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MONTECARLO - INFORMAZIONI E GUIDA.
Circondato da
vigneti che producono il pregiato vino DOC, il borgo medievale di Montecarlo
domina dall'alto le colline lucchesi. Con la sua cinta muraria, le antiche
chiese e i suggestivi scorci, è una tappa imperdibile per chi visita la
Valdinievole.
Il delizioso paese di Montecarlo
, famoso per il suo omonimo vino, si annuncia da lontano, con la sua
antica torre e il perimetro delle mura, perché è stato edificato sul
colle del Cerruglio, posto sul crinale della dorsale che separa la
Valdinievole dalla Piana di
Lucca, venne
costruito nel 1333 per raccogliere presso la rocca del Cerruglio gli
abitanti della Comunità di Vivinaia distrutta dai fiorentini nel
1331. Il borgo venne chiamato Montecarlo in onore del Principe Carlo
figlio del re Giovanni di Boemia, liberatore di Lucca
dall'occupazione pisana.
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Il principe, divenuto imperatore con il nome di
Carlo IV, venne più volte a Montecarlo occupandosi della fortificazione
della rocca che si rivelò un presidio strategico nelle guerre che si
combatterono nel XIV secolo fra Lucca,
Pisa e
Firenze.
Il territorio di Montecarlo data la sua straordinaria importanza strategica,
sin dalla sua fondazione, fu teatro delle lotte fra Pisani, Fiorentini e
Lucchesi, per il dominio della Valdinievole e della Lucchesia. Anche il vino di Montecarlo è carico di storia: il documento più remoto che
ne parla risale infatti alla metà del nono secolo dopo Cristo, ma quasi
sicuramente in questa zona si coltivava la vite già al tempo degli etruschi
e dei romani.
All'inizio della sua storia la terra di Montecarlo fu sottoposta al dominio
di Lucca e vi rimase per tutto il corso del XIV secolo con la sola parentesi
del periodo 1342 - 1369 quando fu direttamente alle dipendenze del Comune di
Pisa. Nel 1437 Montecarlo fu conquistato da Francesco Sforza, patrono
di
Leonardo da Vinci,
futuro Duca di
Milano ed allora Capitano Generale della lega capeggiata da
Firenze contro Lucca e i Visconti: da allora il Castello fece sempre parte
dello Stato Fiorentino, sino all'Unità d'Italia. Cosimo I, secondo Duca di
Firenze, si propose di fare di Montecarlo un munitissimo avamposto del
dominio fiorentino, contro eventuali attacchi, anche da Lucca che con
Castruccio Castracani che un secolo prima aveva minacciato come pochi,
l'indipendenza stessa di Firenze: coi suoi ingegneri militari progettò e
costruì la parte della Fortezza più vicina al paese, predispose ulteriori
grandiosi lavori di fortificazione, visitò ripetutamente la Rocca
sorvegliando personalmente l'esecuzione dei lavori intrapresi.
La
Fortezza, simbolo storico di Montecarlo, sorge sul punto più
alto del colle del Cerruglio e la sua parte più antica, risalente ai primi
anni del XIV secolo, ha l'aspetto di un triangolo isoscele con gli angoli
che si saldano nella Torre del Mastio ed in quelle dell'Apparizione e di
Santa Barbara. Successivamente, fu ampliata nel '400 ad opera di
Paolo
Guinigi, ricchissimo Signore di Lucca e completata nel 1555 per ordine del Granduca
Cosimo I dei Medici. Lo stesso Granduca visitò personalmente Montecarlo e
dispose ampi lavori di fortificazione fra cui l'imponente bastione di piazza
d'Armi. Mutate le condizioni politiche generali, i Granduchi succedutisi
abbandonarono i dispendiosi progetti e le opere militari. Infine, nel 1775
Pietro Leopoldo mise in disarmo la fortezza che, dopo essere passata in
proprietà al Comune, fu successivamente ceduta ai privati. Montecarlo
assunse quindi le caratteristiche di un piccolo borgo cittadino dove si
scoprirono le delizie del soggiorno estivo ed autunnale e da cui si poteva
ammirare lo splendore e la vastità del panorama circostante.
L'impianto urbano di
Montecarlo è organizzato su direttrici parallele e
ortogonali circondato da mura fortificate, dentro le quali si innalza il
maestoso Campanile della Collegiata di Sant'Andrea, visibile da tutta la
pianura circostante. Delle Porte trecentesche che si aprivano lungo la e
Mura rimangono la Porta Fiorentina a est, la Porticciola a ovest verso
Lucca, mentre la Porta Nuova a sud che fu aperta alla fine del Cinquecento.
Sulla strada principale, già Via Grande e oggi
Via Roma, troviamo la Chiesa
Collegiata di Sant'Andrea, ristrutturata verso la fine del 1700, ma che
della costruzione trecentesca conserva ancora la facciata e il portale.
