, realizzata in stile neogotico, inizialmente solo in ferro, successivamente venne rafforzata con l’acciaio. La guglia non si può visitare, ci sono 3 piccoli terrazzi con 8 colonne, sui quali c’è un'altra serie di terrazzini e una stella a dodici punte, posta sulla cima più alta.

Mole AntonellianaLa Mole è ben visibile da quasi tutta la città , essa si trova in pieno centro, nell’attuale Via Montebello al numero 20. È facilmente raggiungibile sia a piedi, dal centro cittadino e dalle sue arterie principali, che sia con i mezzi pubblici. Dalla stazione di Torino Porta Nuova, infatti, è possibile arrivarci prendendo il tram numero 15 o l’autobus numero 68 e scendendo in Via Rossini. Dalla Stazione di Porta Susa, invece, è possibile raggiungere la Mole con il tram numero 13 oppure con gli autobus numero 55 o 56, scendendo nella fermata di Via Po.

Come ben sappiamo, all’interno della Cupola è presente il Museo Nazionale del Cinema, per questa ragione è possibile scegliere il tipo di visita più consono alle nostre esigenze. Ci sono infatti visite solo per il Museo, oppure visite che prevedono solo la salita alla Mole, mediante l’ascensore Panoramico, ma quella che di gran lunga è la più gettonata è quella che prevede Museo più Ascensore e per terminare in bellezza, la salita sulla Cupola. A voi la scelta!!!!

La storia

Mole AntonellianaQuesta meravigliosa costruzione inizia il suo percorso nel lontano 1863. Essa nasce, infatti come un’edificazione ebraica, poiché lo Statuto Albertino del 1848 concesse la liberà di culto anche alle religioni non cattoliche. La comunità ebraica acquistò, così, il terreno nella zona che all’epoca era chiamata " Contrada del Cannon d’oro" per l’edificazione di un tempio di culto e di una scuola. Inizialmente il progettoprevedeva una costruzione di 47 metri, ma fin da subito l’architetto Antonelli, propose di innalzare la struttura a 113. Questa modifica non piacque molto alla comunità ebraica, sia per il prolungamento dei tempi dei lavori, sia per i maggiori costi, per tale ragione si decise di finire la costruzione, con un tetto provvisorio, a 70 metri di altezza.

Il progetto di Antonelli venne osteggiato sin dall’inizio poiché la base sembrava troppo piccola, per poter sostenere un’altezza e un peso così notevole, anche perché il terreno dove sorgeva era molto instabile, poiché un tempo sorgeva su di esso un bastione poi demolito. Antonelli rispose alle critiche ideando un sistema di catene di contenimento, archi in mattoni e tiranti in ferro, per rinforzare il corpo della struttura.

La comunità ebraica, però, fu fortemente turbata dalle polemiche e dai costi eccessivi, per tale ragione decise di cedere, nel 1873 la struttura al Comune di Torino, che in cambio offrì il terreno nel quartiere di San Salvario, dove ancora oggi sorge la sinagoga. Il comune decise di dedicare la Mole ad re Vittorio Emanuele II, caricandosi dei costi necessari per la sua ultimazione. Lo stesso anno Antonelli continuò i lavori, progettando la cima della cupola, in stile neogotico o neoclassico, ispirandosi a quella che lui stesso realizzò a Novara, nella basilica di San Gaudenzio. La Mole Antonelliana, così, nel 1884 raggiunse i 146 metri di altezza, ma ancora non c’era la guglia, nella sua cima.

Il 1884 fu anche l’anno dell’Esposizione Universale di Torino, ma la cima della Mole ancora non era completamente finita. In quell’occasione Luis Godard, al prezzo 5 lire consentiva ai visitatori di effettuare un viaggio, sulla mongolfiera chiamata " Italo" fino alla cima della Mole. Purtroppo il 28 aprile del 1884 Italo venne distrutto da un fulmine e venne sostituito dal " Nouveau Italo".

Dopo l’esposizione i lavori per il completamento della guglia continuarono, ma subirono una battuta d’arresto il 23 febbraio 1887 quando la città venne colpita da un terremoto, che fece emergere i problemi strutturali della Mole e le relative polemiche su di essa . La guglia terminò solo nel 1888 all’altezza di 163,34 metri e per tale ragione venne chiamata Mole, proprio per inneggiare questo suo carattere maestoso e grandioso.