All'interno si trova la Cappella della Madonna del Soccorso, protettrice dei montecarlesi: l'affresco in essa racchiuso, risalente alla fine del 1400,
rappresenta la Madonna nell'atto di proteggere un bambino dalle insidie del
demonio, ricordo di una leggenda paesana che narra del miracolo
dell'apparizione della Madonna sulla torre della fortezza per difendere il
paese da un attacco delle soldatesche pisane.
Nella vicina Via Carmignani si
trova il Teatro Comunale dei Rassicurati che, costruito nei primi anni del
1700 per volere di un'associazione di benestanti e possidenti del paese
chiamata Accademia degli Assicurati, è ancora oggi centro di una notevole
attività culturale e teatrale. Le prime notizie certe della sua lunga
attività risalgono al 1791, quando con un decreto il Granduca di Toscana ne
disponeva la riapertura. Nel corso del XIX secolo sul suo palcoscenico venne
rappresentato tutto il melodramma italiano, da Rossini a Bellini, da
Donizetti a
Verdi. Intorno agli anni Sessanta del XX secolo, dopo una fase
di declino, il Teatro fu totalmente restaurato per volontà dei cittadini e
riprese così la sua intensa attività.
Sempre nel Centro Storico del Paese,
all'inizio di Via Roma, si trova uno dei più vasti edifici di Montecarlo:
l'Istituto Pellegrini Carmignani, già Monastero di Sant'Anna,
che ospita oggi la
nuova Biblioteca Comunale intitolata allo scrittore Carlo Cassola
, deceduto proprio a Montecarlo, e
l'Archivio storico del Comune dedicato alla memoria di Mario Seghieri, oltre
ad essere sede di diverse associazioni paesane. Nello stesso Palazzo si
trova il nuovo Ufficio Informazioni ed Accoglienza Turistica. Ai piedi della
collina di Montecarlo, sulla strada che porta a Pescia, sorge l'antichissima
Pieve di San Piero in Campo già
ricordata in una pergamena del IX secolo; la chiesa attuale risale al secolo
XII ed è un purissimo esempio di Chiesa romanica a tre navate.
Montecarlo e il suo Territorio
Il Comune di Montecarlo è posto in Provincia di Lucca ed il suo territorio ha
un'estensione di 1.559 ettari ed una popolazione di circa 4.500 abitanti. Il
Centro storico, ben conservato ed ancora circondato dalla splendida cinta
muraria, sorge su di un colle isolato, ad un'altezza di 163 metri sul
livello del mare.
Il territorio del Comune è costituito da agglomerati
storicamente riconosciuti dalla Comunità dei quali i più significativi sono:
Capoluogo, Fornace, Cossi, Luciani, Micheloni,
San Giuseppe, San Piero, San
Salvatore e Turchetto.
Montecarlo e i suoi prodotti
tipici, vino e olio
Montecarlo è nota,
oltre che per la sua incantevole posizione e per la sua interessante storia,
anche per la bontà e la rinomanza dei suoi vini e del suo olio.
Il paese
conta infatti una pregiata produzione di olio extra vergine di oliva che
conserva un profumo fruttato, un sapore delicato con retrogusto di mandorla,
presenta un colore giallo oro con riflessi verdognoli ed una acidità non
superiore allo 0,4%. Il clima mediterraneo caratterizzato da inverni miti ed
estati ventilate, favorisce inoltre la coltivazione della vite.
Montecarlo
produce vini bianchi e rossi sin dall'epoca degli antichi Romani, passando
trionfante attraverso il Medioevo, alla Corte dei Medici, per giungere alle
mense dei Papi nel periodo rinascimentale.
Grandi estimatori e illustri
degustatori del "Montecarlo", nei secoli passati, furono il papa Paolo
III Farnese, Gregorio XII, il cardinale di Ragusa Giovanni
Dominici, Cosimo il Vecchio de' Medici. Questo vino oggi viene
prodotto nel comune di Montecarlo e, parzialmente, nei comuni di Altopascio,
Capànnori e Porcari.
Tutti gli anni, nella prima settimana di settembre si
svolge a Montecarlo una mostra dei vini tipici lucchesi. I vini prodotti sono Montecarlo
Bianco DOC, Montecarlo Rosso DOC, I.G.T.. I principali vitigni sono:
Trebbiano, Malvasia, Sauvignon, Chardonnay, San Giovese, Canaiolo,
Ciliegiolo, Merlot, Pinot, Cabernet, Sirah e Roussanne.
Nel 1997 è stata
costituita la "Strada del Vino delle Colline Lucchesi e Montecarlo" oggi
"Strada del Vino e dell'Olio Lucca-Montecarlo e Versilia": le strade del
vino che attraversano il territorio del nostro Comune, rappresentano i
percorsi ideali dell'enoturismo, definito come particolare forma di turismo
che mira ad incentivare la conoscenza del vino, attraverso una diretta
conoscenza del territorio e dell'ambiente circostante. Ancora, il Comune di
Montecarlo aderisce all'Associazione Nazionale Città del Vino, il cui scopo
principale è quello di operare, in collaborazione con i produttori e con gli
enti pubblici competenti, per la maggior tutela della qualità del vino e
delle risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche e storiche dei
territori a particolare vocazione vitivinicola.
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