Per l’architetto Antonelli, la Mole era diventata quasi un’ossessione, infatti si dedicò e lavorò alla Mole fino al 1888, anno della sua morte. Lui stesso, nonostante avesse quasi novant’anni, ogni giorno si recava sul cantiere, per controllare lo stato di avanzamento dei lavori, raggiungendo la cima, mediante un ascensore azionato da una carrucola. Purtroppo Antonelli non riuscì a vedere la sua guglia di 163 metri, gli ultimi lavori vennero curati dal figlio Costanzo. Il 10 aprile 1889 ci fu l’inaugurazione della Mole Antonelliana, sulla sua cima venne posto un genio alato con una stella sul capo, questa statua placcata in oro è alta quasi 4 metri e i torinesi l’hanno sempre definito " L’angelo". Con quell’angelo in cima, la Mole raggiunse l’altezza complessiva di ben 167,5 metri, questo primato sarebbe piaciuto sicuramente al suo ideatore rivoluzionario.

All’interno della mole venne subito ospitato il Museo del Risorgimento, l’architetto Rigotti, poi, tra il 1905 e il 1908 si occupò della decorazione dei suoi interni. La Mole Antonelliana fu una delle prime edificazioni, in tutta Italia, ad essere illuminata anche durante la notte, mediante l’impiego di alcune lampade a gas.

La statua dell’angelo, venne colpita da un fulmine l’11 agosto 1904, la stessa rimase quasi integra, in bilico sul terrazzo sottostante, ancora oggi, all’interno della mole è possibile ammirare questa statua che pesa ben 3 tonnellate. Al suo posto, venne messa una stella a cinque punte, come quella che il genio alato aveva sul capo.

Dal 1931 iniziarono alcuni lavori di rinforzo della struttura, mediante i quali il corpo strutturale venne rinforzato con calcestruzzo armato, coprendo buona parte i mattoni che la decoravano. Sette anni dopo il Museo del Risorgimento venne trasferito a Palazzo Carignano e la Mole utilizzata come luogo dove si ospitavano mostre e convegni.

La struttura uscì indenne dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ma venne colpita da una tromba d’aria il 23 maggio del 1953, a causa della quale crollarono ben 47 metri della guglia. Iniziarono subito i lavori di ricostruzione, che terminarono il 1960, la nuova struttura divenne in armatura metallica con il rivestimento in pietra e riuscì a raggiungere, nuovamente, la quota di 167,5 metri, con la stella,placcata in oro, non più a cinque punte, bensì a 12 punte. La nuova Mole, con le modifiche apportate, venne inaugurata il 31 gennaio 1961, quando si celebravano i 100 anni dell’Unità d’Italia. Nel 1964 venne aggiunto alla mole il piccolo ascensore, che consente ai turisti di arrivare fino al Tempietto, da dove è possibile godere di una splendida vista, su tutta la città. L’ascensore attuale è ben diverso dal primo, esso infatti è completamente trasparente, con le vetrate in cristallo di sicurezza, in solo 1 minuto è possibile raggiungere il Tempietto.

Dal 1996 la Mole è anche la sede del Museo del Cinema , dove è possibile ammirare della macchine ottiche pre-cinematografiche e diversi altri reperti del cinema italiano. Dal 1998 si tiene in città la manifestazione " Luci d’artista" dove è possibile vedere sul lato meridionale della Mole " Il volo dei numeri" un’installazione di Mario Merz, che parte con la serie numerica di Fibonacci ed arriva fino al cielo, nelle occasioni particolari è interamente illuminata di rosso.

Curiosità

Tante sono le leggende e le curiosità che ruotano intorno alla Mole, scopriamole insieme:

- La Mole è centro di energie esoteriche, questo è ciò che credono numerosi torinesi, credenza che proviene in parte dalla sua forma, in parte dalla sua storia.

- La Mole fu co-protagonista del film Dopo Mezzanotte di Davide Ferrario

- La Mole compare nel film Turistas di John Stockwell e nella sigla del lungometraggio Porco Rosso di Hayao Miyazaki

- La Mole appare nelle monete da 2 centesimi, ma nel 2002, quando entrò in vigore l’Euro, la Zecca dello Stato coniò, per errore alcune monete da 1 centesimo dove è presente la Mole. I numismatici concordano che ognuno di queste monete da 1 centesimo valgano 2500 euro.

- In occasione dei Giochi Olimpici invernali del 2006 vennero coniate alcune monete da 2 euro, commemorative, con il simbolo della Mole e un francobollo da 0,62 euro, che raffigura,sempre, il simbolo della città di Torino.

- La Mole è l’edificio più fotografato e visitato della città di Torino, in essa ci sono ben 500 colonne e 300 finestre.

- Secondo una leggenda, famosa tra gli studenti del Politecnico di Torino, gli studenti che salgono sulla Mole Antonelliana, prima di laurearsi, corrono il rischio di rallentare o fermare del tutto il proprio percorso di studi. Se quindi siete studenti, vi consigliamo di salire sulla Mole solo dopo essere diventati Dottori, non si sa mai….

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